Ci hanno insegnato che l'amore è eterno e ora ...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non è che è sparita, oggi ci sono un sacco di prodotti in commercio da cui è stato levato l’olio di palma. Quello che non è proprio sano per la nostra alimentazione (ovviamente si parla di assunzione reiterata, non saltuaria) è il palmisto [*].
Ma in quella campagna la parte riguardante l’alimentazione umana era più un "e poi non sarebbe proprio sano per la nostra alimentazione" (con un scontato: visto che ormai pochi fanno biscotti e altri prodotti in casa, ma li comprano, e quelli che costano meno contengono i suddetti ingredienti).
La parte che ti sei perso, prima di e poi, verteva nel boicottare certi prodotti, perchè per piantare foreste di alberi da palma, viene raso al suolo l’habitat in cui vive l’orango (deforestazione), condannando questa specie all’estinzione. Non so perchè tanti non ne sono venuti al corrente, dal momento che queste informazioni giravano, con immagini e riprese video di adulti anche uccisi, e i loro piccoli che venivano lasciati vivi a morire di stenti, o che rimanevano appesi ad alberi mentre veniva dato fuoco al loro habitat, per fare spazio a nuovi piantagioni.
Forse ha fatto più leva il lato antropocentrico.
Ti dirò che io sono tra quelle persone che in quel periodo ha deciso di smettere di comprare certi prodotti. Non pensando di cambiare il mondo (in realtà pensavo che non sarebbe servito ad un cazzo, che il mio uno sarebbe stato niente nel mare), ma era qualcosa a cui mi sono sentita di rispondere, dal momento che potevo anche fare altrimenti, senza morire di stenti. Mi sono stupita poi, che molte aziende, dopo una iniziale campagna in cui avevano tentato di fare passare l’olio di palma e palmisto persino per sano, avesse cambiato la formula delle loro ricette.
A volte si crede di non potere niente come popolo, che altri dall’alto possano decidere, o almeno mi rendo conto che tante persone credono in questo, e invece come popolo abbiamo un potere fortissimo. Basta fermare la produzione di qualcosa un mese, qualche settimana, non ci vuole neppure molto. Solo che per farlo dobbiamo in gruppo non comprare determinati prodotti, o non aderire a qualcosa.

Non so se notizie come queste possano fare veramente sperare ad uno spazio in questo pianeta, per la vita degli oranghi, e so benissimo che alcuni leggeranno questo con rabbia (purtroppo), però a me fa piacere: https://www.lasvolta.it/6499/indonesia-la-deforestazione-diminuisce-sempre-di-piu

[*] tipo se hai un figlio che va matto per i croissant confezionati con la crema, e ci fa colazione o merenda ogni giorno, in quella crema potrebbe essere contenuto palmisto.
Ma non dico che il tema di base sia corretto e sacrosanto, mi fa specie che diventi oggetto di marketing, un'etichetta che serve a far vendere di più. Ecco in quel caso divento più diffidente del solito
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non so se tutto il sistema sia incentrato sul principio che vedere porta a fare, ad esempio è il caso di far vedere certi classici come Profondo Rosso o l'Esorcista a bambini di 5/6 anni? Non perchè si teme che diventino dei serial killer o dei demoni ma più semplicemente perchè potrebbero essere abbastanza formati da restarne turbati ma non da capire che sono solo rappresentazioni di una storia? O tutta la filmografia di Tarantino dove la violenza è talmente sopra le righe da risultare comica, ma per capirlo occorre una certa formazione..
Ma non parlavo di considerare la capacità di comprensione.
Ma ti censura sedicente etica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non dico che il tema di base sia corretto e sacrosanto, mi fa specie che diventi oggetto di marketing, un'etichetta che serve a far vendere di più. Ecco in quel caso divento più diffidente del solito
È stato coniato un termine per questa operazione: greenwashing.
Ci sono divulgatori che spiegano bene cosa è rilevante e cosa no.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Marjanna

Utente di lunga data
Ma non dico che il tema di base sia corretto e sacrosanto, mi fa specie che diventi oggetto di marketing, un'etichetta che serve a far vendere di più. Ecco in quel caso divento più diffidente del solito
Ti ho spiegato il motivo.
Hanno iniziato a scrivere davanti le confezioni "senza olio di palma" perchè si è creato qualcosa che favoriva i prodotti senza.
Poi dovresti girare la confezione e andarti a leggere gli ingredienti scritti in piccolo per vedere con cosa lo hanno sostituito, e se tu lo valuti prodotto sano o no. Ma non è che l'olio di palma sia altamente nocivo per l'alimentazione umana, è nocivo per gli orango che noi lo consumiamo, perchè consumandolo ti mangi un pezzo di foresta.
Il popolo decide, e le aziende si adeguano. In passato per questione di salute ho fatto le prove per le intolleranze alimentari, quelle che vengono esposte nel modo più semplice, ovvero vuoi vedere se sei intollerante al glutine, elimina totalmente per 15 giorni il glutine, stessa cosa per latticini, ect. se ti senti meglio senza assumere dato alimento, non ti serve un pezzo di carta che certifichi o meno. Nel periodo in cui io ho eliminato il glutine, nei supermercati non c’erano tutti i prodotti che ci sono ora senza glutine (e costavano anche meno), dopo che è esploso il boom alimentare de "il glutine fa male", sono quadruplicati, fino a che compri una bistecca e sopra ci appiccicano "non contiene glutine". Grazie, è carne... o_O
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sì.
Come sempre, cercano di trovare mercato sfruttando il vento.
Anni fa avrei potuto coniare il biowashing per l'alimentazione... quando andavo ad aiutare in vari reparti (della famosa azienda della GDO) e vedevo le etichette Bio applicate sistematicamente a prodotti usciti dalle stesse identiche ceste....
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ti ho spiegato il motivo.
Hanno iniziato a scrivere davanti le confezioni "senza olio di palma" perchè si è creato qualcosa che favoriva i prodotti senza.
Poi dovresti girare la confezione e andarti a leggere gli ingredienti scritti in piccolo per vedere con cosa lo hanno sostituito, e se tu lo valuti prodotto sano o no. Ma non è che l'olio di palma sia altamente nocivo per l'alimentazione umana, è nocivo per gli orango che noi lo consumiamo, perchè consumandolo ti mangi un pezzo di foresta.
Il popolo decide, e le aziende si adeguano. In passato per questione di salute ho fatto le prove per le intolleranze alimentari, quelle che vengono esposte nel modo più semplice, ovvero vuoi vedere se sei intollerante al glutine, elimina totalmente per 15 giorni il glutine, stessa cosa per latticini, ect. se ti senti meglio senza assumere dato alimento, non ti serve un pezzo di carta che certifichi o meno. Nel periodo in cui io ho eliminato il glutine, nei supermercati non c’erano tutti i prodotti che ci sono ora senza glutine (e costavano anche meno), dopo che è esploso il boom alimentare de "il glutine fa male", sono quadruplicati, fino a che compri una bistecca e sopra ci appiccicano "non contiene glutine". Grazie, è carne... o_O
Ora potrei sbagliare, ma mi sembra di ricordare un'intervista a Ferrero di quel periodo in cui diceva che quello che usavano loro (e per la nutella pare non se ne possa fare a meno) veniva da coltivazioni supercontrollate e con tutti i crismi per non danneggiare alcunchè.. ma sarà stato marketing pure quello
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anni fa avrei potuto coniare il biowashing per l'alimentazione... quando andavo ad aiutare in vari reparti (della famosa azienda della GDO) e vedevo le etichette Bio applicate sistematicamente a prodotti usciti dalle stesse identiche ceste....
Ma il problema è il termine inventato per definire operazioni aziendali di facciata o le operazioni di facciata?
 

Marjanna

Utente di lunga data
È stato coniato un termine per questa operazione: greenwashing.
Ci sono divulgatori che spiegano bene cosa è rilevante e cosa no.
Purtroppo questa cosa ha creato uno sfruttamento su delle tematiche che sarebbero serie.
Osteggiate per gran parte degli anni, adesso vengono sfruttate per risvolti commerciali "green".

Sulla frutta io infatti divido tra "dall’albero" e "bio". E a livello ambientale un albero di un contadino del cazzo senza alcuna certificazione, vince su una certificazione bio, specialmente se il contadino ce l’hai a pochi chilometri. Il buonsenso è la certificazione che possiamo applicare solo noi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma il problema è il termine inventato per definire operazioni aziendali di facciata o le operazioni di facciata?
Non saprei, la tizia parlamentare che si è dimessa recentemente da co-portavoce di non so bene cosa disse che lo aveva fatto per smascherare il comportamento dei suoi colleghi riconducibile al pinkwashing, quindi mi pare più l'operazione in sè di facciata. Poi in effetti non mi è chiaro che differenza farebbe
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ora potrei sbagliare, ma mi sembra di ricordare un'intervista a Ferrero di quel periodo in cui diceva che quello che usavano loro (e per la nutella pare non se ne possa fare a meno) veniva da coltivazioni supercontrollate e con tutti i crismi per non danneggiare alcunchè.. ma sarà stato marketing pure quello
Quando certe coltivazioni sono dall'altra parte del mondo, è difficile per noi sapere di preciso come si attuano certi controlli.

Adesso dopo tutti gli aumenti che ci sono stati, e i blocchi e il cambio di assetto causa guerra Russa-Ucraina, ad esempio presumo che probabilmente passerà carta da altri paesi (il costo della carta è notevolmente aumentato).
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Purtroppo questa cosa ha creato uno sfruttamento su delle tematiche che sarebbero serie.
Osteggiate per gran parte degli anni, adesso vengono sfruttate per risvolti commerciali "green".

Sulla frutta io infatti divido tra "dall’albero" e "bio". E a livello ambientale un albero di un contadino del cazzo senza alcuna certificazione, vince su una certificazione bio, specialmente se il contadino ce l’hai a pochi chilometri. Il buonsenso è la certificazione che possiamo applicare solo noi.
A me quando si parla certificazioni, ma soprattutto di etichette viene sempre in mente questa scena:

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Brunetta

Utente di lunga data
Non saprei, la tizia parlamentare che si è dimessa recentemente da co-portavoce di non so bene cosa disse che lo aveva fatto per smascherare il comportamento dei suoi colleghi riconducibile al pinkwashing, quindi mi pare più l'operazione in sè di facciata. Poi in effetti non mi è chiaro che differenza farebbe
Prendi una aspetto qualsiasi a cui tu tieni che, se fossi tu responsabile di una azienda, non vorresti che ci fosse, può essere il lavoro minorile o utilizzo di sostanze che non vuoi che siano utilizzate o una produzione di rifiuti non trattati perché non inquinino.
Quando fai un acquisto, vorresti sapere se una o tutte queste cose non le faccia chi ha prodotto ciò che acquisti.
Poi a te può anche andare benissimo qualsiasi cosa. Però è utile che si possa sapere e non che una azienda metta “siamo bravi” in etichetta senza alcuna verifica.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Prendi una aspetto qualsiasi a cui tu tieni che, se fossi tu responsabile di una azienda, non vorresti che ci fosse, può essere il lavoro minorile o utilizzo di sostanze che non vuoi che siano utilizzate o una produzione di rifiuti non trattati perché non inquinino.
Quando fai un acquisto, vorresti sapere se una o tutte queste cose non le faccia chi ha prodotto ciò che acquisti.
Poi a te può anche andare benissimo qualsiasi cosa. Però è utile che si possa sapere e non che una azienda metta “siamo bravi” in etichetta senza alcuna verifica.
Forse ho capito. Comunque ricordo fine anni '80 quando si iniziò a diffondere la benzina "verde" in realtà senza piombo, ma più ricca di benzene (per sopperire le proprietà antidetonanti del piombo) per cui verde un paio di palle, perchè se usata in auto senza catalizzatore (che divenne obbligatorio solo dal '92) risultava molto più cancerogena.. eppure ricordo le denunce di Quattroruote sull'argomento che passò pure dei guai quasi fossero degli eversori
 

Brunetta

Utente di lunga data
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