E no sposti su degli oggetti, alcuni di valore simbolico come la fede e il letto (penso al letto di Ulisse e Penelope scavato nell'ulivo...ne percepivo la potenza anche quando non ero in grado di capire) altri di alcun significato come l'automobile tutti i sentimenti negativi.
Io penso che benché il dolore possa sembrare insopportabile al punto che nel periodo più doloroso ci sono momenti e giornate in cui pare di non provare niente e di non poter provare più niente, come se si fossero esaurite le nostre risorse, bisogna avere il coraggio di bere fino in fondo l'amaro calice.
Scusami Brunetta,
non ho capito che intendi. Secondo te spostare l'attenzione e l'odio sugli oggetti è come non bere fino in fondo l'amaro calice?!
Non lo so, non l'avevo mai vista in questo modo, spiegati.
E allora non lasciarlo andare!
Fai che non possa fare a meno di te,
sii una guerriera che combatte per amore anche se hai gia vinto perché tuo marito è con te e con nessun'altra!
In linea di massima in questo sono d'accordo con Brunetta e Ugo: combattere per ciò che è mio?! Mai!
Ma a volte penso che è stato anche uno dei miei errori, scoperte le prime bugie, avrei potuto smettere di guardarmi i piedi e "lottare" per quello che volevo davvero, invece di pensare solamente... sono sua moglie, deve amarmi.
Quindi dopo le prime bugie, ero acnora più arrabbiata e spenta, e invece che cercare di provare a salvare quello che c'era tra noi probabilmente ho solo accellerato il percorso di allontanamento.
Ero arrabbiata. Ero spenta. E aspettavo che lui tornasse da me... ma senza materialmente fare nulla. Doveva tornare perchè io ero la moglie.
Giusto?! Non lo so. Aver mollato la presa non so se è stato così giusto, per lui è stato simbolo di poco interessamento (è un completo stronzo lo stesso lo so, ma cerco di fare un discorso un po' oggettivo).
Se tornassi indietro non lo so che farei sai. Nessuno ci appartiene, e se è vero che il mio posto in "famiglia" non è mai stato messo in discussione, lo era il mio posto di "femmina" come direbbe ipazia e lì ho lasciato il posto vacante per un bel po' di tempo.
Capisco cosa vuol dire Diletta. Vuol dire se lo vuoi, se lo vuoi, allora provaci... provaci veramente, anche se questo fa soffrire.
Da un lato non riesco neppure ad immaginarla con un altro dall altro se se ne andasse sarebbe tutto più chiaro .
Lo so Ugo, ma non è lei che deve prendere la decisione, sei tu. Lei l'ha presa la sua decisione, oggi, e sei tu.
Soprattutto come stai?! Oggi è un giorno migliore o no?!