Caro papà

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aristocat

Utente iperlogica
Razionalmente, concorderei con MK, ma istintivamente/visceralmente sento che rovescerei la casa al posto del genitore "offeso"... le reazioni di un figlio penso non si possano prevedere o indirizzare più di tanto su binari che riteniamo "corretti"...
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Razionalmente, concorderei con MK, ma istintivamente/visceralmente sento che rovescerei la casa al posto del genitore "offeso"... le reazioni di un figlio penso non si possano prevedere o indirizzare più di tanto su binari che riteniamo "corretti"...
Sarebbe un comportamento non genitoriale, ma dittattoriale. In fondo l'autorità di un genitore c'è fino a che il genitore non dimostra il contrario e purtroppo un tradimento è l'effettiva prova per un figlio della mancanza di autorità. Dopo si è due adulti in confronto, con la sfortuna che uno è figlio e magari non gli fotte niente del genitore, mentre l'altro è gentitore e gli fotte del figlio.
 
Sarebbe un comportamento non genitoriale, ma dittattoriale. In fondo l'autorità di un genitore c'è fino a che il genitore non dimostra il contrario e purtroppo un tradimento è l'effettiva prova per un figlio della mancanza di autorità. Dopo si è due adulti in confronto, con la sfortuna che uno è figlio e magari non gli fotte niente del genitore, mentre l'altro è gentitore e gli fotte del figlio.
Spiegami allora, perchè la massima autorità che io abbia mai riconosciuto in vita mia è mio nonno materno.
Non uno dei suoi consigli si è rivelato falso.
Specie nei miei rapporti con l'universo femminile.
" Mio caro, un conto è innamorarse de na dona, un conto è desiderare che una abiti con te e sia la madre dei tuoi figli".
 

MK

Utente di lunga data
E' la propria famiglia, si vive insieme. Se tu riesci a pensare alla tua vita, ignorando quella dei parenti che vivono con te, buon per te. :eek:
Ma se voglio bene a una persona le voglio bene a prescindere. Non le voglio bene soltanto se mantiene il ruolo funzionale alla famiglia.
 

Rita1973

Utente di lunga data
Ovviamente tutti bravi genitori!!! Peccato che una situazione del genere può portare problemi psicologici terribili ad un ragazzo o una ragazza di quella età. Ci si innamora di un'altra persona? Forse è il caso di evitare stronzate e uscire dal matrimonio elegantemente e in maniera giusta, ma non ci si pensa mai alle conseguenze spiacevoli, perchè in fondo, cosa vuoi che sia?
Sai dani, a volte in certe situazioni neanche ci si innamora di un altra persona... ma si tradisce in modo ripentino, magari stimando la propria moglie e guai a chi la tocca, ma lui .. lui l'infame, può tradirla perchè crede di avere diritti sulla moglie.. uhm discorso contorto.....
Quando ci sono i figli di mezzo credo ce il non uscire di casa il non separarsi sia un atto ancora più egoistico del tradimento stesso....
Ma da parte di entrambi i genitori, ... se esiste l'amore si cerca di recuperare... ok... comunicazione volontà sacrificio, ma se si è un traditore seriale o se l'amore finisce... per amore dei figli si dovrebbe chiudere il rapporto
 

elena

Utente di lunga data
Sai dani, a volte in certe situazioni neanche ci si innamora di un altra persona... ma si tradisce in modo ripentino, magari stimando la propria moglie e guai a chi la tocca, ma lui .. lui l'infame, può tradirla perchè crede di avere diritti sulla moglie.. uhm discorso contorto.....
Quando ci sono i figli di mezzo credo ce il non uscire di casa il non separarsi sia un atto ancora più egoistico del tradimento stesso....
Ma da parte di entrambi i genitori, ... se esiste l'amore si cerca di recuperare... ok... comunicazione volontà sacrificio, ma se si è un traditore seriale o se l'amore finisce... per amore dei figli si dovrebbe chiudere il rapporto
Il grassetto mi fa molto riflettere e mette le cose in tutt'altra prospettiva. Fino a che punto può arrivare una relazione? Chi crede di avere diritti su chi? Il traditore sul tradito o il tradito sul traditore? O entrambi? Quali dinamiche malsane, quali meccanismi inconsapevoli, quali conflitti si creano e si replicano all'infinito? E se quelle dinamiche, quei meccanismi, quei conflitti cessassero...non avrebbe fine anche la coppia?
 

Rita1973

Utente di lunga data
Il grassetto mi fa molto riflettere e mette le cose in tutt'altra prospettiva. Fino a che punto può arrivare una relazione? Chi crede di avere diritti su chi? Il traditore sul tradito o il tradito sul traditore? O entrambi? Quali dinamiche malsane, quali meccanismi inconsapevoli, quali conflitti si creano e si replicano all'infinito? E se quelle dinamiche, quei meccanismi, quei conflitti cessassero...non avrebbe fine anche la coppia?
Posso farti un esempio....
un uomo sposato incontra una donna X... gli piace.. e vede che è una donna in gamba... l'uoomo stufo di stare nella casa e stufo dei figli, e di tutto.. vuole cambiare vita, che fa? prende quest'altra donna X...
questa donna ... poi lui cosa fa? alla fine mette su famgilia, ema vede che anche qui lui si stufa... mica era innamorato... e quindi invece che ricercare un alatra donna per creare un altra famiglia (e sarebbero poi tre) tradisce la sua seconda donna... ma in modo continuo... senza però mai innamorarsi delle sue amanti.. ritorna a casa tranquillo ..
nel fratempo cosa succede? Lui infame e traditore, porta sul palmo della mano la sua seconda moglie, e guai a chi la tocca, e lei guai a provare a tradirlo... lui si sente in diritto nei confronti della moglie.. nel momento in cui dice.. IO posso tradire te.. ma tu me no senno ti fo un cuxx grande così.....
Ecco ci sono anche queste di dinamiche.. ... purtroppo
 

elena

Utente di lunga data
Posso farti un esempio....
un uomo sposato incontra una donna X... gli piace.. e vede che è una donna in gamba... l'uoomo stufo di stare nella casa e stufo dei figli, e di tutto.. vuole cambiare vita, che fa? prende quest'altra donna X...
questa donna ... poi lui cosa fa? alla fine mette su famgilia, ema vede che anche qui lui si stufa... mica era innamorato... e quindi invece che ricercare un alatra donna per creare un altra famiglia (e sarebbero poi tre) tradisce la sua seconda donna... ma in modo continuo... senza però mai innamorarsi delle sue amanti.. ritorna a casa tranquillo ..
nel fratempo cosa succede? Lui infame e traditore, porta sul palmo della mano la sua seconda moglie, e guai a chi la tocca, e lei guai a provare a tradirlo... lui si sente in diritto nei confronti della moglie.. nel momento in cui dice.. IO posso tradire te.. ma tu me no senno ti fo un cuxx grande così.....
Ecco ci sono anche queste di dinamiche.. ... purtroppo
Io ci vedo tanta frustrazione...
 

Rita1973

Utente di lunga data
Io ci vedo tanta frustrazione...
Non lo so... io ci vedo incoscienza... malattia da sesso... e tanto altro....
purtroppo queste dinamiche esistono e le vedo....
Chi non ha coscienza non si sentirà mai in colpa, e penserà comunque che non stia facendo male a nessuno......
 

Eliade

Super Zitella Acida
Ma se voglio bene a una persona le voglio bene a prescindere. Non le voglio bene soltanto se mantiene il ruolo funzionale alla famiglia.
E il bene rimane, ma non puoi sempre sopportare comportamenti sbagliati della persona a cui vuoi bene, soprattutto se questi comportamenti li vedi tutti i giorni.

La lettera di Davide è significativa, perché lui non si è intromesso subito nella vita dei genitori (la madre, praticamente, non la prende nemmeno in considerazione), quello che si è logorato è il rapporto col padre. Si è intromesso nella sua vita quando è arrivato alla sopportazione massima dei comportamenti, sbagliati, del padre. Vedi il loro rapporto prima, lui lo cercava in continuazione, aspettava ore in ospedale solo per poter stare con lui...e ora? Il padre torna a casa e guarda la TV, perché? Perché ormai la sua vita attiva è con l'amante...alla famiglia è rimasta solo la sua presenza fisica.
 

elena

Utente di lunga data
E il bene rimane, ma non puoi sempre sopportare comportamenti sbagliati della persona a cui vuoi bene, soprattutto se questi comportamenti li vedi tutti i giorni.

La lettera di Davide è significativa, perché lui non si è intromesso subito nella vita dei genitori (la madre, praticamente, non la prende nemmeno in considerazione), quello che si è logorato è il rapporto col padre. Si è intromesso nella sua vita quando è arrivato alla sopportazione massima dei comportamenti, sbagliati, del padre. Vedi il loro rapporto prima, lui lo cercava in continuazione, aspettava ore in ospedale solo per poter stare con lui...e ora? Il padre torna a casa e guarda la TV, perché? Perché ormai la sua vita attiva è con l'amante...alla famiglia è rimasta solo la sua presenza fisica.
Attenzione però...noi non sappiamo com'è quel padre con i suoi figli. La lettera di Davide non dice che il padre torna a casa e guarda la tv, ma dice che il padre rifiuta il confronto con la madre adducendo la scusa della tv. Il figlio soffre per un dialogo e un confronto che non ci sono, soffre per qualcos'altro che c'è (l'amante) ma viene taciuto, soffre per questo conflitto e non riconosce più suo padre che al di fuori di tutto questo sembrerebbe comportarsi come se niente fosse (vedi la festa di compleanno a cui si presume abbia partecipato l'intera famiglia). Ora, se questo padre e questa madre si fossero già da tempo onestamente separati, io non penso che Davide avrebbe sofferto di meno. Nella sua lettera vedo qualcosa di ancora profondamente adolescenziale, che non riesco bene a definire ma che forse è dovuto al non riuscire ancora a concepire suo padre e sua madre al di fuori del loro ruolo genitoriale.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Il grassetto mi fa molto riflettere e mette le cose in tutt'altra prospettiva. Fino a che punto può arrivare una relazione? Chi crede di avere diritti su chi? Il traditore sul tradito o il tradito sul traditore? O entrambi? Quali dinamiche malsane, quali meccanismi inconsapevoli, quali conflitti si creano e si replicano all'infinito? E se quelle dinamiche, quei meccanismi, quei conflitti cessassero...non avrebbe fine anche la coppia?
con diversi margini a seconda dei rapporti
il grassetto potrebbe essere la risposta corretta
ed è umano
ma più che tradito e traditore
parlerei di marito e moglie

penso però che quando nella coppia si inserisce la variabile "tradimento" chi crede di avere più diritti che doveri è il traditore
che sia per mero egoismo, come nella stragrande maggioranza dei casi
o come reazione a quanto di malsano c'è già nella coppia (che comunque giustificherebbe un chiarimento o una separazione ma non un tradimento)

dopo, per entrambi, le dinamiche malsane sono un rischio reale
e sotto svariate forme sono anche fisiologiche
ma è importante sapersi fermare
prima che il sassolino malsano diventi valanga di delirio
così che il cessare di quei meccanismi possa diventare l'occasione per ricostruire il rapporto o le due singolarità

se invece il delirio non viene bloccato, ma magari reso solo meno evidente
si impedisce qualunque soluzione
in un senso o nell'altro

e in qualche modo anche questa è una scelta
malsana quanto si vuole in senso generale
ma di entrambi

ci sono anche persone che non sanno vivere "in pace"
nel conflitto ci si crogiolano
ove cessasse (magari per la morte del partner) lo ricreerebbero o perirebbero
 

elena

Utente di lunga data
con diversi margini a seconda dei rapporti
il grassetto potrebbe essere la risposta corretta
ed è umano
ma più che tradito e traditore
parlerei di marito e moglie

penso però che quando nella coppia si inserisce la variabile "tradimento" chi crede di avere più diritti che doveri è il traditore
che sia per mero egoismo, come nella stragrande maggioranza dei casi
o come reazione a quanto di malsano c'è già nella coppia (che comunque giustificherebbe un chiarimento o una separazione ma non un tradimento)

dopo, per entrambi, le dinamiche malsane sono un rischio reale
e sotto svariate forme sono anche fisiologiche
ma è importante sapersi fermare
prima che il sassolino malsano diventi valanga di delirio
così che il cessare di quei meccanismi possa diventare l'occasione per ricostruire il rapporto o le due singolarità

se invece il delirio non viene bloccato, ma magari reso solo meno evidente
si impedisce qualunque soluzione
in un senso o nell'altro

e in qualche modo anche questa è una scelta
malsana quanto si vuole in senso generale
ma di entrambi

ci sono anche persone che non sanno vivere "in pace"
nel conflitto ci si crogiolano
ove cessasse (magari per la morte del partner) lo ricreerebbero o perirebbero
Vero. Mi viene in mente di aver letto da qualche parte che la conflittualità e l'odio riescono a tenere unita una coppia tanto quanto l'amore.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Vero. Mi viene in mente di aver letto da qualche parte che la conflittualità e l'odio riescono a tenere unita una coppia tanto quanto l'amore.
addirittura di più, penso

non è così facile trovare un altro partner in grado di reggere quelle dinamiche che per entrambi sono consuete
 
Stato
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