Mi rifaccio all'argomento sopra postato che forse meriterebbe un thread a parte!
L'intelligenza e la furbizia nell'abito del rapporto di coppia.
Cosa rende meritevole o riprovevole essere intelligenti e furbi, userei la parola atuti, perchè la furbizia lascia il tempo che trova, l'astuzia ha in sè un disegno, in questo caso, esistenziale.
Faccio un esempio, non è forse furbo chi che per compiacere l'amante mostra di sè solo i lati "di rappresentanza"? Dove l'intelligenza non può invece aver credito per trasformarsi in astuzia... che ha i correlativi in strategia e tattica.
Certo anche la furbizia ha molte possibilità, ma la furbizia vince le battaglie, l'astuzia la guerra. Ulisse era astuto non furbo !! E chi potrebbe dire che non era anche intelligente?
L'uomo che per trovarsi un capriccio extra coniugale racconta che la moglie è ormai un orpello, che non c'è più nulla fra loro condendo il tutto dalle solite frescate..... al massimo rimedia qualche scopata, ma chi vuole instaurare anche in quel caso un rapporto di un certo spessore, non racconta frottole ma presenta una verità artatamente manipolata per stimolare l'interesse ma dimostrare che non disprezza chi gli sta accanto (questa è astuzia)....
Ora non sò se nelle vicende che abbiamo letto fin qui ci sia intelligenza, astuzia o furbizia... ma sarei del parere di valutare che chi tradisce può essere asturto o furbo indifferentemente, ma chi è intelligente non perde mai di vista i valori essenziali dei due rapporti. Un matrimonio non finisce per un tradimento ma perchè dopo il tradimento fra i due non c'è più stima, rispetto e affetto e non si vuole (entrambi) riscopriere le proprie potenzialità....
Dubito fortemente che una persona (l'esempio in questo caso è perfetto: lancillotto) che non sopporta il minimo ricatto (lo disse a suo tempo circa l'imposizione della moglie) possa NON vedere se ora sta subendo una furbata in forma di manipolazione ed essere "preso per le palle".
Vado per intuizione, ma mi parrebbe davvero perdente tenere uno come lui con uno pseudoricatto... a che pro? In fin dei conti per quel che ne sappiamo l'unico vero ricatto lo ha subito lei quando le fu imposta la relazione, poi ufficialmente chiusa ma ufficiosamente tenuta in essere, malamente, per molto tempo.
Credo che il nocciolo della questione non sia più ciò che è stato, ma le aspettative di entrambi, e temo che le aspettative di lui che ha spesso espèosto combinino poco con quelle di lei, che forse per sanare le fondamenta e cotruire ex novo ha bisogno di risposte che non vede arrivare o alle quali lui non pensa o non dà importanza...... forse!!
E' la sola cosa che posso pensare dato che il rapporto sembra impostato sulla sincerità e sul dialogo, ma forse non si rendono conto che certi entrambi delle loro ragioni, uno è muto e l'altra è sorda, o forse la vera via di intesa è appunto troppo faticosa............ma per entrambi!
A volte dichiarare che si è fatto di tutto, significa che si è fatto tutto quello che NOI pensavamo fosse utile, ma non è detto che lo sia per l'altra parte, magari vuole meno, molto meno ma quel meno non viene considerato o non lo si vede !! Capita..........
Bruja
Dato che sono per l'ennesima volta citato ad esempio (non è un appunto cara Bruja), voglio intervenire per dare il mio personale contributo.
Intelligenza, furbizia, astuzia......... In fondo, tutti e tre sono caratteristiche di un grande condottiero. Bruja tu citi Ulisse, ma sappiamo che Ulisse oltre che astuto era anche furbo, se non vado errato persino Giulo Cesare era noto per essere intelligente, astuto e furbo!
Trovo che la furbizia senza intelligenza sia effettivamente un "arte povera", ma se abbini intelligenza e/o astuzia, il mix diventi esplosivo.
Mia moglie è una persona molto intelligente, nella vita ha più volte dato dimostrazione di esserlo. L'intelligenza però è una cosa strana, si manifesta in molti modi, puoi essere un grandissimo fisico come Einstain, ma essere un inetto nel rapporti umani, puoi essere un grande politico come Hitler, ma dimostrarsi paranoico e incapace nel scegliere le strategie di guerra. Nella storia è stato dimostrato che i geni non lo sono stati in senso assoluto, ma sempre e solo in uno specifico settore, l'unico che ha strabilato tutti è stato Leonardo Da Vinci.
Questa premessa è servita solo per affermare che noi riconosciamo l'intelligenza delle persone soprattutto se è affine a noi, mentre tendiamo ad ignorarla quando si manifesta in campi a noi ostici. Con mia moglie ci siamo trovati in disaccordo sulla valutazione di alcune persone perchè non avevamo lo stesso metro di giudizio.
Reputo mia moglie astuta, ma poco furba perchè l'astuzia ti permette di pianificare un progetto e di attuarlo seguendo le tue linee di condotta, mentre la furbizia serve a raggiungere lo scopo anche con compromessi e metodi scorretti. Si usa dire "quello è furbo" quando sai che sta facendo qualcosa di sbagliato per raggiungere il suo scopo, mentre affermi "quello è astuto" se ti rendi conto che sta attuando una strategia.
Ma torniamo ad oggi, al perchè probabilmente non ci troviamo più.
Da sempre io e lei abbiamo creduto nell'individualità e nel rispetto della nostra stessa libertà. In tutti questi anni nessuno dei due ha cercato di prevaricare l'altro e nessuno ha cercato di tarpare le iniziative, enbrambi però abbiamo sempre vissuto con il desiderio di stare vicini SEMPRE. Ricordo che quando mi capitava di essere fuori a casa e sentirmi male, l'unico desiderio era tornare a casa per stare tra le sue braccia, per me quello era il mio porto, il mio attracco, l'unico posto dove potevo abbandonarmi. La nostra condizione mai scritta o detta, ma sempre applicata, era che potevamo sempre fare tutto ciò che era nostro desiderio fare!
Ancora oggi questa cose sono vere però ciò che è venuto a mancare è la tolleranza e la sopportazione a quelli che sono i nostri difetti di fondo.
Per fare un esempio lei spesso mi confida l'intenzione a fare determinate attività per la famiglia, ma dopo aver fatto un piano anche ben congeniato, passa il tempo senza che si muova nulla e quando io chiedo chiarimenti, mi sento sempre rispondere con delle giusticazioni che dopo altre vent'anni, so quanto siano improbabili. Io invece mi ritrovo spesso a iniziare troppi lavori che poi non riesco a portare a termine e mi ritrovo molte volte con 10 lavori lasciati a metà e relativi disagi da risolvere. Il problema fondamentalmente risiede nel fatto di ipotizzare di avere il tempo per terminarli tutti, ma poi le distrazioni, le pause, gli imprevisti, portano a non terminare nulla.
Questi che sono difetti caratteriali, come ho cercato di correggerli io, presumo lei abbia fatto il medesimo sforzo, sono diventati insopportabili. Una volta per noi bastava accetta la buona fede e la buona intenzione, oggi invece non accettiamo di non aver raggiunto l'obiettivo. Credo addirittura che il fatto di non essere riusciti nel raggiungere il proprio obiettivo, ci renda ancor più nervosi nel vedere che nemmeno l'altro lo ha fatto, e più gli obiettivi mancati aumentano, meno si trovano gli stimoli per realizzarne altri.
Per sintetizzare potremmo dire che abbiamo una competizione alla rovescia, si corre per realizzare meno dell'altro.
Ovvio che ci sono altre cose che incidono su tutto questo, ma fondamentalmente la mancanza di tolleranza credo sia il vero muro che ci separa.
Non so più dire se noi due ci amiamo, se proviamo affetto o solo abitudine, di sicuro so che nessuno dei due ha voglia di aprire una breccia in quel muro ed entrambi ci lamentiamo perchè quel muro non sia stato costruito con una porta!!!!