Childfree

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Scaredheart

Romantica sotto copertura
avere figli è una esperienza straordinaria.
totalizzante, defatigante, emozionante etc etc.

la grande banalità è che i figli si fanno se si desiderano. Non perché si deve.
Non c'è niente di peggio di chi non se la sente ma li fa lo stesso. il rischio è essere pessimi genitori.
Non credo per nulla a chi dice che farli o meno sia un gesto di altruismo o di egoismo.
Io almeno non ho pensato di essere nè egoista nè altruista. Desideravamo che la famiglia si allargasse, punto.
e' evidente che chi non ha avuto figli non sa di cosa sto parlando, non può comprendere cosa sia l'amore di un padre per un figlio, quanto grande sia, quanto istintivo, intimo e penetrante. Non può sapere l'emozione di vederli crescere, imparare a parlare, a camminare, la gioia nel vedere un figlio fidarsi di te quando dall'alto di un muretto gli dici "buttati" e lui si butta tra le tue braccia sicuro che non si farà mai male perché ci sei tu.
Non si può capire l'angoscia e la preoccupazione di un padre perché il proprio figlio cresca sereno, lontano dai tanti pericoli del quotidiano.
Come si fa a comprendere senza essere genitore?
Ecco, dopo un post del genere non capirò mai certi genitori, in primis i miei :D
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Per quanto una delle motivazioni più frequenti in casi simili di conservazione sia proprio la possibilità di aver figli sarebbe opportuno che un medico non tragga conclusioni affrettate. Se vuole trarre conclusioni sulle motivazioni di una donna credo le possa tenere per sè, perchè una donna che sceglie di non avere figli ha già il suo bel da fare con le varie famiglie, amicizie, conoscenze che vedono nella donna solo ed esclusivamente una potenziale madre...e per questo passano la vita a romperti le balle col fatto "e tu quando sforni?".
Ci manca solo che lo stesso discorso lo faccia un medico e allora il fastidio diventa netto.
A causa di uno scompenso ormonale che ho avuto nell'ultimo anno sono andata a fare una serie di controlli, la ginecologa mi ha detto testuali parole: "il meglio nel tuo caso sarebbe ovviamente la pillola, ma hai 32 anni, io la eviterei e tenterei un'altra strada che stimoli la regolarizzazione dell'ovulazione, così che tu possa rimanere incinta"
Ma chi ha parlato di gravidanza?? Io no.
Hai capito perfettamente.
 
vero. La vita e' imprevedibile. Nel bene e nel male.

P.s.
ho visto una mostra di Schiele. ...I suoi schizzi. ...
indescrivibile!
Mi sono portata dietro pacchi di kleenex, visto l'effetto che mi fa :)
ti capisco. a me schiele inquieta , ogni volta mi pare che in quei nudi lividi ci sia una grande sofferenza
 

zanna

Utente di lunga data
ok, ora ci siamo.
e ricordiamoci che ha parlato di scelte future e loro si trovano davanti a persone che oggi la pensano in un modo ma domani non è detto che non si cambi idea
mai dire mai
Difatti eventuali scelte future potrebbero mal sposarsi con magari, al momento, scelte consapevoli e nette alle quali poi non si può porre rimedio ... :up:
 

Scaredheart

Romantica sotto copertura
Ti passo i miei?
Che devo dire sono stati utili
Mi hanno insegnato come non deve essere un genitore!!
Vedendo ciò che hai provato tu per figli, e ciò che sono stati loro... come hai fatto a darti una risposta? Cioè a far coesistere le due cose senza rabbia, dall'amore che mai hai avuto(intendo quello che i tuoi figli ricevono e del quale tu sei orfano). Mi interessa per capire
 

Palladiano

utente d'altri tempi
Vedendo ciò che hai provato tu per figli, e ciò che sono stati loro... come hai fatto a darti una risposta? Cioè a far coesistere le due cose senza rabbia, dall'amore che mai hai avuto(intendo quello che i tuoi figli ricevono e del quale tu sei orfano). Mi interessa per capire
Oh ma io sono arrabbiato coi miei.
Ti risponderò
Te lo assicuro
 

Ultimo

Escluso
Però la posso dire una cosa?


Chi è genitore, credo stia cominciando a capire quanto la vita è difficile. Siamo sicuri che quello che di brutto ci hanno dato i genitori non sia dipeso soltanto dalla loro volontà ma da difficoltà che hanno attraversato nella loro vita?

Pensate ad esempio a quella vostra, parlo delle persone che sono state tradite, e, si anche di chi ha tradito. Siete per caso di quell'umore che sprizza felicità da tutti i pori?

Non fateci caso...... Forse è perchè adesso amo mia madre, madre che è stata inesistente sotto tanti aspetti della mia vita. Anzi :) ha contribuito a distruggermi l'infanzia e l'adolescenza. ( qualcuno/a dirà, anche l'uomo di adesso) :rotfl:
 

OcchiVerdi

Utente di lunga data
Sienne:


Occhiverdi :
Ahahaga....hai ragione! Non ci avevo pensato. Dopo il primo nasce il quesito " e a quando il secondo? "
Insomma. ...gli indelicati ci sono e ci saranno sempre!
Sono vegetariano. Nemmeno sai fin dpve arriva l'indelicatezza e l'ipocrisia delle persone........ sul cibo....
 

giorgiocan

Utente prolisso
Io lo voglio il pistolotto:yes::saggio:
Facciamo che invece di fare il pistolotto, propongo qualche riflessione.

In quel libro Dawkins riprende l'idea di un biologo americano che prova a considerare l'intera Storia dell'Evoluzione non dal punto di vista delle specie e delle popolazioni, non del gruppo o dell'invidivuo (inteso come organismo), ma del singolo gene!
E, guarda un po', spostando tutta la prospettiva dal punto di vista di un singolo gene - che fa in primis quello che facciamo tutti noi "agglomerati", ovvero cerca di sopravvivere e "riprodursi" ereditariamente - non solo l'impianto funziona perfettamente, ma suggerisce un nuovo livello di lettura, ovvero quello che dà il titolo al libro: in sintesi, ha assolutamente senso immaginarci come "veicoli" o "macchinari pesanti" per i nostri geni, che dall'inizio non fanno altro che tutelare i propri interessi, a prescindere o a discapito di quelli dell'individuo e soprattutto della specie. Insomma, senza allungar troppo il brodo, non sarebbero materialmente gli individui a fare gli interessi del gruppo o della specie, la sopravvivenza della quale è "garantita" piuttosto dai geni di cui è portatrice: ricordate poi che una specie non ha mai un corredo genetico statico o definitivo. Il termine nasce per esigenze di classificazione, ma su larga scala il concetto perde via via di concretezza.

Con questa premessa apro la seguente riflessione. Il "controllo delle nascite" è un comportamento spontaneo in natura. Nel testo in questione si propone l'idea che il numero ideale di individui per popolazione sia un fattore determinato già a livello di "interesse genetico", ma il punto è che, a prescindere dalla prospettiva, in natura succede ed è sempre successo. Anzi, un altro autore che adoro - J. Diamond*, anch'esso biologo oltre a un sacco di altre cose - documenta anche il caso di popolazioni umane radicate in ambienti isolati e dalle risorse limitate che hanno elaborato spontaneamente una sorta di autoregolamentazione demografica (e di altre che non l'hanno fatto, estinguendosi).
Il punto è che in ogni popolazione esistono individui che diventano riproduttori e altri che non lo diventano in funzione di aspetti che trascendono il "destino personale". Anzi, anche i non riproduttori fanno parte di un progetto collettivo di sopravvivenza della specie. L'idea, insomma, che l'istinto di figliare debba presentarsi (o vada soddisfatto) comunque e per ogni individuo è concettualmente fuorviante.

Concludendo, il "controllo delle nascite" non è contro natura: E' natura, checchè se ne voglia dire.

Poi sia chiaro, esistono progetti per la sostenibilità dell'incremento demografico globale che io stesso reputo assai validi: il problema, al solito, è che non riesco a immaginare che li si voglia mettere in pratica davvero. Inoltre, io non credo che il botto si verificherà molto oltre la nostra generazione. E' probabilissimo, anzi, che noi ne vedremo almeno l'inizio.

Un saluto a tutti dal mio nuovo molare!! :D

--


*Diamond ha scritto il ghiottissimo "Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere." (ideale sequel del più famoso "Armi, acciaio e malattie."), che fornisce qualche ulteriore spunto di riflessione su quali possano essere gli sviluppi prossimi futuri dell'andazzo planetario.

La lettura è sconsigliata a sienne!! ;)
 
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Eliade

Super Zitella Acida
Non ho letto tutta la discussione, ovviamente...
Io non solo non voglio avere figli, ma che non desidero nemmeno il matrimonio. :blank:

Molte mie amiche/conoscenti, ho come l'impressione che volessero diventare madri più per mostrarlo a tutti, che non per scelta personale.
Proprio ieri, era da Happy casa con mia madre. All'improvviso, si sente urlare da un bambino "Io, io, io, io, io, è mio, è mio..bla bla bla". Le altre due bambine che stavano ognuna per i fatti propri, la mamma che chiamava insistentemente le bimbe che non l'ascoltavano e il padre che, palesemente scazzato, diceva qualcosa tipo "non ce la faccio più, non è cosa...bla,bla bla".

Io: :eek::yoga: *respira profondamente*

Non ultima una vecchia conoscente, mamma da quasi un anno. Il profilo FB in comune col marito...è da quando ha partorito che non fa altro che pubblicare cose inerenti alla sua situazione, più qualche commento sul calcio (suppongo del marito). Anche le foto della vacanza, o del week-end furori, sono l'occasione per scrivere cose de tipo "sei il dono più bello...", "senza di te non sarebbe lo stesso...", "due/3/4/etc mesi di noi..."....

Che palle....e no, non sono invidiosa.

Non parliamo poi dei mocciosi in pizzeria....:incazzato:


Io penso che il dono più grande non sia tanto il figlio, ma saperlo educare...almeno per chi ti sta intorno.
 

lolapal

Utente reloaded
Ciao

Futuro? Sta proprio lì il punto. Non lo vedo. E il problema non si limita al sociale. Ma è proprio e soprattutto una questione e fattore ambientale. Abbiamo un comportamento criminale ... nello sfruttare in modo indiscriminato le risorse ecc. ecc. ecc. (la lista è interminabile). Un secondo figlio non c'e lo metto in un ambiente del genere. È il peggio che possa fare per lui. Le sensazioni che io posso provare come genitore, non valgono nulla a confronto. Avevo circa 12anni quando iniziai a rendermene conto. Che tutto è una farsa e tutto cozza. Uscita? Non c'è. Solo immergersi nelle proprie passioni e creatività per fuggire e sopportare. E dove è possibile, non partecipare. Ci si sente estremamente soli. Perché in parole siamo tutti bravi. Ma i fatti parlano un'altra lingua ... e non ci credo più nelle parole. Siamo troppo egoisti.

PS: Posso sembrare depressa. Ma non lo sono. Anzi. Ma non riesco a "limitarmi" sulle mie quattro mura.

Provo ad educare. Certo. Quello è scontato. E sicuramente in altri termini.

sienne
In verità, la penso come Sienne, e sono stata molto egoista perché, pur di dimostrare "qualcosa" (forse se avessi letto i libri che indica Giorgio, mi sarei definitivamente convinta che la Natura mi aveva detto di non averne e che potevo far pace con me stessa e considerarmi normale anche io), ho subìto pratiche invasive per avere Figlia.
L'evento del giugno scorso, anche lì sarei stata egoista....

Quoto tutti gli interventi di Minerva
Tebe scusa l'ignoranza ma anche io al posto della dottoressa avrei pensato a quella motivazione
Io ho 44 anni e se per un motivo grave mi dovessero togliere l'utero non vedo motivazioni per non farlo se non quelle dell'aver intenzione di avere un altro figlio. Dopodichè davanti al rischio di ammallarmi gravemente rinuncerei all'idea del figlio e cercherei di salvarmi e addio utero. Tu probabilmente hai conoscenze diverse per cui hai fatto scelte diverse
Per quel che riguarda Sienne, sono molto meno pessimista di lei, ma è indubbio che non ho la sua sensibilità. Credo che lei pensi a un futuro molto lungo, se penso nel breve (una vita intera) sono bel lieta di aver messo al mondo dei figli e anche se sono preoccupata per il loro futuro cerco di passargli valori che li possano aiutare ad affrontare al meglio il loro futuro e a realizzarsi nel modo che loro ritengono più opportuno.
Per quanto riguarda la questione dei medici credo che la cosa si possa semplificare dicendo che certe volte invece di affermare si potrebbe chiedere o almeno immaginare che ci possano essere alternative;; mi viene in mente la faccia del mio ginecologo quando gli dissi no sui test al feto (quelli facoltativi)...

Per il resto, pessimismo cosmico o meno :), non possiamo far altro che agire nel nostro piccolo e investire nel futuro che abbiamo generato, sperando...
 
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sienne

lucida-confusa
Ciao

i medici ...

Sentivo che qualcosa non andava. Mi si era cresciuto il seno in un modo sproporzionato. Avevo un olfatto da brivido. Una felicità e un amore per tutto. Mi sentivo come in un incantesimo. Sapevo, che pur essendo giovane, non poteva essere la pubertà. Così feci il test. Incinta. Andai subito dal medico per confermarlo. Lui mi guardò e mi disse, che per chi è praticamente impossibile avere figli, il desiderio di avere un figlio è talmente forte che inganna il copro. Cioè, è una gravidanza immaginaria per causa del desiderio che una donna ha di per sé. Ripetevo che non era così. Che non volevo e non ci ho mai perso dei pensieri sul fatto che non ne potessi avere. Più dicevo così, più lui si convinceva del contrario. Volle mandarmi immediatamente nel reparto psichiatrico per un consulto. Mi sono attaccata a quella sedia e ripetevo che bastava fare il test. E che se era come diceva lui, ci andavo. Dopo un po' lo convinsi. È ritornato saltando come un grillo e ripeteva continuamente: la natura è qualcosa di fantastico! Lei ha vinto alla lotteria.

Lui rimase della sua convinzione. E continuava a proiettare le sue idee sul mio essere ... è così. È più forte.

Io invece ero entrata come in un sentire di misticismo cosmico. Ero convinta che per chi provasse certe sensazioni, non poteva che volere il meglio per un figlio e che allora c'è speranza e anche un futuro. Il periodo della gravidanza è stato il periodo più bello della mia vita. Il risveglio è stato molto violento. Un inganno mostruoso dovuto dagli ormoni. Non è così. Un meglio egoistico ad un caro prezzo per tutti. Come, se non avessimo figli. Che mi venga perdonato.


sienne
 
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