Tebe
Egocentrica non in incognito
Oggi brutta giornata.
Mi sento "costretta", come se avessi una camicia di forza addosso.
E non c'è stato nulla che abbia provocato questo mio stato particolarmente irritabile.
beh...c'è in effetti ma è una parte della mia vita decisamente ampia che qui non scrivo ed è assolutamente sconosciuta.
Una parte in cui avevo creduto molto e oggi...ho avuto la quasi conferma che...sarà un grande flop. Con brutti strascichi.
Non penso ai soldi persi (tutti i miei risparmi come si suol dire ma ho accettato il rischio. E' andata male. Non piango mai sul latte versato. Mi tiro su le maniche a vado avanti).
Non penso alla stanchezza estrema di questo ultimo anno.
Non penso al fallimento che sentirò addosso.
Non penso al fatto che non sono mai stata così "senza soldi" come oggi.
Penso che ci avevo creduto.
E invece.
Grosso. Enorme errore di valutazione. Anche se ho fatto le cose con testa.
Ma c'è stata una cosa in tutto questo sfacelo che invece ha brillato in maniera potente. Ha brillato contro ogni previsione.
Mattia. Il mio cucciolo. Il mio uomo. Il mio egoista stronzo. Il mio tutto.
Mattia in questo anno di avventura si è tirato su le maniche.
Ha pecolato certo. In alcuni momenti troppo, ma.
E' con me. Mi dice "non preoccuparti" all'ennesimo estratto conto in negativo.
"Manderemo i gatti a cacciare se rimaniamo senza cibo."
"Ci sono io Tebe. Siamo insieme. Tu la mente e io il braccio"
E in questi ultimi giorni. Conizzazione a parte.
Mi chiama 300 volte al cellulare anche solo per dirmi "Come stai..." (io un pò mi irrito ma lascio fare. Serve più a lui che a me il contatto)
O come stamattina. Che sa che l'ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi è "il flop" e il primo quando li apro è sempre il flop.
Mi abbraccia. Mette la mano sul cuore che in automatico va in tachicardia. E dice "Sei la mia vita. Sei tutta la mia vita. Sono qui. Siamo qui. Tranquilla Tebe. Tranquilla"
E' di nuovo cambiato molto nell'ultimo anno. Ancora passi avanti.
E siamo diventati qualcosa, pur nelle nostre diversità, che non avrei mai creduto di poter sperimentare.
Una coppia.
Prima del tradimento non lo eravamo.
Colpa mia. Che non volevo ingerenze, rotture di coglioni e...
Adesso invece è diverso.
Ed è piacevole sentire le sue braccia avvolgermi e stringermi.
E' piacevole sentire a pelle tutto l'amore che mi butta addosso.
Non mi sono sentita così amata da lui come in questo periodo di super negativismo.
E mi sprona.
Ho una cosa importante da fare. Si tratta di libri.
Dovrei inviare un romanzo ad una casa editrice che ha già pubblicato qualcosa di mio (sotto pseudo rigoroso ovviamente), un romanzo che era stato acquistato da un' altro noto editore ma che poi non venne pubblicato per alcune divergenze tra me e loro.
E' li.
Che lo guardo.
Come se lo sentissi estraneo. Non scritto da me.
Non voglia di rileggerlo.
E quando mi ci metto. Ho il vomito. E non so perchè.
Mi sento costretta anche li. Imbrigliata in forme italiche. Attenzione agli accenti. Agli apostrofi....
Fatica. Anche ad alzarmi al mattino.
E poi...da qualche ora...mentre son qui che lavoro, cazzeggio e...
Penso che dovrei "lasciare" Manager.
Perchè non lo avverto più come un piacere. Ma un qualcosa che...non dovrebbe esserci.
Passerà.
O forse no.
Oggi sono in negativismo cosmico e posso scrivere tutto e il contrario di tutto.
Mi farò un caffè al ginseng.
Mi sento "costretta", come se avessi una camicia di forza addosso.
E non c'è stato nulla che abbia provocato questo mio stato particolarmente irritabile.
beh...c'è in effetti ma è una parte della mia vita decisamente ampia che qui non scrivo ed è assolutamente sconosciuta.
Una parte in cui avevo creduto molto e oggi...ho avuto la quasi conferma che...sarà un grande flop. Con brutti strascichi.
Non penso ai soldi persi (tutti i miei risparmi come si suol dire ma ho accettato il rischio. E' andata male. Non piango mai sul latte versato. Mi tiro su le maniche a vado avanti).
Non penso alla stanchezza estrema di questo ultimo anno.
Non penso al fallimento che sentirò addosso.
Non penso al fatto che non sono mai stata così "senza soldi" come oggi.
Penso che ci avevo creduto.
E invece.
Grosso. Enorme errore di valutazione. Anche se ho fatto le cose con testa.
Ma c'è stata una cosa in tutto questo sfacelo che invece ha brillato in maniera potente. Ha brillato contro ogni previsione.
Mattia. Il mio cucciolo. Il mio uomo. Il mio egoista stronzo. Il mio tutto.
Mattia in questo anno di avventura si è tirato su le maniche.
Ha pecolato certo. In alcuni momenti troppo, ma.
E' con me. Mi dice "non preoccuparti" all'ennesimo estratto conto in negativo.
"Manderemo i gatti a cacciare se rimaniamo senza cibo."
"Ci sono io Tebe. Siamo insieme. Tu la mente e io il braccio"
E in questi ultimi giorni. Conizzazione a parte.
Mi chiama 300 volte al cellulare anche solo per dirmi "Come stai..." (io un pò mi irrito ma lascio fare. Serve più a lui che a me il contatto)
O come stamattina. Che sa che l'ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi è "il flop" e il primo quando li apro è sempre il flop.
Mi abbraccia. Mette la mano sul cuore che in automatico va in tachicardia. E dice "Sei la mia vita. Sei tutta la mia vita. Sono qui. Siamo qui. Tranquilla Tebe. Tranquilla"
E' di nuovo cambiato molto nell'ultimo anno. Ancora passi avanti.
E siamo diventati qualcosa, pur nelle nostre diversità, che non avrei mai creduto di poter sperimentare.
Una coppia.
Prima del tradimento non lo eravamo.
Colpa mia. Che non volevo ingerenze, rotture di coglioni e...
Adesso invece è diverso.
Ed è piacevole sentire le sue braccia avvolgermi e stringermi.
E' piacevole sentire a pelle tutto l'amore che mi butta addosso.
Non mi sono sentita così amata da lui come in questo periodo di super negativismo.
E mi sprona.
Ho una cosa importante da fare. Si tratta di libri.
Dovrei inviare un romanzo ad una casa editrice che ha già pubblicato qualcosa di mio (sotto pseudo rigoroso ovviamente), un romanzo che era stato acquistato da un' altro noto editore ma che poi non venne pubblicato per alcune divergenze tra me e loro.
E' li.
Che lo guardo.
Come se lo sentissi estraneo. Non scritto da me.
Non voglia di rileggerlo.
E quando mi ci metto. Ho il vomito. E non so perchè.
Mi sento costretta anche li. Imbrigliata in forme italiche. Attenzione agli accenti. Agli apostrofi....
Fatica. Anche ad alzarmi al mattino.
E poi...da qualche ora...mentre son qui che lavoro, cazzeggio e...
Penso che dovrei "lasciare" Manager.
Perchè non lo avverto più come un piacere. Ma un qualcosa che...non dovrebbe esserci.
Passerà.
O forse no.
Oggi sono in negativismo cosmico e posso scrivere tutto e il contrario di tutto.
Mi farò un caffè al ginseng.