Autismo

Brunetta

Utente di lunga data
Però...fare una battuta a qualcuno presuppone il divertirsi insieme riguardo la battuta.
E sapevi benissimo fin dall'inizio che olo è sensibile a questo tema.
E che molto probabilmente se la sarebbe presa. A quanto scrivi, ne eri molto consapevole tenendo conto del fatto che avevi ritenuto già una brutta reazione quella al dislessico. :)

Si tende a pensare, adesso, allo spettro per definire i comportamenti che non sono ipocriti.
Tipo tua madre. Che se le chiedevano un pensiero esprimeva onestamente il pensiero.

E fra l'altro, un tempo, la cosa era molto più diffusa.
Le persone si parlavano secche senza tanti fronzoli.

Dubito tua madre non sapesse che le avrebbe tolto il saluto...mi sovviene pure il dubbio che non fosse poi così casuale:sneaky:
Da me si diceva, di quell'atteggiamento che descrivi in lei, "tastare il polso", ossia vedere fino a che punto l'altro regge.
Qui i vecchi lo facevano e lo fanno spesso.

Che è cosa ben diversa dal non comprendere l'emozione "offesa".
Che è invece un comportamento nello spettro.
No. Mia madre non capiva proprio perché si offendessero. Come con mia zia che le aveva chiesto un parere sul caffè... è intuibile che le avesse detto che faceva schifo.
No, la mia era una battuta a Olo, non una diagnosi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No. Mia madre non capiva proprio perché si offendessero. Come mia zia che le aveva chiesto un parere su caffè... è intuibile che le avesse detto che faceva schifo.
No, la mia era una battuta a Olo, non una diagnosi.
Ma considerava l'esistenza dell'offesa in una interazione, tanto che comprendeva che fossero offese.
Che poi non capisse il perchè...da quel che hai scritto di loro, tua madre e tuo padre erano persone ferme nelle loro convinzioni. Sbaglio?

Non comprendere il perchè di una offesa (come è possibile IO abbia offeso) è taanto appartenente al dominio della neurotipicità.
Non comprende l'offesa come emozione esistente (che in soldoni è tentare di proseguire l'interazione poichè non è visibile l'altro che si sente offeso) è un altro piano. E dipende dal funzionamento dei neuroni specchio.
Non da un ragionamento. (come l'interrogarsi su un perchè, che invece presuppone l'esistenza di qualcosa su cui chiedersi il perchè).


Non ho scritto che hai fatto una diagnosi.

Ho scritto " fare una battuta a qualcuno presuppone il divertirsi insieme riguardo la battuta.
E sapevi benissimo fin dall'inizio che olo è sensibile a questo tema.
E che molto probabilmente se la sarebbe presa. A quanto scrivi, ne eri molto consapevole tenendo conto del fatto che avevi ritenuto già una brutta reazione quella al dislessico."
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma considerava l'esistenza dell'offesa in una interazione, tanto che comprendeva che fossero offese.
Che poi non capisse il perchè...da quel che hai scritto di loro, tua madre e tuo padre erano persone ferme nelle loro convinzioni. Sbaglio?


Non ho scritto che hai fatto una diagnosi.

Ho scritto " fare una battuta a qualcuno presuppone il divertirsi insieme riguardo la battuta.
E sapevi benissimo fin dall'inizio che olo è sensibile a questo tema.
E che molto probabilmente se la sarebbe presa. A quanto scrivi, ne eri molto consapevole tenendo conto del fatto che avevi ritenuto già una brutta reazione quella al dislessico."
Mia madre la conoscevo bene e se l’ho detto, anche se in forma leggera, è perché aveva delle forme di relazione un po’ particolari. Ho accennato solo a un paio di episodi.
No. Non pensavo che Olo se la sarebbe presa.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non si può spingere una macchina standoci seduti dentro. Non sentirti in colpa. :)

Fra l'altro, se ha solo 9 anni, non è presto ma non è neppure tardi per iniziare percorsi mirati. E' comunque una età in cui si lavora parecchio bene!
Ed è importante farlo anche in vista dell'adolescenza e della scuola secondaria.
Poi bisogna considerare le comorbidità per strutturare un intervento sensato. Ma questo spetta agli specialisti.

E' vero quello che dicono, prima si inizia un percorso, più spazio c'è per intervenire.
Ma questo non significa che dopo sia tardi.

Le insegnanti della materna dormivano...e pure quelle della primaria, se il telefono lo avete dovuto alzare voi invece che essere accompagnati in percorso dalla scuola.
La scuola può attivare, ovviamente col consenso della famiglia, la segnalazione in ats e permettere tempi un po' più veloci della segnalazione neutra del pediatra.

mi dispiace per il sostegno...lo so che funziona così. Buona parte degli insegnanti non sono specializzati e non sanno da che parte prendere in mano le situazioni, convinti che il sostegno a scuola sia potenziare le discipline. O contenere il bambino.

Non so in che regione tu sia, le npi sono pienissime. E sotto organico da anni.
La diagnosi in icd è un requisito. Richiedila con fermezza.

Il collegio che ha riconosciuto la 104 (comma 1 o 3?) ha indicato anche altri sostegni oltre l'insegnante?
Tipo l'assistente per la comunicazione? (poi ti dico il perchè te lo chiedo ;))

Se pensi di rivolgerti al privato accertati che sia accreditato.
Altrimenti ti ritrovi a vagare con una diagnosi non riconosciuta. E sei punto e a capo.
E non ti serve farti venire il sangue amaro.

Semplicemente quei soldi ti conviene tenerteli in tasca per percorsi paralleli alla scuola.
E servono...

Non so che comorbidità abbia, ma in ogni caso, un buon intervento, adesso è importante.
E la scuola non è in grado di dartelo da sola.

Ti hanno consigliato qualcosa?
Associazioni? Centri specializzati?
"Le insegnanti della materna dormivano".. secondo me avevano capito invece, solo che hanno detto: ci penseranno quelle dopo...
" pure quelle della primaria"... quelle dopo hanno capito anche loro, ma lo vedevano per lo più come un disturbo... ai colloqui dicevano (prima dell'arrivo del "sostegno") cose tipo "eh ma se lo lascia da solo non fa il compito e poi disturba"... "eh grazie al cazzo avrei voluto dire io.."

"Non so in che regione tu sia"... ParmaLetale... nomen regionem...

"Il collegio che ha riconosciuto la 104 (comma 1 o 3?) ha indicato anche altri sostegni oltre l'insegnante?" no.. COMUNQUE E' COMMA 1 ART. 3

"Non so che comorbidità abbia," nella relazione non dice altro, se non che ha un QI in alcuni ambiti intorno al 70% quindi ai limiti.. e ovviamente ciò traspare dal "rendimento" scolastico... cosa che seguo forse anche troppo da vicino dal momento che dal covid in poi riesco a fare smart working il pomeriggio per stare con lui, prima tutti i giorni, adesso quando è con me, per via della separazione...

Ti hanno consigliato qualcosa?
Associazioni? Centri specializzati? Si, ma quello che ho visto è peggio che andar di notte, e comunque logisticamente incompatibile geograficamente e temporalmente col tempo a mia disposizione... che sarà sempre meno purtroppo perchè la mamma sta già vendendo la ex casa coniugale per trasferirsi 80/100 km più in là... questo non sarà necessariamente un male.. nuova scuola, altra regione, magari una NPI più efficace e una vita più stabile, non sballottato avanti/indietro come adesso, almeno lo spero
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mia madre la conoscevo bene e se l’ho detto, anche se in forma leggera, è perché aveva delle forme di relazione un po’ particolari. Ho accennato solo a un paio di episodi.
No. Non pensavo che Olo se la sarebbe presa.
Non lo metto in dubbio, che la conoscessi bene.

Però quello che hai descritto non è un comportamento atipico. Tutto qui. (ho editato l'altro post a riguardo) :)

Beh, hai sbagliato battuta! Capita di fare battute a sproposito mal valutando le reazioni dell'altro.

Però io resto curiosa del perchè con dislessico se la sia presa di meno che con autistico. @ologramma, se hai desiderio, mi piacerebbe che lo esplicitassi. Lo trovo interessante!
 

spleen

utente ?
A volte mi dimentico se ho spento la luce del retro e vado a controllare.
Che sia mania compulsiva?
Mi fate venire i dubbi.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
A volte mi dimentico se ho spento la luce del retro e vado a controllare.
Che sia mania compulsiva?
Mi fate venire i dubbi.
🤣🤣🤣
O il fornello 🤣🤣🤣🤣
O lo sportello del frizzer 🤣🤣🤣
Aiuto...qua saltano fuori diagnosi a rotta di collo 🤣🤣🤣
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
"Le insegnanti della materna dormivano".. secondo me avevano capito invece, solo che hanno detto: ci penseranno quelle dopo...
" pure quelle della primaria"... quelle dopo hanno capito anche loro, ma lo vedevano per lo più come un disturbo... ai colloqui dicevano (prima dell'arrivo del "sostegno") cose tipo "eh ma se lo lascia da solo non fa il compito e poi disturba"... "eh grazie al cazzo avrei voluto dire io.."

"Non so in che regione tu sia"... ParmaLetale... nomen regionem...

"Il collegio che ha riconosciuto la 104 (comma 1 o 3?) ha indicato anche altri sostegni oltre l'insegnante?" no..

"Non so che comorbidità abbia," nella relazione non dice altro, se non che ha un QI in alcuni ambiti intorno al 70% quindi ai limiti.. e ovviamente ciò traspare dal "rendimento" scolastico... cosa che seguo forse anche troppo da vicino dal momento che dal covid in poi riesco a fare smart working il pomeriggio per stare con lui, prima tutti i giorni, adesso quando è con me, per via della separazione...

Ti hanno consigliato qualcosa?
Associazioni? Centri specializzati? Si, ma quello che ho visto è peggio che andar di notte, e comunque logisticamente incompatibile geograficamente e temporalmente col tempo a mia disposizione... che sarà sempre meno purtroppo perchè la mamma sta già vendendo la ex casa coniugale per trasferirsi 80/100 km più in là... questo non sarà necessariamente un male.. nuova scuola, altra regione, magari una NPI più efficace e una vita più stabile, non sballottato avanti/indietro come adesso, almeno lo spero

Mi dispiace.
La scuola spesso non svolge le sue funzioni fondamentali.
Che non sono la didattica.

Cerca l'art. 14 della legge 328 del 2000.
E inizia a chiedere. :)

In pochissimi comuni lo attivano, e non ci spenderei troppo tempo se nel vostro non lo fanno.
Ma mi farei comunque presente, giusto per farsi un saluto a riguardo ;)

Mi permetto di consigliarti di attivare qualcosa di parallelo alla scuola.
La scuola da sola non può lavorare quello che serve per aiutare tuo figlio.

Gli interventi raramente dipendono dalla npi.
Non hanno le risorse per attivarli.

Se non hanno dato altri aiuti oltre il sostegno scolastico immagino che il suo sia un comma 1, quindi un indice di gravità (normativamente parlando) non severo.
E un 70% è limite ma non male.

Piuttosto che spendere per una diagnosi e un profilo di funzionamento privato, spendete per un terapeuta dedicato e seguite i tempi pubblici per il resto.

Perchè dici che è peggio che andar di notte?
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
A volte mi dimentico se ho spento la luce del retro e vado a controllare.
Che sia mania compulsiva?
Mi fate venire i dubbi.
Più piccole ossessioni.
Ma servono a bilanciare l'ansia (e scaricare stress).
Tutto funzionale.

Salvo tu consumi l'interruttore a forza di assicurarti che sia davvero su spento :p:D
 

Brunetta

Utente di lunga data
A volte mi dimentico se ho spento la luce del retro e vado a controllare.
Che sia mania compulsiva?
Mi fate venire i dubbi.
Controllare se si è chiusa la porta prima di andare a dormire è un rituale un pochino ossessivo, ma diffuso
Ho passato anche giorni con la porta aperta, perché non lo faccio.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Controllare se si è chiusa la porta prima di andare a dormire è un rituale un pochino ossessivo, ma diffuso
Ho passato anche giorni con la porta aperta, perché non lo faccio.
🤣🤣🤣🤣
Noi dormiamo praticamente con tutto aperto 🤣🤣🤣
Altro che controllare se la porta è chiusa... Tanto se devono entrare entrano cmq...
Ma devono superare 2 cani...non troppo amichevoli ..
 

spleen

utente ?
Più piccole ossessioni.
Ma servono a bilanciare l'ansia (e scaricare stress).
Tutto funzionale.

Salvo tu consumi l'interruttore a forza di assicurarti che sia davvero su spento :D
No di certo. 😁

Però mi ricordo che da bambino c'era una zia che abitava vicino a noi che con il gas non era mai sicura e dopo aver controllato e ricontrollato, anche con fiammiferi, alla fine chiamava mio papà a controllare a casa sua.
E mio papà dopo aver bofonchiato un po' andava a vedere....:p
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi dispiace.
La scuola spesso non svolge le sue funzioni fondamentali.
Che non sono la didattica.

Cerca l'art. 14 della legge 328 del 2000.
E inizia a chiedere. :)

In pochissimi comuni lo attivano, e non ci spenderei troppo tempo se nel vostro non lo fanno.
Ma mi farei comunque presente, giusto per farsi un saluto a riguardo ;)

Mi permetto di consigliarti di attivare qualcosa di parallelo alla scuola.
La scuola da sola non può lavorare quello che serve per aiutare tuo figlio.

Gli interventi raramente dipendono dalla npi.
Non hanno le risorse per attivarli.

Se non hanno dato altri aiuti oltre il sostegno scolastico immagino che il suo sia un comma 1, quindi un indice di gravità non severo.
E un 70% è limite ma non male.

Piuttosto che spendere per una diagnosi e un profilo di funzionamento privato, spendete per un terapeuta dedicato e seguite i tempi pubblici per il resto.

Perchè dici che è peggio che andar di notte?
Più che altro un'impressione che vale fino a lì.. Il punto per me è che ci vuole per lo meno stabilità, iniziare un percorso che tempo qualche mese va interrotto perché si trasferirà altrove non so che benefici possa dare.. Magari sbaglio eh
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Mi incuriosisce la questione legata all'autismo, come scrivevo a @ivanl
Dislessico non lo ha turbato. Autistico sì.
O comunque lo ha turbato in misura maggiore.

Ed è questo che mi incuriosisce.
Capita anche per le persone malate di alcolismo. Molti lo ritengono offensivo. Eppure è “solo” una malattia. Vai a capire.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Più che altro un'impressione che vale fino a lì.. Il punto per me è che ci vuole per lo meno stabilità, iniziare un percorso che tempo qualche mese va interrotto perché si trasferirà altrove non so che benefici possa dare.. Magari sbaglio eh
Non è che sbagli o meno. Tu hai in mano tutti gli elementi. :)
Senza farti il mega post che poi mi odi, iniziare fa meno male che non fare niente e rimanere sospesi nell'attesa di quel che sarà.

Il percorso è utile ai bambini, ma serve anche ai genitori.

Non solo non sono una sostenitrice dei genitori terapeuti ma anche non auspico che i genitori siano i terapeuti dei loro figli (per quanto fondamentalmente accada esattamente questo, purtroppo), non ci si improvvisa in questo genere di interventi, ma imparare strategie funzionali al benessere vostro e di vostro figlio, che ha bisogno di accorgimenti diversi da quelli mainstream, è utile. A lui, a voi, al benessere generale.

Non mi riferisco alla scuola. Mi riferisco alla quotidianità.
Situazioni e persone nuove. Cibi. Selettività degli interessi. Comunicazione.

Un percorso non sarà risolutivo. Se tuo figlio ha un funzionamento nello spettro, non guarirà.
Prima di tutto perchè non è malato.
Secondo perchè un funzionamento nello spettro è un apprendimento costante, che dura tutta la vita.

Un po' come per tutti ma con accorgimenti maggiori, visto che il contesto sociale generale non è bendisposto verso la diversità.
Quindi serve sapere come adattarsi al mainstream per perseguire i propri obiettivi.
E per non consolidare immagini di sè inutilmente negative (sono sbagliato, sono un disturbo, devo stare calmo etc etc).

E anche semplicemente per calare gli immaginari che immagino vi sarete fatti dalla diagnosi ad oggi.
Gli immaginari sono brutte bestie.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Capita anche per le persone malate di alcolismo. Molti lo ritengono offensivo. Eppure è “solo” una malattia. Vai a capire.
Ma a maggior ragione per autismo che è proprio un funzionamento.
E non un disturbo più o meno psichiatrico.

I disturbi, psichiatrici, in particolare, portano ancora con sè lo stigma della pazzia old school e quella non piaceva.
Anche perchè finivi veramente male se cascavi in qualche manicomio.
E l'onta ricadeva sulla famiglia.

Fra l'altro la malattia è stata per lungo tempo considerata un "castigo". Una punizione.
Che arrivava a colpirti.

Rain man, che citava @omicron, era stato messo in istituto dai genitori che temevano potesse fare del male al fratello. Ma non solo...avevano tenuto nascosto non solo l'averlo messo in istituto, avevano tenuta nascosta proprio la sua esistenza. Ed era una cosa parecchio comune, nascondere.

Parte dei rifiuti di diagnosi, vengono proprio da questa "onta" che si desidera evitare.

La diversità...uuuhhhh....brutta bestia!!!
O al massimo bestia da zoo...da guardare ben al sicuro dall'altra parte delle sbarre ;)
A svolgere la sua funzione rassicurante di quanto invece si sia normali, noi che siamo al di qua. Tutti insieme, tutti belli simili e in accordo fra noi. E pure buoni...e tolleranti.

La teoria la so.
Ma resto sempre curiosa della declinazione individuale delle motivazioni.
Perchè sono spunti di riflessione interessanti.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No di certo. 😁

Però mi ricordo che da bambino c'era una zia che abitava vicino a noi che con il gas non era mai sicura e dopo aver controllato e ricontrollato, anche con fiammiferi, alla fine chiamava mio papà a controllare a casa sua.
E mio papà dopo aver bofonchiato un po' andava a vedere....:p

Poveretta!!
Per fortuna che tuo papà andava!

Una compagna di università un giorno era venuta a lezione con in mano la maniglia della portiera della macchina.
Era giusto un pochettino ossessiva e quella mattina era particolarmente agitata, non si convinceva di aver chiuso la macchina.
Invece di chiamarci come faceva di solito quando parcheggiava, aveva provato e riprovato la chiusura della macchina...fino a staccare la maniglia!
E pensa che con le porte di casa era serenissima!

Avevamo riso parecchio, dopo lo sbalordimento iniziale quando ci aveva piazzato la maniglia in mezzo alle tazzine del caffè con lo sguardo esasperato e in silenzio.
Ironia e autoironia sono una ottima "arma" da usare con il disagio :D
(il politically correct invece è un perfetto alleato per ansia e correlati! e per le aziende farmaceutiche 😃....senza nemici esterni, diventa vitale crearsene almeno di immaginari. Giusto per non far andare definitivamente in pappa il meccanismo del cortisolo, di adrenalina e noradrenalina. )
 

spleen

utente ?
Poveretta!!
Per fortuna che tuo papà andava!

Una compagna di università un giorno era venuta a lezione con in mano la maniglia della portiera della macchina.
Era giusto un pochettino ossessiva e quella mattina era particolarmente agitata, non si convinceva di aver chiuso la macchina.
Invece di chiamarci come faceva di solito quando parcheggiava, aveva provato e riprovato la chiusura della macchina...fino a staccare la maniglia!
E pensa che con le porte di casa era serenissima!

Avevamo riso parecchio, dopo lo sbalordimento iniziale quando ci aveva piazzato la maniglia in mezzo alle tazzine del caffè con lo sguardo esasperato e in silenzio.
Ironia e autoironia sono una ottima "arma" da usare con il disagio :D
(il politically correct invece è un perfetto alleato per ansia e correlati! e per le aziende farmaceutiche 😃....senza nemici esterni, diventa vitale crearsene almeno di immaginari. Giusto per non far andare definitivamente in pappa il meccanismo del cortisolo, di adrenalina e noradrenalina. )
Domanda: perchè i meccanismi basilari del funzionamento di queste faccende non vengono spiegati e diventano patrimonio culturale corrente?
In fondo ben altre inutili cose lo sono diventate.
 
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