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kikko64

Utente Incasinato
'Se'...'se'...'se'.
Ma non è successo.
Non lo ha fatto.
Tu scrivi 'se lo avesse fatto' e immagini quale sarebbe potuta essere la tua reazione, ma puoi appunto solo immaginarlo perchè non è successo.
Sarebbe potuto succedere (puoi negarlo ?) che t'incazzavi con l'amante e finiva lì.
Che le dicevi che quel tipo di considerazioni non le gradivi ma, nonostante questo, avresti continuato a vederla.
Non capisco in base a quale "verità infusa" tu possa permetterti di affermare una cosa del genere ...

Al di là del fatto che tu tendi a "stereotipare" i rapporti fra amanti usando a modello solo la tua esperienza, posso solo dirti che il rapporto che avevo io con la mia amante non era nemmeno paragonabile a quello che, a quanto dici, aveva tua moglie con il suo amante, se non altro per il fatto che con la mia amante MAI mi sono lamentato di mia moglie (e lei MAI si è lamentata del suo compagno) non dando a lei la possibilità, se mai ce ne fosse stato bisogno, di denigrarla in alcun modo (cosa che comunque avevo chiarito sin dall'inizio, non avrei mai accettato).

Nel mio come in altri casi il meccanismo era il seguente :
lei : si lamentava con lui di una serie di cose che mi riguardavano
/lui : coglieva la palla al balzo rafforzando ed esaltando queste 'lamentele', al fine di avvicinarla a sè quanto più possibile e per convincerla - in breve - che io e lei non eravamo fatti l'uno per l'altra/lei: spesso si incazzava con lui per le considerazioni che lui faceva su di me. Perchè ? Meccanismo psicologico semplicissimo : alla fine era lei e solo lei che doveva/poteva lamentarsi di me, lui poteva solo assecondare e ascoltare. Ma infanga oggi, infanga domani, qualcosa colpiva nel segno...
Dal grassetto si evince comunque che fosse sempre tua moglie con le sue lamentele verso di te ad istigare ed in qualche modo giustificare il fatto che lui ti denigrasse ...

Denigrandoti con il suo amante forse lei voleva solo giustificare se stessa ?? non lo so ... non ho parametri oggettivi per rispondere a questa domanda ma certo è che il suo amante aveva di te solo l'immagine che lei gli presentava ... giusta o sbagliata che fosse ... e forse era proprio quell'immagine di te, che LEI per prima aveva messo al centro del loro rapporto, che alla fine entrambi utilizzavano per giustificare se stessi.

Ed anche se io rimango convinto che ci siano migliaia, forse milioni di modi diversi per tradire, in fine dei conti è sempre è comunque lei che ti ha tradito ... lei che ha deciso di tradirti ... non lui.
 

marietto

Heisenberg
E' comprensibile il concetto che vuoi portare avanti, ma parte da un assunto sbagliato: che il tradimento sia accettabile, mentre la gestione impropria della rabbia, successiva alla scoperta, da parte del tradito, no.
Entrambi, per ragioni diverse, sono comportamenti sbagliati, da stigmatizzare.
Non per niente a chi è tradito si consiglia di fare una scelta a ragion veduta, cercando di far luce sul rapporto che ha con la moglie/compagna, senza perdere tempo altrove a cercare responsabilità oltre a quella della persona che lo ha tradito.
Ha di fronte a sé una persona che non lo ha rispettato, che ha mancato a degli impegni e che probabilmente si è anche legata sentimentalmente a un'altra.
Comprendo la rabbia, in un primo momento, ma dopo?
E' utile?
No no, io sono pefettamente d'accordo con quello che hai scritto, ma la mia sensazione è che generalmente, almeno qui, si tenda a lasciare passare il tradimento in cavalleria e ci si scaglia con cattiveria sulla reazione.

Per me sono profondamente sbagliati entrambi, ma credo che se si dice "può succedere" per il tradimento, altrettanto bisogna dire della reazione, pur se si ritiene che sia una cosa sbagliata.

Peraltro, come tu stesso hai raccontato di essere stato vicino a fare, a volte non si tratta neanche di vendetta, ma spesso è un tentativo per tenere lontano e occupato l'amante (Per me sbagliato, se la mia signora ha bisogno di convincimento per stare lontana dall'altro, è meglio che vada, tuttavia per molti credo sia cosi).
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Non capisco in base a quale "verità infusa" tu possa permetterti di affermare una cosa del genere ...
Veramente sei tu che affermi, sulla base di un'ipotetica, cosa avresti fatto.
C'è un sacco di gente che - faccio un esempio - dice che mai e poi mai tradirebbe il partner.
E invece poi lo fa.


Dal grassetto si evince comunque che fosse sempre tua moglie con le sue lamentele verso di te ad istigare ed in qualche modo giustificare il fatto che lui ti denigrasse ...

Denigrandoti con il suo amante forse lei voleva solo giustificare se stessa ?? non lo so ... non ho parametri oggettivi per rispondere a questa domanda ma certo è che il suo amante aveva di te solo l'immagine che lei gli presentava ... giusta o sbagliata che fosse ... e forse era proprio quell'immagine di te, che LEI per prima aveva messo al centro del loro rapporto, che alla fine entrambi utilizzavano per giustificare se stessi.

Ed anche se io rimango convinto che ci siano migliaia, forse milioni di modi diversi per tradire, in fine dei conti è sempre è comunque lei che ti ha tradito ... lei che ha deciso di tradirti ... non lui.
Molto probabilmente il meccanismo è quello che descrivi, e che è molto simile a quello che ho già descritto.
Personalmente non mi sono mai sognato di deresponsabilizzare la mia compagna a sfavore del suo amante (che conosco di persona da più tempo di lei), ho solo detto che la delegittimazione da lei operata nei miei confronti veniva sapientemente fomentata e cavalcata da uno che comunque mi conosceva. Che era la stessa persona che, ripeto, pur conoscendomi, aveva iniziato a corteggiarla con notevole tenacia e determinazione*. Tutto qui.
* = che lei abbia gradito e ci sia stata lo so benissimo.:D
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Quindi se racconto alla moglie di un lui generico - lui che conosco per essere stato al suo primo matrimonio e al funerale di sua madre - posso dire che tutto sommato ho fatto bene o sono solo uno stronzo rancoroso ?:confused:
Ma io mi chiederei piuttosto come possa un amico (nel caso che citi) non curarsi di eventuali o impreviste reazioni delle quali, è di questo sono convinto in questo caso nella fattispecie, si è reso responsabile per la sua parte.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ma io mi chiederei piuttosto come possa un amico (nel caso che citi) non curarsi di eventuali o impreviste reazioni delle quali, è di questo sono convinto in questo caso nella fattispecie, si è reso responsabile per la sua parte.
Non era un amico ma sicuramente un buon conoscente.
Un amico per me è altro e non lo rubricavo, neanche prima, tra questi.
Se non se n'è curato non lo so ma visto quello che è successo direi che se n'è bellamente fottuto, e infatti non credo abbia avuto granchè da dolersi del mio comportamento quando ho informato la moglie.
Del resto, non essendo il mio migliore amico, se non se ne preoccupava la mia compagna non vedo perchè lui avrebbe dovuto farsi scrupoli...è anche vero, però, che dato che ci conoscevamo, e dato che non è un imbecille, sono sicuro che avesse messo in conto una possibile 'reazione'.
Ma si sa, a volte l'ammmore ti spinge ben oltre la ragione.
P.S. : avendolo sentito per telefono quando ero ancora sicuro al 50 % di quello che era successo, e avendo riscontrato un atteggiamento tutt'altro che collaborativo ma, anzi, ai limiti dell'arroganza nel respingere ogni addebito, quando poi ho aggiunto l'altro 50 % che ancora mancava non ho avuto esitazioni.
Se fosse stato collaborativo chessò, magari sarebbe andata diversamente...la verità a volte disarma.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
A me è stato spiegato - da uno che pago e che ne sa più di me e di te - che il tradimento nasce dal 'rancore'.
Ci sei ?
Quindi, lamentarsi con l'amante del proprio compagno/a è cosa comunissima (che sia sbagliato concordo con te ma non è questo il punto).
E questo succede per due motivi :
a) è proprio il rancore - unito ad altro - che spinge una persona ad interessarsi a qualcun'altra che non sia il proprio compagno/a ;
b) è proprio il rancore il motore della relazione adulterina laddove per molti lamentarsi del proprio partner costituisce una giustificazione a quello che stia facendo.
Mica tutti sono capaci di dire (e soprattutto, dirsi) che lo si fa semplicemente perchè ci piace e ci fa stare bene...no no...bisogna 'mostrizzarlo' il partner...
Il punto è che l''altro/a' gioca molto sporco quando non solo asseconda, ma FOMENTA quel rancore e lo cavalca.
Digli a quello che paghi che non è sempre così :D
E per quel che mi riguarda e per chi ho incontrato i coniugi erano un discorso tabù da parte di entrambi
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Digli a quello che paghi che non è sempre così :D
E per quel che mi riguarda e per chi ho incontrato i coniugi erano un discorso tabù da parte di entrambi
Il fatto che se ne parli o meno non vuol dire che la molla non sia quella - inconscia - che si basa sul rancore.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il fatto che se ne parli o meno non vuol dire che la molla non sia quella - inconscia - che si basa sul rancore.
io non ricordo di aver mai provato rancore per mio marito. Sinceramente manco pensandoci mi vengono in mente motivi per avercela avuta con lui. Quella che ho pagato io infatti mi ha sempre detto che mio marito non c'entrava proprio nulla con le motivazioni per cui l'avevo tradito
 

Jim Cain

Utente di lunga data
io non ricordo di aver mai provato rancore per mio marito. Sinceramente manco pensandoci mi vengono in mente motivi per avercela avuta con lui. Quella che ho pagato io infatti mi ha sempre detto che mio marito non c'entrava proprio nulla con le motivazioni per cui l'avevo tradito
Benissimo.
A me è stato spiegato altro.
Ovviamente massimo rispetto per la tua opinione e per quella di chi hai 'pagato'. :up:
 
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JON

Utente di lunga data
Non era un amico ma sicuramente un buon conoscente.
Un amico per me è altro e non lo rubricavo, neanche prima, tra questi.
Se non se n'è curato non lo so ma visto quello che è successo direi che se n'è bellamente fottuto, e infatti non credo abbia avuto granchè da dolersi del mio comportamento quando ho informato la moglie.
Del resto, non essendo il mio migliore amico, se non se ne preoccupava la mia compagna non vedo perchè lui avrebbe dovuto farsi scrupoli...è anche vero, però, che dato che ci conoscevamo, e dato che non è un imbecille, sono sicuro che avesse messo in conto una possibile 'reazione'.
Ma si sa, a volte l'ammmore ti spinge ben oltre la ragione.
P.S. : avendolo sentito per telefono quando ero ancora sicuro al 50 % di quello che era successo, e avendo riscontrato un atteggiamento tutt'altro che collaborativo ma, anzi, ai limiti dell'arroganza nel respingere ogni addebito, quando poi ho aggiunto l'altro 50 % che ancora mancava non ho avuto esitazioni.
Se fosse stato collaborativo chessò, magari sarebbe andata diversamente...la verità a volte disarma.
Il punto è questo. In questi casi si corrono dei rischi, il fatto che ci si muova nel "buio" significa anche che si è coscienti del peso delle responsabilità.

Magari la moglie, benché delusa, ti ringrazia pure.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Il punto è questo. In questi casi si corrono dei rischi, il fatto che ci si muova nel "buio" significa anche che si è coscienti del peso delle responsabilità.

Magari la moglie, benché delusa, ti ringrazia pure.
Mi ha ringraziato TRE volte quel giorno.
Perchè, come disse quando avevo appena iniziato a parlare, 'qualcosa l'avevo intuita'.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ambeh!

Come vedi di un argomento si possono avere opinioni divergenti, ma anche tutte giuste, ognuna per proprio conto.
Certo.
Questa - la mia opinione - è però 'vita vissuta' (come lo è quella di Danny che ha un'opinione divergente ma della quale ho profondo rispetto).
Il resto spesso è 'teoria'. :)
 
Ultima modifica:

JON

Utente di lunga data
Anni fa....torno a casa, mia moglie mi dice che al telefono (che avevo lasciato in casa) aveva chiamato un uomo alquanto alterato. Lo richiamo e questo comincia subito ad insinuare che avessi una tresca con la sua ragazza, non sapevo chi fosse ne di cosa parlasse. Tra l'altro quello era un periodo nel quale non avevo nemmeno il tempo di guardarmi allo specchio....bimbi piccoli, pannolini, pappe e cazzi vari. Ero estraneo ai fatti ma lui era convinto del contrario. Era incalzante, e siccome sapevo cosa significasse trovarsi in quei momenti cominciai a parlarci e ad assecondarlo nonostante mi ritenesse un bastardo infame.

Insomma, non riuscivo a calmarlo. Non era uno scherzo e nel frattempo cercavo di capire da dove mi arrivasse. Finchè non gli chiedo "scusa, ma che numero hai fatto", e lui guardando il foglio dove lo aveva annotato "il 6237625376", e io "eh, ma non è il mio numero". Per l'agitazione aveva scambiato uno dei numeri con un altro ed aveva beccato me. Si scusò e chiuse, ci rimasi male e sinceramente mi dispiaceva anche, tanto che se avessi potuto avrei fatto di più.

Ma, anche se per errore, dopo aver vestito per un momento gli abiti di un amante io francamente il peso di quelle responsabilità lo sentivo eccome. Altrimenti lo avrei mandato a quel paese senza nemmeno farlo parlare. Tra l'altro oltre ad affrontare me, aveva allertato anche mia moglie senza volerlo. Aveva fatto un casotto, ma non lo biasimo.

Che poi la faccenda mi ha fatto pure riflettere, se fosse stato vero mi sarei vergognato come un ladro.
 

Essenove

Utente di lunga data
Amarezza.

Caro Jim, il dolore misto al tuo carattere qui ti ha davvero fatto perdere.

Hai perso quando la tua compagna ha preferito fare sesso con un altro che con te. Perché lei ha desiderato più un altro di te.
Hai perso quando hai provato a danneggiare l'altro - quello preferito dalla tua compagna a te - andando a raccontare tutto a casa sua.
Hai perso quando hai creato inutile dolore a chi era ignaro - al di là dei ringraziamenti cosa pensavi potesse dirti ? - o anche a chi è stato preferito a te.

Da un'esperienza negativa si può crescere. Non mi sembra tu l'abbia fatto perché nutri e hai nutrito rancore.
E' durissimo da digerire un tradimento. Vendette e simili non fanno che rendere più amaro il tutto.

Alla fine, ed è la cosa più dura da realizzare, per quanto sia un atto deprecabile da un punto di vista morale, il traditore ha tradito perché gli/le mancava qualcosa e/o ha trovato chi offriva, in quel momento di più. Non è affatto una giustificazione.

Consiglio mio, che non sono nessuno: guarda te stesso. Capisci dove hai perso una persona a cui tieni e impara. Così da loser diventerai una persona migliore in questa storia.
 

lothar57

Utente di lunga data
A me è stato spiegato - da uno che pago e che ne sa più di me e di te - che il tradimento nasce dal 'rancore'.
Ci sei ?
Quindi, lamentarsi con l'amante del proprio compagno/a è cosa comunissima (che sia sbagliato concordo con te ma non è questo il punto).
E questo succede per due motivi :
a) è proprio il rancore - unito ad altro - che spinge una persona ad interessarsi a qualcun'altra che non sia il proprio compagno/a ;
b) è proprio il rancore il motore della relazione adulterina laddove per molti lamentarsi del proprio partner costituisce una giustificazione a quello che stia facendo.
Mica tutti sono capaci di dire (e soprattutto, dirsi) che lo si fa semplicemente perchè ci piace e ci fa stare bene...no no...bisogna 'mostrizzarlo' il partner...
Il punto è che l''altro/a' gioca molto sporco quando non solo asseconda, ma FOMENTA quel rancore e lo cavalca.
Concordo con Farfalla e Nicka,mai successo...e se permetti ho una certa esperienza.I partners non si nominano neanche
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
1. Che tu le rovini la vita è tutto da dimostrare. Magari gliela salvi.

2. Se vai a scopare in giro, che siano libere/i o impegnate/i (perchè magari alla fine da tua moglie/tuo marito ci va l'amante single che vorrebbe di più...) sei TU che metti la tua famiglia in gioco e sulla linea di tiro. Quindi lo/a stronzo/a resti tu, a mio parere; poi se la tua "salvezza" la metti nelle mani di quello/a a cui trombi la moglie o il marito, oltre che stronzo/a sei anche abbastanza coglione/a.

3.Questa è la mia opinione, poi fate vobis, mi rendo conto che in un mondo dove non è mai nostra responsabilità ma colpa dei venti, dell'effetto serra, della briscola bastoni e io c'ho coppe, può essere un concetto faticoso da accettare...
Attenzione: io non ho scritto che vendicarsi, in qualsiasi forma, sia positivo, ma che non mi sta bene che la reazione sia considerata più riprovevole dell'azione.

1.Anche l'amante non sa se a casa hai 4 figli oppure no, o se il vostro matrimonio senza il suo intervento, sarebbe durato per sempre. Perchè lui può correre il rischio e il tradito no? Trombare vince su tutto?

2.Ma lo stesso vale per chi da sposato/a tromba tua moglie/marito. La famiglia se la gioca lui/lei. Non può dare la colpa all'avverso destino, se qualcuno dei coinvolti si rompe i coglioni e vuota il sacco. E se contava sul silenzio di quella persona, trattasi anche di coglionaggine.
Non sei tu che decidi se il tradito debba prendersela con te con la compagna/il compagno o con l'amante, o con entrambi. E' lui. Tu hai già piegato le "regole" a tuo favore, se lui fa lo stesso è al massimo esecrabile esattamente come te. Non di più.

3. Mi sembra d'aver letto ripetutamente l'amante non c'entra nulla. E' esattamente questo concetto, IMO.

Ancora... Di questo al tradito non frega (giustamente) una mazza...

Lui reagisce come può e come crede.

E se la sua reazione non è violenta ha lo stesso diritto che hanno avuto gli altri due di esercitarla. PUNTO.

La seconda parte poi è proprio falsa. la maggior parte dei tradimenti hanno ben poco a che fare con l'amore...
IMO
No no, io sono pefettamente d'accordo con quello che hai scritto, ma la mia sensazione è che generalmente, almeno qui, si tenda a lasciare passare il tradimento in cavalleria e ci si scaglia con cattiveria sulla reazione.

Per me sono profondamente sbagliati entrambi, ma credo che se si dice "può succedere" per il tradimento, altrettanto bisogna dire della reazione, pur se si ritiene che sia una cosa sbagliata.

Peraltro, come tu stesso hai raccontato di essere stato vicino a fare, a volte non si tratta neanche di vendetta, ma spesso è un tentativo per tenere lontano e occupato l'amante (Per me sbagliato, se la mia signora ha bisogno di convincimento per stare lontana dall'altro, è meglio che vada, tuttavia per molti credo sia cosi).

Come se l'avessi scritto io.



Se mai questa persona l'abbiamo amata, il rispetto - in cui lei sicuramente ha mancato, ma che a noi non deve mancare, altrimenti ci macchiamo dello stesso peccato che ci ha fatto così male - presuppone che la si lasci libera di scegliere a sua volta cosa fare del nostro "noi".

Danny, a chi si manca di rispetto andando a riferire al co-tradito cosa è accaduto? Al coniuge? Non mi pare il caso; pretendere anche di "coprirlo" mi sembra eccessivo. Al co-traditore? Idem. Alla persona magari sconosciuta con la quale si cerca un contatto? Si, secondo chi sostiene la tua/vostra tesi.
Allora, trattasi perlopiù di uno sconosciuto/a che si va ad informare sulla reale, reale, non cazzate, condotta del proprio coniuge. Non gli si manca di rispetto, anzi gli si forniscono strumenti il cui uso è a sua discrezione. Gli si dà una possibilità, gli si aprono gli occhi, si riferisce una verità che lo coinvolge. Che gli piaccia o meno, che lo aiuti o lo distrugga è quanto accade veramente ciò che gli si dice. Ovviamente la domanda che sorge spontanea è se si ha il diritto di informarlo, a chi spetta farlo. Di solito, dal mio punto di vista e genericamente parlando, chi ama si assume la responsabilità e l'onere anche di mettere di fronte qualcun altro ad una qualche verità scomoda, anche se in questo caso non si ama, si è sconosciuti perlopiù, ma proprio per questo il discorso del rispetto non saprei dove appoggiarlo.

Tutto il tuo pensare sull'opportunità invece di consigliare diversamente, smorzare e concentrarsi sulla coppia lo condivido a latere. Come altro canale.


Sono persone che fanno scelte, magari sbagliate per noi, ma corrette per chi vive quel rapporto che ha deciso di portare avanti indipendentemente da noi.
Perchè non riconoscere anche alle persone che decidono non di vendicarsi, ma di comunicare a chi è nella sua stessa posizione, quanto accade nella sua vita a propria insaputa, lo stesso diritto di fare egualmente delle scelte? Corrette per chi vive la condizione di essere stato ingannato. Indipendentemente da noi.
 
Stato
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