Boh io non riesco a capire, ma rispetto le idee di tutti, come si faccia a pensarla diversamente
Io invece ricordo quell'episodio di cronaca, di quel bastardo che bruciò la fidanzata, rea di averlo lasciato per mettersi con un altro.
Ricordo gli amici che lo incitavano a dar fuoco alla macchina di lei, a vendicarsi del torto subito.
I parenti di lui che dopo comunque lo definivano "uno a posto".
Lei non c'è più ed è morta nella maniera più orribile.
Lui ha gettato a sua volta la sua vita.
Per cosa?
Ecco: il dovere di chi era accanto a quel disgraziato era di fermarlo prima, aiutarlo a ragionare.
Aiutarlo a capire che le storie finiscono, ed è INUTILE affannarsi a costruire qualcosa che si è rotto, ed è anche peggio vendicarsi per quello che si ritiene un torto, ma non lo è.
E' solo uno dei tanti casi della vita, che a un certo punto prende altre strade, indipendentemente da noi.
Perché noi non possiamo decidere di tenere una donna legata, come fosse una cosa nostra, a noi.
Piuttosto noi possiamo decidere se stare ancora con questa donna dopo che ci ha traditi o andarcene per la nostra strada, ma - A FREDDO - non possiamo stabilire una punizione per lei, per lo sconosciuto che lei ha deciso di amare, per la moglie di questo sconosciuto, per i figli di questa coppia che noi non conosciamo.
Ci fu qualcuno che già 2000 anni fa lo disse, e ancora a noi manca di comprendere che non spetta a noi giudicare o punire, che non siamo così infallibili o perfetti da potercelo permettere e non è neppure da deboli ammetterlo, semmai il contrario.
A una persona tradita spetta solo di prendere coscienza della cosa e decidere che fare della coppia, senza trovare falsi bersagli per poter recuperare l'autostima o falsare il giudizio sulla compagna per non gettare via l'immagine illusoria di lei con cui ha convissuto per anni.
Serve un atto di maturità per capire chi si ha veramente accanto, un'altra persona, fatta di carne, pensante, viva, e soprattutto non nostra.
Se questa persona può piacerci ancora o non piacerci più.
Nient'altro.
Se mai questa persona l'abbiamo amata, il rispetto - in cui lei sicuramente ha mancato, ma che a noi non deve mancare, altrimenti ci macchiamo dello stesso peccato che ci ha fatto così male - presuppone che la si lasci libera di scegliere a sua volta cosa fare del nostro "noi".
Liberamente, non con la paura di ritorsioni da parte nostra o di vendette.
Chi tradisce non è una troia, una cagna, come si legge ormai da parte di omuncoli frustrati sul web, come chi va con donne sposate non è uno stronzo o un bastardo.
Sono persone che fanno scelte, magari sbagliate per noi, ma corrette per chi vive quel rapporto che ha deciso di portare avanti indipendentemente da noi.
L'unica conseguenza è che possa finire, per quel rapporto, un altro rapporto, nel momento in cui per caso (e non per intenzione o delazione) tutto venisse alla luce.
Ed è su questo, sul rapporto di coppia ufficiale, che ci si deve concentrare.
Io noto che in questo thread non se ne è mai accennato.
La cosa mi fa pensare. Negativamente, aggiungo.