Chi ha tradito chi?

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spleen

utente ?
Ero di fretta. Non volevo liquidare il tuo contributo.
Il tuo contributo, interessante e in tema, ha una sfumatura di giustificazione che non mi piace. Oh non piace a me, ci sarà chi lo troverà stimolante.
Volevo sottolineare come sorprendentemente il traditore si senta spiazzato e tradito dalla reazione del tradito.
Voglio dire: hai tradito e ti aspettavi una reazione assorbibile?
Questo fa imbufalire il tradito perché rompe il dialogo.
Adesso ho capito bene, così mi è più chiaro. :eek:

Credo che sia come tornare da una vacanza e ritrovando le persone che prima ci appartenevano scoprire che sono profondamente cambiate, non più disposte ad accettare, estranee quasi. Da questo senso di estraneità ricavare l'inmpressione di aver subito un voltafaccia, un tradimento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Adesso ho capito bene, così mi è più chiaro. :eek:

Credo che sia come tornare da una vacanza e ritrovando le persone che prima ci appartenevano scoprire che sono profondamente cambiate, non più disposte ad accettare, estranee quasi. Da questo senso di estraneità ricavare l'impressione di aver subito un voltafaccia, un tradimento.
Il termine vacanza in tutte le accezioni è molto descrittivo.
Anch'io non avevo un'idea completa si sta chiarendo nello sviluppo della discussione.
 

Eratò

Utente di lunga data
Io sono rimasta spiazzata.
Diamine, mi ha trattato come spazzatura per mesi, faceva finta che io non esistessi, a tavola arrivava con un libro e non rispondeva neppure quando cercavo di parlare, neppure un "eh?" o un "dopo" o "non mi seccare", proprio nulla...
Certo che sono rimasta spiazzata.
Che caspita ti arrabbi a fare?

Sì, pensavo non gliene importasse.

Certo, che COSA lo feriva del tradimento è un discorso a parte, e sono piuttosto convinta che NON fosse amore. Ma è opinione mia.
Di fronte alle ferite ci sono tanti modi di reazione ma secondo me i principali sono quelli da riccio e quelli da rinoceronte...Il riccio si ritira,si chiude in se stesso e tende ad allontanare la ferita cacciando le spine,ti allontana.Il rinoceronte invece esplode,ti tira tutto addosso,tutti i sentimenti e la rabbia in modo anche violento....Secondo me tuo ex marito apparteneva ai ricci.
 

Nausicaa

sfdcef
Di fronte alle ferite ci sono tanti modi di reazione ma secondo me i principali sono quelli da riccio e quelli da rinoceronte...Il riccio si ritira,si chiude in se stesso e tende ad allontanare la ferita cacciando le spine,ti allontana.Il rinoceronte invece esplode,ti tira tutto addosso,tutti i sentimenti e la rabbia in modo anche violento....Secondo me tuo ex marito apparteneva ai ricci.

Ok.
Fino a un certo punto si capisce. Poi, ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Io non voglio cancellare la mia responsabilità, la mia colpa, ad averlo tradito.
Non è che lui può cancellare tutto quello avvenuto prima.
Nel momento in cui tua moglie ti supplica di parlare, ti supplica di affrontare insieme un problema, non puoi far finta di non sentire, non rispondere neppure, come se lei non avesse neppure parlato.
C'è poco da fare. Io ho tradito e non dovevo. Ma continuando così, l'avrei comunque lasciato.
 

Eratò

Utente di lunga data
Ero di fretta. Non volevo liquidare il tuo contributo.
Il tuo contributo, interessante e in tema, ha una sfumatura di giustificazione che non mi piace. Oh non piace a me, ci sarà chi lo troverà stimolante.
Volevo sottolineare come sorprendentemente il traditore si senta spiazzato e tradito dalla reazione del tradito.
Voglio dire: hai tradito e ti aspettavi una reazione assorbibile?
Questo fa imbufalire il tradito perché rompe il dialogo.
Il traditore spiega spesso il suo atto (anche per autoassolversi) come conseguenza delle mancanze del tradito....In un certo senso il tradimento viene considerato come l' evoluzione naturale e inevitabile di un rapporto che non andava più.Ci sta forse anche un pizzico di rabbia inespressa nei confronti del tradito...Una specie di aspettative tradite che portano a delusione,rabbia e allontanamento.La comunicazione è compromessa e per il momento altre vie di uscita non se ne vedono e non si ha neanche la pazienza di trovarle.Per cui si arriva (inconsapevolmente) a tradire per rispondere a quello che il traditore considera a sua volta il "tradimento" delle sue aspettative.In tutto questo il tradito viene affrontato come traditore,che "non ha saputo fare,dire nonostante avesse promesso di fare e dire".Il tradito è passivo,non sa,non può spiegare,non si rende conto...Quando il tutto viene scoperto le carte cambiano e bisogna affrontare la realtà,i due mondi che fino a quel momento erano separati,s'incontrano e il tradito da passivo diventa attivo ed ha reazioni sconosciute agli occhi del traditore,che non aveva mai visto il proprio partner reagire così,il tradito tira fuori argomentazioni e difende se stesso...Il traditore(che pensava di stare dalla parte della ragione in quanto trascurato) si meraviglia perché non si capacita del dolore che ha provocato.In qualche modo il traditore si aspetta che il tradito possa capire le sue "colpe" al istante....E invece no.E si meraviglia del dolore del tradito.Ci vuole tempo per capire l'uno le dinamiche del altro e pazienza.È come un terremoto in cui entrambi perdono la terra sotto i propri piedi...Ovviamente non vale per tutti i tradimenti compresi traditi e traditori.
 

Eratò

Utente di lunga data
Ok.
Fino a un certo punto si capisce. Poi, ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Io non voglio cancellare la mia responsabilità, la mia colpa, ad averlo tradito.
Non è che lui può cancellare tutto quello avvenuto prima.
Nel momento in cui tua moglie ti supplica di parlare, ti supplica di affrontare insieme un problema, non puoi far finta di non sentire, non rispondere neppure, come se lei non avesse neppure parlato.
C'è poco da fare. Io ho tradito e non dovevo. Ma continuando così, l'avrei comunque lasciato.
Dopo la scoperta di un tradimento,secondo me,se si desidera di ricostruire o mantenere un rapporto di affetto bisogna che tradito e traditore si mettano sullo stesso piano (e invece il tradito fa la parte del "buono" mentre al traditore viene assegnata la parte del "cattivo) per trovare una via di comunicazione e "sintonizzarsi" sullo stesso canale...Evitare vittimismi e chiusure.Secondo me quello tuo marito non è riuscito a farlo,toglierti la parte della "cattiva" e si è incaponito nella sua chiusura.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Dopo la scoperta di un tradimento,secondo me,se si desidera di ricostruire o mantenere un rapporto di affetto bisogna che tradito e traditore si mettano sullo stesso piano (e invece il tradito fa la parte del "buono" mentre al traditore viene assegnata la parte del "cattivo) per trovare una via di comunicazione e "sintonizzarsi" sullo stesso canale...Evitare vittimismi e chiusure.Secondo me quello tuo marito non è riuscito a farlo,toglierti la parte della "cattiva" e si è incaponito nella sua chiusura.
Però il traditore È il cattivo.

È quello che ho compiuto l'offesa.
Il tradimento è un atto estremamente violento e non lo si può farlo passare per una reazione proporzionata.
È sempre sproporzionato così come lo è la violenza fisica.
Lo stupore del traditore è simile a quello del violento che vuole che il suo agire sia considerato in risposta ad altra violenza verbale o di azioni che l'hanno esasperato.
Può anche accadere che atti violenti come l'aggressione fisica o il tradimento siano reazioni ma sono sempre talmente violenti che vanno considerati sempre inaccettabili.
Comunque il senso di tradito provato dopo dal traditore è significativo anche della difficoltà di comprendere il tradito già prima.
 

Nausicaa

sfdcef
Dopo la scoperta di un tradimento,secondo me,se si desidera di ricostruire o mantenere un rapporto di affetto bisogna che tradito e traditore si mettano sullo stesso piano (e invece il tradito fa la parte del "buono" mentre al traditore viene assegnata la parte del "cattivo) per trovare una via di comunicazione e "sintonizzarsi" sullo stesso canale...Evitare vittimismi e chiusure.Secondo me quello tuo marito non è riuscito a farlo,toglierti la parte della "cattiva" e si è incaponito nella sua chiusura.

Sì.

Il problema è che era uguale pure prima del tradimento... non mi parlava, mi trattava male, mi rifiutava, PRIMA del tradimento. Alle mie suppliche di parlare e risolvere, quando dicevo che mi stavo allontanando, quando dicevo che potevamo fare un percorso di coppia, quando dicevo che ero frustrata... rispondeva col silenzio e stando con me il meno possibile.

E dopo, non era disposto a parlare della crisi di coppia. Certo che la responsabilità del tradimento era mia.
Ma quando mi chiedeva "perchè" non ero autorizzata a parlare del mio dolore al suo atteggiamento, perchè avevo perso il diritto di lamentarmi. Lui automaticamente era stato lavato di ogni colpa dalla mia. Per lui, si intende.

Sì, io non l'ho capito. Non ho capito lui. dopo. Neanche prima a dire la verità :) Ma il dopo, mi è stato completamente alieno. Ho fatto fatica a capire il suo dolore, non lo concepivo.

Per questo sono venuta qui. Per capire il suo dolore.

Ma alla fine, non l'ho capito lo stesso.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

c'è anche l'aspetto che il traditore si trova nella questione consapevolmente.
Il dislivello delle gravità se le può aggiustare giorno dopo giorno, giustificando e cercando spiegazioni ecc. arrivando anche a ribaltare il tutto, sentendosi alla fine persino la vittima. Tutto questo tempo il tradito non lo ha quando si ritrova davanti alla scoperta. Il colpo violento non sta proprio in rapporto a nulla.



sienne
 

Eratò

Utente di lunga data
Però il traditore È il cattivo.

È quello che ho compiuto l'offesa.
Il tradimento è un atto estremamente violento e non lo si può farlo passare per una reazione proporzionata.
È sempre sproporzionato così come lo è la violenza fisica.
Lo stupore del traditore è simile a quello del violento che vuole che il suo agire sia considerato in risposta ad altra violenza verbale o di azioni che l'hanno esasperato.
Può anche accadere che atti violenti come l'aggressione fisica o il tradimento siano reazioni ma sono sempre talmente violenti che vanno considerati sempre inaccettabili.
Comunque il senso di tradito provato dopo dal traditore è significativo anche della difficoltà di comprendere il tradito già prima.
Capisco ciò che dici...è vero.Niente giustifica un tradimento così come niente giustifica una violenza.Ma cercare di vivere tutta la vita con l'idea che il padre o la madre dei propri figli oppure la persona con cui hai (generico) vissuto i momenti più belli e significativi della tua vita,sia quella "cattiva",quella "malvaggia" in primis fa male a noi perché condiziona tutto il nostro atteggiamento in seguito,c'intossica il pensiero e in qualche modo porta a disprezzare noi stessi.Poi prima o poi bisogna chiudere col passato qualsiasi esso sia stato....Si guarda avanti,ridimensioni e parti libero verso una nuova vita.Penso...
 

Eratò

Utente di lunga data
Sì.

Il problema è che era uguale pure prima del tradimento... non mi parlava, mi trattava male, mi rifiutava, PRIMA del tradimento. Alle mie suppliche di parlare e risolvere, quando dicevo che mi stavo allontanando, quando dicevo che potevamo fare un percorso di coppia, quando dicevo che ero frustrata... rispondeva col silenzio e stando con me il meno possibile.

E dopo, non era disposto a parlare della crisi di coppia. Certo che la responsabilità del tradimento era mia.
Ma quando mi chiedeva "perchè" non ero autorizzata a parlare del mio dolore al suo atteggiamento, perchè avevo perso il diritto di lamentarmi. Lui automaticamente era stato lavato di ogni colpa dalla mia. Per lui, si intende.

Sì, io non l'ho capito. Non ho capito lui. dopo. Neanche prima a dire la verità :) Ma il dopo, mi è stato completamente alieno. Ho fatto fatica a capire il suo dolore, non lo concepivo.

Per questo sono venuta qui. Per capire il suo dolore.

Ma alla fine, non l'ho capito lo stesso.
Nausicaa più ti leggo e più penso che io e te ci siamo trovate nella stessa situazione solo che abbiamo reagito in due maniere diverse...Non devi giustificare nulla.Ti capisco sai?Sarei potuta essere io al posto tuo.:)
 

Nausicaa

sfdcef
Nausicaa più ti leggo e più penso che io e te ci siamo trovate nella stessa situazione solo che abbiamo reagito in due maniere diverse...Non devi giustificare nulla.Ti capisco sai?Sarei potuta essere io al posto tuo.:)

No ciccia...
Magari abbiamo vissuto situazioni simili prima...
Ma io non sono una bella persona.
Non mi faccio troppi scrupoli, non mi sono posta troppi problemi. Non sono brava a resistere alle tentazioni e non riesco neppure bene a capire il perchè dovrei.
Sono debole e codarda, non affronto volentieri le conseguenze delle mie azioni (ma che strano).

Se non altro, adesso avviso prima. Ma tutt'ora il dolore profondo del tradimento non riesco a capirlo... capisco il dolore di essere traditi in tante cose, ma la tragedia profonda del tradimento di cui si parla qui, non riesco a sentirlo.
La violenza di cui si parla, non riesco a percepirla dentro di me. Per questo diserto tanti 3D :)
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Posto questo articolo,sperando che si riferisca , almeno in parte, alla tua domanda

" Vorrei proporre una lettura "diversa" del tradimento, dove la figura del traditore è meno colpevole di quanto sembri.
In questa lettura il traditore non è solo colui che tradisce, che inganna, che è subdolo ma è anche colui che affronta diversamente una crisi di coppia, rendendosi conto dell'effettiva realtà. Spesso una relazione è caratterizzata dalla stanchezza, dalle incomprensioni, dai continui litigi, dalla mancanza di una progettualità futura, dal venir meno di un autentico sentimento. In questo caso il tradito è colui che minimizza, che fà finta di niente, che non parla, aspettando una possibile soluzione che non c'è o che il tempo sistemi, non si sà come, il tutto. Al contrario del traditore che affronta la dura realtà della disfunzionale relazione di coppia, rompendo in qualche modo il silenzio e l'indifferenza, non in maniera esplicita, ma in maniera implicita attraverso il tradimento. Sintetizzando, in maniera molto forte, e come se il tradito avvesse costretto l'altro a tradire.
Al riguardo bisogna sfatare un luogo comune, in questi casi. In un tradimento soffre non solo chi è tradito ma anche chi tradisce e le colpe non sono solo di quest'ultimo. Davanti ad un tradimento, al di là se è stato "confessato" o "scoperto", entrambi i membri della coppia devono avviare una seria e profonda riflessione sul perchè e come sia successo. Se alla conseguente e naturale esplosione di rabbia e dolore segue la riflessione accennata il tradimento aquisisce una funzione di rottura di un equilibrio di coppia apparente e patologico a tratti.
Per avvenire tale riflessione, il tradito deve accantonare un pò la propria rabbia, cercare di "leggere" diversamente il tradimento, vederci quasi una "richiesta d'aiuto" da parte del traditore affinchè si affrontino finalmente le problematiche di coppia. E quella che può sembrare una sconfitta si può trasformare in una vittoria perchè può rivitalizzare la relazione e gettare le basi per un nuovo sentimento ed una nuova progettualità di coppia.
Purtroppo il più delle volte avviene, quando il tradimento non è scoperto o si fa finta di non scoprirlo, che il traditore usa il tradimento per continuare a mantenere in vita la relazione di coppia. Come reazione all'inaridimento della relazione originaria ne cerca un altra al fine d'attingere quelle emozioni e quella vitalità che gli mancano e che utilizza, appunto, per il mantenimento della relazione originaria stessa. "

Il sito : http://www.maldamore.it/una_diversa_lettura_del_tradimento.htm
Potrei averlo scritto io.
Concordo assolutamente.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Ci sono tanti tipi di traditori
Quelli che capisco di più sono quelli che faticano a registrare un fallimento di coppia.
Sono quelli che restano soli in coppia senza essere capaci di chiudere... Magari provano a chiedere, ma di fronte al nulla restano al loro posto; perché hanno paura di restare soli, perché sono aggrappati ad un sogno, perché sono sfiduciati, perché non si sentono completamente in diritto di chiedere quello che vorrebbero... Ci sono molti motivi per continuare a restare in una coppia che non esiste più, penso che il fondamentale atteggiamento di fondo però sia l'accontentarsi, la convinzione profonda di meritarsi poco dalla vita.
Mi viene in mente mio padre con mia madre.
L'ha tradita perché lei lo umiliava in continuazione, deridendolo e disprezzandolo in continuazione davanti a noi figli.
E' stato incapace di pretendere rispetto, così ha cercato compensazione altrove.
Fosse stato capace di pretendere -chiedere chiedeva, ma era un bla bla bla- sarebbero divorziati. Mia madre probabilmente avrebbe collezionato TSO. Ma forse anche no.
Quoto anche te.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Sì.

Il problema è che era uguale pure prima del tradimento... non mi parlava, mi trattava male, mi rifiutava, PRIMA del tradimento. Alle mie suppliche di parlare e risolvere, quando dicevo che mi stavo allontanando, quando dicevo che potevamo fare un percorso di coppia, quando dicevo che ero frustrata... rispondeva col silenzio e stando con me il meno possibile.

E dopo, non era disposto a parlare della crisi di coppia. Certo che la responsabilità del tradimento era mia.
Ma quando mi chiedeva "perchè" non ero autorizzata a parlare del mio dolore al suo atteggiamento, perchè avevo perso il diritto di lamentarmi. Lui automaticamente era stato lavato di ogni colpa dalla mia. Per lui, si intende.

Sì, io non l'ho capito. Non ho capito lui. dopo. Neanche prima a dire la verità :) Ma il dopo, mi è stato completamente alieno. Ho fatto fatica a capire il suo dolore, non lo concepivo.

Per questo sono venuta qui. Per capire il suo dolore.

Ma alla fine, non l'ho capito lo stesso.
Premesso che il tradimento non è in linea di massima giustificabile, però se ci pensi bene il primo a tradire in altro modo era stato lui, sembra quasi ti avesse esclusa ( anche se immagino che momenti lieti ci saranno stati prima e durante il matrimonio). Restare sordi alle richieste dell'altro che si sente a disagio nella coppia e che non riconosce più l'altro è una scelta e ci sono poche giustificazioni.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Ero di fretta. Non volevo liquidare il tuo contributo.
Il tuo contributo, interessante e in tema, ha una sfumatura di giustificazione che non mi piace. Oh non piace a me, ci sarà chi lo troverà stimolante.
Volevo sottolineare come sorprendentemente il traditore si senta spiazzato e tradito dalla reazione del tradito.
Voglio dire: hai tradito e ti aspettavi una reazione assorbibile?
Questo fa imbufalire il tradito perché rompe il dialogo.
Io peró non leggo questo in martoriato, per nulla.
Su Trinità non mi pronuncio perché non capisco cosa scrive.
 

Eratò

Utente di lunga data
No ciccia...
Magari abbiamo vissuto situazioni simili prima...
Ma io non sono una bella persona.
Non mi faccio troppi scrupoli, non mi sono posta troppi problemi. Non sono brava a resistere alle tentazioni e non riesco neppure bene a capire il perchè dovrei.
Sono debole e codarda, non affronto volentieri le conseguenze delle mie azioni (ma che strano).

Se non altro, adesso avviso prima. Ma tutt'ora il dolore profondo del tradimento non riesco a capirlo... capisco il dolore di essere traditi in tante cose, ma la tragedia profonda del tradimento di cui si parla qui, non riesco a sentirlo.
La violenza di cui si parla, non riesco a percepirla dentro di me. Per questo diserto tanti 3D :)
Ma già che stai qui a cercare di capire le sensazioni e i sentimenti di un'altra persona ti rende meglio di come consideri te stessa,molto meglio fidati...Che poi credi che io prima di vivere il tradimento sulla mia pelle,riuscivo a capirne la violenza?No no...Ne sparavo di cazzate immani prima...Ho dovuto vivere l'esperienza per capire...Questo è.Anche adesso ne sparo eh ma almeno so di cosa stiamo parlando...
 
Ultima modifica:

Eratò

Utente di lunga data
Premesso che il tradimento non è in linea di massima giustificabile, però se ci pensi bene il primo a tradire in altro modo era stato lui, sembra quasi ti avesse esclusa ( anche se immagino che momenti lieti ci saranno stati prima e durante il matrimonio). Restare sordi alle richieste dell'altro che si sente a disagio nella coppia e che non riconosce più l'altro è una scelta e ci sono poche giustificazioni.
Ecco a cosa mi riferivo io nel "papiro" di prima..
il tradimento delle aspettative.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi capita per strada, in centri commerciali di incrociare coppie di sconosciuti che si trattano male. Persone che scaricano sull'altra frustrazioni e nervosismi come se le difficoltà piccole e grandi della vita nascessero dall'essere in due.
Non capisco come si possa accettate di essere trattati male.
Chi fa così va lasciato non tradito. Cosa cambia scopando con un altro?
 

Nausicaa

sfdcef
Mi capita per strada, in centri commerciali di incrociare coppie di sconosciuti che si trattano male. Persone che scaricano sull'altra frustrazioni e nervosismi come se le difficoltà piccole e grandi della vita nascessero dall'essere in due.
Non capisco come si possa accettate di essere trattati male.
Chi fa così va lasciato non tradito. Cosa cambia scopando con un altro?


Capisco la tua perplessità.

E' la perplessità di una persona consapevole di sè e di quel che merita.
Consapevole di cosa si aspetta, di cosa dà e di cosa, giustamente, pretende.

Il mondo reale purtroppo è pieno di persone deboli, insicure, immature sentimentalmente.
Che si trovano in una relazione senza aver acquisito prima la necessaria maturità e consapevolezza per affrontare i problemi nel modo "giusto". E che ovviamente non lo sanno neppure, che non hanno la maturità per etc etc.

Il mondo è pieno di persone che, in una relazione malsana, fanno fatica a realizzare che sia malsana, e che negano addirittura che sia una relazione che li rende infelici.
Il solo pensiero che la relazione sia infelice viene vissuto come una colpa, viene negato, minimizzato, aggirato.
Si spendono energie infinite per modificarsi, senza capire che cosa andrebbe davvero affrontato.

In questi casi (non sto parlando genericamente) incontrare un'altra persona dà la misura di quanto la relazione sia malata. Di quanto ci si stia negando il minimo sindacale di serenità e rispetto.

Quindi, eccome se cambia. Cambia perchè riesci a vedere dall'alto cosa diamine sta succedendo.

Non dico che sia la soluzione migliore. Ma rispondo alla tua domanda "cosa cambia".
 
Stato
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