Biscottini

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Sbriciolata

Escluso
Bello...

Sarebbe piaciuto anche a me, mi sto ancora chiedendo come sono finito a fare quello che faccio :confused:
bello... dipende da quello che fai. Sicuramente un lavoro che ti assicura una vasta gamma di aneddoti da raccontare sulla stupidità umana.
 

Sbriciolata

Escluso
ricordi la filastrocca di quando eravamo bambini e assaporavamo i primi assaggi di malizia: non sono né mele non sono né pere ma sono le palline del giardiniere ... :D;):smile:
credevo fossero le bocce io. Pensa un po' com'ero messa.
 

Sbriciolata

Escluso

Hellseven

Utente di lunga data
ma che cazzo succede in questo paese? c'è da deprimersi veramente

[h=1]Giorgio Santacroce al Csm e Nitto Palma alla Giustizia. Silvio "piazza" gli uomini di Cesare Previti nei posti chiave nel giorno della sentenza Mediaset[/h]Huffington post del 8 maggio 2013
Accade tutto nello spazio di poche ore. Lo scudo, per Berlusconi, di fronte all'ultimo assalto giudiziario si chiama, ancora una volta, Cesare Previti. A lui sono riconducibili, e da lui stimate, le due figure chiave nei posti chiavi che Berlusconi riesce a piazzare prima della sentenza Mediaset, la più temuta, quella che non solo impatta sull'immagine e sui patrimoni, ma che ha come pena accessoria l'interdizione dai pubblici uffici. Giorgio Santacroce, alla presidenza della Cassazione, dove approderà Mediaset per l'ultimo grado di giudizio. Nitto Palma alla commissione Giustizia, dove il presidente conta eccome. Con la sua ostilità, si sa come vanno le commissioni, è difficile che passi qualcosa.
Nitto Palma e Santacroce. Il primo ha con Previti un rapporto di antica stima. Il secondo fu interrogato, in merito ai suoi rapporti con Previti, dalla Boccassini nell'ambito del processo Sme, a proposito di una cena nello studio di via Cicerone di parecchi anni fa. Un uno due nel giorno più difficile, quello dell'Appello su Mediaset. Entrambi uomini stimati da Cesare Previti, ancora influente nel cerchio magico del Cavaliere insieme a Gianni Letta e Fedele Confalonieri. Accade tutto in un pomeriggio. Senato, commissione Giustizia: la minaccia ha funzionato. Quel "o Nitto Palma o salta tutto" ha indotto a miti consigli il Pd. Con Franceschini nel ruolo di mediatore di Enrico Letta, per mettere a riparo il governo. E col Colle nel ruolo di pompiere. Fumata nera alla terza votazione, dove serve una maggioranza qualificata. Fumata bianca alla quarta, il cosiddetto ballottaggio, col Pd che si astiene, e il centrodestra compatto su Nitto Palma.
In contemporanea, a palazzo Marescialli, si vota per il magistrato più alto in grado, che presiederà le sezioni unite della Cassazione chiamate, quando sarà a decidere sul processo Mediaset. Il duello è tra Giorgio Santacroce, presidente della Corte d'Appello di Roma, e Luigi Rovelli, capo di una sezione civile della Suprema Corte. Fonti di via di palazzo Marescialli sussurrano che Santacroce non avrà problemi, è solo questione di ore. Anche a palazzo Madama i pidiellini che se ne intendono di giustizia confermano che l'esito è scontato. Qualcuno azzarda pure una previsione, a dimostrazione che la vicenda è vissuta come una conta "politica": Santacroce 14, Rovelli 13.
E' solo questione di poche ore, per la conferma. Ma sull'assetto trapela la soddisfazione del centrodestra. E la preoccupazione del Pd: "Santacroce - dicono i ben informati - è di fatto il salvacondotto per Berlusconi". Se questa è la partita vera, si capisce perché nel vertice coni big del Pdl a palazzo Grazioli, il Cavaliere ha spiegato che il banco del governo non deve saltare. La linea è: si alza l'asticella, ma senza rompere (come sul caso Nitto Palma). Finche dura la trama di pacificazione giudiziaria. Se va come deve andare, c'è un "giudice a Berlino". Ovvero al Csm.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ci provo. I cookie sono dei piccoli file di testo che vengono creati sul tuo pc quando navighi. In origine venivano usati per fare in modo che la navigazione fosse più veloce e che alcune informazioni fossero, da parte del sito, più facile da trovare. Faccio un esempio: quando tu visiti tradimento.net, e, stufa di fare il login ogni volta, metti il baffetto di "Ricordami", praticamente viene creato SUL TUO PC, non sul server del sito, un cookie che riporta le informazioni per fare il login in automatico. In genere vengono usati per evitare di ripetere le stesse operazioni ogni volta che visiti un sito. Proprio mentre stò scrivendo sono andato a guardare i Cookie che tradimento.net ha messo sul mio PC e ne vedo 9, tra cui uno che gestisce l'ultima attività, i dati per fare il login (criptato ovviamente), i thread letti e non letti, etc etc.
Purtroppo alcuni siti usano questo sistema dei cookie per scopi non proprio BENEVOLI, nel senso che basta scorrere la cartella dei cookie per scoprire su quali siti hai visitato, etc etc.......E' quindi buona norma cancellare periodicamente la cartella dei cookie.
Anche trad. Io vedo pubblicità relative ai siti che ho visitato. Così come accade negli altri siti e in fb.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Giorgio Santacroce al Csm e Nitto Palma alla Giustizia. Silvio "piazza" gli uomini di Cesare Previti nei posti chiave nel giorno della sentenza Mediaset

Huffington post del 8 maggio 2013
Accade tutto nello spazio di poche ore. Lo scudo, per Berlusconi, di fronte all'ultimo assalto giudiziario si chiama, ancora una volta, Cesare Previti. A lui sono riconducibili, e da lui stimate, le due figure chiave nei posti chiavi che Berlusconi riesce a piazzare prima della sentenza Mediaset, la più temuta, quella che non solo impatta sull'immagine e sui patrimoni, ma che ha come pena accessoria l'interdizione dai pubblici uffici. Giorgio Santacroce, alla presidenza della Cassazione, dove approderà Mediaset per l'ultimo grado di giudizio. Nitto Palma alla commissione Giustizia, dove il presidente conta eccome. Con la sua ostilità, si sa come vanno le commissioni, è difficile che passi qualcosa.
Nitto Palma e Santacroce. Il primo ha con Previti un rapporto di antica stima. Il secondo fu interrogato, in merito ai suoi rapporti con Previti, dalla Boccassini nell'ambito del processo Sme, a proposito di una cena nello studio di via Cicerone di parecchi anni fa. Un uno due nel giorno più difficile, quello dell'Appello su Mediaset. Entrambi uomini stimati da Cesare Previti, ancora influente nel cerchio magico del Cavaliere insieme a Gianni Letta e Fedele Confalonieri. Accade tutto in un pomeriggio. Senato, commissione Giustizia: la minaccia ha funzionato. Quel "o Nitto Palma o salta tutto" ha indotto a miti consigli il Pd. Con Franceschini nel ruolo di mediatore di Enrico Letta, per mettere a riparo il governo. E col Colle nel ruolo di pompiere. Fumata nera alla terza votazione, dove serve una maggioranza qualificata. Fumata bianca alla quarta, il cosiddetto ballottaggio, col Pd che si astiene, e il centrodestra compatto su Nitto Palma.
In contemporanea, a palazzo Marescialli, si vota per il magistrato più alto in grado, che presiederà le sezioni unite della Cassazione chiamate, quando sarà a decidere sul processo Mediaset. Il duello è tra Giorgio Santacroce, presidente della Corte d'Appello di Roma, e Luigi Rovelli, capo di una sezione civile della Suprema Corte. Fonti di via di palazzo Marescialli sussurrano che Santacroce non avrà problemi, è solo questione di ore. Anche a palazzo Madama i pidiellini che se ne intendono di giustizia confermano che l'esito è scontato. Qualcuno azzarda pure una previsione, a dimostrazione che la vicenda è vissuta come una conta "politica": Santacroce 14, Rovelli 13.
E' solo questione di poche ore, per la conferma. Ma sull'assetto trapela la soddisfazione del centrodestra. E la preoccupazione del Pd: "Santacroce - dicono i ben informati - è di fatto il salvacondotto per Berlusconi". Se questa è la partita vera, si capisce perché nel vertice coni big del Pdl a palazzo Grazioli, il Cavaliere ha spiegato che il banco del governo non deve saltare. La linea è: si alza l'asticella, ma senza rompere (come sul caso Nitto Palma). Finche dura la trama di pacificazione giudiziaria. Se va come deve andare, c'è un "giudice a Berlino". Ovvero al Csm.
Ho sentito Malan sulla condanna di Berlusconi e sto sentendo Sallusti a Otto e mezzo :unhappy::unhappy:. Informo "Berlusconi ha beneficiato delle leggi come tutti i cittadini, non erano leggi ad personam".
 
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