Tu sei uno dei pochi, almeno attualmente, che dia spiegazioni.
Le tue spiegazioni possono essere trovate soddisfacenti o no, come le risposte del governo ai parlamentari.
Resta che ne dai.
A te pare che ci sia poco da spiegare. Soprattutto non vuoi un ...parlamento. Legittimo.
Cosa vuol dire vedere l’amante come “fidanzata“. Si chiamano fidanzati coloro che si preparano al matrimonio, anche materialmente. È evidente che due amanti non siano perciò fidanzati.
Cosa intendi con quel termine?
Intendo semplicemente fare cose che vanno un po’ oltre il letto. Nel mio peregrinare su vari forum o nella comunità di persone infedeli che frequento nel mondo reale, assisto spesso a rapporti extra fatti di solo sesso. Proprio perché ne ho avuti, so che non fanno per me, ma ognuno si ritaglia il vestito di cui ha bisogno. A me da soddisfazione essere anche amico della persona aiutandola se ne ha bisogno in cose pratiche, oppure uscirci a cena senza sottintendere vi sia per forza un dopocena hard. Oppure una piccola gita, una mostra, cose così.
Le persone che qui mi conoscono nel reale sanno bene che sto scrivendo cose assolutamente vere, volendo lo potrebbero confermare. Ho dismesso la botta e via alla terza amante, diciamo 25 anni fa. E considera che la prima e‘ la mia attuale moglie. La chiamo fidanzata ma potrei anche chiamarla in tanti altri modi, ma questo è.
Non è che non si vuole un parlamento, è proprio il senso dell’utilità del parlamento che non c‘e.
Se A, chiede una spiegazione a B e B offre la spiegazione, non è che perché ad A non piace oppure si era messa in testa altro allora la spiegazione deve cambiare nella versione di A.
Puo non piacere, è lecito, ma questo è e questo rimane.
Diversamente si può evitare di chiedere spiegazioni, perché tanto oramai la frittata è fatta, con o senza spiegazioni.
Mi hai tradito? Si.
Posso convivere con questo pensiero? Si
Oppure no.
Se no non serve altro, fora di ball.
Io la faccio molto semplice.
Sul fatto che altri non diano o non vogliano dare spiegazioni, secondo me è perché ritengono loro stessi di avere compiuto una grande carognata e loro stessi non riescono a trovare le parole adatte per descrivere quello che li ha portati a cercare altro, diciamo che si vergognano.
Anni fa provai a superare questa resistenza per vedere cosa si celava dietro ed ho capito che SE di la c’è una persona disposta a voler capire davvero, non c’è niente di male sia a vergognarsi sia a raccontare i meccanismi mentali che hanno portato a fare la scelta di tradire.
Spesso si pensa che raccontare le proprie debolezze o le proprie scelte dovute a bisogni sia un qualcosa di impossibile da fare.
E si sbaglia, perché così resterà per sempre nel rapporto anche da separati un qualcosa di irrisolto.
Le cose vanno dette, ma chi le ascolta le deve accettare per quello che sono senza viziarle con cose aggiunte o diagnosi farlocche.
Se no io spiego e te traduci anziche ascoltare.