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AnnaBlume

capziosina random
Tu vivi ancora o hai mai vissuto la tua vita in funzione del tradimento subito?
Non mi pare.

Lui si...
Ho capito, ma quando il trdimento diventa una questione non di sofferenza, non di non capire, di essere devastati etc o di ricostruire etc, ma solo una questione di ONTA, UMILIAZIONE, PUNIZIONE ma in che galera autoinflitta vive? Questa cosa dell'umiliazione, poi (perché una donna ha scelto un pipino diverso? perché questo, sembra) che va restituita... io proprio sono e voglio essere altra roba da questa. Magari sono scema io, ma credo di volermi più bene di così ed essere più civile (nel senso di civiltà piena, non per offendere gratuitamente). E io non mi sono sentita umiliata. E non certo perché lo ha infilato in posti diversi dai miei.

Spetta che arrivi marzo...e partirà...con oramai sono passati 5 anni da quando lei mi tradì...
E vanti vanti vanti...
Qui non ho capito nulla, ma forse siamo OT rispetto al contenuto del 3D, che non va bene. Specie a sole 4 settimane da un dolore così grande.
 
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demoralizio

Utente di lunga data
Posso sbagliarmi, ma anche il fattore tempo conta.

Nel mio caso non ho mai pensato a loro due a letto, non è un problema per me il confronto, nonostante la differenza d'età con lei, mi disturba molto molto di più sapere che è durata anni.

Il problema è capire cosa 'vogliamo' noi, noi che abbiamo scoperto di essere stati ripetutamente traditi.

E' vita avere un tarlo continuo, non riuscire più a fidarsi come prima?

E' vita lasciarlo/a se ci manca da morire?
Il fattore tempo come molti altri dettagli sono FONDAMENTALI. FONDAMENTALI.

Da lì si capisce con chi si è vissuto e con chi si potrebbe continuare a farlo. Non parlo di dettagli sessuali, è ovvio che si sarà divertito/a un porco mondo a scopare liberamente, senza l'ombra dell'impegno o dell'incombenza. Salti mortali, avvitamenti incredibili, culo, sperma, umori.

Quella è la merda, e non ci puoi competere. Devi estraniarti così tanto da non avere il tarlo, da non sentire la mancanza, da non sentirsi più in suo potere.
Questa, secondo il mio parere, è l'unica ricostruzione possibile, l'alternativa è ​ non vivere.
 
N

Non Registrato

Guest
sono passate quattro settimane da quando ho saputo del tradimento di mia moglie.
Conosco le mie responsabilità, le mie colpe da marito (mai fedifrago tuttavia). Continuo a dirmi che ci siamo fatti del male reciprocamente e me la sono cercata, che voglio ricominciare e che voglio essere felice ora, ma brucia, brucia come qualcosa che non ho mai provato prima d'ora, e ne ho passati di momenti orribili, ma mai una cosa mi aveva ucciso come questa. Lei dice di amarmi, di non provare nulla per lui, di esserci stata solo per sfuggire mentalmente ad una serie di pressioni familiari che erano divenute estenuanti (si cazzo! ma lo erano anche per me!).
Non faccio che pensare a loro due, alle cose che possono aver fatto a letto, immagini terrificanti mi si materializzano all'improvviso davanti agli occhi, sono ossessionato dalle cose che si sono detti, dalle carezze e dalle tenerezze che si sono scambiati. Vivo giorni di assoluta serenità e ottimismo in cui vedo la possibilità di cambiare, poi basta un pensiero, un dettaglio che mi riporti a quella cosa e riprecipito in un baratro di amarezza, schifo, odio. Non ho mai provato un odio simile per nessuno se non per la persona che me l'ha presa. Continuo a dirmi che non è giusto che io sia quì a piangere e non riesco neanche a guardare i miei figli, mentre lui è felice con la sua famiglia senza che paghi per le sue responsabilità. Ho provato più volte il desiderio di dire tutto a sua moglie e di annientare così la sua vita, come la mia mi pare sia finita. L'ho chiamato qualche volta, per il gusto di tenerlo per le palle, di sentirmi più forte di lui, ma quando sono a letto con lei lui c'è sempre, è il mio metro di paragone, desidero solo darle qualcosa di più che le possa aver dato lui. Ho voglia di ricominciare, ma al tempo stesso mi chiedo perchè anche mia moglie non dovrebbe soffrire per lo stesso motivo. Ho perdonato (ho cominciato a perdonare, sarebbe più giusto dire) ma non riesco a dimenticare e sono alla continua ricerca di dettagli che mia moglie non vuol fornire, presumo per proteggermi. Mi chiedo solo quando passerà tutto questo veleno che mi sta uccidendo. mi sento a pezzi, annientato, umiliato, e continuo a non capire nulla.
Colpevolizzi lui per salvare lei, ma e' lei la responsabile della scelta di tradirti.
 

Zeeva

Utente di lunga data
Ti posso dire una cosa? Continua ad odiare lui, perché quando smetterai di farlo inizierai ad odiare lei. Un abbraccio da una super tradita x anni ;-)
Colpevolizzi lui per salvare lei, ma e' lei la responsabile della scelta di tradirti.
A me è successo proprio questo.
Talvolta capita anche con i figli (per motivi ovviamente diversi) che, per eccesso di amore, si tenda ad attribuire
ad altri colpe che, invece, sono anche o soprattutto loro.
I figli, però, non si arriverà ad odiarli...mai
I fidanzati, mariti, compagni ed i loro omologhi femminili, invece, si può...eccome!!
Perchè quando c'è la presa di conoscenza, piombano (con fragore) al livello di "tutto il resto del mondo".
Anzi, più in basso, perchè in loro avevamo riposto delle aspettative (ci aspettavamo rispettassero un impegno morale e li avevamo "scelti" perchè reputati migliori di altri).

caro Cesto di Frutta, questo è ciò che è capitato a me... ma io non sono te, la mia storia non è la tua e tua moglie non è il mio compagno:
io, dopo un lungo percorso ed un bel po' di tempo, sono arrivata alla conclusione che per me non si trattava di
perdonare/accettare lui ed il tradimento.
Ero troppo presa da questo dolore devastante (e da mille altri dolorini e doloretti perchè la cosa è venuta fuori "alla spicciolata") da non rendermi conto del problema VERO: il mio compagno è fondamentalmente un egoista (al di là del range di normalità)... con tutto quello che può scaturire da questo (insensibilità, vigliaccheria, disonestà ecc) DA SEMPRE (e non solo con me).
non è stato un uomo che ha mal affrontato una crisi o che ha ceduto in UN momento di debolezza: è un uomo che DA SEMPRE affronta i problemi in questo modo (non solo con me), un uomo che è SEMPRE stato debole (non solo da quando è con me e non solo in quanto maschio, ma anche come uomo)... Non si tratta di una situazione circoscritta nel tempo e in ambito affettivo. in questo contesto l'aver "consumato" è solo l'atto finale di qualcosa di peggio.
tua moglie, invece?
se il suo tradimento è scaturito davvero solo da UNA debolezza o disagio di coppia mal affrontato MA TUTTO IL RESTO E' DA SALVARE (non ultimi i vostri figli, e non intendo solo per senso del dovere) puoi -e devi- superare tutto.
Fa male, certo.
Ci vorrà tempo, certo.
A lungo avrai nella tua testa pensieri orribili, davanti ai tuoi occhi scene orribili e nel tuo cuore sentimenti orribili...
ma verranno piano piano scalzati e lasceranno il posto a ciò che, invece, di bello e profondo aveva, ha ed avrà il vostro rapporto.
E' vero che certi eventi non si dimenticano mai del tutto, ma, secondo me, è anche vero che possono offrire un'ottima occasione di crescita personale e, con certi presupposti, anche di crescita per la coppia.
Tieni duro!!
In bocca al lupo.
 
A me è successo proprio questo.
Talvolta capita anche con i figli (per motivi ovviamente diversi) che, per eccesso di amore, si tenda ad attribuire
ad altri colpe che, invece, sono anche o soprattutto loro.
I figli, però, non si arriverà ad odiarli...mai
I fidanzati, mariti, compagni ed i loro omologhi femminili, invece, si può...eccome!!
Perchè quando c'è la presa di conoscenza, piombano (con fragore) al livello di "tutto il resto del mondo".
Anzi, più in basso, perchè in loro avevamo riposto delle aspettative (ci aspettavamo rispettassero un impegno morale e li avevamo "scelti" perchè reputati migliori di altri).

caro Cesto di Frutta, questo è ciò che è capitato a me... ma io non sono te, la mia storia non è la tua e tua moglie non è il mio compagno:
io, dopo un lungo percorso ed un bel po' di tempo, sono arrivata alla conclusione che per me non si trattava di
perdonare/accettare lui ed il tradimento.
Ero troppo presa da questo dolore devastante (e da mille altri dolorini e doloretti perchè la cosa è venuta fuori "alla spicciolata") da non rendermi conto del problema VERO: il mio compagno è fondamentalmente un egoista (al di là del range di normalità)... con tutto quello che può scaturire da questo (insensibilità, vigliaccheria, disonestà ecc) DA SEMPRE (e non solo con me).
non è stato un uomo che ha mal affrontato una crisi o che ha ceduto in UN momento di debolezza: è un uomo che DA SEMPRE affronta i problemi in questo modo (non solo con me), un uomo che è SEMPRE stato debole (non solo da quando è con me e non solo in quanto maschio, ma anche come uomo)... Non si tratta di una situazione circoscritta nel tempo e in ambito affettivo. in questo contesto l'aver "consumato" è solo l'atto finale di qualcosa di peggio.
tua moglie, invece?
se il suo tradimento è scaturito davvero solo da UNA debolezza o disagio di coppia mal affrontato MA TUTTO IL RESTO E' DA SALVARE (non ultimi i vostri figli, e non intendo solo per senso del dovere) puoi -e devi- superare tutto.
Fa male, certo.
Ci vorrà tempo, certo.
A lungo avrai nella tua testa pensieri orribili, davanti ai tuoi occhi scene orribili e nel tuo cuore sentimenti orribili...
ma verranno piano piano scalzati e lasceranno il posto a ciò che, invece, di bello e profondo aveva, ha ed avrà il vostro rapporto.
E' vero che certi eventi non si dimenticano mai del tutto, ma, secondo me, è anche vero che possono offrire un'ottima occasione di crescita personale e, con certi presupposti, anche di crescita per la coppia.
Tieni duro!!
In bocca al lupo.
Hai spiegato magistralmente perchè i veri amici si vedono solo e sempre nel momento del bisogno.:sonar:
E quelli in cui erroneamente abbiamo posto maggior fiducia e aspettative sono i primi a defilarsi.
Mi spiace sai, ma l'amore fa vedere le persone proprio come NON sono.
 

Zeeva

Utente di lunga data
quanto hai ragione!!
 

Spider

Escluso
sono passate quattro settimane da quando ho saputo del tradimento di mia moglie.
Conosco le mie responsabilità, le mie colpe da marito (mai fedifrago tuttavia). Continuo a dirmi che ci siamo fatti del male reciprocamente e me la sono cercata, che voglio ricominciare e che voglio essere felice ora, ma brucia, brucia come qualcosa che non ho mai provato prima d'ora, e ne ho passati di momenti orribili, ma mai una cosa mi aveva ucciso come questa. Lei dice di amarmi, di non provare nulla per lui, di esserci stata solo per sfuggire mentalmente ad una serie di pressioni familiari che erano divenute estenuanti (si cazzo! ma lo erano anche per me!).
Non faccio che pensare a loro due, alle cose che possono aver fatto a letto, immagini terrificanti mi si materializzano all'improvviso davanti agli occhi, sono ossessionato dalle cose che si sono detti, dalle carezze e dalle tenerezze che si sono scambiati. Vivo giorni di assoluta serenità e ottimismo in cui vedo la possibilità di cambiare, poi basta un pensiero, un dettaglio che mi riporti a quella cosa e riprecipito in un baratro di amarezza, schifo, odio. Non ho mai provato un odio simile per nessuno se non per la persona che me l'ha presa. Continuo a dirmi che non è giusto che io sia quì a piangere e non riesco neanche a guardare i miei figli, mentre lui è felice con la sua famiglia senza che paghi per le sue responsabilità. Ho provato più volte il desiderio di dire tutto a sua moglie e di annientare così la sua vita, come la mia mi pare sia finita. L'ho chiamato qualche volta, per il gusto di tenerlo per le palle, di sentirmi più forte di lui, ma quando sono a letto con lei lui c'è sempre, è il mio metro di paragone, desidero solo darle qualcosa di più che le possa aver dato lui. Ho voglia di ricominciare, ma al tempo stesso mi chiedo perchè anche mia moglie non dovrebbe soffrire per lo stesso motivo. Ho perdonato (ho cominciato a perdonare, sarebbe più giusto dire) ma non riesco a dimenticare e sono alla continua ricerca di dettagli che mia moglie non vuol fornire, presumo per proteggermi. Mi chiedo solo quando passerà tutto questo veleno che mi sta uccidendo. mi sento a pezzi, annientato, umiliato, e continuo a non capire nulla.
Niente come il tradimento dimostra il potere dell'immaginazione.
l'immaginazione che supera la realtà, per poi scoprire che la realtà è ben più lunga...
perchè i traditi vogliono conoscere tutti i particolari dettagli?
il tradito sia per ricominciare sia per abbandonare, ha bisogno di un punto di riferimento.
fermare l'immaginazione, ragionare con un dato di fatto, con una certezza.
Mi riappropio dei dettagli e con questo della mia vita.
In fondo nel voler conoscere il tradito tende una mano, cerca aiuto.
Non basta che mi hai tradito, ma devo sapere come mi hai tradito.
il traditore è ben lontano da questa logica, mai ti dirà di più, e già è pentito per averti detto troppo.
Nell'omissione, nei non ricordo, nasconde se stesso, o meglio l'immagine che pensa tu abbia di lui, e che
egoisticamete tende a conservare.
Ogni dettaglio, disgrega quell'immagine, da qui la forza per conservarla, da qui però la disgregazione della coppia, dell'unità.
Accettare adesso sta a te, consapevole che non conoscerai mai fino in fondo chi ti sta accanto,
accettare questo lato irrisolto e oscuro, dove lei può aver fatto molto più di quanto immagini.
e basta solo questa consapevolezza per renderti solo, anche se sei in una coppia.
 
V

Valeniente

Guest
Nell'omissione, nei non ricordo, nasconde se stesso, o meglio l'immagine

E' vero, i traditi vogliono sapere tutto, si fanno del male ma insistono.

Perchè i traditori, che si dicono pentiti, sta a vedere se è vero pentimento, continuano a minimizzare e mentire, e non dicono mai tutta la verità?

Mio marito è arrivato a dirmi che 'sono cose sue, i particolari, di quando e dove si vedevano', e io vivo nel dubbio che le cose fossero ben più serie di quello che mi vuole far credere.
 

Spider

Escluso
E' vero, i traditi vogliono sapere tutto, si fanno del male ma insistono.

Perchè i traditori, che si dicono pentiti, sta a vedere se è vero pentimento, continuano a minimizzare e mentire, e non dicono mai tutta la verità?

Mio marito è arrivato a dirmi che 'sono cose sue, i particolari, di quando e dove si vedevano', e io vivo nel dubbio che le cose fossero ben più serie di quello che mi vuole far credere.
Sappi che il traditore non fa niente per te.
nasconde come dicevamo se stesso e inconsciamente cerca di proteggere il salvabile.
l'atto di nascondere, omettere e minimizzare l'accaduto è puro egoismo.
Ricordano bene tutti i dettagli, saprebbero descriverteli ma consciamente omettono.
salvano la loro immagine e quello che ne resta.
in questo sono peggio del tradimento, l'arroganza e la consapevolezza ancora di poterti gestire.
In fondo aspettano solo che ti passi, poi come ti passa sono affari tuoi.
 
V

Valeniente

Guest
come si fa a decidere dopo la scoperta?

E' tipico di marito, che oltre a questo tradimento, me ne ha fatte passare di ogni genere, minimizzare tutto.

Per lui devo 'non pensarci', facile, sei anni di tradimento, sempre con la stessa, negando sempre quando i primi sospetti li ho avuti, diciamo che sono stata scema perchè più che sospetti erano prove, ma lui negava negava negava, poi, quando non ha più potuto farlo, a fatica, ha ammesso, si, una volta, qualche volta, era lei a cercarmi, figurati se alla mia età avrei mai pensato di piacere ad una giovane ragazza, ecc, ecc,.

Anche oggi non ammette di aver perso la testa, ma non è da lui durare cosi tanto solo per qualche scopata.

Ora a parole è pentito, io mi do della scema per non averlo lasciato prima, perchè a mio parere ci sono stati altri tradimenti, diciamo passeggeri, e soprattutto perchè ho sacrificato davvero tutto per lasciare a lui la libertà di praticare il suo hobby preferito, hobby che gli permetteva di uscire sempre, fare tardi, e cornificarmi per anni fingendo di essere innamorato di me e continuando a venire a letto con me fino al giorno prima della 'scoperta', e anche dopo, perchè dopo ogni sfuriata, anche paurosa, finisce cosi.

Vorrei avere la forza di buttarlo fuori di casa, ma dopo una vita insieme e per giunta con periodi fantastici, è quasi impossibile per me immaginarmi sola.
 

fruitbasket

Utente di lunga data
grazie per le parole
alcuni vostri suggerimenti sono saggi, altri trasudano un'amarezza e un cinismo che non voglio mi appartengano, e questo è uno stimolo in più per emanciparmi da questa situazione, perchè io e la mia compagna ci stiamo mettendo davvero in gioco per superare le incomprensioni che ci hanno portato a questo. Credo che il dolore e l'amarezza scompariranno nella misura in cui io saprò sopprimere quel lato disattento e freddo che ha portato mia moglie a cercare uno sfogo irrazionale (così almeno me lo descrive) e privo di qualsiasi implicazione sentimentale.
 

Spider

Escluso
grazie per le parole
alcuni vostri suggerimenti sono saggi, altri trasudano un'amarezza e un cinismo che non voglio mi appartengano, e questo è uno stimolo in più per emanciparmi da questa situazione, perchè io e la mia compagna ci stiamo mettendo davvero in gioco per superare le incomprensioni che ci hanno portato a questo. Credo che il dolore e l'amarezza scompariranno nella misura in cui io saprò sopprimere quel lato disattento e freddo che ha portato mia moglie a cercare uno sfogo irrazionale (così almeno me lo descrive) e privo di qualsiasi implicazione sentimentale.
spero proprio che il cinismo non prenda il sopravvento.
Io sono emblema del cinismo.
ma a quanto dici l'amarezza e l'odio già fanno capolino.
l'amante lo stai odiando.
gestire le emozioni è difficile.
difficilissimo se sei solo.
tua moglie, perchè è bene che guardi in faccia la realtà non protegge te,
ma se stessa, altrimenti ti direbbe tutto quello che le stai chiedendo anche a costo di umiliarsi,
e umiliarti.
la strada hai ragione tu si farà in due, ma è diverso il mezzo con cui la state percorrendo.
tu a piedi... e lei?
 
Ultima modifica:

Zeeva

Utente di lunga data
Sappi che il traditore non fa niente per te.
nasconde come dicevamo se stesso e inconsciamente cerca di proteggere il salvabile.
l'atto di nascondere, omettere e minimizzare l'accaduto è puro egoismo.
Ricordano bene tutti i dettagli, saprebbero descriverteli ma consciamente omettono.
salvano la loro immagine e quello che ne resta.
in questo sono peggio del tradimento, l'arroganza e la consapevolezza ancora di poterti gestire.
In fondo aspettano solo che ti passi, poi come ti passa sono affari tuoi.
spero proprio che il cinismo non prenda il sopravvento.
Io sono emblema del cinismo.
ma a quanto dici l'amarezza e l'odio già fanno capolino.
l'amante lo stai odiando.
gestire le emozioni è difficile.
difficilissimo se sei solo.
tua moglie, perchè è bene che guardi in faccia la realtà non protegge te,
ma se stessa
, altrimenti ti direbbe tutto quello che le stai chiedendo anche a costo di umiliarsi,
e umiliarti.
la strada hai ragione tu si farà in due, ma è diverso il mezzo con cui la state percorrendo.
tu a piedi
... e lei?

Secondo me chi ha subìto il tradimento (l'egoismo dell'altro, le bugie, ecc.) non è solo a piedi:
gli viene chiesto di fare (e spesso fa) il percorso con entrambe le gambe spezzate!
E capita anche che il partner rompa pure le palle (in vari modi ed a vari livelli) perchè il gambizzato è lento e pure si lamenta!!
Sono d'accordo con te riguardo all'egoismo di fondo che, ancora una volta, permea gli atteggiamenti del traditore nel "dopo bomba", quando, in sostanza, tende ancora a proteggere se stesso.
Perchè sono convinta che alla base di tutto ci sia sempre e solo l'egoismo, nel tradimento.
egoismo che, in una coppia, non può esistere a questi livelli.
Un esempio stupido, ma che ritengo calzi. Non è un tradimento fisico, ma sempre di tradimento si tratta:
una situazione familiare dove a tutti (partners+eventuali figli) sono chiesti impegno e sacrificio per problemi economici.
Uno dei partners, all'insaputa dell'altro/i, decide di acquistare PER SE' qualcosa di costoso che gli piace, che lo fa stare meglio. Qualcosa a cui non sa/vuole rinunciare ben sapendo che questo gesto, oltre a essere subdolo xchè volutamente tenuto nascosto, ha pure un ritorno negativo nella situazione economica di tutta la famiglia.
Tuttavia, il debole/bugiardo/egoista continua a giocare sporco: sarebbe disposto a fare qualunque cosa x "nascondere" il fatto ...SOLAMENTE PER SALVARSI LA FACCIA! perchè il meccanismo è questo: una parte di sè è consapevole della "bastardata"...tuttavia la parte prevalente è quella che ritiene che "occhio non vede, cuore non duole"...con buona pace della coscienza.
Poi, scoperti, ci dicono che, se hanno taciuto, l'hanno fatto PER NOI, per non darci un dispiacere!!
E magari ne sono pure convinti, nel loro egoismo, e pretendono di convincere anche gli altri!
Non hanno saputo/voluto rinunciare...pertanto in realtà l'hanno fatto solo per se stessi PRIMA E DOPO!!
Altro che storie!
Questi atteggiamenti possono essere considerati insiti nella natura umana, ma trovo giusto siano scusabili solo nei bambini.
Bambini ai quali, però, viene insegnato a crescere, ai quali vengono inculcati dei valori...
Poi, per carità, l'educazione ed i modelli comportamenti proposti non sempre si rivelano essere stati efficaci.
Ma un adulto NON PUO' nascondersi dietro ad un dito, dare colpa "alla società", alle situazioni, trovare altri su cui far ricadere le proprie responsabilità.
Un adulto deve pensare bene PRIMA di agire e farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni.
E se vuole essere considerato e trattato da adulto, deve fare l'adulto, non il bambino, al quale la mamma magari dà un castigo, ma alla fine perdona sempre tutto!!
Come si può essere buoni genitori, se si è rimasti bambini (nel senso negativo del termine)??
Poichè la perfezione non è di questa terra, la coppia dovrebbe completarsi, anche sotto questo aspetto.
Ma la cosa deve essere bilanciata. Sennò si ritorna sul discorso del rapporto sbilanciato adulto-bambino!
Non vorrei sembrare troppo "rigida" (lo sono...ma solo un po':rolleyes:).
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Secondo me chi ha subìto il tradimento (l'egoismo dell'altro, le bugie, ecc.) non è solo a piedi:
gli viene chiesto di fare (e spesso fa) il percorso con entrambe le gambe spezzate!
E capita anche che il partner rompa pure le palle (in vari modi ed a vari livelli) perchè il gambizzato è lento e pure si lamenta!!

Sono d'accordo con te riguardo all'egoismo di fondo che, ancora una volta, permea gli atteggiamenti del traditore nel "dopo bomba", quando, in sostanza, tende ancora a proteggere se stesso.
Perchè sono convinta che alla base di tutto ci sia sempre e solo l'egoismo, nel tradimento.
egoismo che, in una coppia, non può esistere a questi livelli.
Un esempio stupido, ma che ritengo calzi. Non è un tradimento fisico, ma sempre di tradimento si tratta:
una situazione familiare dove a tutti (partners+eventuali figli) sono chiesti impegno e sacrificio per problemi economici.
Uno dei partners, all'insaputa dell'altro/i, decide di acquistare PER SE' qualcosa di costoso che gli piace, che lo fa stare meglio. Qualcosa a cui non sa/vuole rinunciare ben sapendo che questo gesto, oltre a essere subdolo xchè volutamente tenuto nascosto, ha pure un ritorno negativo nella situazione economica di tutta la famiglia.
Tuttavia, il debole/bugiardo/egoista continua a giocare sporco: sarebbe disposto a fare qualunque cosa x "nascondere" il fatto ...SOLAMENTE PER SALVARSI LA FACCIA! perchè il meccanismo è questo: una parte di sè è consapevole della "bastardata"...tuttavia la parte prevalente è quella che ritiene che "occhio non vede, cuore non duole"...con buona pace della coscienza.
Poi, scoperti, ci dicono che, se hanno taciuto, l'hanno fatto PER NOI, per non darci un dispiacere!!
E magari ne sono pure convinti, nel loro egoismo, e pretendono di convincere anche gli altri!
Non hanno saputo/voluto rinunciare...pertanto in realtà l'hanno fatto solo per se stessi PRIMA E DOPO!!
Altro che storie!
Questi atteggiamenti possono essere considerati insiti nella natura umana, ma trovo giusto siano scusabili solo nei bambini.
Bambini ai quali, però, viene insegnato a crescere, ai quali vengono inculcati dei valori...
Poi, per carità, l'educazione ed i modelli comportamenti proposti non sempre si rivelano essere stati efficaci.
Ma un adulto NON PUO' nascondersi dietro ad un dito, dare colpa "alla società", alle situazioni, trovare altri su cui far ricadere le proprie responsabilità.
Un adulto deve pensare bene PRIMA di agire e farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni.
E se vuole essere considerato e trattato da adulto, deve fare l'adulto, non il bambino, al quale la mamma magari dà un castigo, ma alla fine perdona sempre tutto!!
Come si può essere buoni genitori, se si è rimasti bambini (nel senso negativo del termine)??
Poichè la perfezione non è di questa terra, la coppia dovrebbe completarsi, anche sotto questo aspetto.
Ma la cosa deve essere bilanciata. Sennò si ritorna sul discorso del rapporto sbilanciato adulto-bambino!
Non vorrei sembrare troppo "rigida" (lo sono...ma solo un po':rolleyes:).
No, perchè non è una regola manco per niente.
Io, da tradita, ero a piedi e con le gambe spezzate, ma il percorso l'abbiamo fatto in due.
DUE.
E non credo che il mio uomo sia l'unico traditore che si sia comportato così.
Anzi.
Credo che molti dei traditori si vorrebbero comportare comportare in quel modo, capiscono il male fatto. E pretendere che TUTTI tendano a proteggere se stessi è una grande minchiata. Oltre che palesemente falsa.
Io non ho vissuto i tradimenti che mi hanno inferto con il circo dell'egoismo, stronzo qui e ti proteggi eccetera. Mi sono messa in ascolto. Non con tutti certo.
Perchè se sto con un uomo, questo ha delle caratteristiche, non solo eventualmente la fedeltà, che me lo fanno amare.
E un tradimento non lo rende un serial killer, o lo rende nella misura in cui la tradita/o glielo permette.

Poi vabbè, uno dice, troppo facile dopo capire.
Se capissimo prima saremmo perfetti intanto, ma si sbaglia.
Il mio uomo era un fedele.
Mi ripeteva sempre che un mio tradimento l'avrebbe ucciso e tutto quello che dici tu sopra lui lo diceva.

Ha tradito.
Quindi?
Gli diamo fuoco?
Spazziamo via l'amore?
Non perdoniamo?
La buttiamo sull'egoismo?
Così è troppo facile.
Un tradimento non è mai confezionato da solo, e l'utente che ha scritto ha le palle per ammetterlo.


Vai per la tua strada.
Se il tuo cuore ti dice, per tutta la conoscenza che hai di tua moglie, per quello che avete vissuto, e per quello che LEI E' al di là del tradimento, che è con te, pur con la puttanata fatta.
Forza.
FORZA!
 
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Ultimo

Escluso
sono passate quattro settimane da quando ho saputo del tradimento di mia moglie.
Conosco le mie responsabilità, le mie colpe da marito (mai fedifrago tuttavia). Continuo a dirmi che ci siamo fatti del male reciprocamente e me la sono cercata, che voglio ricominciare e che voglio essere felice ora, ma brucia, brucia come qualcosa che non ho mai provato prima d'ora, e ne ho passati di momenti orribili, ma mai una cosa mi aveva ucciso come questa. Lei dice di amarmi, di non provare nulla per lui, di esserci stata solo per sfuggire mentalmente ad una serie di pressioni familiari che erano divenute estenuanti (si cazzo! ma lo erano anche per me!).
Non faccio che pensare a loro due, alle cose che possono aver fatto a letto, immagini terrificanti mi si materializzano all'improvviso davanti agli occhi, sono ossessionato dalle cose che si sono detti, dalle carezze e dalle tenerezze che si sono scambiati. Vivo giorni di assoluta serenità e ottimismo in cui vedo la possibilità di cambiare, poi basta un pensiero, un dettaglio che mi riporti a quella cosa e riprecipito in un baratro di amarezza, schifo, odio. Non ho mai provato un odio simile per nessuno se non per la persona che me l'ha presa. Continuo a dirmi che non è giusto che io sia quì a piangere e non riesco neanche a guardare i miei figli, mentre lui è felice con la sua famiglia senza che paghi per le sue responsabilità. Ho provato più volte il desiderio di dire tutto a sua moglie e di annientare così la sua vita, come la mia mi pare sia finita. L'ho chiamato qualche volta, per il gusto di tenerlo per le palle, di sentirmi più forte di lui, ma quando sono a letto con lei lui c'è sempre, è il mio metro di paragone, desidero solo darle qualcosa di più che le possa aver dato lui. Ho voglia di ricominciare, ma al tempo stesso mi chiedo perchè anche mia moglie non dovrebbe soffrire per lo stesso motivo. Ho perdonato (ho cominciato a perdonare, sarebbe più giusto dire) ma non riesco a dimenticare e sono alla continua ricerca di dettagli che mia moglie non vuol fornire, presumo per proteggermi. Mi chiedo solo quando passerà tutto questo veleno che mi sta uccidendo. mi sento a pezzi, annientato, umiliato, e continuo a non capire nulla.
Posso soltanto scriverti quello che è successo a me, le sensazioni emozioni che ci accomunano nel leggerti sono molto simili, quindi. io uscito dal baratro scrivo la mia verità e, una piccolissima parte del mio percorso simile, al tuo.

Devi soffrire, non hai alternative, in qualche maniera quello che sei lo devi esternare, e per non fare quello che si vorrebbe fare, cioè ammazzare di botte chi ami, ammazzare di botte il bastardo, ammazzare chi al momento dovesse soltanto contrariarti nel discorso tradimento, puoi soltanto trovare la via di mezzo per sfogarti e soffrire tu per gli altri. Nel tempo, e questo cambia a secondo degli soggetti il tutto verrà metabolizzato, riuscendo finalmente a capirci qualcosa, e finalmente a ritornare te stesso. Perchè tu hai scritto una frase molto importante e vera " e continuo a non capire nulla" tu per tanto tempo avrai tanti di quei flash e sprazzi di visione vera di vita che saranno in netto contrasto con la realtà, quei flash tienili cari, saranno questi che nel tempo dovrai ricordare, perchè sono la vera essenza della vita, ed avrai tanti di quei flash brutti orribili e da incubo che continueranno ad ottenebrarti ed appunto a non farti capire nulla.

Datti tempo se ne esce fuori, ma dipende sempre se si vuole uscirne. Intanto ricordati una cosa, se sei rimasto con tua moglie e lei con te, vuol semplicemente dire che dovete vivere serenamente e non sopravvivere.
 

Zeeva

Utente di lunga data
No, perchè non è una regola manco per niente.
Io, da tradita, ero a piedi e con le gambe spezzate, ma il percorso l'abbiamo fatto in due.
DUE.
E non credo che il mio uomo sia l'unico traditore che si sia comportato così.
Anzi.
Credo che molti dei traditori si vorrebbero comportarsi così, perchè capiscono il male fatto. E pretendere che TUTTI tendano a proteggere se stessi è una grande minchiata.
Io non ho vissuto i tradimenti che mi hanno inferto così. Alcuni si certo. Ma alcuni.
Perchè se sto con un uomo, questo ha delle caratteristiche, non solo eventualmente la fedeltà, che me lo fanno amare.
E un tradimento non lo rende un serial killer, o lo rende nella misura in cui la tradita/o glielo permette.

Poi vabbè, uno dice, troppo facile dopo capire.
Se capissimo prima saremmo perfetti intanto, ma si sbaglia.
Il mio uomo era un fedele.
Mi ripeteva sempre che un mio tradimento l'avrebbe ucciso e tutto quello che dici tu sopra lui lo diceva.

Ha tradito.
Quindi?
Gli diamo fuoco?
Spazziamo via l'amore?
Non perdoniamo?
La buttiamo sull'egoismo?
Così è troppo facile.
Un tradimento non è mai confezionato da solo, e l'utente che ha scritto ha le palle per ammetterlo.


Vai per la tua strada.
Se il tuo cuore ti dice, per tutta la conoscenza che hai di tua moglie, per quello che avete vissuto, e per quello che LEI E' al di là del tradimento, che è con te, pur con la puttanata fatta.
Forza.
FORZA!

infatti ho scritto che "capita" cioè "succede" (mica sempre, pertanto non è sempre così, anzi) che l'altro abbia anche da dire sulla lentezza...
certo che il percorso va fatto in due!!

In un post precedente, a Fruit Basket ho scritto con convinzione le stesse cose che hai detto tu.

nell'intervento di poco fa, invece, davo ragione a Spider riguardo all'egoismo perchè SECONDO ME, a vari livelli (perchè le storie sono tutte diverse, come lo sono le persone), di questo si tratta, in fondo.
e l'egoismo è no buono
poi, ne convengo, essendo ancora bruciacchiata dalla MIA esperienza col MIO traditore, vedo forse un po' troppo in questa direzione e sulle caratteristiche di questa MIA situazione.
 
sono passate quattro settimane da quando ho saputo del tradimento di mia moglie.
Conosco le mie responsabilità, le mie colpe da marito (mai fedifrago tuttavia). Continuo a dirmi che ci siamo fatti del male reciprocamente e me la sono cercata, che voglio ricominciare e che voglio essere felice ora, ma brucia, brucia come qualcosa che non ho mai provato prima d'ora, e ne ho passati di momenti orribili, ma mai una cosa mi aveva ucciso come questa. Lei dice di amarmi, di non provare nulla per lui, di esserci stata solo per sfuggire mentalmente ad una serie di pressioni familiari che erano divenute estenuanti (si cazzo! ma lo erano anche per me!).
Non faccio che pensare a loro due, alle cose che possono aver fatto a letto, immagini terrificanti mi si materializzano all'improvviso davanti agli occhi, sono ossessionato dalle cose che si sono detti, dalle carezze e dalle tenerezze che si sono scambiati. Vivo giorni di assoluta serenità e ottimismo in cui vedo la possibilità di cambiare, poi basta un pensiero, un dettaglio che mi riporti a quella cosa e riprecipito in un baratro di amarezza, schifo, odio. Non ho mai provato un odio simile per nessuno se non per la persona che me l'ha presa. Continuo a dirmi che non è giusto che io sia quì a piangere e non riesco neanche a guardare i miei figli, mentre lui è felice con la sua famiglia senza che paghi per le sue responsabilità. Ho provato più volte il desiderio di dire tutto a sua moglie e di annientare così la sua vita, come la mia mi pare sia finita. L'ho chiamato qualche volta, per il gusto di tenerlo per le palle, di sentirmi più forte di lui, ma quando sono a letto con lei lui c'è sempre, è il mio metro di paragone, desidero solo darle qualcosa di più che le possa aver dato lui. Ho voglia di ricominciare, ma al tempo stesso mi chiedo perchè anche mia moglie non dovrebbe soffrire per lo stesso motivo. Ho perdonato (ho cominciato a perdonare, sarebbe più giusto dire) ma non riesco a dimenticare e sono alla continua ricerca di dettagli che mia moglie non vuol fornire, presumo per proteggermi. Mi chiedo solo quando passerà tutto questo veleno che mi sta uccidendo. mi sento a pezzi, annientato, umiliato, e continuo a non capire nulla.
proprio ieri sera si parlava di quanto il tradimento faccia male e di quanto le testimonianze qui lo esprimano proprio perché esiste la possibilità di sfogarsi come non si farebbe altrimenti in situazioni tanto delicate.
racconti di un'altalena che abbiamo letto tante volte , come se esistesse un percorso simile alla disintossicazione alla droga o all'alcol.sia chiaro che questo non toglie una goccia di tuo dolore personale.
da fuori sembra facile pensare a scorciatoie che facciano bypassare passaggi per arrivare a dirti subito: riacquista autostima, dimentica l'altro che deve sparire dalla tua testa, focalizzati sulla ricostruzione con l'ottimismo di chi pensa di poter fare meglio di prima con basi di consapevolezza.
se è stato solo uno sbandamento momentaneo, se ci sono le basi e la volontà ce la potete fare,regola numero uno; via la zavorra del rancore e dei pensieri di vendetta.e i tuoi figli guardali ora più di prima , spupazzateli anche un po' per attingere forza
 

Diletta

Utente di lunga data
sono passate quattro settimane da quando ho saputo del tradimento di mia moglie.
Conosco le mie responsabilità, le mie colpe da marito (mai fedifrago tuttavia). Continuo a dirmi che ci siamo fatti del male reciprocamente e me la sono cercata, che voglio ricominciare e che voglio essere felice ora, ma brucia, brucia come qualcosa che non ho mai provato prima d'ora, e ne ho passati di momenti orribili, ma mai una cosa mi aveva ucciso come questa. Lei dice di amarmi, di non provare nulla per lui, di esserci stata solo per sfuggire mentalmente ad una serie di pressioni familiari che erano divenute estenuanti (si cazzo! ma lo erano anche per me!).
Non faccio che pensare a loro due, alle cose che possono aver fatto a letto, immagini terrificanti mi si materializzano all'improvviso davanti agli occhi, sono ossessionato dalle cose che si sono detti, dalle carezze e dalle tenerezze che si sono scambiati. Vivo giorni di assoluta serenità e ottimismo in cui vedo la possibilità di cambiare, poi basta un pensiero, un dettaglio che mi riporti a quella cosa e riprecipito in un baratro di amarezza, schifo, odio. Non ho mai provato un odio simile per nessuno se non per la persona che me l'ha presa. Continuo a dirmi che non è giusto che io sia quì a piangere e non riesco neanche a guardare i miei figli, mentre lui è felice con la sua famiglia senza che paghi per le sue responsabilità. Ho provato più volte il desiderio di dire tutto a sua moglie e di annientare così la sua vita, come la mia mi pare sia finita. L'ho chiamato qualche volta, per il gusto di tenerlo per le palle, di sentirmi più forte di lui, ma quando sono a letto con lei lui c'è sempre, è il mio metro di paragone, desidero solo darle qualcosa di più che le possa aver dato lui. Ho voglia di ricominciare, ma al tempo stesso mi chiedo perchè anche mia moglie non dovrebbe soffrire per lo stesso motivo. Ho perdonato (ho cominciato a perdonare, sarebbe più giusto dire) ma non riesco a dimenticare e sono alla continua ricerca di dettagli che mia moglie non vuol fornire, presumo per proteggermi. Mi chiedo solo quando passerà tutto questo veleno che mi sta uccidendo. mi sento a pezzi, annientato, umiliato, e continuo a non capire nulla.

Caro Fruit, non puoi ancora capire nulla: ne deve passare di acqua sotto i ponti...
E benvenuto nel club di quelli che stanno percorrendo la via della ricostruzione. Se l'hai intrapresa vuol dire che pensi ne valga la pena.
Bene, perché deve valerne DAVVERO la pena.

Dovrai essere un combattente forte e astuto perché le emozioni che ti darà il cuore ferito ti spingeranno a distruggere tutto per riscattare l'umiliazione ricevuta.
Arriverai ad odiarla tanto quanto l'amore che provi e questo ti annienterà.
Proverai una rabbia incontenibile che ti consiglio vivamente di sfogare per evitare che ti imploda dentro.
Poi, giungerà il sereno e ti sentirai bene perché illuminato dalla consapevolezza di vedere l'evento quasi come un dono per la tua crescita personale e per la rinascita del vostro matrimonio.
Ma non durerà...di colpo sarai di nuovo nel baratro e al buio, basterà un ricordo che nasce improvviso nella mente, lo stai già vivendo.
E poi il bisogno di sapere tutti i dettagli, vero atto di masochismo a cui ci sottoponiamo, ma è più forte di noi, è come se il sapere ci risarcisse del tempo che loro ci hanno negato spendendolo per degli intrusi che non c'entravano nulla con noi, mentre era tutto nostro quel tempo.
Qui, ti consiglio di far capire a tua moglie quanto per te sia importante per la salvezza di entrambi. Questi dialoghi sono indispensabili, bisogna conoscere la realtà per affrontarla.
Ecco, non ho detto niente di nuovo, sono cose che stai già sperimentando, ma è tutto quanto nella norma.

Però e ascolta bene, c'è un premio dopo tutto questo: chi non molla e arriva alla fine, perché c'è una fine, avrà un matrimonio nuovo, autentico e forte.
E i frutti che si gusteranno insieme saranno deliziosi...

Te la senti ancora di fare questo viaggio?
Io penso di sì.
 
Stato
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