Sarò sbrigativa ma mi pare che si sia fin troppo vicini ad una stigmatizzazione benefico-ideologica del tradimento.
Non potrebbe semplicemente essere che l'abitudine, per quanto eccellente, é ripetitiva e la novità ha la sua primaria valenza nell'essere tale? Poi le cose cambiano...
In soldoni, se bistecca ed insalata tutti i giorni possono annoiare, un'aragosta é certo prelibata, ma se anche quella diventa usuale... crea lo stesso senso di abitudine, quando non rigetto, non avendo spesso basi stabili su cui poggiare.
Qualcuno ha detto che tradire é il lusso della lussuria fisica e mentale.... se la novità diventa normalità che lusso é?
Bruja