le grandi compagnie , il divertirsi senza un ghello in tasca, anche solo ascoltare musica in piazza dalle macchine ferme (senza benzina)
il citofonarsi per uscire, cose così
Però non si possono ripetere come li abbiamo sentiti noi, erano a tutti gli effetti altri decenni.
Io posso dire davvero poco dei giovani d'oggi, ma in compagnia si trovano ancora, anche ad ascoltare musica, almeno dove io vivo anche durante il lockdown era facile trovarli in gruppo.
Personalmente, a parte citare mille cose che qui tra più o meno coetanei tutti sicuro conoscono, è il senso del tempo che era diverso. Tu dici che non c'era noia, io invece la provavo a volte la noia, come quelli che si chiamavano "tempi morti". A guardare indietro quasi mi sembra una cosa incredibile di arrivare ad una concezione di tempo da sentirlo "morto".
Io ho una marea di ricordi. Quando mia nonna mi metteva a fare il sonnellino pomeridiano, età asilo, io non ne volevo assolutamente sapere. Mia madre ai tempi teneva in casa sempre una confezione di pastiglie di crusca. Io prendevo le confezioni vuote, ci catturavo una mosca. E quando mia nonna si era addormentata, mollavo la mosca, che essendo stata rinchiusa cominciava a volare per la stanza facendo rumore. Così mia nonna si svegliava e si alzava per ucciderla. Fine del sonnellino. Sono ricordi scemi lo so, però sono ricordi.