Bias cognitivo, dissonanza, autoinganno.

Skorpio

Utente di lunga data
Ci sono migliaia di documentari parecchio interessanti, che ti aspettano.
Migliora ed amplia le tue conoscenze gastronomiche.
Impara a giocare a scacchi (io sto cercando di migliorare, ma temo i neuroni siano definitivamente ammutinati).
Impara una lingua, ad esempio il russo (secondo me le russe sono geneticamente modificate per essere gnocche).
Frequenta altri forum, leggi.
Scrivi un romanzo.
Studia: non c'è qualcosa che ti piacerebbe sapere e non sai?

Davvero, hai solo l'imbarazzo della scelta. Non fare come l'asino di Buridano (se non sai di che si tratta, ti anticipo che non è un insulto e ti esorto ad approfondire).
Io sono impegnato :) non è quello il problema

Parlavo di cose UTILI al contesto

Se imparo a giocare a scacchi non slavo nessuno
 

giorgiocan

Utente prolisso
il sapiens è un animale sociale, tende a soffrire l'isolamento.

inoltre le ultime 3 generazioni almeno sono cresciute senza aver mai sofferto davvero. e soprattutto sono state cresciute nell'idea che quello che dice l'autorità non conta.
Tutto verissimo, ci mancherebbe. Proviamo a prendere qualche altro esempio. Parlavo di riscaldamento globale, ma mi sa che il succo non cambia. Poi lì siamo ancora ai dibattiti sul fatto che faceva più caldo anche nel Carbonifero e quindi è tutta natura. Vediamo un po'...HIV? Mah, se si trasmettesse a sputacchi forse saremmo allo stesso punto.

La guerra è diversa perchè è immediata da processare: è macroscopica, non c'è bisogno di affidare il giudizio ad un documento scientifico, quando ti saltano le gambe su una mina o ti stanno sfondando la porta per squartarti.

D'altronde, nemmeno le ondate di peste - pur durate 3-4 secoli - hanno sortito una rivoluzione comportamentale.

fa già così caldo da andare sul lungofiume o lo fanno nell'idea che tanto lì chi vuoi che ci sia e quindi non diamo nell'occhio?
No, credo proprio sia la bella giornata. La maggior parte dei passeggianti erano in età da pensione.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quoto. Credo siano forzosamente costretti in una bolla temporale dove è ancora il 1989.
Ho letto un articolo, non saprei ripescarlo.

Non sono mai stata lì.
E non ho contatti che mi possano riportare informazioni un minimo centrate. Quindi non so valutare esattamente.

mi ha comunque colpito l'amplificazione di un pensiero sottotraccia (è uno scherzone globale, ma io non ci casco..gne gne!! - scherzo- )

C'è da dire che a quanto ho capito là i cittadini non corrono il rischio di essere manipolati informativamente.
Non hanno altra informazione se non il presidente che gioca a hockey su ghiaccio.

Anche qui, comunque, a inizio virus circolava un wa (che mi aveva mandato una conoscente scrivendomi "finalmente ci dicono cosa fare"...avevo risposto con una faccina...ero basita) in cui si consigliava di bere tante bevande calde perchè le alte temperature uccidono il virus.
E io che pensavo, ma porca di quella troia puttana, hai una temperatura corporea che si aggira intorno ai 37° e tu pensi di uccidere un virus col tè caldo? Ma davvero????? :eek::eek:

Ed è lo stesso consiglio che da il presidente bielorusso...saune che le alte temperature uccidono il virus. (e vodka, anche se non al lavoro)
 

giorgiocan

Utente prolisso
Se imparo a giocare a scacchi non slavo nessuno
Magari tu non slavi nessuno, ma è pieno di slavi che a scacchi farebbero a te il culo bianco, rosso e verde. ;)

Se è quello il punto, contatta un'associazione di volontariato: non credo rifiuterebbero una mano, soprattutto in un casino del genere.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io sono impegnato :) non è quello il problema

Parlavo di cose UTILI al contesto

Se imparo a giocare a scacchi non slavo nessuno
Questo però non è motivazione.

Questo aspetto riguarda il proprio senso di auto-efficacia. (e altre cosette, ma sarebbe lunghissimo scriverlo)
 

giorgiocan

Utente prolisso
Lo si vede nelle reazioni al tradimento e nel tradimento stesso.
Il tradito che si vede il mondo smontato e il traditore che prova a rimontarlo come era prima. (o a non smontarlo creandosi la bolla)
Bellissimo inciso. Mi hai addirittura fatto scattare un qualche click nella testa...:)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Magari tu non slavi nessuno, ma è pieno di slavi che a scacchi farebbero a te il culo bianco, rosso e verde. ;)

Se è quello il punto, contatta un'associazione di volontariato: non credo rifiuterebbero una mano, soprattutto in un casino del genere.
Parlavo del coinvolgimento al quale si è chiamati collettivamente (state a casa pulite per terra lavatevi le mani) e al senso di utilità percepito, per spiegare parte della indolenza che si vede in giro

Ovvio che si può anche risolvere con un "la gente è stronza, noi italiani sempre i soliti et.. Etc.."

Io non percepisco nulla rispetto a questo tipo di impegno richiesto, hai presente quando non ti senti "coinvolto" nello "sforzo comune" ?
Poi uno ci mancherebbe altro, segue tutte le norme

Ma sentirsi coinvolti a me non riesce

Ad esempio io questo lo ho apprezzato

 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Tutto verissimo, ci mancherebbe. Proviamo a prendere qualche altro esempio. Parlavo di riscaldamento globale, ma mi sa che il succo non cambia. Poi lì siamo ancora ai dibattiti sul fatto che faceva più caldo anche nel Carbonifero e quindi è tutta natura. Vediamo un po'...HIV? Mah, se si trasmettesse a sputacchi forse saremmo allo stesso punto.

La guerra è diversa perchè è immediata da processare: è macroscopica, non c'è bisogno di affidare il giudizio ad un documento scientifico, quando ti saltano le gambe su una mina o ti stanno sfondando la porta per squartarti.

D'altronde, nemmeno le ondate di peste - pur durate 3-4 secoli - hanno sortito una rivoluzione comportamentale.



No, credo proprio sia la bella giornata. La maggior parte dei passeggianti erano in età da pensione.
i comportamenti cambiano davvero quando se ne percepisce il netto vantaggio.
 

ologramma

Utente di lunga data
le possibilità di essere toccati dalle conseguenze della morte di migliaia di sconosciuti che magari sono venuti a contatto con persone con cui puoi essere venuto a contatto sono alte.

non è confortante sapere che i vigili che dovrebbero controllare che tu non vada a giro a chiavarti l'amichetta asintomatica non si siano mai visti. chè se scoppia il bordello a Roma, poi manco se li buttiamo nel Tevere la risolviamo la gestione delle salme.

diciamo che non è una questione di politicamente corretto, è più una minchiata dire che migliaia di bergamaschi morti sono numeri perchè non ci toccano direttamente. sempre al netto che magari qualcuno che legge potrebbe anche non prenderla benissimo sta cosa.

sono un campanello d'allarme bello grosso ed ignorarlo è da fessi.
non so in periferia ma dalle webcam non si vedono persone e in alcune piazze ci sono sia militari e vigili, ieri sono stato fermato dai vigili controllavano parecchie macchine , alcune con giustificazioni fasulle credo perchè le facevano accostare e scendere , una ragazza diceva di essere di un altro paese quindi anche lei fermata , a me dopo dato il foglio mi hanno mandato via .
Da dove abito io si vedono pochissime persone dei momenti anche nessuna forse un po di macchine la mattina ma credo che si spostano per lavoro siamo ad una 20 km da roma.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Immagino che li legga i thread che apre lui :LOL:
lo spero, ma intendevo che è la risposta corretta. Quello che la maggioranza pensa e....non dice

Oppure l'hanno già presa e non lo sanno.
semplice credono che i giovani non sono in pericolo

Stamattina, mentre mi davo all'agricoltura, sul lungofiume svolazzavano allegre come farfalle primaverili diverse coppiette. Di cui una di due coetanei che passeggiando gai si fumavano una canna. E in paese non arriviamo a 1000 abitanti.
molti non si sentono minimamente in pericolo.
Ho sentito gente essere certi di averla fatta a gennaio quando hanno avuto la febbre per una settimana.
 

isabel

Utente di lunga data
Parlavo del coinvolgimento al quale si è chiamati collettivamente (state a casa pulite per terra lavatevi le mani) e al senso di utilità percepito, per spiegare parte della indolenza che si vede in giro

Ovvio che si può anche risolvere con un "la gente è stronza, noi italiani sempre i soliti et.. Etc.."

Io non percepisco nulla rispetto a questo tipo di impegno richiesto, hai presente quando non ti senti "coinvolto" nello "sforzo comune" ?
Poi uno ci mancherebbe altro, segue tutte le norme

Ma sentirsi coinvolti a me non riesce

Ad esempio io questo lo ho apprezzato

Collettivamente si è chiamati ad adottare un comportamento responsabile nella consapevolezza che "tutti siamo coinvolti".
L'utilità nel contesto è quella in primis di proteggere se stessi, non c'è un altro da salvare.

Se poi parli della sensazione di impotenza o frustrazione che ne deriva, un po' ti capisco.
Il desiderio di aiutare di "servire", io lo sento forte.
Ho chiesto giorni fa ad un mio amico se, secondo lui, poteva esistere un ruolo attivo per me nella struttura in cui lavora.
Mi ha risposto di no.
Una ulteriore persona, tra l'altro non avvezza a muoversi con la circospezione necessaria, che fa avanti e indietro è solo un possibile vettore di infezione.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Collettivamente si è chiamati ad adottare un comportamento responsabile nella consapevolezza che "tutti siamo coinvolti".
L'utilità nel contesto è quella in primis di proteggere se stessi, non c'è un altro da salvare.

Se poi parli della sensazione di impotenza o frustrazione che ne deriva, un po' ti capisco.
Il desiderio di aiutare di "servire", io lo sento forte.
Ho chiesto giorni fa ad un mio amico se, secondo lui, poteva esistere un ruolo attivo per me nella struttura in cui lavora.
Mi ha risposto di no.
Una ulteriore persona, tra l'altro non avvezza a muoversi con la circospezione necessaria, che fa avanti e indietro è solo un possibile vettore di infezione.
È esattamente quel che intendevo anche io, per spiegare in parte (non so con quale percentuale) l'inquietudine che emerge vedendo quel che accade per le strade

Perché a me accade, io non "sento" di fare nulla facendo solo ciò che mi vien chiesto, e la motivazione in questo fare è pari a zero.


Poi.. x strada ci sarà anche quello che deve far la corsetta a tutti i costi per tenersi in forma per la cena di ferragosto in costume sulla spiaggia , mica che no.

Così come a casa ci sarà chi prega perchè la quarantena duri fino a Natale, perchè si può sentire un eroe di guerra senza fare un cazzo che esca fuori dal suo buco di culo di appartamento

Il mondo è vario :)
 

Martes

Utente di lunga data
Parlavo del coinvolgimento al quale si è chiamati collettivamente (state a casa pulite per terra lavatevi le mani) e al senso di utilità percepito, per spiegare parte della indolenza che si vede in giro

Ovvio che si può anche risolvere con un "la gente è stronza, noi italiani sempre i soliti et.. Etc.."

Io non percepisco nulla rispetto a questo tipo di impegno richiesto, hai presente quando non ti senti "coinvolto" nello "sforzo comune" ?
Poi uno ci mancherebbe altro, segue tutte le norme

Ma sentirsi coinvolti a me non riesce

Ad esempio io questo lo ho apprezzato

Io capisco bene.
E nella mia città il centro di servizi al volontariato ha proposto un'iniziativa simile.

Dove lavoro un paio di ragazzi hanno fatto domanda "qui non si può fare un cazzo, tanto vale provare questo pur di uscire un po'".
È il loro modo, disordinato, difeso e sbruffone, di dire che vogliono rendersi utili. È difficile ammetterlo altrimenti quando hai preso dei gran calci in culo dagli adulti, hai conosciuto della gran violenza e ti ritrovi a 16 anni con 2 denunce sul groppone.

Essendo minorenni li hanno scartati, ancora una volta.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
le possibilità di essere toccati dalle conseguenze della morte di migliaia di sconosciuti che magari sono venuti a contatto con persone con cui puoi essere venuto a contatto sono alte.

non è confortante sapere che i vigili che dovrebbero controllare che tu non vada a giro a chiavarti l'amichetta asintomatica non si siano mai visti. chè se scoppia il bordello a Roma, poi manco se li buttiamo nel Tevere la risolviamo la gestione delle salme.

diciamo che non è una questione di politicamente corretto, è più una minchiata dire che migliaia di bergamaschi morti sono numeri perchè non ci toccano direttamente. sempre al netto che magari qualcuno che legge potrebbe anche non prenderla benissimo sta cosa.

sono un campanello d'allarme bello grosso ed ignorarlo è da fessi.
Se vuoi mento e ti dico che mi accora profondamente :LOL:
Edit: ho detto che non toccano me gli altri si sentissero profondamente toccati.
 
Ultima modifica:

isabel

Utente di lunga data
È esattamente quel che intendevo anche io, per spiegare in parte (non so con quale percentuale) l'inquietudine che emerge vedendo quel che accade per le strade

Perché a me accade, io non "sento" di fare nulla facendo solo ciò che mi vien chiesto, e la motivazione in questo fare è pari a zero.


Poi.. x strada ci sarà anche quello che deve far la corsetta a tutti i costi per tenersi in forma per la cena di ferragosto in costume sulla spiaggia , mica che no.

Così come a casa ci sarà chi prega perchè la quarantena duri fino a Natale, perchè si può sentire un eroe di guerra senza fare un cazzo che esca fuori dal suo buco di culo di appartamento

Il mondo è vario :)
Eh, ma questo è proprio una sorta di automatismo.
Anche io sono abituata, nelle situazioni problematiche, ad attivarmi per fare, sostenere, aiutare.
In questo caso ho avuto molto molto da fare, ben prima dei decreti, per trovare soluzioni che tenessero al riparo i miei cari e me.

L'indolenza di cui parli a me invece sembra pigrizia (umana, non specificatamente italiana).
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È esattamente quel che intendevo anche io, per spiegare in parte (non so con quale percentuale) l'inquietudine che emerge vedendo quel che accade per le strade

Perché a me accade, io non "sento" di fare nulla facendo solo ciò che mi vien chiesto, e la motivazione in questo fare è pari a zero.


Poi.. x strada ci sarà anche quello che deve far la corsetta a tutti i costi per tenersi in forma per la cena di ferragosto in costume sulla spiaggia , mica che no.

Così come a casa ci sarà chi prega perchè la quarantena duri fino a Natale, perchè si può sentire un eroe di guerra senza fare un cazzo che esca fuori dal suo buco di culo di appartamento

Il mondo è vario :)
A volte serve anche saper riconoscere i propri limiti.

ci sono situazioni in cui si può essere utili.
altre situazioni in cui l'esser utili è solo un appagamento momentaneo di propri bisogni inespressi e crea più danni che altro, non solo a se stessi ma anche agli altri.

Sapersi riconoscere come impotenti è una lezione importante.
Sapersi calare nelle situazioni con senso di realtà altrettanto.

Saper stare a casa senza far spendere soldi per far controlli, per esempio sarebbe un buon atteggiamento.
Senza far tutte le volte la polemica come gli adolescenti che han sempre da dire la loro per ogni cosa.

Se non sai le cose taci. Studia (tu generico, sia ben inteso)
E' umiltà.
E senso di servizio anche questo.

Solo che soddisfa molto di meno l'ego.
E mette a confronto con i propri meccanismi di autoefficacia. E con il senso del limite.

Da poco arrivata nel servizio in cui poi ho lavorato, mi ero presa una rispostaccia dal medico che stava correndo per una overdose...gli avevo chiesto se potevo esser utile.
La risposta era stata semplice e diretta "sì, puoi non rompere i coglioni, portarmi la borsa e stare in silenzio".
Mi ero offesa al momento. (ma avevo ubbidito in silenzio). Poi ho capito. Vedendolo.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io capisco bene.
E nella mia città il centro di servizi al volontariato ha proposto un'iniziativa simile.

Dove lavoro un paio di ragazzi hanno fatto domanda "qui non si può fare un cazzo, tanto vale provare questo pur di uscire un po'".
È il loro modo, disordinato, difeso e sbruffone, di dire che vogliono rendersi utili. È difficile ammetterlo altrimenti quando hai preso dei gran calci in culo dagli adulti, hai conosciuto della gran violenza e ti ritrovi a 16 anni con 2 denunce sul groppone.

Essendo minorenni li hanno scartati, ancora una volta.
Si perderebbe più tempo, utile, a formare adolescenti fra l'altro problematici, che a farne a meno.
Non è il momento di fare formazione nel disagio. Il tipo di formazione che servirebbe per far volontariato in una situazione come questa.

Sta agli educatori ragionare con loro sul senso di quello che stanno vivendo.
Sarebbe una grandiosa occasione per rivedere con loro i loro vissuti. Per aiutarli a collocare il senso di impotenza e di inutilità.
Per collocare la spinta al "fare" positivo e propositivo.
Ad una forma di protagonismo e di partecipazione sociale che tenga considerazione dei limiti, delle regole e della legalità.
Ed educarli alla conoscenza del limite ( da cui discende la relazione con le regole e con la legalità).
(e tendenzialmente gli adolescenti, per di più problematici, non hanno un buon rapporto con la percezione del limite, è strutturale della loro fase evolutiva).

Il metodo autobiografico di Demetrio è interessantissimo a riguardo. E particolarmente centrato per una situazione in cui è richiesto lo "scrivere" una storia degli avvenimenti.

E comunque...non li han scartati.
Li tengono al riparo.

Una volta tanto, con le storie di merda che hanno alle spalle, invece di usarli sfruttando le loro debolezze, li si ripara.
E, se lavori con loro, sai benissimo quanto sia per loro dura l'ammissione di un bisogno di cura e protezione e l'accettazione di entrambe.
 
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