https://video.lastampa.it/scienza/c...zione-dei-ricercatori-americani/113185/113199
https://video.lastampa.it/cronaca/c...a-stanza-dopo-un-colpo-di-tosse/112802/112814
Dall'inizio parlo di responsabilità individuale.
L'uso della mascherina, che non protegge se stessi, ma protegge gli altri e proteggendo gli altri ci si protegge.
Avevo postato un articolo sul fatto che il virus siamo noi.
E giocare a nascondino col fatto che io guarisco oppure no è una stronzata. Non è il punto.
Oltre che opacità di pensiero. (stupidità e mancanza di competenza).
Non a caso citavo quell'imbecille (ancora in ospedale eh) che ho incontrato, che dentro un ufficio postale starnutiva dentro un fazzoletto.
Tenendo fra l'altro il fazzoletto in mano e passando le mani ovunque.
Riempiendo di saliva tutto. E riempiendo di aereosol l'ufficio.
Aereosol che mica se ne va. Ambiente chiuso. Con ricircolo d'aria.
Quindi anche io, entrando, mi ero trovata cosparsa di quello che lei aveva sputato fuori stupidamente. (e sinceramente non l'ho presa a calci solo perchè non mi volevo avvicinare e speravo che avendo io bocca e naso protetti e togliendomi tutto avrei
ABBASSATO il rischio.)
E abbassare il rischio significa abbassare la viremia. Ossia ridurre la potenza di impatto del virus.
(che è il motivo per cui tanto si discute sulla permanenza in ambiente. Il virus rimane in ambiente perdendo di viremia mano a mano passa il tempo. Più si abbassa la viremia, meno è probabile il contagio).
E ha fatto sorridere il fatto che sono arrivata a casa, mi sono spogliata sulla porta, e mi sono lavata tutta.
E per tutto il percorso fino a dopo la doccia non mi sono toccata nè bocca, nè naso, nè occhi.
Riduzione del rischio. (non nemico da combattere

)
La riduzione del rischio si attua all'esterno.
E TUTTI dovrebbero essere consapevoli.
E si attua costruendo all'interno una cultura del rischio. E una strategia di gestione.
Anche perchè non è che è finita.
Siamo solo all'inizio.
Perchè scrivo questo in risposta?
Perchè l'unica tutela ad oggi ragionevolmente fondata è non portarselo addosso.
E fare in modo che l'ambiente sia igienizzato.
Abbassando la viremia.
Questo è il rischio che si può ragionevolmente ridurre.
Oggettivamente: se è entrato...è entrato.
Non c'è niente da fare se non incrociare le dita e attivare il miglior percorso possibile di cura e il più in fretta possibile.
E andare a isolarsi. Ma o si vive isolati o non si vive isolati. In una casa comune non c'è la mezza misura.
Tu riesci a contare quante volte tocchi una superficie e poi ti tocchi la faccia? Non dico in una giornata, dico in tre ore.
Riesci a contare quante volte alzi la voce (aumentando la dispersione)?
Sulla voce, nessuna volta, in casa mia non è un segno convenzionale accettato, quello di parlare a voce alta. Ed è condiviso e accettato.
sulle dita in faccia purtroppo temo che capiti eccome, ma non so darti il numero.
Quanto al resto, il "cappello" è sempre lo stesso: il rischio non lo si può eliminare
Ognuno agisce sulla base delle proprie conoscenze e percezioni, è individuale
Il fatto che una cosa che fai tu faccia sorridere, non conta, conta che stia bene tu nel farla, la cosiddetta qualità della vita individuale (che è anche qualità fisica e psichica della vita)
Io ho detto che tengo distanza in casa dai miei famigliari (moglie e figlio, anche tra loro ovvio) ed è una scelta condivisa, e che aumenta la nostra qualità della vita, in questo periodo, in termini di sicurezza e benessere.
sarà una pia illusione, quella di contribuire ad abbassare il rischio?
nessuno scienziato verrà a dire senza ombra di dubbio che è pia illusione, e tanto mi basta per non "rinunciare" a adottarla come misura
E sicuramente i sorrisi e le prese di culo li potrò prendere anche io

.. Forse non mi vengono detti direttamente in faccia, ma ci sono.
il punto è che va bene a me
Va bene per me, e per noi come nucleo.
e lo scopo è sempre il solito che scrivevo ieri, condividere la "practise" senza presunzione di imporre come la "cosa giusta" .
Sul sito del. Ministero della salute, quando si parla di Come si trasmette il virus da persona a persona, si definisce il "contatto stretto"
Ci sono 7 casi, tra cui il "vivere nello stesso appartamento"
Gli altri 6 casi io li evito (riduzione del rischio) nel "mondo" (e casa mia è in questo caso "parte del mondo")
Il nostro appartamento non è una reggia ma nemmeno un buco.
c'è chi vive in 40 mq in 5 e non può avere la libertà di scelta che ho io.
e nessunoo scienziato di fama mondiale, ad oggi ha detto che chi, infetto a sua insaputa e completamente asintomatico, adottasse le misure di distanziamento in casa, sta semplicemente facendo ridere i polli, perchè in casa sono tutti automaticamente spacciati (a livello di contrazione di virus)
nè lo dirà mai (credo)
non mi stupisco, del resto
hanno litigato fino a ieri l'altro sulle mascherine..
"non servono"
"servono, ma solo al personale ospedaliero"
"servono, ma solo a chi è contagiato, per non diffondere il contagio"
"servono, ma non se si è a distanza di qualche metro (Borrelli , scorsa settimana: infatti io qui davanti a voi non ce l'ho)"
"servono sempre, ma solo se si è in ambienti chiusi"
"servono, anche fuori, cioè in verità fuori in spazio aperto non servono a un cazzo, però è bene metterle" (

)
NB chi ci capisce è bravo
