Bimba Milano

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ok va bene...
Ma nessuno se ne accorge?
Insegnanti?
Amici?
Vicini?
Dai è assurdo ...
Forse io vivo in un ambiente in cui il minimo squilibrio verrebbe avvertito...
Ma non posso credere che nessuno faccia qualcosa...
Un mio amico ha portato personalmente i figli all assistente sociale perché la moglie aveva comportamenti...fuori dalle righe...
Li ha persi per un paio d anni...
Poi ha avuto l affido esclusivo...
Ma l ha fatto per il bene dei figli...
premesso che considero ormai ineludibile la necessità di alzare una muraglia lungo il circuito delle tangenziali con Vopos armati fino ai denti e con licenza di eliminare chiunque si avvicini al muro perchè siete tutti socialmente pericolosi fin dalla nascita.

a 18 mesi probabilmente questa bimba un asilo non lo ha mai visto. i vicini milanesi sono diventati proverbiali per quanto riguarda l'indifferenza verso quello che succede in casa del vicino di pianerottolo.

Amici supponiamo che siano dei casi umani come la genitrice di sta piccolina.

quindi che nessuno abbia fatto niente, nemmeno sentendo piangere una bimba di 18 mesi, puoi crederlo. perchè è avvenuto e ne stiamo appunto discutendo
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
premesso che considero ormai ineludibile la necessità di alzare una muraglia lungo il circuito delle tangenziali con Vopos armati fino ai denti e con licenza di eliminare chiunque si avvicini al muro perchè siete tutti socialmente pericolosi fin dalla nascita.

a 18 mesi probabilmente questa bimba un asilo non lo ha mai visto. i vicini milanesi sono diventati proverbiali per quanto riguarda l'indifferenza verso quello che succede in casa del vicino di pianerottolo.

Amici supponiamo che siano dei casi umani come la genitrice di sta piccolina.

quindi che nessuno abbia fatto niente, nemmeno sentendo piangere una bimba di 18 mesi, puoi crederlo. perchè è avvenuto e ne stiamo appunto discutendo
Si ma cazzo...
Se hai un neonato devi fare x controlli medici...
Nessuno ha visto ?
Non lo posso credere...
Altrimenti vuol dire che non esiste più...una società...

PS quando mio figlio era alla materna un giorno sì è presentato a scuola con un gibollo sulla fronte enorme... già mezzo viola...(la sera prima si era scontrato con la sorella)...
Prima di entrare in classe e prima che io potessi aprire bocca la maestra ha subito chiesto al bimbo (e non me)come se lo fosse procurato ..
E le maestre ci conoscevano già perché hanno avuto prima mia figlia...
Ma nulla...l insegnante ha voluto sentire la versione del bimbo...
Io sono stata ovviamente zitta...
Il piccolo ha spiegato come se l era procurato ..
E nulla ci siamo fatti tutti 4 risate..
Non posso credere che nessuno in 18 mesi abbia visto nulla...
E PS 2..
Io anni fa finii in PS per uno strappo alla schiena...(stavo sorreggendo mia madre malata terminale)...
Mi hanno fatto il terzo grado.

Quindi...o lei è vissuta praticamente ai margini della società...o tutti noi viviamo...in una società schifosa...
 

Tachidoz

Utente di lunga data
Ma a nessuno viene il dubbio che un gesto del genere possa essere fatto da noi. Da Perplesso, da Etta, da Brunetta, da me...come se non si ammettesse che ci possa essere la possibilità che ci siano dei folli "dormienti".

A me si... Lungi dal pensare di commetterlo, non fraintendetemi, ma sta tizia aveva un fidanzato e da quello che ho letto era riuscita a non fargli sorgere dubbi: o sto tipo era un emerito coglione oppure ci siamo dimenticati quello che dicono tutti i vicini di casa ogni volta che accade una cosa del genere... (maiuscolo ma non per urlare)

PERSONE TRANQUILLE, SEMPRE EDUCATO, GRAN LAVORATORE, MAI UNO SCREZIO, MAI IMMAGINARE UNA COSA COSÌ, FAMIGLIA FELICE (e foto su Facebook tutti insieme con sorrisi smaglianti, etc. etc.)
 
Ultima modifica:

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ma a nessuno viene il dubbio che un gesto del genere possa essere fatto da noi. Da Perplesso, da Etta, da Brunetta, da me...come se ci possa essere la possibilità che ci siano dei folli "dormienti".

A me si... Lungi dal pensare di commetterlo, non fraintendetemi, ma sta tizia aveva un fidanzato e da quello che ho letto era riuscita non fargli sorgere dubbi: o sto tipo era un emerito coglione oppure ci siamo dimenticati quello che dicono tutti i vicini di casa ogni volta che accade una cosa del genere... (maiuscolo ma non per urlare)

PERSONE TRANQUILLE, SEMPRE EDUCATO, GRAN LAVORATORE, MAI UNO SCREZIO, MAI IMMAGINARE UNA COSA COSÌ, FAMIGLIA FELICE (e foto su Facebook tutti insieme con sorrisi smaglianti, etc. etc.)
Al fidanzato aveva detto di aver lasciato la bambina a sua sorella
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma a nessuno viene il dubbio che un gesto del genere possa essere fatto da noi. Da Perplesso, da Etta, da Brunetta, da me...come se non si ammettesse che ci possa essere la possibilità che ci siano dei folli "dormienti".

A me si... Lungi dal pensare di commetterlo, non fraintendetemi, ma sta tizia aveva un fidanzato e da quello che ho letto era riuscita a non fargli sorgere dubbi: o sto tipo era un emerito coglione oppure ci siamo dimenticati quello che dicono tutti i vicini di casa ogni volta che accade una cosa del genere... (maiuscolo ma non per urlare)

PERSONE TRANQUILLE, SEMPRE EDUCATO, GRAN LAVORATORE, MAI UNO SCREZIO, MAI IMMAGINARE UNA COSA COSÌ, FAMIGLIA FELICE (e foto su Facebook tutti insieme con sorrisi smaglianti, etc. etc.)
Una cosa così no.
Un gesto violento in un momento di rabbia non lo escludo.
Ma se non è mai successo, mi sembra difficile.
Le persone non conoscono i vicini.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Senza arrivare a questi livelli estremi, ho visto madri espletate verso i figli cattiverie e violenze psicologiche tremende.
Cosi come si romanza spesso l’amore quando la realtà’ e’ ben altro, a volte si romanza pure la maternita’… per questo si grida “al mostro!” ..o si dice “è pazza! “..per rassicurarci.
Poi, questa magari e’ svalvolata veramente, ma vogliamo parlare della stival?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Senza arrivare a questi livelli estremi, ho visto madri espletare verso i figli cattiverie e violenze psicologiche tremende.
Cosi come si romanza spesso l’amore quando la realtà’ e’ ben altro, a volte si romanza pure la maternita’… per questo si grida “al mostro!” ..o si dice “è pazza! “..per rassicurarci.
Poi, questa magari e’ svalvolata veramente, ma vogliamo parlare della stival?
Certamente ognuno di noi conosce persone adulte devastate dal rapporto con la madre, a volte perfino dopo che è morta.
Ma io distinguerei l’incapacità genitoriale, molto diffusa e che viene negata, dagli atti di deliberata violenza o trascuratezza grave.
Questi casi ci colpiscono proprio perché sono rari.
Ero rimasta sconvolta da un caso americano in cui la madre aveva eliminato i due figli che credeva ostacolassero una sua nuova relazione. Li aveva uccisi e buttati in un lago con l’auto e poi aveva denunciato una rapina e rapimento da parte di un nero (un po’ come gli albanesi di Erika e Omar). Ma la cosa che mi aveva sconvolta erano le immagini riprese a Natale, durante l’apertura dei regali, in cui sembrava una mamma amorevole come me.
E credo che qualcuno di voi abbia visto le immagini di Martina Patti mentre ritira la figlia Elena all’asilo, poco prima di ucciderla a coltellate.
Invece degli uomini che uccidono moglie e figli ricordiamo solo l’ultimo o quelli più sconvolgenti perché sono troppi da ricordare https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/strage-motta-visconti-1.5657520
Io penso che non ci stiano tutti con la testa perché i metodi legali per liberarsi di matrimonio o dei figli sono molti. Certo restano un peso economico, ma sono comunque più convenienti della galera.
 

alberto15

Utente di lunga data
i vicini milanesi sono diventati proverbiali per quanto riguarda l'indifferenza verso quello che succede in casa del vicino di pianerottolo.
Amici supponiamo che siano dei casi umani come la genitrice di sta piccolina.
quindi che nessuno abbia fatto niente, nemmeno sentendo piangere una bimba di 18 mesi, puoi crederlo. perchè è avvenuto e ne stiamo appunto discutendo
se tu senti una bambina che piange nel vicinato chiami i carabinieri? dai non fare il populista. Piuttosto dove erano : Genitori di entrambi i genitori della bambina, PADRE della bambina??? Fratelli parenti, ecc. I vicini non c'entrano proprio nulla.
 

alberto15

Utente di lunga data
Certamente ognuno di noi conosce persone adulte devastate dal rapporto con la madre, a volte perfino dopo che è morta.
Ma io distinguerei l’incapacità genitoriale, molto diffusa e che viene negata, dagli atti di deliberata violenza o trascuratezza grave.
Questi casi ci colpiscono proprio perché sono rari.
Ero rimasta sconvolta da un caso americano in cui la madre aveva eliminato i due figli che credeva ostacolassero una sua nuova relazione. Li aveva uccisi e buttati in un lago con l’auto e poi aveva denunciato una rapina e rapimento da parte di un nero (un po’ come gli albanesi di Erika e Omar). Ma la cosa che mi aveva sconvolta erano le immagini riprese a Natale, durante l’apertura dei regali, in cui sembrava una mamma amorevole come me.
E credo che qualcuno di voi abbia visto le immagini di Martina Patti mentre ritira la figlia Elena all’asilo, poco prima di ucciderla a coltellate.
Invece degli uomini che uccidono moglie e figli ricordiamo solo l’ultimo o quelli più sconvolgenti perché sono troppi da ricordare https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/strage-motta-visconti-1.5657520
Io penso che non ci stiano tutti con la testa perché i metodi legali per liberarsi di matrimonio o dei figli sono molti. Certo restano un peso economico, ma sono comunque più convenienti della galera.
credo siano persone fuori di testa per vari motivi. Probabilmente per 1) rapporti malati con i propri genitori 2) roba "buona" che hanno inserito nel proprio corpo
 

alberto15

Utente di lunga data
Ma a nessuno viene il dubbio che un gesto del genere possa essere fatto da noi. Da Perplesso, da Etta, da Brunetta, da me...come se non si ammettesse che ci possa essere la possibilità che ci siano dei folli "dormienti".
A me si... Lungi dal pensare di commetterlo, non fraintendetemi, ma sta tizia aveva un fidanzato e da quello che ho letto era riuscita a non fargli sorgere dubbi: o sto tipo era un emerito coglione oppure ci siamo dimenticati quello che dicono tutti i vicini di casa ogni volta che accade una cosa del genere... (maiuscolo ma non per urlare)
PERSONE TRANQUILLE, SEMPRE EDUCATO, GRAN LAVORATORE, MAI UNO SCREZIO, MAI IMMAGINARE UNA COSA COSÌ, FAMIGLIA FELICE (e foto su Facebook tutti insieme con sorrisi smaglianti, etc. etc.)
certo che ci sono i folli dormienti, tra le persone che conosco ne posso contare almeno 4 o 5 . Persone all'apparenza normali ma che messi sotto pressione per qualcosa di importante e soverchiante psicologicamente per loro potrebbero dare di matto. Cosa faccio? vado dai Carabinieri, Perplesso?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
se tu senti una bambina che piange nel vicinato chiami i carabinieri? dai non fare il populista. Piuttosto dove erano : Genitori di entrambi i genitori della bambina, PADRE della bambina??? Fratelli parenti, ecc. I vicini non c'entrano proprio nulla.
sarò traviato da quelli che ho io. se sentissero una bimba piangere notte e giorno mi troverei con gli Incursori del Comsubin sotto casa
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando mia figlia era intorno ai due anni urlava come un’aquila per non fare lo shampoo. Ogni volta gridava “ti prego mamma noooo”.
In effetti temevo di vedermi comparire i carabinieri. Fortunatamente nessuno li ha chiamati.
Ma i bambini abusati in qualsiasi modo non urlano e non piangono perché sono in condizione di sottomissione assoluta, tanto più se, come in questo caso, vengono sedati.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Diana è rimasta chiusa in casa per quasi una settimana. Accanto a lei, nel lettino, un biberon. I poliziotti lo trovano vuoto, ma ha ancora i segni lasciati dal latte. Il pannolino è sul lettone, l'ha strappato e lanciato oltre le sbarre della culla. Un altro è sul davanzale, pieno di vermi.
Diana è morta di stenti e disidratata nella casa dove sua mamma, Alessia Pifferi, 36 anni, l'ha lasciata alle 18.55 di giovedì 14 luglio. A quell'ora, dopo «averle dato alcune gocce di tachipirina», le stesse che dice di averle somministrato il giorno prima («La vedevo molto agitata e sbavava, pensavo fosse per i dentini»), la mamma chiude il trolley e parte alla volta di Leffe (Bergamo) per andare dal nuovo compagno. Gli investigatori in casa non troveranno alcun flacone di antipiretico, ma solo una boccetta di «En», benzodiazepine, vuota per tre quarti, su un mobile della cucina: «Me l'aveva data una persona che ho conosciuto». Forse, questo il sospetto degli inquirenti, la mamma dava alla piccola Diana dosi di ansiolitico per tenerla tranquilla, mansueta. Nata «settimina» il 29 gennaio di un anno fa, Diana era gracile e aveva piaghe sul corpo. Il segno dei pannolini lasciati per giorni nelle altre occasioni in cui la mamma la chiudeva a casa da sola. Per interi weekend.
Mercoledì mattina alle 11.30 Alessia Pifferi rientra a casa, nel piccolo bilocale di via Parea nel quartiere popolare e periferico di Ponte Lambro (il solo di Milano oltre l'anello della Tangenziale), entra in camera e trova Diana immobile. Sono trascorsi sei giorni da quando l'ha lasciata lì: «Ho visto che non si muoveva. Le ho dato una pacchetta sulla schiena. Le ho messo i piedi nel lavandino per bagnarla, ma non reagiva». La donna chiede aiuto a una vicina, chiama il 118, scende in cortile e si rivolge ai vicini: «Non sono una cattiva madre».
Davanti al pm Francesco De Tommasi e al capo della Mobile Marco Calì, racconta le tappe di una vita disordinata, tra relazioni fugaci con uomini conosciuti via Tinder, il padre di Diana di cui nessuno conosce il nome e il nuovo compagno che vive nella Bergamasca e con il quale diceva che sarebbe andata a convivere ad agosto. È stata da lui durante questi sei giorni, mentre la piccola Diana moriva di fame e di sete nel suo lettino. «Senza mai piangere», diranno i vicini alimentando il sospetto che la madre possa davvero averla «sedata» prima di abbandonarla. «Pensavo di partire giovedì e tornare venerdì, il giorno dopo», dice interrogata. Quando il magistrato le chiede perché non lo ha fatto, ma è rimasta dal compagno, lei però si zittisce. «Gli avevo detto che Diana era al sicuro, al mare, accudita da mia sorella. Ho mentito perché mi sentivo sempre giudicata». Ai vicini aveva raccontato che durante le sue assenze c'era una babysitter. In quella casa però non entrava mai nessuno. «Forse Alessia viveva quella figlia come un peso che le impediva di uscire, divertirsi», dice un vicino.
Lei interrogata racconta di aver lasciato Diana sola per la prima volta quattro settimane fa, per andare con un'amica dal compagno: «Ma sono stata via solo qualche ora». Poi però le uscite si fanno frequenti e sempre più lunghe: «La cambiavo e le lasciavo due biberon e quattro bottigliette d'acqua». Mercoledì mattina gli investigatori troveranno un solo biberon nella culla. «S'è mai resa conto delle conseguenze che potevano avere su una bambina di 18 mesi l'assenza di cibo, le alte temperature e un digiuno prolungato?», le chiede il magistrato. Lei risponde fredda: «Sì, a parte la disidratazione, la morte». Alessia Pifferi non versa lacrime durante l'interrogatorio. Ogni volta che gli investigatori le contestano d'aver ucciso la figlia Diana, si chiude nel silenzio. Dice di non essere mai tornata a Milano durante quei sei giorni. Ma il compagno la smentisce: «Lunedì siamo tornati in città perché dovevo sbrigare questioni di lavoro. Ma lei non mi ha chiesto di passare da casa». Forse Diana era ancora viva. «Quando giovedì sono andata via non ero tranquilla - ha detto agli inquirenti - sapevo che stavo facendo qualcosa che non andava fatto, che poteva accadere di tutto, anche quello che è poi successo». Ora la 36enne è chiusa nel carcere di San Vittore con l'accusa di omicidio volontario aggravato anche dalla premeditazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho già detto del mio interesse per i processi.
Anni fa fu processata una madre che aveva affidato la bambina al suo amante che, stuprandola, le aveva causato lesioni interne che l’avevano uccisa.
Quando la madre era arrivata al pronto soccorso aveva urlato all’amante che l‘aveva uccisa, rendendo chiaro che aveva subito pensato a un atto volontario e non a un incidente.
Il processo registrato e trasmesso dalla televisione era stato censurato delle parti più sconvolgenti che riguardavano le lesioni. Ma la madre aveva assistito a quelle spiegazioni senza battere ciglio.
Quando si sentono casi del genere si pensa (almeno io penso) a una persona con gravi difficoltà cognitive e ignorante.
Questa “madre” era diplomata e certamente lucida. I nonni, genitori di lei, persone per bene e amorevoli che cercavano di occuparsi il più possibile della nipotina, pur vivendo in un’altra regione. Il padre e gli altri nonni pure ottime persone che non avevano capito che avevano a che fare con una persona totalmente anaffettiva.
Quando è stata letta la sentenza finalmente ha pianto. Ovviamente per sé.
 

Brunetta

Utente di lunga data

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ho già detto del mio interesse per i processi.
Anni fa fu processata una madre che aveva affidato la bambina al suo amante che, stuprandola, le aveva causato lesioni interne che l’avevano uccisa.
Quando la madre era arrivata al pronto soccorso aveva urlato all’amante che l‘aveva uccisa, rendendo chiaro che aveva subito pensato a un atto volontario e non a un incidente.
Il processo registrato e trasmesso dalla televisione era stato censurato delle parti più sconvolgenti che riguardavano le lesioni. Ma la madre aveva assistito a quelle spiegazioni senza battere ciglio.
Quando si sentono casi del genere si pensa (almeno io penso) a una persona con gravi difficoltà cognitive e ignorante.
Questa “madre” era diplomata e certamente lucida. I nonni, genitori di lei, persone per bene e amorevoli che cercavano di occuparsi il più possibile della nipotina, pur vivendo in un’altra regione. Il padre e gli altri nonni pure ottime persone che non avevano capito che avevano a che fare con una persona totalmente anaffettiva.
Quando è stata letta la sentenza finalmente ha pianto. Ovviamente per sé.
Me la ricordo la storia, la “signora” prestava spesso la figlia a quell’uomo, era la bambina l’amante non lei
 

Brunetta

Utente di lunga data
Me la ricordo la storia, la “signora” prestava spesso la figlia a quell’uomo, era la bambina l’amante non lei
Esattamente. Una cosa indimenticabile.
Cercando in rete si trova il link al processo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho già detto del mio interesse per i processi.
Anni fa fu processata una madre che aveva affidato la bambina al suo amante che, stuprandola, le aveva causato lesioni interne che l’avevano uccisa.
Quando la madre era arrivata al pronto soccorso aveva urlato all’amante che l‘aveva uccisa, rendendo chiaro che aveva subito pensato a un atto volontario e non a un incidente.
Il processo registrato e trasmesso dalla televisione era stato censurato delle parti più sconvolgenti che riguardavano le lesioni. Ma la madre aveva assistito a quelle spiegazioni senza battere ciglio.
Quando si sentono casi del genere si pensa (almeno io penso) a una persona con gravi difficoltà cognitive e ignorante.
Questa “madre” era diplomata e certamente lucida. I nonni, genitori di lei, persone per bene e amorevoli che cercavano di occuparsi il più possibile della nipotina, pur vivendo in un’altra regione. Il padre e gli altri nonni pure ottime persone che non avevano capito che avevano a che fare con una persona totalmente anaffettiva.
Quando è stata letta la sentenza finalmente ha pianto. Ovviamente per sé.
Meno sono ignoranti e meno gravi sono le difficoltà cognitive, più sono crudeli e capaci di prolungare e affilare il dolore.

Quelli che hanno scarse capacità cognitive e sono ignoranti si fanno sgamare prima.
Se qualcuno li guarda apertamente.

Però c'è anche il pregiudizio per cui "ma non ci arriva, ha difficoltà" e si giustifica la stupidità e la mediocrità con la difficoltà.
Prolungano il disagio invece che intervenendo.

E , per esperienza, meglio un intervento in più che uno in meno.

A volte quello in meno capita sui giornali.
Come in questi casi qui.

Il sommerso...invece...fa paura.

E' sempre il solito discorso...bisogno arrivare ai segni, prima di guardare. E senza i segni va tutto bene.

E' amaro.
 
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