Bersani che va ... emiliano che resta

danny

Utente di lunga data
Probabilmente è nel quantificare il "Qualcosa",che la vediamo diversamente.....
Un hotel a 5 stelle avrà sicuramente un rapporto con la clentela diverso rispetto a una pensione che ospita spesso classi degli istituti tecnici in gita scolastica.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Condivido appieno. Non siamo, nè offriamo un "pacchetto sociale/culturale/religioso/economico/legislativo" in grado integrarsi... manco tra "noi"

E cmq io ringrazio Bersani per la legge sulla classe di merito nell'attestato di rischio auto e altre chicche che ho esperito sulla mia pelle... :rotfl:
Il principale problema in Italia è questo
http://www.repubblica.it/economia/2017/05/17/news/rapporto_istat-165634199

Riguardo all'immigrazione, invece la politica da una parte e dal'altra in maniera simbiotica tenta di raccogliere consensi e spostare il confronto comportandosi come in un'aula scolastica dove sulla lavagna si scrivono i buoni e i cattivi.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Non sono molto ottimista, ma credo sia per la mia storia personale.
Io mi sono sempre sentito un alieno, essendo nato e cresciuto in un quartiere ghetto dell'immigrazione non governata. Perché l'immigrazione è un fenomeno in atto da decenni, i cui effetti li possiamo già studiare ora, non è una proiezione nel futuro.
I miei nonni erano milanesi, operai, tranquilli e onesti.
Gradualmente famiglie come loro che erano la maggioranza si sono estinte, i loro figli e nipoti sono scappati altrove.
Io non avevo nulla da spartire con gli altri ragazzi rimasti.
Non mi drogavo, non spacciavo, non menavo random, studiavo e andavo bene a scuola, mentre molti di loro non avevano voglia di fare un cazzo. "L'odio" può rappresentare bene quella realtà.
Gli amici li ho avuti in altri quartieri, non appena mi è stato possibile farlo in autonomia, o nei paesi dove andavo in vacanza, dove c'erano comunità di bambini o ragazzi locali affini a me.
Al liceo mi son trovato nuovamente ad essere un alieno, per differenze di classe, con molti dei mie compagni che frequentavo.
Era meglio non dire da dove venivo per non essere preso in giro e comunque le differenze sono emerse presto: chi ha abitudine a una certa disponibilità economica ti inquadra subito. E ti esclude se non ti trova adeguato.
Gli amici li ho trovati qua e là, in giro per Milano, in base alle mie affinità.
Nicchie, in una realtà impermeabile.
Non credo nella possibilità di rimescolamento in una società che non è capace di proporre valori e identità comuni credibili, in cui si evita il vicino o ci si tiene distanti da chi è diverso e in cui il salto di classe per meriti o capacità è sempre più raro.
Bisognerebbe lavorare su questo.
Tu sei stato particolarmente sfigato perché sei intelligente :carneval:
 
Top