Io capisco una cosa.
Che, se all'epoca della mia separazione, avessi avuto un amante, molto probabilmente avrei coinvolto il mio ex. Ma ero arrabbiata, delusa, e chi più ne ha più ne metta. Mica per niente mi sono separata, di dialogo non ce ne era, però era evidente anche a lui. In quel contesto specifico, capisco lo.... sfogo? con l'amante. Ma siamo ben lontani dalla situazione del tradimento tipico (quello che hai subito anche tu, per intenderci), dove c'è una coppia che si parla, nessuno dei due si lagna per la mancanza di dialogo, cene, cenette, vacanze. Un po' come fa anche il mio amante, che evidentemente si prende un qualcosa in più con me, ma alla fine della fiera è soddisfatto della sua relazione principale. Credo che la sua situazione sia riassumibile con "due gusti è meglio di uno"

, laddove so benissimo però che io sono la panna montata che ogni tanto ci si concede. Nulla di male per noi, nel senso che è da mo' che mi è chiaro il tipo di rapporto. Se lui venisse da me deridendo la compagna non durerebbe un secondo

. Se venisse raccontandomi fatti suoi ultra riservati, mi chiederei che fine possano fare i miei

, a maggior ragione che non è il poveretto in fase di separazione che (assai umanamente, questo sì) si sfoga. Ma uno che con la compagna ci sta bene, e semplicemente ogni tanto ama cambiare. Anche (ANCHE) perché (soprattutto prima, ora lei è più presente e diventa più difficile per noi vedersi) aveva un botto di tempo non in comune con lei. Ma lo vedo bene eccome che, se lei è più presente, il nostro tempo si dirada, segno che lui sa bene quale sia la sua priorità

Ebbene, ci mancherebbe che questa priorità (da cui è ben lungi dal volersi lasciare!) venisse sputtanata con la donna con la quale, ogni tanto, si concede qualche "distrazione ". Però cosa violi l'intimità, in effetti, può essere soggettivo, è credo che dipenda dalla conoscenza del partner. Tutti siamo più o meno pudici, più o meno riservati, sui nostri fatti

. Quindi un po' di variabilità c'è, ma dovrebbe essere calibrata in rapporto a ciò che sappiamo dell'altro. Ciò non toglie che certe cose siano intime per loro stessa natura. E che se io ti confido una cosa mia intima, perché la voglio condividere con te, e metti anche che io la condivida VOLONTARIAMENTE con qualcun altro (ma senza farla diventare ovviamente di pubblico dominio), devo poter dare per scontato che tu sia in grado di tenere quella cosa per te. Se poi tu, oltre a mettermi le corna, la vai a dire alla persona con cui mi cornifichi, è chiaro che mi stai consegnando in pasto a chi ti scopi. Capisco però l'umanità di chi lo fa per sfogo

: mi sarebbe capitato di farlo, prima della separazione, perché il mio problema ERA.... l'intero rapporto con lui. Ma se avessi un marito con il quale parlo, vado d'accordo, e ogni tanto mi concedessi "il dolcetto ", e lui scoprisse solo per il tramite dell'amante che in realtà non lo sopporto, beh.... mettendomi dall'altra parte, non saprei nemmeno cosa sarebbe più grave. Se qualche scopata extra e un bel rapporto tenuto nascosto, oppure che un matrimonio che ritenevo riuscito sia stato (per lo meno) dipinto come una schifezza, alla peggio vissuto come tale senza dirlo.
Comunque.... ho sperimentato anche il senso più completo di estraniazione davanti a chi, proprio, aveva eliminato la presenza del coniuge DAVANTI A SÉ. Con discorsi non certo intimi, eh, del tipo VADO al supermercato, VADO a prendere il figlio, SONO nel tal posto in vacanza.... eccetera. Anche quello, completamente innaturale

, non credo che nel presentarti in quella che è la tua vita, preservare l'intimità altrui, consista nel non nominare mai una persona come fosse Voldemort!

Che anzi, chi sta dall'altra parte magari può trarne conclusioni, credo anche spesso assai fuorvianti