ciliegia
Utente di lunga data
92 minuti di applausi.Aggiungo che definire l'amante di [MENTION=7215]ciliegia[/MENTION] "uno stronzo" non è illuminante, anche se viene spontaneo. Da quel che lei ci racconta, il suo problema non è la stronzaggine, perchè - almeno nel mio vocabolario - uno stronzo, in quelle circostanze, sarebbe per esempio uno che banalmente dice "ti amo" per facilitarsi le operazioni o anche solo per vedere che effetto fa, ma sa benissimo di non amare.
Quest'uomo invece sembra qualcosa di meglio e qualcosa di peggio di "uno stronzo". Vediamo:
1) si impegna a fondo, facendo correre seri rischi alla sua stabilità, per conquistare Ciliegia, e conquistarla anima e corpo. Diagnosi a distanza: è innamorato cotto. Di chi sia innamorato cotto lo teniamo in sospeso, perchè probabilmente non lo sa bene neanche lui, come del resto capita spesso. Di Ciliegia? Dell'amore? Della nostalgia della sua giovinezza? Del brivido del rischio, perchè si sente impaludato? Chissà.
2) Ciliegia è fortemente attratta da lui, ma l'iniziativa "grande amore" non è sua. E' di lui, che la spinge fino a impegnarsi con promesse che hanno, come effetto immediato (e non si sa quanto voluto, io penso molto) quello di provocare una risposta simmetrica in Ciliegia, che sente espandersi i polmoni nel grande respiro della speranza di amare, amare sul serio, senza aggettivi qualificativi, retropensieri, dubbi; amare riamata, riamare amata. Di carote più prelibate da far penzolare davanti al musetto di una donna, o di un uomo, ce ne sono pochine.
3) E qui, probabilmente, al momento in cui Ciliegia ricambia per intero, l'uomo al quale staranno fischiando le orecchie fa un paragone tra il se stesso evocato da questo grande amore in potenza, e il se stesso che vede ogni mattina mentre si rade. L'agnizione è folgorante: "Non sono io quello."
4) Scappa.
E' uno stronzo costui? Direi piuttosto che difetta di realismo e volontà, cioè che, tecnicamente, ha disturbi narcisitici della personalità, vulgo si accorge molto di rado dell'esistenza altrui pur riuscendo a comunicare una intensa empatia,e anche a manipolare gli altri e se stesso.
Il decorso operativo è = a quello dello stronzo, ma le motivazioni mi paiono diverse, e diverso anche il dolore di Ciliegia, che invece di dirsi "Che stupida sono stata!" si dirà "Che spreco!"
No, dico davvero, complimenti. Mi torna ogni tua singola parola e non avrei mai saputo esprimerle meglio.