Ciao a tutti... ho una domanda

Andromeda4

Utente di lunga data
Negli ultimi anni ho, abbiamo adottato un metodo di programmazione per argomenti (tipo il centro di interesse della Scuola dell’infanzia) prevedendo tutte le connessioni tra le discipline.
A un corso di aggiornamento un professore della Secondaria di Primo grado, disse che non era possibile. Ingenuamente gli portai un volumetto prodotto. Lui non tornò più al corso e non si peritò di darmi un recapito.
Io più che ingenua, proprio scema.
Fiduciosa. Non è mica sempre colpa nostra.
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Assolutamente sì, la sincerità.
Hai avuto l'esperienza che è utopico come desiderio in una relazione che parte come amantato.
Non dico che un amante non possa essere sincero, o magari rivoluzionare la propria vita, ma che certe dinamiche impongono di non accumulare troppe speranze su determinati esiti.
Insomma, la storia del tipo in crisi è talmente abusata che sarebbe più consigliabile stamparci le magliette con le solite frasi fatte che crederci troppo a lungo.
Però sembra che aiuti da ambo le parti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho avuto la fortuna, tra il secondo e il terzo liceo classico, di una professoressa di italiano e latino che mi (ci, in realtà, visti gli ottimi risultati professionali di alcuni di loro che erano casi disperati) ha insegnato la giusta curiosità per tutto, non solo per le materie che le spettavano. E con questo approccio ho continuato, quando mi sono iscritta all'università.
Arrabbiata... delusa più che altro. Ero convinta che fossero loro quelli che mi avrebbero valutato, accompagnato, nella scoperta di me e di quello che volevo essere. Ma la loro ottusità e il vivere per la perfezione e la "simmetria", altro termine usato da mia madre, mi ha fatto cadere le braccia.
Il mio percorso al liceo era stato veramente pessimo :ROFLMAO:
Mi stavano tutti sul cazzo, ero reattiva e chiusa. Li disprezzavo, prof e compagni. Era un posto dove andavo, facevo il minimo indispensabile per passare l'anno, che per me durava da febbraio a giugno ossia il tempo necessario per dare il contentino e mostrare quello che loro chiamavano impegno.
Non penso sia stato facile avere a che fare con me in quegli anni, non che poi sia migliorata :ROFLMAO:
Due prof mi avevano colpita: filosofia e religione. Uno spretato e un prete. Credo mi avessero vista e avessero compreso chi fossi, ma soprattutto di cosa avessi bisogno. Con entrambi siamo rimasti in contatto per anni anche finito il liceo. Sono stati miei mentori.

Capisco bene la delusione. Eppure, io guardo i miei adesso. Nessuno dei due è quello che avrebbe desiderato essere. Sono entrambi incastrati nel dover essere e nel dover fare, con tutti i corollari conseguenti.
C'è una loro eredità, della loro generazione, che non intendo raccogliere: il conflitto.
Tolto questo, come potevano insegnare la libertà di essere se manco loro l'avevano sperimentata per loro stessi?
Non potevano far altro che provare a vendere un modello a cui loro stessi erano sottomessi e con minori possibilità di destrutturazione. Con in aggiunta la rabbia della schiavitù in confronto col tentativo di uscirne.

In questi giorni sto guardando questi video, che secondo me sono bellissimi!! :love:🥰



Mi fanno immensa allegria.

Che senso ha perdere tempo guardando un passato già morto?

I vecchi sono ancora fermi all'idea di conflitto di inizio novecento, che manco viene studiato, e propongono morte e guerra e insoddisfazione.. Questi si mettono una mascherina, giocano con luci e ombre, un paio di corna e ballano!! Mi piace tantissimo che ballino per strada!!

Li ritengo uno spettacolo ben più interessante di vecchi che ripetono frasi fatte e assiomatiche, che non ne vogliono sapere di mollare la presa su un potere ideale, vessatorio e violento e che svendono le loro mancanze come sacrificio per il futuro!
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Il mio percorso al liceo era stato veramente pessimo :ROFLMAO:
Mi stavano tutti sul cazzo, ero reattiva e chiusa. Li disprezzavo, prof e compagni. Era un posto dove andavo, facevo il minimo indispensabile per passare l'anno, che per me durava da febbraio a giugno ossia il tempo necessario per dare il contentino e mostrare quello che loro chiamavano impegno.
Non penso sia stato facile avere a che fare con me in quegli anni, non che poi sia migliorata :ROFLMAO:
Due prof mi avevano colpita: filosofia e religione. Uno spretato e un prete. Credo mi avessero vista e avessero compreso chi fossi, ma soprattutto di cosa avessi bisogno. Con entrambi siamo rimasti in contatto per anni anche finito il liceo. Sono stati miei mentori.

Capisco bene la delusione. Eppure, io guardo i miei adesso. Nessuno dei due è quello che avrebbe desiderato essere. Sono entrambi incastrati nel dover essere e nel dover fare, con tutti i corollari conseguenti.
C'è una loro eredità, della loro generazione, che non intendo raccogliere: il conflitto.
Tolto questo, come potevano insegnare la libertà di essere se manco loro l'avevano sperimentata per loro stessi?
Non potevano far altro che provare a vendere un modello a cui loro stessi erano sottomessi e con minori possibilità di destrutturazione. Con in aggiunta la rabbia della schiavitù in confronto col tentativo di uscirne.

In questi giorni sto guardando questi video, che secondo me sono bellissimi!! :love:🥰



Mi fanno immensa allegria.

Che senso ha perdere tempo guardando un passato già morto?

I vecchi sono ancora fermi all'idea di conflitto di inizio novecento, che manco viene studiato, e propongono morte e guerra e insoddisfazione.. Questi si mettono una mascherina, giocano con luci e ombre, un paio di corna e ballano!! Mi piace tantissimo che ballino per strada!!

Li ritengo uno spettacolo ben più interessante di vecchi che ripetono frasi fatte e assiomatiche, che non ne vogliono sapere di mollare la presa su un potere ideale, vessatorio e violento e che svendono le loro mancanze come sacrificio per il futuro!
Anche i miei sono figli della guerra. Della seconda. 1946 lui, 45 lei. Soprattutto mio padre, complice una famiglia di origine disfunzionale, è intriso di sacrificio, privazioni, ostacoli. Peggio sta, meglio sta. Con noi è stato tutto un "no". No uscite, no cinema, no andare a dormire dalle amiche. Quelle poche concessioni sempre fatte pesare. Mia madre, sempre a rimorchio. Mai sviluppato una mentalità e un'idea sua, ancora oggi ripete le affermazioni degli altri, e si vede tale e quale, perché non sono parole sue, avendo pochi argomenti, riferiti solo a pulizia della casa e alla cucina. Ha sempre evitato di farsi delle amiche. L'altro giorno mia sorella le ha detto chiaramente (lei non ha proprio filtri, al contrario di me, che anche discutendo, il dialogo lo cerco) "tu odi tutti". Con questo background, capisci da te quanto tutto possa essere pesante. E lo vedo anche quando gli altri mi fanno notare la cosa. Lo vedo nello sguardo di compartimento che mostrano.
A scuola, ovviamente, faticavo a trovare una mia collocazione, anche se avevo il mio gruppetto in classe. Tutti mi sembravano meglio di me. Studiavo e basta, rimediando una media di sufficienza stiracchiata (fino al penultimo anno, quando ho imbroccato finalmente il giusto metodo).
 

Etta

Utente di lunga data
Non dico che un amante non possa essere sincero, o magari rivoluzionare la propria vita, ma che certe dinamiche impongono di non accumulare troppe speranze su determinati esiti.
Ma questo anche nelle storie ufficiali. Le garanzie non le può dare nessuno.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Anche i miei sono figli della guerra. Della seconda. 1946 lui, 45 lei. Soprattutto mio padre, complice una famiglia di origine disfunzionale, è intriso di sacrificio, privazioni, ostacoli. Peggio sta, meglio sta. Con noi è stato tutto un "no". No uscite, no cinema, no andare a dormire dalle amiche. Quelle poche concessioni sempre fatte pesare. Mia madre, sempre a rimorchio. Mai sviluppato una mentalità e un'idea sua, ancora oggi ripete le affermazioni degli altri, e si vede tale e quale, perché non sono parole sue, avendo pochi argomenti, riferiti solo a pulizia della casa e alla cucina. Ha sempre evitato di farsi delle amiche. L'altro giorno mia sorella le ha detto chiaramente (lei non ha proprio filtri, al contrario di me, che anche discutendo, il dialogo lo cerco) "tu odi tutti". Con questo background, capisci da te quanto tutto possa essere pesante. E lo vedo anche quando gli altri mi fanno notare la cosa. Lo vedo nello sguardo di compartimento che mostrano.
A scuola, ovviamente, faticavo a trovare una mia collocazione, anche se avevo il mio gruppetto in classe. Tutti mi sembravano meglio di me. Studiavo e basta, rimediando una media di sufficienza stiracchiata (fino al penultimo anno, quando ho imbroccato finalmente il giusto metodo).
Io ero annoiata.
Mi stavano sul cazzo proprio. Prof e compagni. Non avevo nessun gruppo, da nessuna parte. Non mi piacevano i gruppi già da allora.
E non mi piacciono neanche adesso.
Non mi interessava quello che loro mi proponevano di studiare, poi da febbraio a giugno recuperavo tutto.
Non era il metodo a mancarmi. Semplicemente non vedevo il senso di sbattermi per tutto l'anno quando in due mesi riuscivo a fare le stesse cose. Non mi interessavano le valutazioni, il fatto che non mi abbiano mai bocciata, e me lo sarei meritato, confermava il fatto che facessi bene a sbattermene delle valutazioni che davano a dei prodotti di ricopiatura. :)

Lo capisco bene il background, ma sono morti che camminano.
Il loro mondo è morto, i loro riferimenti sono morti, sono aggrappati a dei cadaveri intellettuali e paradigmatici.

E' il loro background, a me spiace per loro.
Mi fanno tenerezza e compassione.
Penso che sia un atto di amore decostruire la merda che hanno creato.
 

spleen

utente ?
Io ero annoiata.
Mi stavano sul cazzo proprio. Prof e compagni. Non avevo nessun gruppo, da nessuna parte. Non mi piacevano i gruppi già da allora.
E non mi piacciono neanche adesso.
Non mi interessava quello che loro mi proponevano di studiare, poi da febbraio a giugno recuperavo tutto.
Non era il metodo a mancarmi. Semplicemente non vedevo il senso di sbattermi per tutto l'anno quando in due mesi riuscivo a fare le stesse cose. Non mi interessavano le valutazioni, il fatto che non mi abbiano mai bocciata, e me lo sarei meritato, confermava il fatto che facessi bene a sbattermene delle valutazioni che davano a dei prodotti di ricopiatura. :)

Lo capisco bene il background, ma sono morti che camminano.
Il loro mondo è morto, i loro riferimenti sono morti, sono aggrappati a dei cadaveri intellettuali e paradigmatici.

E' il loro background, a me spiace per loro.
Mi fanno tenerezza e compassione.
Penso che sia un atto di amore decostruire la merda che hanno creato.
Sempre a recriminare, cazzo. 😁
Ciascuno è figlio del suo tempo e anche del suo luogo. Essere nati a Milano a metà novecento era sicuramente diverso di essere nato a Canicattiì.
Chi ha passato le guerre, tipo i miei genitori, ha passato esperienze che cambiano la vita, per sempre.
Io ripenso a loro ormai con grade indulgenza, sapendo in cosa hanno mancato, sapendo cosa hanno saputo darmi.
(Io in ogni caso ero a posto, visto che sono senpre stato il cocco dei nonni che spesso hanno fatto da genitori putativi). :)

Comunque a scuola io praticamente i primi anni delle superiori stavo in una banda di delinquenti. Nel curriculum di alcuni dei miei compagni di classe penso mancasse solo l'omicidio (solo perchè non c'era stata l'occasione ovviamente). 😁
Ogni giorno si andava a scuola senza sapere come tornavamo. 😆
Poi i rompiballe sono stati epurati.
Andavo molto bene, sempre, più per culo che per merito. (Non ero uno che si ammazzasse sui libri insomma).
Serbo bei ricordi, in generale.
I miei compagni di classe li rivedo, ogni tanto, facciamo delle cene, per vederci più invecchiati, ma sostanzialmente sempre gli stessi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sempre a recriminare, cazzo. 😁
Ciascuno è figlio del suo tempo e anche del suo luogo. Essere nati a Milano a metà novecento era sicuramente diverso di essere nato a Canicattiì.
Chi ha passato le guerre, tipo i miei genitori, ha passato esperienze che cambiano la vita, per sempre.
Io ripenso a loro ormai con grade indulgenza, sapendo in cosa hanno mancato, sapendo cosa hanno saputo darmi.
(Io in ogni caso ero a posto, visto che sono senpre stato il cocco dei nonni che spesso hanno fatto da genitori putativi). :)

Comunque a scuola io praticamente i primi anni delle superiori stavo in una banda di delinquenti. Nel curriculum di alcuni dei miei compagni di classe penso mancasse solo l'omicidio (solo perchè non c'era stata l'occasione ovviamente). 😁
Ogni giorno si andava a scuola senza sapere come tornavamo. 😆
Poi i rompiballe sono stati epurati.
Andavo molto bene, sempre, più per culo che per merito. (Non ero uno che si ammazzasse sui libri insomma).
Serbo bei ricordi, in generale.
I miei compagni di classe li rivedo, ogni tanto, facciamo delle cene, per vederci più invecchiati, ma sostanzialmente sempre gli stessi.
Credo che una organizzazione complessa come la scuola che è sempre più complessa, più è di massa, non può che avere una offerta medio-bassa.
Gli insegnanti vengono da quella formazione lì. Incontrarne un paio molto buoni o eccellenti è una fortuna.
I genitori invece sono quello che sono. Non li scegliamo.
Se non sono psicopatici dobbiamo essere contenti 🤭
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io ero annoiata.
Mi stavano sul cazzo proprio. Prof e compagni. Non avevo nessun gruppo, da nessuna parte. Non mi piacevano i gruppi già da allora.
E non mi piacciono neanche adesso.
Non mi interessava quello che loro mi proponevano di studiare, poi da febbraio a giugno recuperavo tutto.
Non era il metodo a mancarmi. Semplicemente non vedevo il senso di sbattermi per tutto l'anno quando in due mesi riuscivo a fare le stesse cose. Non mi interessavano le valutazioni, il fatto che non mi abbiano mai bocciata, e me lo sarei meritato, confermava il fatto che facessi bene a sbattermene delle valutazioni che davano a dei prodotti di ricopiatura. :)

Lo capisco bene il background, ma sono morti che camminano.
Il loro mondo è morto, i loro riferimenti sono morti, sono aggrappati a dei cadaveri intellettuali e paradigmatici.

E' il loro background, a me spiace per loro.
Mi fanno tenerezza e compassione.
Penso che sia un atto di amore decostruire la merda che hanno creato.
Proprio ieri ci ho fatto caso, una volta di più, se fosse possibile. Mio padre ha parlato di un personaggio apparso in un servizio in TV, non ricordo chi, e lo ha definito "comunista". Uno dei tempi attuali, intendiamoci. Non era Togliatti. :ROFLMAO: E mia madre ovviamente gli dava manforte, aggiungendo "una volta c'erano due partiti e basta". Sottintendendo che per lei è rimasto tutto uguale, non ci ha capito niente delle scissioni, dei nuovi schieramenti. Del resto, per chi si faceva indicare chi eleggere sulla scheda elettorale, è "coerente '. Non ho alcuna voglia di mettermi a disquisire di politica, tranquilla/i. Era solo per rafforzare quanto hai detto. Figuriamoci se si mettono in discussione per altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Proprio ieri ci ho fatto caso, una volta di più, se fosse possibile. Mio padre ha parlato di un personaggio apparso in un servizio in TV, non ricordo chi, e lo ha definito "comunista". Uno dei tempi attuali, intendiamoci. Non era Togliatti. :ROFLMAO: E mia madre ovviamente gli dava manforte, aggiungendo "una volta c'erano due partiti e basta". Sottintendendo che per lei è rimasto tutto uguale, non ci ha capito niente delle scissioni, dei nuovi schieramenti. Del resto, per chi si faceva indicare chi eleggere sulla scheda elettorale, è "coerente '. Non ho alcuna voglia di mettermi a disquisire di politica, tranquilla/i. Era solo per rafforzare quanto hai detto. Figuriamoci se si mettono in discussione per altro.
Sarà stato Tajani 😂😂😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ah ecco! Era Calenda.
Non è una battuta, dico davvero.
😂😂😂
Allora erano quelli a cena vicino a me l’altra sera. Erano scandalizzati che un figlio avesse un amico comunista che aveva votato Calenda. 😂😂😂
 

Andromeda4

Utente di lunga data
😂😂😂
Allora erano quelli a cena vicino a me l’altra sera. Erano scandalizzati che un figlio avesse un amico comunista che aveva votato Calenda. 😂😂😂
Ma magari sapessero cosa combina Calenda... :ROFLMAO: per loro non stai a destra? Sei comunista.
Altra perla di mia madre mezz'ora fa: in una trasmissione regionale era ospite D'Alfonso, ma in tutt'altra veste, si parlava solo del patrimonio naturalistico. Lei: "lui è dell'altra parte, RISPETTO A ME". :oops: Volevo chiederle cosa volesse dire, ma non ho infierito. A lei piace come si veste e pettina la Meloni, ha visto le foto della figlia, le basta questo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma magari sapessero cosa combina Calenda... :ROFLMAO: per loro non stai a destra? Sei comunista.
Altra perla di mia madre mezz'ora fa: in una trasmissione regionale era ospite D'Alfonso, ma in tutt'altra veste, si parlava solo del patrimonio naturalistico. Lei: "lui è dell'altra parte, RISPETTO A ME". :oops: Volevo chiederle cosa volesse dire, ma non ho infierito. A lei piace come si veste e pettina la Meloni, ha visto le foto della figlia, le basta questo.
Cosa pensa Calenda non è chiaro nemmeno a me 😂.
Credo che siano forme di semplificazione rassicuranti di fronte a una realtà complessa.
Succede in vari ambiti.
Anche la contrapposizione tra focacce segue lo stesso schema rassicurante.
 

spleen

utente ?
Credo che una organizzazione complessa come la scuola che è sempre più complessa, più è di massa, non può che avere una offerta medio-bassa.
Gli insegnanti vengono da quella formazione lì. Incontrarne un paio molto buoni o eccellenti è una fortuna.
I genitori invece sono quello che sono. Non li scegliamo.
Se non sono psicopatici dobbiamo essere contenti 🤭
Io ne incontrai perlomeno cinque, di eccellenti.
Del resto già in seconda superiore ci avevano dimezzati, e a seguire la classe fu ridimensionata di nuovo, praticamente di sessanta alunni di due prime (la mia era di 32) arrivammo alla maturità in 15.
Non si facevano sconti, del resto mica mancavano gli sudenti, come oggi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ne incontrai perlomeno cinque, di eccellenti.
Del resto già in seconda superiore ci avevano dimezzati, e a seguire la classe fu ridimensionata di nuovo, praticamente di sessanta alunni di due prime (la mia era di 32) arrivammo alla maturità in 15.
Non si facevano sconti, del resto mica mancavano gli sudenti, come oggi.
Dimezzare la classe non è indice di buoni insegnanti.
Semmai della selezione di buoni studenti.
Se ne hai trovati tanti, sei stato fortunato.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Cosa pensa Calenda non è chiaro nemmeno a me 😂.
Credo che siano forme di semplificazione rassicuranti di fronte a una realtà complessa.
Succede in vari ambiti.
Anche la contrapposizione tra focacce segue lo stesso schema rassicurante.
Ma neanche a me è chiaro... :ROFLMAO: tra l'altro la casa di produzione è in mano alla figlia, anche questo è indicativo.
Mia madre semplifica da sempre. La mia amica storica mi suggerisce altrettanto da sempre di lasciar perdere i ragionamenti che vorrebbero trovare un punto di incontro. E io continuo a sopravvalutare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma neanche a me è chiaro... :ROFLMAO: tra l'altro la casa di produzione è in mano alla figlia, anche questo è indicativo.
Mia madre semplifica da sempre. La mia amica storica mi suggerisce altrettanto da sempre di lasciar perdere i ragionamenti che vorrebbero trovare un punto di incontro. E io continuo a sopravvalutare.
A volte si semplifica pensando a scarsa intelligenza, ma io credo che si tratti prevalentemente di forme di ansia generalizzata.
Qualsiasi cosa che appare come un cambiamento crea sconcerto.
 

spleen

utente ?
Dimezzare la classe non è indice di buoni insegnanti.
Semmai della selezione di buoni studenti.
Se ne hai trovati tanti, sei stato fortunato.
Le classi erano state dimezzate perchè lo scopo era di scegliere chi potesse e chi no, per capacità o per carattere, quando dico che in prima ero in mezzo ad una mezza banda di delinquenti non lo dico solo per scherzare.
Non era obbligatorio in quei tempi fare le scuole superiori, chi usciva si accomodava tranquillamente al lavoro.
A casa mia non si navigava nell' oro. ero ben consapevole che per me era una opportunità da non perdere, i giovani alla mia epoca erano molti, faccio parte della generazione del baby boom.
Adesso è cambiato tutto. La scuola superiore è praticamente dell' obbligo e nessuno va più a lavorare a 14 anni ma la maggior parte dei miei amici lo fece.
 
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