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Old fay
Guest
Altro che veri, uno scaldabagno rende l'idea?
A parte che se trasporto questi pensieri nella mia situazione concreta lo penso per lui e non per me. E' anche statisticamente più probabile che una donna sopravviva di 10 anni a un coetaneo...va bene
ma tu continui a riportare questo concetto in tutte le discussioni.Mi fa pensare che sia un tuo problema e timore.
E' come se tu avessi il terrore di non poter contare più su nessuno in caso di problemi( anche di salute)
forse dovremmo cominciare a pensare tutti che la vita è piena di sorprese...puoi rimanere vedova..avere figli che ti lasciano sola..che vanno a vivere all'estero.non è detto che ci sia qualcuno ad assisterci e a prendersi cura di noi.
è più facile che questa cosa la realizzi una persona che ha fatto l'esperienza di vivere sola e di essere sola prima di sposarsi....chi invece passa da una famiglia all'altra...o meglio, da un nido all'altro...rischia di non affrontare mai questa realtà....fino a quando appunto la vita lo sorprende...
Cos'è l'amore, chiedevi... giusto?A parte che se trasporto questi pensieri nella mia situazione concreta lo penso per lui e non per me. E' anche statisticamente più probabile che una donna sopravviva di 10 anni a un coetaneo...
Ma credo che invece sia una cosa che fatichi a comprendere tu, come tutte le persone giovani, perché non avete sperimentato che è così che evolve un rapporto.
Così come all'inizio si condivide la gioia pura di stare insieme, di condividere esperienze e sorprese, poi si cerca una progettualità di coppia, poi si pensa a una famiglia e si condividono le gioie dei figli, poi si guarda realisticamente a un futuro in cui ci si dedicherà ai nipotini e a nuove riscoperte di coppia e di vita insieme sapendo che però bisogna prepararsi a invecchiare insieme (che non è rotolare sulla neve senza problemi perché tanto funziona l'adesivo della dentiera) e di sostenersi reciprocamente i questa fase.
Questo si comincia a pensarlo intorno ai cinquantanni e generalmente se ne parla, si ipotizzano possibilità di eventi e ci si rassicura reprocicamente che il sentimento rimane immutato per nei cambiamenti che l'hanno reso più profondo.
Ma accade anche che questo faccia talmente paura da far fuggire molti in comportamenti adolescenziali alla ricerca di esperienze emozionanti...per illudersi di essere chi non si potrà essere mai più. Questo è tristissimo perché porta a rinunciare proprio a quello che dovrebbe essere l'aspetto migliore dell'età: la saggezza che porta a vedere ben oltre l'apparenza.
Ma amore è considerare l'altro e l'altra nella sua evoluzione di persona e non solo accettarla, ma amarla anche nel decadimento fisico.
Mi fa orrore e mi indigna profondamente sentire come giustificazione la diminuita prestanza sessuale (non so se sono riuscita a individuare il termine che meglio si adatta a descrivere un naturale calo di efficienza in tutti i sensi o peggio ancora se effetto di una grave malattia, attribuibile sia a un uomo sia a una donna) come se si avesse deciso di dividere la vita con qualcuno per aver la comodità di aver soddisfazioni sessuali ed emotive secondo un determinato standard e se, per qualche evenienza, uno dei due dovesse avere prestazioni di un livello inferiore è prevedibile e accettabile che possa essere "scartato" come un'auto che viene sostituita da un modello più avanzato.
E questo non c'entra proprio nulla con mie paure rispetto a me che sono in uno stato di salute invidiabile (io!).
Questo è un discorso di principi.
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Avrei voluto dirlo ioA parte che se trasporto questi pensieri nella mia situazione concreta lo penso per lui e non per me. E' anche statisticamente più probabile che una donna sopravviva di 10 anni a un coetaneo...
Ma credo che invece sia una cosa che fatichi a comprendere tu, come tutte le persone giovani, perché non avete sperimentato che è così che evolve un rapporto.
Così come all'inizio si condivide la gioia pura di stare insieme, di condividere esperienze e sorprese, poi si cerca una progettualità di coppia, poi si pensa a una famiglia e si condividono le gioie dei figli, poi si guarda realisticamente a un futuro in cui ci si dedicherà ai nipotini e a nuove riscoperte di coppia e di vita insieme sapendo che però bisogna prepararsi a invecchiare insieme (che non è rotolare sulla neve senza problemi perché tanto funziona l'adesivo della dentiera) e di sostenersi reciprocamente i questa fase.
Questo si comincia a pensarlo intorno ai cinquantanni e generalmente se ne parla, si ipotizzano possibilità di eventi e ci si rassicura reprocicamente che il sentimento rimane immutato per nei cambiamenti che l'hanno reso più profondo.
Ma accade anche che questo faccia talmente paura da far fuggire molti in comportamenti adolescenziali alla ricerca di esperienze emozionanti...per illudersi di essere chi non si potrà essere mai più. Questo è tristissimo perché porta a rinunciare proprio a quello che dovrebbe essere l'aspetto migliore dell'età: la saggezza che porta a vedere ben oltre l'apparenza.
Ma amore è considerare l'altro e l'altra nella sua evoluzione di persona e non solo accettarla, ma amarla anche nel decadimento fisico.
Mi fa orrore e mi indigna profondamente sentire come giustificazione la diminuita prestanza sessuale (non so se sono riuscita a individuare il termine che meglio si adatta a descrivere un naturale calo di efficienza in tutti i sensi o peggio ancora se effetto di una grave malattia, attribuibile sia a un uomo sia a una donna) come se si avesse deciso di dividere la vita con qualcuno per aver la comodità di aver soddisfazioni sessuali ed emotive secondo un determinato standard e se, per qualche evenienza, uno dei due dovesse avere prestazioni di un livello inferiore è prevedibile e accettabile che possa essere "scartato" come un'auto che viene sostituita da un modello più avanzato.
E questo non c'entra proprio nulla con mie paure rispetto a me che sono in uno stato di salute invidiabile (io!).
Questo è un discorso di principi.
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penso che nel concreto una situazione così netta capiti di rado...di solito le "disabilità" dell'uno compensano quelle dell'altro...(e non occorre arrivare a mutilazioni e perdite di denti...).Cos'è l'amore, chiedevi... giusto?
E' anche desiderare per l'altro il meglio?
E' desiderare la sua felicità?
E' più egoistico desiderare per me qualcosa che mi fa star bene o è più egoistico desiderare che l'altro rinunci a qualcosa che a me non interessa più...per far contento/a me?
Non è "scartare" la persona nella sua totalità, non è non voler più condividere la nostra vita con quella persona, ma solo quella parte che a lei non interessa o non può interessare più.
Che non significa privarla di tutto il resto!
Ma quando?Quello che vedo in giro è proprio il voler restare insieme per motivi ben diversi dal piacere reale di stare accanto all'altra persona.A parte che se trasporto questi pensieri nella mia situazione concreta lo penso per lui e non per me. E' anche statisticamente più probabile che una donna sopravviva di 10 anni a un coetaneo...
Ma credo che invece sia una cosa che fatichi a comprendere tu, come tutte le persone giovani, perché non avete sperimentato che è così che evolve un rapporto.
Così come all'inizio si condivide la gioia pura di stare insieme, di condividere esperienze e sorprese, poi si cerca una progettualità di coppia, poi si pensa a una famiglia e si condividono le gioie dei figli, poi si guarda realisticamente a un futuro in cui ci si dedicherà ai nipotini e a nuove riscoperte di coppia e di vita insieme sapendo che però bisogna prepararsi a invecchiare insieme (che non è rotolare sulla neve senza problemi perché tanto funziona l'adesivo della dentiera) e di sostenersi reciprocamente i questa fase.
Questo si comincia a pensarlo intorno ai cinquantanni e generalmente se ne parla, si ipotizzano possibilità di eventi e ci si rassicura reprocicamente che il sentimento rimane immutato per nei cambiamenti che l'hanno reso più profondo.
Ma accade anche che questo faccia talmente paura da far fuggire molti in comportamenti adolescenziali alla ricerca di esperienze emozionanti...per illudersi di essere chi non si potrà essere mai più. Questo è tristissimo perché porta a rinunciare proprio a quello che dovrebbe essere l'aspetto migliore dell'età: la saggezza che porta a vedere ben oltre l'apparenza.
Ma amore è considerare l'altro e l'altra nella sua evoluzione di persona e non solo accettarla, ma amarla anche nel decadimento fisico.
Mi fa orrore e mi indigna profondamente sentire come giustificazione la diminuita prestanza sessuale (non so se sono riuscita a individuare il termine che meglio si adatta a descrivere un naturale calo di efficienza in tutti i sensi o peggio ancora se effetto di una grave malattia, attribuibile sia a un uomo sia a una donna) come se si avesse deciso di dividere la vita con qualcuno per aver la comodità di aver soddisfazioni sessuali ed emotive secondo un determinato standard e se, per qualche evenienza, uno dei due dovesse avere prestazioni di un livello inferiore è prevedibile e accettabile che possa essere "scartato" come un'auto che viene sostituita da un modello più avanzato.
E questo non c'entra proprio nulla con mie paure rispetto a me che sono in uno stato di salute invidiabile (io!).
Questo è un discorso di principi.
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... hi, hi, hi... ti avevo inquadrato bene... amico mio... sei il classico ipocrita smidollato... la tua bassezza esistenziale e la tua falsa coscienza emergono sovrane leggendo i punti 5 e 7... mi dispiace per tua moglie, la quale avrebbe il diritto ontologico di avere vicino a sé un uomo e non un poveretto... un filisteo, che, presto, avrà bisogno di una badante, del catetere, del pannolone e di una cura per la prostata ingrossata... hi, hi, hi... non chiedermi rispetto... se vuoi rispetto... impara a darne...Ho letto tutto. Apprezzato molto.
Riepilogando:
1 - Pare che sia una storia destinata a finire come mille altre quella con la giovane .
2 - Imperversanti difese ad oltranza della mia coniuge mi dicono che io sarei una specie di mostriciattolo senza spina dorsale.
3 - Non ci sono neanche apparenti accenni sulla mia condizione sentimentale. In fondo se io lo scrivo è perchè dei sentimenti provo...
4 - Sferzanti accuse alla 29enne di essere portatrice sana di avidità
5 - Lasceresti tua moglie se non ci fosse stata l' altra? Domanda oltremodo crudele e capziosa: Io mia moglie l'ho "lasciata" 5 anni fa, la mia presenza al di sotto dello stesso tetto è un fatto di responsabilità verso la prole, che certamente non capirebbe un mio allontanamento, e ne soffrirebbe.
6 - Molti i commenti sarcastico-triviali del genere "hai voluto la bicicletta?...." Non ce n'è bisogno, credetemi. Vivo questa condizione in maniera davvero tesa, vorrei rifarmi una vita, lasciare libera la mia coniuge (scusate se non la chiamo moglie) di rifarsi la sua, assicurare ai figli il futuro che meritano, ma davvero questo sta diventando inconciliabile.
7 - Come si fa a dire, dopo quasi 20 anni di matrimonio, "Ciao io me ne vado"? a voi come lo hanno detto?
... Bruja, svegliati!... è vicino all'andro-pausa... la sua, è una sindrome... hi, hi, hi... che pen-oso!... hi, hi, hi...Facciamo un po' di samo pragmatismo?
Prova a dire alla tua 29enne domai dico a mia mopglie che mi separo e se lo desideri andiamo a vivere insieme!!
Se non lo fai è perchè lei è esattamente la stampella narcisistica delle tue aspirazioni tardive
Se lo fai saignifica che ti serve un appiglio per dire a tua moglie una cosa che esula dai tuoi sentimenti esterni, per fdarlo basta la fine di quelli fra voi.
Infine se lo fai e nel contempo valuti l'atteggiamento della 29enne, potrai tastare il polso a quello che LEI intende per relazione con te. Forse ha gli stessi motivi, inversamente è diversamente, da quellki che hai tu per questa relazione.
Non ti nego sentimenti, ci mancherebbe, ma vorrei capire bene di che pasta siano; sei troppo vicino ad un pericolo edonista-narcisista-riscattatorio-peterpanesco che puzza più di voglia di ossigeno che di amore!
Bruja
... balle... hai scritto un'emerita cazzata... nulla è in sé... ogni cosa, assume il suo significato contestualizzandola... come le parole... che da sole, non hanno alcun chiaro significato... è il contesto a dargliene uno... questo vale anche per le azioni umane... un'azione compiuta a vent'anni ha un significato... a cinquanta... riesci a capire?...Il tradimento è sempre grave...l'età non ha alcuna rilevanza.
Il fatto che si sia ancora giovani e prestanti non ci autorizza a prendere per i fondelli il prossimo.
?????????????Non dico cazzata. Ne ho fatte.
Tu non mi spaventi affatto. Su di te, e su quelli come te, io ho un potere inimmaginabile.
Aspettando il correttore di bozze...?????????????
E come lo convinci che è una sindrome se non mettendolo davanti alla realtà che NON interagisce con il fatto ma lo sfrutta?... Bruja, svegliati!... è vicino all'andro-pausa... la sua, è una sindrome... hi, hi, hi... che pen-oso!... hi, hi, hi...
... io amo questa strega...E come lo convinci che è una sindrome se non mettendolo davanti alla realtà che NON interagisce con il fatto ma lo sfrutta?
Bruna
Brutta bestia l'età!Ho quasi 50 anni, sposato, prole.
Lei ne ha 29, Rigorosamente single. a conoscenza della mia situazione.
Ci vediamo regolarmente da più di un anno.
Vorrei lasciarla libera, la lascio tutti i giorni, mi lascia tutti i giorni.
Ma il giorno dopo siamo di nuovo insieme.
Ci adoriamo.
Ma la differenza di età mi fa paura.
Che ne pensate?
... hi, hi, hi... ma di chi parli, amico mio?... hi, hi, hi... vedi, la vera questione, non sono le cose che si fanno... è il come... è lo stile... tu, amico mio, sei intriso di ipocrisia... di falsità... di moralismo da cattedrale... scrivi che, sia chiaro, tu, la moglie, l'hai "lasciata" ben cinque anni fa... peccato che lei non ne sappia nulla... hi, hi, hi... poi, si sa, "come si fa, dopo vent'anni a dire me ne vado?"... eh, sì, cuor di leone... meglio cercare di contrastare l'andropausa con le ragazzine, eh?... come si fa ad essere sinceri e a portar rispetto ad una che ti ha lavato le mutande sporche per vent'anni... già, e i calzini puzzolenti... poi c'è la prole... eh, già!... la prole... insomma, bisognerà pur garantire la pagnotta anche a loro... che sguazzano in un mare di falsità, di ipocrisia... che almeno abbiano da mangiare... sì, sì...ChenSamurai,
posso sapere che ci fa un simile bacchettone-bigotto-moralista-saccentone in mezzo a tanta gente equilibrata?
Hanno aperto le porte di sacrestie e seminari per l'ora d'aria?
... ben detto pulce... la pensi esatta-mente come me... hi, hi, hi...Brutta bestia l'età!
Anche a me viene da pensare questo.
Ma io non mi riferisco alla paura della "differenza" di età.