Che cosa ne pensate?

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O

Old légère

Guest
Non registrato ha detto:
Ciao.
Leggendo la storia raccontata nell'altro forum, "Ossessione", mi è tornato in mente un articolo letto tempo addietro.
Lo psicologo che ne era autore, analizzando il tradimento di un partner e la sua successiva confessione, metteva in risalto un aspetto di solito non considerato, ovvero la mancata soddisfazione del fedifrago nel consumare il rapporto extra.
In pratica, secondo questo psicologo, si tenderebbe a confessare proprio il tradimento che non ha procurato il piacere sperato, come se al senso di colpa si aggiungesse anche il senso di inutilità dell'azione, la consapevoleza di aver trasgredito inutilmente.
Volevo proporvi questo spunto di riflessione e sarò lieta di leggere i vostri pareri.

Anna
Io, cara Anna, ho tradito una sola volta in vita mia, e quella volta ho confessato. Perchè?
Perché, è vero, in un qualche modo, mi ero accorta di aver trasgredito inutilmente. Non perché non c'era stata soddisfazione fisica, ma perché, oltre al senso di colpa, sentivo anche di aver fatto una cosa inutile. Anzi, peggio, dannosa!
La mia trasgrressione non era servita a niente. Non c'era amore, ed il piacere fisico con il suo ricordo svanirono poco dopo.

Il fidanzato tradito del tempo era una storia importante per me. Dopo il tradimento, rendendomi conto che a lui tenevo tantissimo, e che i nostri propositi di vivere insieme erano reali (anche da parte mia), sentii che non avrei potuto tacere. Seppur amandolo, in un periodo difficile e travagliato, cedetti; nonostante ciò non potevo continuare come se nulla fosse.
Gli misi di fronte la realtà: "ti amo, vorrei vivere con te, ma ho sbagliato, e parecchio; per cui potresti concludere la nostra storia qui, avresti tutta la mia comprensione". Lui non mi lasciò. Mi perdonò (o ci provò) con grande forza. La storia finì due anni dopo.

Légère
 
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Old Nadamas

Guest
confessione

cred che alla base di questo comportamento cisia una matrice religiosa ed in particolare occidentale/cristiana. il senso dicolpa spesso ci attanaglia e ci soffoca e solo sputando il rospo ci sentiamo leggeri e assolti.
credo però che non sia solo questo il motivo scatenante, ritengo che anche il dolore procurato e la menzogna raccontata e vissuta per tempo siano concaua alla confessione.
ma conviene confessare? e a che scopo? si può in certi casi, davanti all'evidenza, mitigare ma se non c'è consapevolezza da parte dell'altro conviene smuovere la montagna?
il silenzio spesso è la cosa migliore. c'è chi vive in pace senza sapere ed impazzisce impazzendo...per cui
 
N

Non registrato

Guest
FEDIFRAGO,
diciamo che sapere qualcosa in più sull'argomento può essermi utile sia da un punto di vista personale, sia lavorativo.
Non sono una psicologa, pur essendo appassionata della materia, ma il mio lavoro mi porta spesso ad occuparmi di problematiche di coppia ed è il settore che preferisco.
Come dicevo ho postato dopo aver letto "ossessione" sull'altro forum e memore dell'articolo che ho citato.
Personalmente mi è successo quando avevo diciotto anni e il mio ragazzo di allora, poco più grande di me, era caratterialmente piuttosto fragile.
Mia reazione? Lasciato.
Basta per farmi raccontare adesso qualcosa anche da te?
Un parere, meglio ancora un'esperienza?
Attendo...

LEGERE,
ti ringrazio molto per avermi raccontato la tua esperienza e fatta partecipe di un pezzetto della tua vita. Un bacio.

NADAMAS,
ringrazio tanto anche te e condivido la tua analisi.
Quanto pensi che sia determinante il carattere per confessare una trasgressione?

Anna
 
O

Old caterina

Guest
grazie bruja

Bruja ha detto:
Quando c'è una crisi, specie se coronata da tradimento, è chiaro che non si può dare la croce solo a uno dei coniugi, un piccolo concorso c'è sempre, ma se questo deve servire per confrontarsi, dialogare e per avere un rapporto di apertura verso una crisi che può essere risolta e superata, diventa difficile operare con buona volontà se uno dei due si ritiene solo ed unicamente offeso e non rispettato ma questo è speculare al fatto che chi tradisce non può sperare in una fase di disamina e di rielaborazione del rapporto se nega l'innegabile.
Sono per l'apertura, per il dialogo, per la comprensione, ma se tutto viene frenato dal muro di gomma della negazione dell'evidenza e della menzogna elevata a strategia di difesa, credo sia quanto di peggio si possa opporre a chi si sente tradita e offesa.
Potendo direi proprio questo a chiare lettere a questo marito: "sono disposta a capire, comprendere, a vedere dove si debba intervenire per mediare e ricostruire, ma se non si parte da una base di verità, tutto il castello non avrà basi stabili e resterà il timore che la verità e la sincerità sia opzionale è non il nucleo da cui partire.
Posso solo fare gli auguri affinchè le cose vadano come è auspicabile nell'interesse di entrambi.
Bruja
Colgo l'occasione per ringraziarti pubblicamente per aver risvegliato la mia coscienza. Sono approdata in questo forum con una gran confusione in testa e leggendo le altre storie e soprattutto i tuoi interventi su argomenti simili, ho raccontato la mia storia. Concordo in pieno con quanto dici ed in con questa ottica mi sono messa, quando lui ha negato le evidenze, ed io ho deciso di aspettare(questo un anno fa!). Abbiamo riconosciuto quali erano i nostri problemi all?origine e lui ha chiesto un po di tempo per "cambiare". Lui aveva capito che il mio atteggiamento sempre serio era consequenziale al suo, ma soffrivo per la mancanza di un rapporto piu' vero. Io ho usato proprio lo stesso termine...muro di gomma, che lui aveva posto tra noi e del "gioco" delle rappresentazioni. Queste situazioni io le ritenevo le cause per le quali lui aveva avuto la necessità di "giocare"altrove. Da allora io non ho fatto piu' parola dell'accaduto e delle sue bugie, per 2 ordini di motivi: sia per nn riaprire una ferita dolorosa per entrambi...sia per non passare per l'inquisitore. Doveva "maturare" lui e porre le basi. Ma è passato un anno e nulla è successo! Lui si è dedicato allo studio della filosofia...e con i suoi mattoni passa il tempo libero! Credo che il clima di serenità apparente lo abbia fatto desistere...o forse era quello a cui ambiva...sperare che tutto cadesse nel dimenticatoio. Non ho dimenticato, ma solo avvilita. Il forum ha semplicemente portato questo problema alla ribalta portandolo di nuovo allo stato conscio. Non ho affrontato ancora l'argomento, mi è difficile e cmq non vorrei ferire lui ponendolo di fronte ad un ultimatum. D'altra parte, il chiarimento ha un valore per me...solo se è spontaneo. Se provassi a forzare la mano cio' che direbbe si svuoterebbe dei contenuti. Conosco il suo carattere...e vorrei rispettarlo, ma senza basi non si puo' ripartire. Si costrusce, ma al primo soffio di vento(altre manifestazioni del suo egoismo e della sua mancanza di empatia) , tutto crolla irrimediabilmente. Da 15 gg ho smesso di parlare con lui, mi limito a comunicare. Dopo 10 gg mi ha finalmente chiesto cosa ho...dice di ignorare le ragioni. Mi sono rifiutata di parlare per i motivi suddetti...Lui ha "ipotizzato" altri problemi che sto vivendo con la mia famiglia, io ho annuito precisando che nn è solo questo ma che non voglio condividere con lui i miei problemi. Di meglio non ho saputo fare...e ancora attendo. Ma non so quanto può essere funzionale il silenzio"rumoroso". Temo che lui non cambi o che sia solo un "bastardo manipolatore", ed io una debole. Un abbraccio a tutti voi.
 
F

Fedifrago

Guest
Perchè addurre altri motivi?

Non è questione di fare l'inquisitrice o di riaprir ferite (la tua mi apre non si sia mai chiusa!).
Hai paura che riaffrontando il discorso, lui scappi? E che vada (estremizzo ovviamente)!
Così facendo però gli hai confermato che la cosa la può accantonare, che in fondo non è stato nulla (come sosteneva lui) e i problemi invece restan tutti sul tappeto solo per te.
Inizia a chiedergli a cosa lo han portato le sue letture, le sue riflessioni e ammetti pure che la cosa l'hai ancora sul gozzo, senza scenate o altro. Digli che se ancora ci pensi e ancora ti fa male l'atteggiamento che ha avuto, forse così "da nulla" non era.

Ti stai caricando da sola della croce che dovreste portare almeno in due.
Sicura di non restarne schiacciata?

Un abbraccio
 

Bruja

Utente di lunga data
Caterina

Concordo con Fedifrago, bisognerà pure che esca il rospo!!!
Guarda che qui bnon si tratta di forzare la mano, dopo un anno il verbo forzare diventa comico, ma di estrenare con la massima civiltà e buona grazia che tu sei delusa, rammaricata, e perfino didillusa.
Hai atteso che lui prendesse coscienza di ciò che NON ha voluto verificare e capire. Così come è vero che non si può pèrete ndere che un sordo senta, è vero però che sa leggere e quindi un modo di comunicare si trova sempre.
Non si tratta di aut aut, ma di dire che questa situazione è insostenibile, e siccome in queste situazioni esistono verità che sembrano bugie e bugie che sembrano verità, sarebbe ora, visto che non è un ragazzino ma un uomo che si picca di filosofia, beh, lo dimostri!!!
Caterina, quest'uomo è cos' indaffarato con le sue cose che non trova neppure il tempo di fare altro? Eppure quando gli è tornato utile lo ha trovato, se non sbaglio?!
Parlagli, non per imporre ma per dire chiaro quello che non va, poi decida lui cosa pensa di fare, ma almeno partirai da un punto fermo e non da questo limbo plumbeo in cui sei costretta a "lasciarti vivere".
Che posso dirti d'altro, cerca di volere a te stessa il bene e le "premure" che hai dedicato inutilmente a lui fino ad oggi!
Bruja
 
O

Old caterina

Guest
fed e bruja

quel che mi dite...me lo ripeto da un po', e sapere che siete con me, mi conforta. Affronterò al piu' presto la discussione(anche se nn so da dove cominciare). Mi è ormai insostenibile...speriamo bene. Se dovesse rispondere picche ancora una volta...cio' che si prospetta è l'aut aut che mi impone la mia coscienza, e dovrò andarmene.Vi sembrerà assurdo, ma sono una donna orgogliosa e testarda. E' il muro che mi spaventa e la decisione conseguenziale quel che fa indugiare. Ho 3 figli piccoli e so bene cosa signifca crescere senza un padre ( i miei si separarono qaundo avevo 18 mesi). Ma i tempi sono maturi...o bere o affogare!!! Fuori da questa storia lui ha la mia stima e la mia ammirazione ed ancora mi attrae fisicamente ed intellettalmente. Vi terro informati!
 

Bruja

Utente di lunga data
Caterina

Non vorrei aver capito male, ma guarda che tu e i tuoi tre figli piccoli non andate da nessuna parte, è lui che deve sgombrare il campo!!
E' per questo che ho la sensazione che cercherà di convincerti delle sue buone intenzioni; rammenta che un uomo che deve andare a vivere per conto suo, senza la moglie colf deve rinunciare a: piatti pronti, lavaggio e stiratura, che si prende cura dell'amministrazione della casa e magari, di curarlo quando ha il raffreddore!
Lascia che rifletta su questa eventualità ...... di solito anche quelli più renitenti poi decidono per la strada di "Canossa"........... Sta a te stabilire se ti starà bene. Nel caso facesse il duro, non avrai rimpianti dal momento che non avrai perso granchè come marito.
Auguri
Bruja
 
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Old caterina

Guest
la casa

Bruja ha detto:
Non vorrei aver capito male, ma guarda che tu e i tuoi tre figli piccoli non andate da nessuna parte, è lui che deve sgombrare il campo!!
Questa casa è sua( e lui per ovvi motivi non se ne andrà), e tra le altre cose non ho nessun intenzione di viverci da sola con i figli, visto che è un villino fuori mano. Come faccio a mandarlo via? Io devo alzare i tacchi e andarmene. Devo farlo anche quando lui nn c'è. Un anno fa, dopo un litigio, esasperata ho provato ad andarmene e lasciargli anche i figli. Mi ha presa per i capelli, chiusa in casa sottratto la borsa e le chiavi della macchina. Dopo un po' si è calmato e mi ha invitato a riflettere, a nn fare colpi di testa...a guardare il nostro rapporto e di salvare il salvabile. Ma è il mio passato...la mia infanzia (la tristezza per essere cresciuta senza un padre che nn ho rivisto per anni) a tirarmi un tiro mancino, rendendomi debole. Non mi spaventa la solitudine, non ho problemi economici, posso farcela da sola! E' la responsabilità che cmq condivido con lui per i ns figli, a farmi indugiare. Quando scoprii che continuavano a mandarsi sms...e dissi per la prima volta che andavo via (perchè mi era insostenibile la sua pochezza) ventilo' il suicidio. Disse che nn avrebbe sopportato la gestione dei bimbi da separati. Fece promesse...ecc.ecc
 

Bruja

Utente di lunga data
Caterina

Quello che tu vuoi è una cosa quello che la legge stabilisce è altro.
Lui anche se è unico proprietario dovrà lasciare la casa ai figli e naturalmente a te che, essendo piccoli, li avrai in affido! E lo stabilisce il giudice se lui deve andarsene, dopo di chè possiamo parlare delle opzioni.
Se preferisci andare nel tuo villino, avrai la facoltà di farlo ma lui dovra passare il mantenimento dei figli.
Visto che è tanto aggrassivo e poco discorsivo dubito che avrai modo di trattare, ma non pensare di sparire con i figli ti denuncerebbe............. vai prima da un avvocato senza fare pubblicità con nessuno, spiega la cosa e fatti consigliare da lui, inizia le pratiche di separazione e poui vai dove credi, se si azzarda a fare il furbo si becca una denuncia e la diffida dall'avvininarti. Non credo sia così stupido ed autolesionista, una volta che ha la lettera di rischiesta di separazione se fa un passo fuori dal seminato è fregato.
Certo che uno che prima ti forza la mano e ti tratta come un oggetto e poi ti invita a riflettere sul vostro amore, trovo che sia più che risibile, demente!
Quanto a te, scusa se ti scrollo un po', lascia perdere la tua infanzia, adesso hai dei figli ed il loro benessere dipende da te.
Hai la fortuna di non avere problemi economici (e per questo lui è tanto aggressivo, sa che puoi fare a meno di lui) e hai quindi la possibilità curarti dei tuoi figli e di non far provare loro quello che hai passato tu. Loro sono la tua forza, e per loro devi diventare coraggiosa e determinata.
I figli stanno benissimo con un genitore sereno e l'altro che li vede regolarmente piuttosto che con una madre sempre depressa ed un padre che è una caricatura dell'autorità paterna.
E stai tranquilla, quello è uno che ventila, tenta, minaccia il suicidio...............ma non farà nulla, i conigli restano conigli fino alla fine. E lui è un bell'esempio di coniglio mannaro!!
Bruja
 
Stato
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