Dobbiamo davvero scegliere tra un amore tenero che ci fa sentire ancorate al terreno e il desiderio che felicemente ci sradica e ci porta via con sé? Insomma tra due bisogni di segno opposto?
Scegliere di avere un marito e un amante potrebbe essere l’espressione di una scissione patologica, così come, al contrario, di un tentativo di mettere insieme due aspetti. In questo caso, mi immagino, fatto in un modo che non ferisca nessuno, con cura, tatto, prudenza.
Scegliere di non separare la propria famiglia e lasciare la terza persona potrebbe portare ad un senso profondo di lutto e tristezza, come se si fosse espulsa una fonte di vita e felicità. Oppure potrebbe essere un punto di partenza dal quale poi recuperare zone di desiderio, diverse. Che sia una serata di abbandono completo, che sia una passione (non un hobby) che ti porti lontano da casa, ad esempio la vela, una vacanza in solitaria. Qualsiasi cosa che ti aiuti a sentirti “altrove”, con il corpo o con la mente.
Decidere, infine, di lasciare la famiglia per vivere con un’altra persona potrebbe significare un rifiuto drasticodi ciò che nella vita c’è di frustrante in nome del puro desiderio, col rischio di ritrovarsi la frustrazione subito dopo, in forme diverse ma sempre tale. Oppure, al contrario, potrebbe rappresentare un’amputazione benefica da un modo di essere che proprio non ci corrispondeva più, dal quale, dopo molta sofferenza, si ricomincia a vivere.
Eccoci al punto di partenza, proprio lo stesso che metteva in luce la dott. Bernardini! Quello che vorrei dire a Flavia è che, se è vero che ogni scelta esclude qualcosa, forse possiamo tentare un compromesso, nobile e non al ribasso (possiamo anche chiamarlo “integrazione”?). Quali siano i contenuti del compromesso lo puoi sapere solo tu, con il tempo, senza fare scelte brutali che lascino macerie interne ed esterne. Ed è un compromesso che non riguarda solo tuo marito o l’altra persona in gioco, ma te stessa e la ricerca di un modo di stare al mondo che sia più ricco e autentico possibile.
L’importante è che nessuna parte di te resti spenta e che tu ti riconosca il diritto di provare entrambe le passioni: quella del radicamento e quella del volo. Provando a trovare soluzioni inedite e creative. Qualunque cosa questo voglia dire.
Scegliere la famiglia, la separazione, l’amante: non è questo il punto. Riuscire a tenere dentro di sé entrambe le cose, in un modo da inventare, la passione del radicamento e quella del volo