gli è che mi ha fatto pensare al concetto di predestinazione.Non suonerebbe calvinista se avesse scritto che sei artefice del tuo destino a prescindere dal contesto in cui nasci? Non polemizzo, domando.
magari è un'impressione sbagliata mia
gli è che mi ha fatto pensare al concetto di predestinazione.Non suonerebbe calvinista se avesse scritto che sei artefice del tuo destino a prescindere dal contesto in cui nasci? Non polemizzo, domando.
gli è che mi ha fatto pensare al concetto di predestinazione.
magari è un'impressione sbagliata mia
Spieghi meglio?Capisco che tu sia una donna dolcissima. ma non tutte le culture meritano lo stesso rispetto.
per riconoscere e coltivare il buono dell'animo umano occorre anche che ci si metta in discussione. da tutte le parti,non solo da parte nostra. altrimenti si finisce come Lunapiena
Sono d'accordo.Spieghi meglio?
Cioè guarda che a sto mondo tante guerre e violenze e persecuzioni si sono giustificate con l'idea di avere una cultura superiore alle altre no?
Esempio gli americani...
Noi non siamo guerrafondai...ma esportatori di democrazia...
E la loro esportazione di democrazia non è che abbia funzionato molto bene....mi pare eh?
Un dialogo interculturale si istaura solo tra persone che cercano il minimo comune multiplo o il massimo comun divisore o il backgoround tra culture o etnie differenti no?
Allora ci sono culture in cui il lavoro è importante.
Altre in cui il lavoro è considerato degradante.
I missionari dall'Africa mi hanno raccontato che in certe culture...lavora solo la donna...no?
Esempio è difficile che chi da generazioni vive nomade senza patria senza proprietà privata ecc..ecc..ecc...possa capire che per un'altra cultura è fondamentale questo.
Altro esempio io sono vissuto un anno in un paese comunista.
Ebbene in un paese comunista la libertà di opinione non esiste.
Esprimi un'opinione che non è a posto ideologicamente: finisci dentro.
Difficile integrarsi tra due entità che non vedono il vantaggio di integrarsi reciprocamente quanto solo veder salvaguardate le proprie peculiarità...
Ma dire che una cultura non merita rispetto significa dire...era giusto massacrare gli indios nelle americhe no?
Era giusto utilizzare gli africani come schiavi no?
E' come se io dicessi che suonare l'organo è più culturale che non suonare le launeddas...
Suonare bene le launeddas richiede un' applicazione enorme...
Piuttosto il fenomeno rom è molto complesso...
Basti vedere cosa è successo nel 2008...
In cui si è visto che su 168 campi individuati 100 e passa erano abusivi...
mah sai.....v'è anche chi considera la povertà o la ricchezza come un segno della benevolenza divina.Bè, la predestinazione implica che prima della tua stessa nascita, sei già predestinato (all'inferno o al paradiso).
La constatazione che nascere in una famiglia ti porta a certe comodità o difficoltà non ci si avvicina molto...
Si il temino merita un bene meno meno...Sono d'accordo.
E non perchè sono una donna dolcissima (che è vero), ma perchè lo ritengo un discorso logico e condivisibile. La difficoltà di accettare il 'diverso da noi' nasce spesso dalla presunzione di essere migliori. In ogni cultura ci sono aspetti che evolvono o che sarebbero da migliorare. Penso che confrontarsi sforzandosi di togliersi dalla testa ogni pregiudizio sia l'atteggiamento ideale.
E chi misura la dote in oro no?mah sai.....v'è anche chi considera la povertà o la ricchezza come un segno della benevolenza divina.
ma non è su questo terreno che vorrei proseguire,perchè mi rendo conto abbia poca attinenza col tema del 3d
Premesso che il confronto di civiltà è sempre scontro. Premesso che sarà dura sempre capire la mentalità statunitense senza aver compreso la teoria del Destino ManifestoSpieghi meglio?
Cioè guarda che a sto mondo tante guerre e violenze e persecuzioni si sono giustificate con l'idea di avere una cultura superiore alle altre no?
Esempio gli americani...
Noi non siamo guerrafondai...ma esportatori di democrazia...
E la loro esportazione di democrazia non è che abbia funzionato molto bene....mi pare eh?
Un dialogo interculturale si istaura solo tra persone che cercano il minimo comune multiplo o il massimo comun divisore o il backgoround tra culture o etnie differenti no?
Allora ci sono culture in cui il lavoro è importante.
Altre in cui il lavoro è considerato degradante.
I missionari dall'Africa mi hanno raccontato che in certe culture...lavora solo la donna...no?
Esempio è difficile che chi da generazioni vive nomade senza patria senza proprietà privata ecc..ecc..ecc...possa capire che per un'altra cultura è fondamentale questo.
Altro esempio io sono vissuto un anno in un paese comunista.
Ebbene in un paese comunista la libertà di opinione non esiste.
Esprimi un'opinione che non è a posto ideologicamente: finisci dentro.
Difficile integrarsi tra due entità che non vedono il vantaggio di integrarsi reciprocamente quanto solo veder salvaguardate le proprie peculiarità...
Ma dire che una cultura non merita rispetto significa dire...era giusto massacrare gli indios nelle americhe no?
Era giusto utilizzare gli africani come schiavi no?
E' come se io dicessi che suonare l'organo è più culturale che non suonare le launeddas...
Suonare bene le launeddas richiede un' applicazione enorme...
Piuttosto il fenomeno rom è molto complesso...
Basti vedere cosa è successo nel 2008...
In cui si è visto che su 168 campi individuati 100 e passa erano abusivi...
anche in mandrie di cammelli,se è per questo....E chi misura la dote in oro no?
Il problema secondo me sta nell' Italia...Premesso che il confronto di civiltà è sempre scontro. Premesso che sarà dura sempre capire la mentalità statunitense senza aver compreso la teoria del Destino Manifesto
tornando al problema dell'accettabilità della cultura degli zingari.....il punto sta nel tempo.
Sono troppi decenni che queste genti stazionano nei campi. Più di qualcuno di loro ha avuto modo di andare a scuola e di confrontare ciò che gli veniva insegnato a "casa" e quello che gli veniva trasmesso a scuola.
Quindi gli strumenti ed i termini di paragone ci sono. vengono rifiutati,da loro
premesso che sono ateo e quindi tutto ciò che ha a che fare con la religione poco mi tange, ma aver tolto il crocefisso dalle aule di scuola è a mio avviso un esempio di razzismo alla rovescia: lo abbiamo tolto perché si offendevano i mussulmani!
In Italia esiste una Religione di stato (se non è stata cambiato l'ordinamento successivamente, ma è ancora citata nella Costituzione), quindi chi entra in Italia e chiede di essere integrato, fermo restando la libertà di culto, deve accettare l'ordinamento nazionale.
E' come se si chiedesse di togliere le bandiere dell'Italia da tutti gli edifici statali di pubblica amministrazione.
Il razzismo alla rovescia è quando in nome dei "diritti degli immigrati", ci si dimentica dei diritti di chi in Italia ci è nato e ci vive da generazioni. Nessuno vieta i cambiamenti, ma è inaccettabile che una minoranza etnica chieda ed ottenga privilegi a discapito della maggioranza.
Se i proprietari di auto come Ferrari e Lamborghini chiedessero e pretendessero di poter correre sulle autostrade a 200kmh perché hanno mezzi potenti, ci metteremmo a ridere
come mamma agostica molto mi ha dato fastidio ch mio figlio abbia dovuto festeggiare non il Natale ( quando era alle elementari, ma la " festa delle Luci " per non offendere la sensibilità dei piccoli stranieri.
Piccoli stranieri che a mio parere si sarebbero perfettamente integrati alla definizione di festa del Natale se si fosse semplicemente insistito sui valori che l una o l altra religione indicano,esaltandone quelli comuni e offrendo una lettura attiva e critica delle diversità.
ci sarebbe spazio per più tradizioni contemporaneamente, se ci fosse un po' di buonavolontà, tolleranza e lungimiranza da parte di tutti. Di certo annullare la propria tradizione per far posto a quella altrui è una pessima soluzione che genera solo malcontento e recriminazioni, così come annullare la tradizione dell'altro per lasciare solo la propria. nei paesi anglosassoni c'è posto per tutti mi sembra ....condivido in pieno anche perchè al di là della religione in senso stretto, il Natale è parte della nostra tradizione.
Non comprendo perchè se vado all'estero devo conformarmi alle loro tradizioni, ed ègiusto perchèsono ospite,ma se vengono gli stranieri in Italia dobbiamo abbandonare tradizioni per non disturbarli.
Infatti. Così anzichè favorire l'integrazione la si ostacolaci sarebbe spazio per più tradizioni contemporaneamente, se ci fosse un po' di buonavolontà, tolleranza e lungimiranza da parte di tutti. Di certo annullare la propria tradizione per far posto a quella altrui è una pessima soluzione che genera solo malcontento e recriminazioni, così come annullare la tradizione dell'altro per lasciare solo la propria. nei paesi anglosassoni c'è posto per tutti mi sembra ....
Non so...Questo è il "buonismo" dei benpansanti. Cercando di dimostrarsi democratici e larghi di vedute, si arriva ad annullare se stessi. Lo si vede anche nella lingua italiana, la più bella e completa delle lingue parlate (e scritte) in uso contemporaneo, spesso ci troviamo ad adottare termini inglesi (una delle lingue più povere di vocaboli) perchè "internazionali" e perchè "fa figo", sentiamo i telegiornali che infarciscono le notizie con termini assurdi, quando nella nostra lingua quei termini esistono dalla notte dei tempi.
L'integrazione e la globalizzazione stanno portando alla scomparsa della nostra cultura che è una delle più ricche del mondo e le abbandoniamo perché non abbiamo gli attributi necessari per batterci per dei valori di cui dovremmo andare fieri.
E' bastato che l'Italia calcistica arrivasse alla finale dei campionati europei che per 15 giorni tutta l'Italia dell'informazione si era dimenticata dello spread, della pressione fiscale, dell'IMU e del disastro economico.
Quindi inutile meravigliarsi se perderemo il Natale, se perderemo la Befana, se abbiamo adottato halloween, e non festeggiamo più carnevale se non per portare in giro i bambini piccoli.
L'integrazione dovrebbe essere un aggrescimento culturale, non un cannibalismo