Che botta !!

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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Perchè quella parte della mia vita è mia e non lo riguarda se non nel semplice parlare di cazzate
Come sia mio marito, il padre dei miei figli con me non sono affari suoi.
C'è una parte offlimits per me
Ed è questa parte che se superata rende per me molto più grave il tradimento
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Amarezza.

Caro Jim, il dolore misto al tuo carattere qui ti ha davvero fatto perdere.

Hai perso quando la tua compagna ha preferito fare sesso con un altro che con te. Perché lei ha desiderato più un altro di te.
Hai perso quando hai provato a danneggiare l'altro - quello preferito dalla tua compagna a te - andando a raccontare tutto a casa sua.
Hai perso quando hai creato inutile dolore a chi era ignaro - al di là dei ringraziamenti cosa pensavi potesse dirti ? - o anche a chi è stato preferito a te.

Da un'esperienza negativa si può crescere. Non mi sembra tu l'abbia fatto perché nutri e hai nutrito rancore.
E' durissimo da digerire un tradimento. Vendette e simili non fanno che rendere più amaro il tutto.

Alla fine, ed è la cosa più dura da realizzare, per quanto sia un atto deprecabile da un punto di vista morale, il traditore ha tradito perché gli/le mancava qualcosa e/o ha trovato chi offriva, in quel momento di più. Non è affatto una giustificazione.

Consiglio mio, che non sono nessuno: guarda te stesso. Capisci dove hai perso una persona a cui tieni e impara. Così da loser diventerai una persona migliore in questa storia.
Ciao,
'loser' è il titolo di uno dei miei brani preferiti, quindi grazie per il finale.
Quanto al resto :
1. non ho perso una partita che non giocavo, e che altri giocavano alle mie spalle.
2. mi ha ringraziato, e tanto basta.
3. non nutro rancore. Non nutro granchè rispetto per opinioni che negano recisamente la possibilità di mettere in difficoltà chi ha contribuito a farti del male, soprattutto se tali opinioni provengono da chi in certe situazioni non s'è mai trovato.
4. No, non è una giustificazione, è un'ovvietà. Così come è del pari ovvio - ma ti guardi bene dallo scriverlo - che quel cercare all'esterno quel qualcosa che gli mancava è sostanzialmente una grandissima vigliaccata.
Detto questo, ci sono persone che si perdono per i fatti loro, e al di là di ovvie e tutto sommato ordinarie mancanze da parte del tradito, credo che anzitutto chi si è perso per qualcun altro debba capire i perché ed i percome.
Io so bene dove ho sbagliato ma non sono i punti che tu indichi.
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Come se l'avessi scritto io.






Danny, a chi si manca di rispetto andando a riferire al co-tradito cosa è accaduto? Al coniuge? Non mi pare il caso; pretendere anche di "coprirlo" mi sembra eccessivo. Al co-traditore? Idem. Alla persona magari sconosciuta con la quale si cerca un contatto? Si, secondo chi sostiene la tua/vostra tesi.
Allora, trattasi perlopiù di uno sconosciuto/a che si va ad informare sulla reale, reale, non cazzate, condotta del proprio coniuge. Non gli si manca di rispetto, anzi gli si forniscono strumenti il cui uso è a sua discrezione. Gli si dà una possibilità, gli si aprono gli occhi, si riferisce una verità che lo coinvolge. Che gli piaccia o meno, che lo aiuti o lo distrugga è quanto accade veramente ciò che gli si dice. Ovviamente la domanda che sorge spontanea è se si ha il diritto di informarlo, a chi spetta farlo. Di solito, dal mio punto di vista e genericamente parlando, chi ama si assume la responsabilità e l'onere anche di mettere di fronte qualcun altro ad una qualche verità scomoda, anche se in questo caso non si ama, si è sconosciuti perlopiù, ma proprio per questo il discorso del rispetto non saprei dove appoggiarlo.

Tutto il tuo pensare sull'opportunità invece di consigliare diversamente, smorzare e concentrarsi sulla coppia lo condivido a latere. Come altro canale.




Perchè non riconoscere anche alle persone che decidono non di vendicarsi, ma di comunicare a chi è nella sua stessa posizione, quanto accade nella sua vita a propria insaputa, lo stesso diritto di fare egualmente delle scelte? Corrette per chi vive la condizione di essere stato ingannato. Indipendentemente da noi.
beh.. è vero.. indubbiamente, il neretto...
se togliamo la discriminante che lo informi perché "ferito/a" e lo informeresti comunque, fosse chiunque, mai visto ne conosciuto, persino di una città diversa, un tale di Berlino la cui moglie è venuta in vacanza qui 3 giorni e ha fatto le diavolerie in camera sua... e io alla reception dell'hotel ho visto di tutto, e come animato da una sorta di "senso civico" informo, allora il discorso fila..

è una impostazione generale

altrimenti non è proprio senso civico... ma interesse specifico (e legittimo per carità) alla rivalsa

però vedi la questione è che indubbiamente entri a condizionare la vita altrui DELIBERATAMENTE

anche chi ha fatto qualcosa con il nostro/a partner ci ha condizionato la vita, avendolo saputo, ma lui non lo voleva affatto questo, non ci pensava proprio (almeno in svariati casi, forse non tutti, ma parecchi di sicuro)

e c'è una discreta differenza secondo me, tra il venir sgamati e finir col ferire INVOLONTARIAMENTE, e reagire DELIBERATAMENTE

Che poi si può fare, nessuno lo vieta, ci mancherebbe... si fa per discorrere.

ma se io divento tuo amante perché sono infatuato di te, non divento amante tuo perché voglio DELIBERATAMENTE rovinar la tua famiglia, mentre se mia moglie scopre tutto e informa tuo marito, lei vuole DELIBERATAMENTE crear del casino in casa tua

e qui non si scappa... è logica
 
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kikko64

Utente Incasinato
Il fatto che se ne parli o meno non vuol dire che la molla non sia quella - inconscia - che si basa sul rancore.
Su questo puoi anche aver ragione ... ma, nel mio caso, più che di rancore (non ho mai pensato di vendicarmi dei tradimenti di mia moglie tradendola a mia volta) si trattò di "mancanza": mi mancava molto la parte "fisica" del rapporto con mia moglie che, per sua volontà, era del tutto assente.
La mia amante colmò questa mancanza con il patto reciproco che il nostro rapporto sarebbe stato "confinato" solo ed esclusivamente alla sfera sessuale.
Anche per questo motivo, nessuno dei due fece mai cenno ai problemi con i rispettivi compagni ... quando eravamo insieme esistevamo solo noi e come spesso diceva lei "ora ci siamo solo noi e tutti gli altri sono fuori di qui ..."

La storia è finita esattamente nel momento in cui entrambi ci siamo resi conto che c'era il rischio che in nostro rapporto "sconfinasse" ...
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Su questo puoi anche aver ragione ... ma, nel mio caso, più che di rancore (non ho mai pensato di vendicarmi dei tradimenti di mia moglie tradendola a mia volta) si trattò di "mancanza": mi mancava molto la parte "fisica" del rapporto con mia moglie che, per sua volontà, era del tutto assente.
La mia amante colmò questa mancanza con il patto reciproco che il nostro rapporto sarebbe stato "confinato" solo ed esclusivamente alla sfera sessuale.
Anche per questo motivo, nessuno dei due fece mai cenno ai problemi con i rispettivi compagni ... quando eravamo insieme esistevamo solo noi e come spesso diceva lei "ora ci siamo solo noi e tutti gli altri sono fuori di qui ..."

La storia è finita esattamente nel momento in cui entrambi ci siamo resi conto che c'era il rischio che in nostro rapporto "sconfinasse" ...
Non ho ragione io ma al limite chi me lo ha spiegato.😀
Le motivazioni che ti hanno spinto a tradire le trovo degne di massima considerazione (a patto che PRIMA tu abbia più volte parlato con tua moglie di questa tua umanissima esigenza) , tanto che ci aprirei un thread sul tema*.
Anch'io ho vissuto un tradimento simile al tuo, solo che la scelta di 'chiudere' l'ho fatta solo io.
*P.S. : per non andare OT ho aperto sul punto apposito thread.
http://www.tradimento.net/49-amore-...vi-sessuali-e-legittimo?p=1746851#post1746851
 
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Jim Cain

Utente di lunga data
beh.. è vero.. indubbiamente, il neretto...
se togliamo la discriminante che lo informi perché "ferito/a" e lo informeresti comunque, fosse chiunque, mai visto ne conosciuto, persino di una città diversa, un tale di Berlino la cui moglie è venuta in vacanza qui 3 giorni e ha fatto le diavolerie in camera sua... e io alla reception dell'hotel ho visto di tutto, e come animato da una sorta di "senso civico" informo, allora il discorso fila..

è una impostazione generale

altrimenti non è proprio senso civico... ma interesse specifico (e legittimo per carità) alla rivalsa

però vedi la questione è che indubbiamente entri a condizionare la vita altrui DELIBERATAMENTE

anche chi ha fatto qualcosa con il nostro/a partner ci ha condizionato la vita, avendolo saputo, ma lui non lo voleva affatto questo, non ci pensava proprio (almeno in svariati casi, forse non tutti, ma parecchi di sicuro)

e c'è una discreta differenza secondo me, tra il venir sgamati e finir col ferire INVOLONTARIAMENTE, e reagire DELIBERATAMENTE

Che poi si può fare, nessuno lo vieta, ci mancherebbe... si fa per discorrere.

ma se io divento tuo amante perché sono infatuato di te, non divento amante tuo perché voglio DELIBERATAMENTE rovinar la tua famiglia, mentre se mia moglie scopre tutto e informa tuo marito, lei vuole DELIBERATAMENTE crear del casino in casa tua

e qui non si scappa... è logica
'LA SUA COLPEVOLEZZA CONSISTEVA NEL NON FARE ALCUN TENTATIVO DI GOVERNARE I PROPRI SENTIMENTI CON UNA CAUTA E SOTTILE INDAGINE SULLE EVENTUALI CONSEGUENZE'
(THOMAS HARDY)
 
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Andrea Lila

Utente di lunga data
Vorrei porre una domanda (spero che al nostro nuovo amico, anche se non si parla direttamente di lui ma delle nostre storie, possa essere tutto utile comunque).

Dunque chi vive una storia clandestina se la gode nei limiti del possibile senza intralci dovute alle ire funeste del coniuge. Mettiamo un anno, due. Poi viene tutto alla luce e il tradito passa mesi a rompergli le scatole sui perchè, i percome, si va in analisi, si scandaglia tutto fino al dettaglio più infimo e infido e le cose, se si decide di ricostruire, ripartono piano piano, acciaccate ma vive.
Bene.
In tutto questo incedere capitano occasioni che risvegliano gli istinti più beceri del tradito che ogni tanto, mettiamo mensilmente tanto per dare un'idea, ha voglia di riparlarne. Magari di ridire le stesse cose, magari per analizzare qualche dettaglio emotivo che in quel momento lo tormenta.. E succede che il traditore si sorprende :eek:; non si riesce a spiegare il perchè ancora l'altro abbia tale bisogno. Fila tutto liscio, va tutto bene, ci amiamo più di prima e tu rompi ancora i maroni?
Qualcuno capisce che è frustrantissima questa cosa?

Lui si è vissuto tutta la sua storia, inizio, clou e fine, impiegando tutto il tempo che ha ritenuto necessario, nella fattispecie due anni fra un frizzo e un lazzo, e io dovrei, dopo un anno e mezzo dalla scoperta, metterci una pietra tombale sopra e dimenticare tutto? Come fa a non capire che così come lui ha avuto bisogno di un anno di tempo per smorzare tutto il trallallero che aveva messo in piedi, anch'io necessito di un tempo lungo per mettermi il cuore in pace come ha fatto lui?

Come si fa a non capire che emozione è un innamoramento/infatuazione e emozione è il doverselo smazzare da tradito? E che nel campo dell'emotività e dei sentimenti, una volta avviati, c'è da trottare per guidarli perchè quelli vivono di vita propria? E' proprio tanto difficile fare un parallelismo fra una cosa bella che si è vissuta e che ha richiesto tempo per nascere, essere curata e poi uccisa e una cosa terribile che ti è piombata sulla testa e che devi curare a lungo per debellarla?
Per me è scontatissimo, sono strana io?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Intanto ciao e buona giorno.:D
Sai per me non è importante quante corna possa avere.
Io ho sempre studiato le reazioni delle persone sotto stress.......
Per me la reazione di questo soggetto,è la tipica reazione di chi MAI avrebbe pensato di avere una donna,che festeggia al ristorante,e pochi giorni dopo finisce a scopare dentro un albergo con l'istruttore della palestra.
Io non mi sento di giudicare una reazione non lucida,io mi chiedo che idea noi uomini abbiamo delle donne che abbiamo vicino.
LE CONOSCIAMO?O le conosciamo per quello che le vogliamo conoscere e le consideriamo per quello che ci fa comodo considerare?
Ora le donne ovviamente non son tutte uguali,ma ecco,ci son le donne che vanno a cena con il proprio uomo per festeggiare un anniversario,e pochi giorni dopo sono in albergo con l'istruttore della palestra,e una volte beccate ti dicono:ho fatto una cazzata.
A quel punto non serve più andare dall'amante,sputtanarlo,pisciargli sulla macchina,alla fine bisogna prendere atto che la donna che abbiam vicino è anche quella donna,e dobbiam scegliere se continuare sapendo chi è...o lasciare stare.....PUNTO.
Uomo o donna è lo stesso.
A me hanno sempre detto è ANCHE questo.
L'amante è stato solo un mezzo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Riporto quanto sul punto ha scritto @Andrea Lila, magari t'è sfuggito. Meglio di così non si può spiegare.
"NON è per colpire l'amante che si fa, ma per se stessi, per tante ragioni. Perchè semplicemente ti fa stare bene, anche solo per un giorno. Perchè non meritavi di essere colpito nel midollo, perchè sei impotente, perchè non puoi cambiare di una virgola quello che è successo, perchè se non fai qualcosa crepi, perchè hai sete di giustizia, perchè rosichi che l'amante viva la sua vita serena mentre tu scoppi, perchè perchè perchè."
No è per deviare la rabbia e non prendersela con il partner.
Non che si debba obbligatoriamente esprimere la rabbia. Anche la rabbia va capita. Io capisco di più lo sconcerto, il dolore, il senso di disorientamento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Da tradita, non lo so se mi avrebbe fatto piacere o meno. Probabilmente avrebbe solo accelerato un processo che poi è arrivato naturalmente con i miei tempi...
"Non dire una verità a chi non è pronto ad ascoltarla!"

Tutti noi viviamo in un equilibrio difficile da spiegare, io mi farei lo stesso scrupolo nel rivelare la cosa ad un amica, una sorella, una persona a me cara. A volte (forse proprio come me) non si cercano le prove di quello che intuiamo per non doverci trovare di fronte ad una decisione.
Non è il momento, forse. Oppure non lo sarà mai.

Sono sicura che è stata la decisione migliore aprire quel cellulare e scoprire la verità ma lo è stata in quel momento, con il mio modo e con l'orgoglio anche di averla cercata quella verità (e i sensi di colpa per non averlo fatto prima). E' un percorso personale difficile e come tale secondo me va trattato.
Quindi è giusto e umanamente ammirevole secondo me avere dei dubbi nel dirlo.

Capisco anche che è in qualche modo "giusto" per il tradito che il co-traditore subisca per le sue azioni ma secondo me prima di intraprendere questa azione che comunque porterà una conseguenza importante per tutti le parti fare i conti con il proprio senso morale.

Io da tradita non lo farei. Il mio senso morale non me lo permetterebbe, il mio dolore non sarebbe alleviato e non avrei comunque ottenuto giustizia per i "torti" da me subiti.
Infatti non mi è passato per la testa di interferire nella vita altrui. Ho detto che io avrei preferito saperlo prima.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No danny, non è così. Non si può godere del male, eventualmente, inferto ad altri. Ci sono momenti topici nella vita in cui la propria bolla è predominante su tutto il resto del mondo. Uno di questi è la sbandata per una terza persona, un altro è il momento della scoperta da parte di chi è stato tradito. Sono eventi concatenati, l'uno causa dell'altro; una specie di effetto a catena di situazioni limite.
Non si può chiedere all'innocente di essere irreprensibile e farne una questione morale quando in quella questione ci è stato trascinato suo malgrado. Per me non è corretto proprio anche solo appellarsi alle sue qualità di responsabilità, non glielo si può chiedere.
Mio marito in questo, secondo me, è stato bravo. Mi ha lasciata libera di muovermi come credevo senza mai tentare, magari con la scusa di preservare l'altro innocente (forse, chissà), di guidarmi o suggerirmi una qualsiasi postura. Anzi, a dirla tutta, mi ha anche esplicitamente chiesto, semmai ne avessi avuto il bisogno, di rivelare tutto al marito col rischio di prendersi pure qualche mazzata in testa.

Non so chi, forse @Jim Cain, ha detto che l'atteggiamento dell'amante conta, e sono d'accordo. Nel mio caso l'ho graziata perchè me l'ha chiesto esplicitamente, chiedendomi perdono (ah ah) in lacrime. Sono quasi certa che se si fosse mostrata un tantino strafottente col cavolo che avrei lasciato il marito ignaro; magari la sua è stata solo una patetica sceneggiata finalizzata a salvarsi il culo, ma tant'è, comunque ha dovuto strisciare, seppure per finta (ma non credo). Si è umiliata in ogni caso da sola; infierire ulteriormente sarebbe stato, seppur lecito (continuo a pensarlo) da cattiva, cosa che non sono. Magari fulminata, come mi hanno appena detto in privato, ma cattiva proprio no.



Anche l'amante non sa nulla dello stato dell'arte della casa nella quale fa squillare continuamente il telefono, eppure insiste magari per anni senza porsi nessun tipo di problema. Perchè dovrei avere riguardi per lei che per prima si è accomodata nella mia famiglia?


Nel mio precedente matrimonio anche a me sarebbe stato utilissimo che qualcuno mi mettesse almeno una pulce nell'orecchio. Invece tutti sapevano e tacevano. Lui ci aveva provato con le vicine di casa, con mia sorella, con le mie amiche, con le cugine, con le maestre e con chiunque respirasse; a volte gli è andata bene, altre ha ricevuto picche, ma tutto ciò le anime pie sono venute a riferirmelo solo dopo la separazione che io ho fortemente voluto per ragioni indipendenti dalle corna. Il messaggero riporta cose vere accadute o che stanno accadendo, e se il suo assumersi il ruolo non è determinato dalla volontà deliberata di fare male, ma di fare bene a se stesso o comunque di colpire qualcuno che l'ha ferito a morte, ben venga per me.

Ovvio ovvio ovvio che tutto questo discorso è parallelo a quello principale che riguarda il consorte di cui in questo frangente ci stiamo poco occupando.
Il caso dell'amante insistente è particolare perché agisce attivamente dopo la scoperta. Non è il caso in oggetto, però.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Il caso dell'amante insistente è particolare perché agisce attivamente dopo la scoperta. Non è il caso in oggetto, però.
Nel mio caso ha agito una sola volta dopo la scoperta e da brava bambina ubbidiente ha obbedito agli ordini del padrone che le ha detto di stare a cuccia.
Io parlavo, nel post che hai quotato, proprio dell'insistenza durante la storia. Sai com'è, un amore profondo va nutrito quotidianamente anche a distanza. Da parte di entrambi, naturalmente.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Ci si innamora anche frequentandosi e piacendosi. Pian piano. Senza che vi sia stata alcuna intenzione o volontà che accadesse. Dopo puoi solo frenare gli sviluppi se ritieni che non siano il momento o le circostanze più adatti.
Ma la tipa non l'avresti frequentata se non ci fossero stati i fatti pregressi. Così come se non fossimo stati traditi non ci saremmo mai conosciuti io e te.
Un tradimento crea molte situazioni a cascata, alcune positive.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Vorrei porre una domanda (spero che al nostro nuovo amico, anche se non si parla direttamente di lui ma delle nostre storie, possa essere tutto utile comunque).

Dunque chi vive una storia clandestina se la gode nei limiti del possibile senza intralci dovute alle ire funeste del coniuge. Mettiamo un anno, due. Poi viene tutto alla luce e il tradito passa mesi a rompergli le scatole sui perchè, i percome, si va in analisi, si scandaglia tutto fino al dettaglio più infimo e infido e le cose, se si decide di ricostruire, ripartono piano piano, acciaccate ma vive.
Bene.
In tutto questo incedere capitano occasioni che risvegliano gli istinti più beceri del tradito che ogni tanto, mettiamo mensilmente tanto per dare un'idea, ha voglia di riparlarne. Magari di ridire le stesse cose, magari per analizzare qualche dettaglio emotivo che in quel momento lo tormenta.. E succede che il traditore si sorprende :eek:; non si riesce a spiegare il perchè ancora l'altro abbia tale bisogno. Fila tutto liscio, va tutto bene, ci amiamo più di prima e tu rompi ancora i maroni?
Qualcuno capisce che è frustrantissima questa cosa?

Lui si è vissuto tutta la sua storia, inizio, clou e fine, impiegando tutto il tempo che ha ritenuto necessario, nella fattispecie due anni fra un frizzo e un lazzo, e io dovrei, dopo un anno e mezzo dalla scoperta, metterci una pietra tombale sopra e dimenticare tutto? Come fa a non capire che così come lui ha avuto bisogno di un anno di tempo per smorzare tutto il trallallero che aveva messo in piedi, anch'io necessito di un tempo lungo per mettermi il cuore in pace come ha fatto lui?

Come si fa a non capire che emozione è un innamoramento/infatuazione e emozione è il doverselo smazzare da tradito? E che nel campo dell'emotività e dei sentimenti, una volta avviati, c'è da trottare per guidarli perchè quelli vivono di vita propria? E' proprio tanto difficile fare un parallelismo fra una cosa bella che si è vissuta e che ha richiesto tempo per nascere, essere curata e poi uccisa e una cosa terribile che ti è piombata sulla testa e che devi curare a lungo per debellarla?
Per me è scontatissimo, sono strana io?
posso rispondere per la mia personale esperienza...
finché il neretto non è superato da parte di chi ha subito (io ho subito, tu hai subito, altri leggo che hanno subito) la cosa non può dirsi superata.. non completamente

c'è la tentazione di ritornare indietro di richiedere, di rianalizzare, di ricomprendere come e perché... di interfacciarsi con l'altro... ecco questo neretto lo sottolineo...

io ho superato nel momento in cui ho deciso di interfacciarmi con me stesso e non con mia moglie... che aveva detto tutto, aveva ammesso tutto, tra lacrime e disperazione non aveva rinnegato NULLA di quanto aveva fatto (e devo dire che l'ho stimata per non essersi arrampicata sugli specchi con balle cosmiche, ma la verità e la sincerità si paga, non è gratis, specie se è scomoda)

resti solo.. SOLO .. e ogni tentativo di aggrapparsi e riparlarne e rianalizzare, e ricapire, e rielaborare, è.. fu... dal mio punto di vista, un disperato tentativo di uscire dalla SOLITUDINE di me

e non ci esci col sorrisino, con la cenetta, con l'intimo di pizzo per te.. ti si fa di mezzo quel contrasto e vedi rosso, e ti senti lusingato e imbrogliato, importante e deficiente, ti senti come.. non si sa come ti senti.. :(

e una attenzione in più la prendi male... o la prendi bene.. come la prendi??

dici: che bravo/a vedi? mi ama davvero, vuol "recuperare"..

e poi.. ma che cazzo recupera?? cazzo!!

e ti giri la medaglia e dici: aah.. vuol recuperare questa merda.. e già.. e io sono un coglione che abbocca..

e insomma... è una dinamica che personalmente non andava bene per me... e parlo per me

perché c'è anche quello/a che lo porti a mangiare il pesce in Versilia e è tutto felice.. io no

o c'è quello/a che lo porti in crociera ed è tutto felice.. io no

e c'è quello che si sente che l'altro "si impegna" col pesce e la crociera, e il pizzo, e il cazzo...

io no

e se ero su questa dinamica, io oggi ero ancora lì con la rogna addosso, e la rabbia che sbavavo.. pronto a saltare agli occhi

la riconosco dentro di me..

per cui... non è questione di "curare a lungo".. per ME.. è stato questione di far qualcosa di strano, inspiegabile, egoistico forse... io non te lo so spiegare....

ma se avessi attivato quella dinamica li.. oggi.. e sono passati anni e anni.. sarei ancora qui.. anche inconsapevolmente con la bava alla bocca, e col dente avvelenato... col portafoglio con dentro il mio debito da riscuotere non ancora estinto... pronto da esibire al primo problema, alla prima situazione strana, alla prima discussione che monta sopra le righe...

tutto qui... (sfogo della sera)
 
Ultima modifica:

Andrea Lila

Utente di lunga data
posso rispondere per la mia personale esperienza...
finché il neretto non è superato da parte di chi ha subito (io ho subito, tu hai subito, altri leggo che hanno subito) la cosa non può dirsi superata.. non completamente

c'è la tentazione di ritornare indietro di richiedere, di rianalizzare, di ricomprendere come e perché... di interfacciarsi con l'altro... ecco questo neretto lo sottolineo...

io ho superato nel momento in cui ho deciso di interfacciarmi con me stesso e non con mia moglie... che aveva detto tutto, aveva ammesso tutto, tra lacrime e disperazione non aveva rinnegato NULLA di quanto aveva fatto (e devo dire che l'ho stimata per non essersi arrampicata sugli specchi con balle cosmiche, ma la verità e la sincerità si paga, non è gratis, specie se è scomoda)

resti solo.. SOLO .. e ogni tentativo di aggrapparsi e riparlarne e rianalizzare, e ricapire, e rielaborare, è.. fu... dal mio punto di vista, un disperato tentativo di uscire dalla SOLITUDINE di me

e non ci esci col sorrisino, con la cenetta, con l'intimo di pizzo per te.. ti si fa di mezzo quel contrasto e vedi rosso, e ti senti lusingato e imbrogliato, importante e deficiente, ti senti come.. non si sa come ti senti.. :(

e una attenzione in più la prendi male... o la prendi bene.. come la prendi??

dici: che bravo/a vedi? mi ama davvero, vuol "recuperare"..

e poi.. ma che cazzo recupera?? cazzo!!

e ti giri la medaglia e dici: aah.. vuol recuperare questa merda.. e già.. e io sono un coglione che abbocca..

e insomma... è una dinamica che personalmente non andava bene per me... e parlo per me

perché c'è anche quello/a che lo porti a mangiare il pesce in Versilia e è tutto felice.. io no

o c'è quello/a che lo porti in crociera ed è tutto felice.. io no

e c'è quello che si sente che l'altro "si impegna" col pesce e la crociera, e il pizzo, e il cazzo...

io no

e se ero su questa dinamica, io oggi ero ancora lì con la rogna addosso, e la rabbia che sbavavo.. pronto a saltare agli occhi

la riconosco dentro di me..

per cui... non è questione di "curare a lungo".. per ME.. è stato questione di far qualcosa di strano, inspiegabile, egoistico forse... io non te lo so spiegare....

ma se avessi attivato quella dinamica li.. oggi.. e sono passati anni e anni.. sarei ancora qui.. anche inconsapevolmente con la bava alla bocca, e col dente avvelenato... col portafoglio con dentro il mio debito da riscuotere non ancora estinto... pronto da esibire al primo problema, alla prima situazione strana, alla prima discussione che monta sopra le righe...

tutto qui... (sfogo della sera)
Per la prima volta nella storia ti ho letto fino alla fine e ti quoto pure. In positivo. Incredibile amisci.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me è stato spiegato - da uno che pago e che ne sa più di me e di te - che il tradimento nasce dal 'rancore'.
Ci sei ?
Quindi, lamentarsi con l'amante del proprio compagno/a è cosa comunissima (che sia sbagliato concordo con te ma non è questo il punto).
E questo succede per due motivi :
a) è proprio il rancore - unito ad altro - che spinge una persona ad interessarsi a qualcun'altra che non sia il proprio compagno/a ;
b) è proprio il rancore il motore della relazione adulterina laddove per molti lamentarsi del proprio partner costituisce una giustificazione a quello che stia facendo.
Mica tutti sono capaci di dire (e soprattutto, dirsi) che lo si fa semplicemente perchè ci piace e ci fa stare bene...no no...bisogna 'mostrizzarlo' il partner...
Il punto è che l''altro/a' gioca molto sporco quando non solo asseconda, ma FOMENTA quel rancore e lo cavalca.
Scusa tu stai commettendo un errore che commettono molti che seguono una terapia: confondi acquisizioni momentanee TUE, relative alla tua presa di coscienza dei TUOI meccanismi mentali e coerenti con la vostra relazione di coppia, con affermazioni chiave applicabili come schemi alle relazioni in generale. Tu stai seguendo un percorso che ti porterà a capire TE, magari anche un po' tua moglie, ma non tutti. Altrimenti non servirebbe una terapia, ma quattro post sul forum.
 
Stato
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