Barbie.

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Horny

Utente di lunga data
Tornando alla Barbie... mia figlia non la vorrebbe perché è incompatibile con i vestiti in suo possesso. In effetti il marketing Mattel cavalca l'individualismo proponendo bambole differenziate da vestire con abiti di taglie differenti tutti da acquistare...
:D:D alla mattel converrebbe regalarla (anche con un diverso numero di scarpa)
 

danny

Utente di lunga data
Eh si. Nella versione adulta poi mi ricorda più un hippie californiano che un nativo del medio oriente.



Uhm...non è cosi' per ogni bambola?
Intendo. ...I vestiti di una bratz non si infileranno mai su una barbie o su un'altra bambola. ...e forse lo stesso vale per I diversi brand....o sbaglio?
Ho detto bratz e barbie perché non so davvero che bambole girano oggi! Sono fuori dai giochi da quasi 30 anni :singleeye:
Bratz e Barbie sono incompatibili ma i vestiti delle Barbie finora andavano bene per ogni Barbie. Ora non più. Crei esigenze in questo modo che devono essere soddisfatte. L'idea della Mattel dal punto di vista commerciale non è male.
 

oro.blu

Never enough
È più orribile Gesù raffigurato biondo e con gli occhi azzurri.

vero....chissà poi perché. Me lo sono chiesta spesso. Infondo i maggiori "produttori" di arte sacra sono i nostri artisti e noi italiani non siamo propriamente nordici. Ho sempre visto Gesù con un occhio di sospetto sulle iconografie...
 

oro.blu

Never enough
Tornando alla Barbie... mia figlia non la vorrebbe perché è incompatibile con i vestiti in suo possesso. In effetti il marketing Mattel cavalca l'individualismo proponendo bambole differenziate da vestire con abiti di taglie differenti tutti da acquistare...
Eh si. Nella versione adulta poi mi ricorda più un hippie californiano che un nativo del medio oriente.



Uhm...non è cosi' per ogni bambola?
Intendo. ...I vestiti di una bratz non si infileranno mai su una barbie o su un'altra bambola. ...e forse lo stesso vale per I diversi brand....o sbaglio?
Ho detto bratz e barbie perché non so davvero che bambole girano oggi! Sono fuori dai giochi da quasi 30 anni :singleeye:
:D:D alla mattel converrebbe regalarla (anche con un diverso numero di scarpa)
Ai miei tempi il problema della vendita si poneva poco. I vestiti acquistati erano un lusso (anche avere o non avere la barbie o il cicciobello era un lusso) le bambine spesso e volentieri si confezionavano da sole i vestiti e lavorando di fantasia anche con dei semplici tovaglioli di carta colorati....
 

Alessandra

πιθηκάκι
Bratz e Barbie sono incompatibili ma i vestiti delle Barbie finora andavano bene per ogni Barbie. Ora non più. Crei esigenze in questo modo che devono essere soddisfatte. L'idea della Mattel dal punto di vista commerciale non è male.
Ah ecco!!! Infatti io ero rimasta che potevi vestire tutte le barbie con gli stessi abiti. ...ecco....
 

Tulipmoon

Utente Coerente
Posso dirlo?
A me Ken e Big Jim stanno sul cazzo. :D

:rotfl:anche a me. Da piccola avevo Ken ma per la sua testa plasticosa lo usavo più che altro come test per valutare quanto fosse effettivamente resistente la plastica a lanci, forbici e animali :p
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ai miei tempi il problema della vendita si poneva poco. I vestiti acquistati erano un lusso (anche avere o non avere la barbie o il cicciobello era un lusso) le bambine spesso e volentieri si confezionavano da sole i vestiti e lavorando di fantasia anche con dei semplici tovaglioli di carta colorati....
Abbiamo una centenaria nel forum!
 

Tulipmoon

Utente Coerente
Tornando alla Barbie... mia figlia non la vorrebbe perché è incompatibile con i vestiti in suo possesso. In effetti il marketing Mattel cavalca l'individualismo proponendo bambole differenziate da vestire con abiti di taglie differenti tutti da acquistare...

E ci giocheranno anche tantissimo su questo marketing, loro hanno fatto di sicuro la scelta giusta: passano come una casa di produzione attenta e premurosa, nonché all'avanguardia (anche se appunto non è la prima che ci pensa) e nel frattempo si assicurano un modo per vendere ancora di più, almeno potenzialmente. Se però farà crescere meglio alcuni bambini, tanto meglio, vincono tutti...forse non i portafogli.

Detto questo le barbie non sono il male, c'è molto altro che condiziona un bambino, ma è comunque uno dei tanti piccoli tarli che entrano nella testa; comunque per me sono così preconfezionate, ben definite e tutte simili che limitano molto la fantasia; anche per questo potrebbe essere una cosa positivo delle barbie con forme diverse, per sviluppare la fantasia, per cominciare a vedere e sviluppare l'idea del bello, anche in forme diverse e non tutte con lo stampino. E questo si magari porterà a non odiarsi se non si assomiglia ad una barbie. Il vero problema è che il modello barbie è poi stato ricercato nella moda, nei film, nelle donne di spettacolo.
Quindi si ci giocavo da piccola...ma non ci sono mai somigliata, non solo fisicamente ma per la loro eterna solarità, ma anche i miei vestiti non ci somigliavano mai....e quando vedevo delle mie compagne che sembravano barbie mi sentivo frustrata anche se non capivo perché; ma la cosa peggiore era vedere le modelle e le donne in tv che erano barbieformi, e intorno a me che imitavano quel modello e io che ci somigliavo sempre meno.

Per cui bo, magari non influiscono un bel nulla, io mentre ci giocavo le vedevo come entità su cui poi ci costruivo sopra con la fantasia, come con tutti i giochi, secondo me sono gli altri ambiti che andrebbero variati, ma se anche questo fosse un piccolo tassello che crea un disagio, provare altre strade non credo sia un male.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È ovvio che un prodotto commerciale sia pensato per essere venduto e per esserlo deve inserirsi nella cultura. Il problema è la cultura e i suoi modelli, certo, ma si può non assecondare questa cultura.
 

oro.blu

Never enough
Abbiamo una centenaria nel forum!

...sai anche se ora posso dire di stare economicamente bene, non è sempre stato così... Provincia piccola, genitori operai, campagna....Padre ubriacone con le mani bucate...
Ti dirò, oltre a saper fare a maglia ad uncinetto mi ingegnavo in tantissime cose, un anno dopo aver letto pinocchio con un pezzo di legno una sega e un scalpello dei chiodi mi sono perfino fatta un burattino....
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
....la necessità aguzza l'ingegno....
 

danny

Utente di lunga data
Per cui bo, magari non influiscono un bel nulla, io mentre ci giocavo le vedevo come entità su cui poi ci costruivo sopra con la fantasia, come con tutti i giochi, secondo me sono gli altri ambiti che andrebbero variati, ma se anche questo fosse un piccolo tassello che crea un disagio, provare altre strade non credo sia un male.
Ti sei mai chiesta perché certi modelli vincono rispetto ad altri?
Di fallimenti nel mondo dei prodotti dell'infanzia se ne contano parecchi.
Io non credo si possa imporre a nessuno, bambino o adulto, di aderire a un determinato modello.
Piuttosto si sceglie tra quello che ci viene proposto seguendo differenti motivazioni.
Può essere Lord Brummel, sir Montgomery o Steve McQueen piuttosto che Michail Jordan ma il modello di riferimento viene scelto per delle qualità estetiche e di conseguenza di attrazione e seduzione a cui desideriamo aspirare in maggioranza.
Da bambino, Ken e Big Jim li trovavo davvero poco interessanti per giocarci, preferivo giocare con i modellini delle auto, da bambino e non avevo modelli estetici, non me ne importava alcunché.
Da adolescente i miei modelli divennero David Bowie o Simon Le Bon, per dire, insieme a tanta iconografia pop degli anni 80. Robert Smith mi affascinava con quei suoi capelli e l'aria introversa e misteriosa.
Di certo non Eduardo De Filippo piuttosto che Claudio Villa, troppo lontani dai canoni di attrazione dell'epoca.
Anzi: un Albano era per dire un modello negativo, fonte di irrisione per i coetanei.
La moda non impone ma nasce e muore periodicamente per sottolineare e definire ogni generazione.
Portare le Clarks o i mocassini negli anni 80 non ti rendeva granché attraente, era tutto un giocare con i nuovi look delle popstar o con i marchi per prodotti specialistici trasformatisi in icone generazionali, come le Timberland o il Moncler.
Ma nessuno ha mai imposto niente. La gente è naturalmente attratta da determinati oggetti e stlli e novità che gli vengono proposti, li segue o li acquista quando può.
 
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Tulipmoon

Utente Coerente
Ti sei mai chiesta perché certi modelli vincono rispetto ad altri?
Di fallimenti nel mondo dei prodotti dell'infanzia se ne contano parecchi.
Io non credo si possa imporre a nessuno, bambino o adulto, di aderire a un determinato modello.
Piuttosto si sceglie tra quello che ci viene proposto seguendo differenti motivazioni.
Può essere Lord Brummel, sir Montgomery o Steve McQueen piuttosto che Michail Jordan ma il modello di riferimento viene scelto per delle qualità estetiche e di conseguenza di attrazione e seduzione a cui desideriamo aspirare in maggioranza.
Da bambino, Ken e Big Jim li trovavo davvero poco interessanti per giocarci, preferivo giocare con i modellini delle auto, da bambino e non avevo modelli estetici, non me ne importava alcunché.
Da adolescente i miei modelli divennero David Bowie o Simon Le Bon, per dire, insieme a tanta iconografia pop degli anni 80. Robert Smith mi affascinava con quei suoi capelli e l'aria introversa e misteriosa.
Di certo non Eduardo De Filippo piuttosto che Claudio Villa, troppo lontani dai canoni di attrazione dell'epoca.
Anzi: un Albano era per dire un modello negativo, fonte di irrisione per i coetanei.
La moda non impone ma nasce e muore periodicamente per sottolineare e definire ogni generazione.
Portare le Clarks o i mocassini negli anni 80 non ti rendeva granché attraente, era tutto un giocare con i nuovi look delle popstar o con i marchi per prodotti specialistici trasformatisi in icone generazionali, come le Timberland o il Moncler.
Ma nessuno ha mai imposto niente. La gente è naturalmente attratta da determinati oggetti e stlli e novità che gli vengono proposti, li segue o li acquista quando può.

Un attimo di lacrimuccia per il duca :(
Comunque si sono d'accordo tendenzialmente...però ritengo che un po' di imposizione di fondo ci sia, poi ok ognuno è libero, ma proprio a conti fatti, di scegliere quello che vuole, ma la società indirizza FORTEMENTE, ok non obbliga, ma foooortemente ti indirizza. Io da piccola ci ho provato, in diversi ambiti a distaccarmi, ma mi creava troppe difficoltà per cui per certe cose alla fine mi sono lasciata trascinare, per altre no, sono stata più risoluta. Ora ho più carattere e riesco a decidere VERAMENTE per conto mio, anche se non è detto, perché veniamo bombardati continuamente in qualunque ambito, per cui forse anche qui è solo un'illusione.
 
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