Che ne pensate?

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Carola

Utente di lunga data
Dobbiamo davvero scegliere tra un amore tenero che ci fa sentire ancorate al terreno e il desiderio che felicemente ci sradica e ci porta via con sé? Insomma tra due bisogni di segno opposto?
Concretamente che significa? Non c’è una soluzione di vita “giusta”. Tutto dipende da quello che accade dentro di noi.
Scegliere di avere un marito e un amante potrebbe essere l’espressione di una scissione patologica, così come, al contrario, di un tentativo di mettere insieme due aspetti. In questo caso, mi immagino, fatto in un modo che non ferisca nessuno, con cura, tatto, prudenza.
Scegliere di non separare la propria famiglia e lasciare la terza persona potrebbe portare ad un senso profondo di lutto e tristezza, come se si fosse espulsa una fonte di vita e felicità. Oppure potrebbe essere un punto di partenza dal quale poi recuperare zone di desiderio, diverse. Che sia una serata di abbandono completo, che sia una passione (non un hobby) che ti porti lontano da casa, ad esempio la vela, una vacanza in solitaria. Qualsiasi cosa che ti aiuti a sentirti “altrove”, con il corpo o con la mente.
Decidere, infine, di lasciare la famiglia per vivere con un’altra persona potrebbe significare un rifiuto drasticodi ciò che nella vita c’è di frustrante in nome del puro desiderio, col rischio di ritrovarsi la frustrazione subito dopo, in forme diverse ma sempre tale. Oppure, al contrario, potrebbe rappresentare un’amputazione benefica da un modo di essere che proprio non ci corrispondeva più, dal quale, dopo molta sofferenza, si ricomincia a vivere.
Eccoci al punto di partenza, proprio lo stesso che metteva in luce la dott. Bernardini! Quello che vorrei dire a Flavia è che, se è vero che ogni scelta esclude qualcosa, forse possiamo tentare un compromesso, nobile e non al ribasso (possiamo anche chiamarlo “integrazione”?). Quali siano i contenuti del compromesso lo puoi sapere solo tu, con il tempo, senza fare scelte brutali che lascino macerie interne ed esterne. Ed è un compromesso che non riguarda solo tuo marito o l’altra persona in gioco, ma te stessa e la ricerca di un modo di stare al mondo che sia più ricco e autentico possibile.
L’importante è che nessuna parte di te resti spenta e che tu ti riconosca il diritto di provare entrambe le passioni: quella del radicamento e quella del volo. Provando a trovare soluzioni inedite e creative. Qualunque cosa questo voglia dire.
Scegliere la famiglia, la separazione, l’amante: non è questo il punto. Riuscire a tenere dentro di sé entrambe le cose, in un modo da inventare, la passione del radicamento e quella del volo
 

mirtilla

Utente di lunga data
Dobbiamo davvero scegliere tra un amore tenero che ci fa sentire ancorate al terreno e il desiderio che felicemente ci sradica e ci porta via con sé? Insomma tra due bisogni di segno opposto?
Concretamente che significa? Non c’è una soluzione di vita “giusta”. Tutto dipende da quello che accade dentro di noi.
Scegliere di avere un marito e un amante potrebbe essere l’espressione di una scissione patologica, così come, al contrario, di un tentativo di mettere insieme due aspetti. In questo caso, mi immagino,
fatto in un modo che non ferisca nessuno, con cura, tatto, prudenza. "Ma che stai à di????"
Scegliere di non separare la propria famiglia e lasciare la terza persona potrebbe portare ad un senso profondo di lutto e tristezza, come se si fosse espulsa una fonte di vita e felicità. Oppure potrebbe essere un punto di partenza dal quale poi recuperare zone di desiderio, diverse. Che sia una serata di abbandono completo, che sia una passione (non un hobby) :eek: che ti porti lontano da casa, ad esempio la vela, una vacanza in solitaria. Qualsiasi cosa che ti aiuti a sentirti “altrove”, con il corpo o con la mente.
Decidere, infine, di lasciare la famiglia per vivere con un’altra persona potrebbe significare un rifiuto drasticodi ciò che nella vita c’è di frustrante in nome del puro desiderio, col rischio di ritrovarsi la frustrazione subito dopo, in forme diverse ma sempre tale. Oppure, al contrario, potrebbe rappresentare un’amputazione benefica da un modo di essere che proprio non ci corrispondeva più, dal quale, dopo molta sofferenza, si ricomincia a vivere.
Eccoci al punto di partenza, proprio lo stesso che metteva in luce la dott. Bernardini! Quello che vorrei dire a Flavia è che, se è vero che ogni scelta esclude qualcosa, forse possiamo tentare un compromesso, nobile e non al ribasso (possiamo anche chiamarlo “integrazione”?). Quali siano i contenuti del compromesso lo puoi sapere solo tu, con il tempo, senza fare scelte brutali che lascino macerie interne ed esterne. Ed è un compromesso che non riguarda solo tuo marito o l’altra persona in gioco, ma te stessa e la ricerca di un modo di stare al mondo che sia più ricco e autentico possibile.
L’importante è che nessuna parte di te resti spenta e che tu ti riconosca il diritto di provare entrambe le passioni: quella del radicamento e quella del volo. Provando a trovare soluzioni inedite e creative. Qualunque cosa questo voglia dire.
Scegliere la famiglia, la separazione, l’amante: non è questo il punto. Riuscire a tenere dentro di sé entrambe le cose, in un modo da inventare, la passione del radicamento e quella del volo
penso che quello che fumate sia davvero buono....... :canna:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Rossi, ma cerchi sempre di giustificarti? Basta, tuo marito avrà le tue colpe, ma cercare sempre un motivo per dire che non è male o che tutti fanno così non è giustificazione alcuna. Posso dirti la mia ex si è giustificata benissimo per quello che mi ha fatto, per lei ero troppo pesante a telefonarle ogni sera, peccato che ogni sera mi arrivava un sms con scritto "mi telefoni?".

Sai quante persone mi hanno dato colpe del suo tradimento (ovviamente suoi amici e suoi parenti), sai che suo cugino mi ha minacciato di farmi la faccia pesta perchè sua cuginetta non aveva poi tutte le colpe??? Peccato che a volte chi tradisce si racconta balle che diventano la sua realtà e diventano anche la realtà degli altri e questo decisamente è forse la cosa che fa più male, perchè chi tradisce esce sempre fuori con un buffetto, ma chi è tradito si porta dietro troppo spesso delle accuse che a volte sono gratuite.
 

Carola

Utente di lunga data
dani ma non lhos critto io
me la girato una collega
non vedi zero errori;)?

chi si gisutifica
non lo rifarei ma non ti dico che mi pento daniele scusami tanto

poi x me la verità sta nel mezzo
se manca qualcoss puo pur essere che cerchi la felicità fuori
che te devo di non la pensiamo tutti uguali

poi forse anaso un filino ino pesante lo sarai di tuo basta leggerti qui nonmi sempre uno con cui dividere la vita sia semplicissimo
avraia vuto tuoi casini ma guarda co sta storia qnt incaponito stai madonna!
 

mirtilla

Utente di lunga data
Rossi, ma cerchi sempre di giustificarti? Basta, tuo marito avrà le tue colpe, ma cercare sempre un motivo per dire che non è male o che tutti fanno così non è giustificazione alcuna. Posso dirti la mia ex si è giustificata benissimo per quello che mi ha fatto, per lei ero troppo pesante a telefonarle ogni sera, peccato che ogni sera mi arrivava un sms con scritto "mi telefoni?".

Sai quante persone mi hanno dato colpe del suo tradimento (ovviamente suoi amici e suoi parenti), sai che suo cugino mi ha minacciato di farmi la faccia pesta perchè sua cuginetta non aveva poi tutte le colpe??? Peccato che a volte chi tradisce si racconta balle che diventano la sua realtà e diventano anche la realtà degli altri e questo decisamente è forse la cosa che fa più male, perchè chi tradisce esce sempre fuori con un buffetto, ma chi è tradito si porta dietro troppo spesso delle accuse che a volte sono gratuite.
Dani, sono ammutolita, mi hai fatto venire il magone.....mi sembrava di leggere le tue parole come se a pronunciarle fossi io.....
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Rossi, io non posso andare a Roma perchè a Roma rischierei di perdere il controllo e se lo dico è perchè conosco quanto posso sopportare e quanto male posso fare al prossimo. Io non ero per nulla pesante, ero anzi brillante, ma è brutto avere dall'altro lato una persona che è meglio di te in tutto...anche se non te lo fa pesare, alla fine i traditori perchè tradiscono? Perchè son peggio del tradito, semplice e banale.
 
Rossi, io non posso andare a Roma perchè a Roma rischierei di perdere il controllo e se lo dico è perchè conosco quanto posso sopportare e quanto male posso fare al prossimo. Io non ero per nulla pesante, ero anzi brillante, ma è brutto avere dall'altro lato una persona che è meglio di te in tutto...anche se non te lo fa pesare, alla fine i traditori perchè tradiscono? Perchè son peggio del tradito, semplice e banale.

:up::up::up::up::up:
Grande Stai guarendo Dani...

Tu non "puoi" andare a Roma...

MA


Puoi....

Dimenticarti di quella persona.
 

UltimoSangre

Utente di lunga data
R: Che ne pensate?

Ma che cazz è sta merda?? Sembra il discorsetto ideale per un pseudoesperto fallito per il salotto di Barbara d'Urso.
 

Duchessa

Utente di lunga data

Simy

WWF

KaiserSoze

Utente di lunga data
Quanta materia grigia sprecata a cercare le risposte assolute...

Mi stupisco di questa leggerezza: pensare che la propria esperienza di "tradito" possa assurgere a livello universale non è un errore tanto quanto quello che commette il "traditore" nel pensare che la causa del tradimento sia esclusivamente il "tradito"?
 

Simy

WWF
Quanta materia grigia sprecata a cercare le risposte assolute...

Mi stupisco di questa leggerezza: pensare che la propria esperienza di "tradito" possa assurgere a livello universale non è un errore tanto quanto quello che commette il "traditore" nel pensare che la causa del tradimento sia esclusivamente il "tradito"?

:up:
 

Annuccia

Utente di lunga data
Dobbiamo davvero scegliere tra un amore tenero che ci fa sentire ancorate al terreno e il desiderio che felicemente ci sradica e ci porta via con sé? Insomma tra due bisogni di segno opposto?
Concretamente che significa? Non c’è una soluzione di vita “giusta”. Tutto dipende da quello che accade dentro di noi.
Scegliere di avere un marito e un amante potrebbe essere l’espressione di una scissione patologica, così come, al contrario, di un tentativo di mettere insieme due aspetti. In questo caso, mi immagino, fatto in un modo che non ferisca nessuno, con cura, tatto, prudenza.
Scegliere di non separare la propria famiglia e lasciare la terza persona potrebbe portare ad un senso profondo di lutto e tristezza, come se si fosse espulsa una fonte di vita e felicità. Oppure potrebbe essere un punto di partenza dal quale poi recuperare zone di desiderio, diverse. Che sia una serata di abbandono completo, che sia una passione (non un hobby) che ti porti lontano da casa, ad esempio la vela, una vacanza in solitaria. Qualsiasi cosa che ti aiuti a sentirti “altrove”, con il corpo o con la mente.
Decidere, infine, di lasciare la famiglia per vivere con un’altra persona potrebbe significare un rifiuto drasticodi ciò che nella vita c’è di frustrante in nome del puro desiderio, col rischio di ritrovarsi la frustrazione subito dopo, in forme diverse ma sempre tale. Oppure, al contrario, potrebbe rappresentare un’amputazione benefica da un modo di essere che proprio non ci corrispondeva più, dal quale, dopo molta sofferenza, si ricomincia a vivere.
Eccoci al punto di partenza, proprio lo stesso che metteva in luce la dott. Bernardini! Quello che vorrei dire a Flavia è che, se è vero che ogni scelta esclude qualcosa, forse possiamo tentare un compromesso, nobile e non al ribasso (possiamo anche chiamarlo “integrazione”?). Quali siano i contenuti del compromesso lo puoi sapere solo tu, con il tempo, senza fare scelte brutali che lascino macerie interne ed esterne. Ed è un compromesso che non riguarda solo tuo marito o l’altra persona in gioco, ma te stessa e la ricerca di un modo di stare al mondo che sia più ricco e autentico possibile.
L’importante è che nessuna parte di te resti spenta e che tu ti riconosca il diritto di provare entrambe le passioni: quella del radicamento e quella del volo. Provando a trovare soluzioni inedite e creative. Qualunque cosa questo voglia dire.
Scegliere la famiglia, la separazione, l’amante: non è questo il punto. Riuscire a tenere dentro di sé entrambe le cose, in un modo da inventare, la passione del radicamento e quella del volo



resè....
te lo dico piano piano....

lascia tuo marito....


scrivi e riscrivi..ma il punto è sempre lo stesso.....



non si puòòòòòòò,non si può scegliereeeeeeeeeeeeeee

ormai la tua testa il tuo cuore e la tua f...sono con l'altyro...+


ammettilo una buona volta e basta..

lascialo qul poveretto....
 

Carola

Utente di lunga data
annuccia non l hos critto io e ne condivido in parte le conclusioni
fidati che ho fatto una scelta dettata dal cuore e la porto sino in fondo
tra noi c'è una situazione ben diversa dalla normale routine di coppie classiche
viviamo a distanza da 10 anni con tutti i vantaggi e svantaggi del caso
devi passarci x capire

penso anche che siamo fondamental diverse
a volte tu scrivi cose ..mi sembri di quelle che pur dit enersi un uomo se le studiano tutte anche uno che le ha tradite senza motivo

fidati non sono così
se non sarà cosa non saràe ne prendermeoa tto senza terzi a compensae vuoti
ma che cuore e figa appartengano ad un altro ti sbagli
non avrei chiuso fossi così
mi sarei procurata del dolore inutile no?
sono diventata decisamente egoista da cpaire cosa sarebbe meglio x me
e credo ancora sia lui se non fa lo stronzo
non si aprla di un poveraccio mesto eh fors enon avete idea
di un uomo con una vita pazzesca corteggiato feste cene soddisfazioni
acnhe tanto culo si
ma non ècome penso imamgini tu
 

Annuccia

Utente di lunga data
annuccia non l hos critto io e ne condivido in parte le conclusioni
fidati che ho fatto una scelta dettata dal cuore e la porto sino in fondo
tra noi c'è una situazione ben diversa dalla normale routine di coppie classiche
viviamo a distanza da 10 anni con tutti i vantaggi e svantaggi del caso
devi passarci x capire

penso anche che siamo fondamental diverse
a volte tu scrivi cose ..mi sembri di quelle che pur dit enersi un uomo se le studiano tutte anche uno che le ha tradite senza motivo

fidati non sono così
se non sarà cosa non saràe ne prendermeoa tto senza terzi a compensae vuoti
ma che cuore e figa appartengano ad un altro ti sbagli
non avrei chiuso fossi così
mi sarei procurata del dolore inutile no?
sono diventata decisamente egoista da cpaire cosa sarebbe meglio x me
e credo ancora sia lui se non fa lo stronzo
non si aprla di un poveraccio mesto eh fors enon avete idea
di un uomo con una vita pazzesca corteggiato feste cene soddisfazioni
acnhe tanto culo si
ma non ècome penso imamgini tu
mi dispiace ma non ho capito nulla
 

Duchessa

Utente di lunga data
Ma che cazz è sta merda?? Sembra il discorsetto ideale per un pseudoesperto fallito per il salotto di Barbara d'Urso.
Ma senti questa.. ricordo una trasmissione di un'ora sulla verginità della Madonna partoriente.:D
E' proprio vero che quando si vive poco si elucubra tanto.
 

Sbriciolata

Escluso
Dobbiamo davvero scegliere tra un amore tenero che ci fa sentire ancorate al terreno e il desiderio che felicemente ci sradica e ci porta via con sé? Insomma tra due bisogni di segno opposto?
Concretamente che significa? Non c’è una soluzione di vita “giusta”. Tutto dipende da quello che accade dentro di noi.
Scegliere di avere un marito e un amante potrebbe essere l’espressione di una scissione patologica, così come, al contrario, di un tentativo di mettere insieme due aspetti. In questo caso, mi immagino, fatto in un modo che non ferisca nessuno, con cura, tatto, prudenza.
Scegliere di non separare la propria famiglia e lasciare la terza persona potrebbe portare ad un senso profondo di lutto e tristezza, come se si fosse espulsa una fonte di vita e felicità. Oppure potrebbe essere un punto di partenza dal quale poi recuperare zone di desiderio, diverse. Che sia una serata di abbandono completo, che sia una passione (non un hobby) che ti porti lontano da casa, ad esempio la vela, una vacanza in solitaria. Qualsiasi cosa che ti aiuti a sentirti “altrove”, con il corpo o con la mente.
Decidere, infine, di lasciare la famiglia per vivere con un’altra persona potrebbe significare un rifiuto drasticodi ciò che nella vita c’è di frustrante in nome del puro desiderio, col rischio di ritrovarsi la frustrazione subito dopo, in forme diverse ma sempre tale. Oppure, al contrario, potrebbe rappresentare un’amputazione benefica da un modo di essere che proprio non ci corrispondeva più, dal quale, dopo molta sofferenza, si ricomincia a vivere.
Eccoci al punto di partenza, proprio lo stesso che metteva in luce la dott. Bernardini! Quello che vorrei dire a Flavia è che, se è vero che ogni scelta esclude qualcosa, forse possiamo tentare un compromesso, nobile e non al ribasso (possiamo anche chiamarlo “integrazione”?). Quali siano i contenuti del compromesso lo puoi sapere solo tu, con il tempo, senza fare scelte brutali che lascino macerie interne ed esterne. Ed è un compromesso che non riguarda solo tuo marito o l’altra persona in gioco, ma te stessa e la ricerca di un modo di stare al mondo che sia più ricco e autentico possibile.
L’importante è che nessuna parte di te resti spenta e che tu ti riconosca il diritto di provare entrambe le passioni: quella del radicamento e quella del volo. Provando a trovare soluzioni inedite e creative. Qualunque cosa questo voglia dire.
Scegliere la famiglia, la separazione, l’amante: non è questo il punto. Riuscire a tenere dentro di sé entrambe le cose, in un modo da inventare, la passione del radicamento e quella del volo
Cazzo, geniale! Il tradimento come espressione di creatività, quindi espressione dell'autenticità nella finzione. Che però... essendo finzione è un po' come Socrate nelle Nuvole di Aristofane. Dovremmo aprite un 3d, i 100 migliori tradimenti di tutti i tempi.
 

Sbriciolata

Escluso
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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