Ciao a tutti... ho una domanda

hammer

Utente di lunga data
Le classi erano state dimezzate perchè lo scopo era di scegliere chi potesse e chi no, per capacità o per carattere, quando dico che in prima ero in mezzo ad una mezza banda di delinquenti non lo dico solo per scherzare.
Non era obbligatorio in quei tempi fare le scuole superiori, chi usciva si accomodava tranquillamente al lavoro.
A casa mia non si navigava nell' oro. ero ben consapevole che per me era una opportunità da non perdere, i giovani alla mia epoca erano molti, faccio parte della generazione del baby boom.
Adesso è cambiato tutto. La scuola superiore è praticamente dell' obbligo e nessuno va più a lavorare a 14 anni ma la maggior parte dei miei amici lo fece.
Abbiamo avuto esperienze simili. Anche nel mio caso da 10 prime (esempio) si passò a 5 seconde.
Credo si trattasse di un sistema voluto e preordinato.
Una specie di numero chiuso ante litteram, una selezione spietata operata a monte.
 

spleen

utente ?
Abbiamo avuto esperienze simili. Anche nel mio caso da 10 prime (esempio) si passò a 5 seconde.
Credo si trattasse di un sistema voluto e preordinato.
Una specie di numero chiuso ante litteram, una selezione spietata operata a monte.
Si credo anch'io. Poteva essere così perchè eravamo in tanti. Con la penuria di studenti di adesso sarebbe difficile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le classi erano state dimezzate perchè lo scopo era di scegliere chi potesse e chi no, per capacità o per carattere, quando dico che in prima ero in mezzo ad una mezza banda di delinquenti non lo dico solo per scherzare.
Non era obbligatorio in quei tempi fare le scuole superiori, chi usciva si accomodava tranquillamente al lavoro.
A casa mia non si navigava nell' oro. ero ben consapevole che per me era una opportunità da non perdere, i giovani alla mia epoca erano molti, faccio parte della generazione del baby boom.
Adesso è cambiato tutto. La scuola superiore è praticamente dell' obbligo e nessuno va più a lavorare a 14 anni ma la maggior parte dei miei amici lo fece.
Ho capito.
Ma con quelli bravi e motivati, son capaci tutti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sempre a recriminare, cazzo. 😁
Ciascuno è figlio del suo tempo e anche del suo luogo. Essere nati a Milano a metà novecento era sicuramente diverso di essere nato a Canicattiì.
Chi ha passato le guerre, tipo i miei genitori, ha passato esperienze che cambiano la vita, per sempre.
Io ripenso a loro ormai con grade indulgenza, sapendo in cosa hanno mancato, sapendo cosa hanno saputo darmi.
(Io in ogni caso ero a posto, visto che sono senpre stato il cocco dei nonni che spesso hanno fatto da genitori putativi). :)

Comunque a scuola io praticamente i primi anni delle superiori stavo in una banda di delinquenti. Nel curriculum di alcuni dei miei compagni di classe penso mancasse solo l'omicidio (solo perchè non c'era stata l'occasione ovviamente). 😁
Ogni giorno si andava a scuola senza sapere come tornavamo. 😆
Poi i rompiballe sono stati epurati.
Andavo molto bene, sempre, più per culo che per merito. (Non ero uno che si ammazzasse sui libri insomma).
Serbo bei ricordi, in generale.
I miei compagni di classe li rivedo, ogni tanto, facciamo delle cene, per vederci più invecchiati, ma sostanzialmente sempre gli stessi.
Nessuna recriminazione, ci mancherebbe altro.
Ma il passato è passato.

E' un fatto che il mondo da loro rappresentato sia morto.
E che siano morti anche i paradigmi di quel periodo storico.
Il '900 è finito, per quanto si faccia finta di niente e pure a scuola si superi a malapena l'800.

Io ne sono felice. Quel mondo assiomatico, assolutista, determinista, dicotomico e giudicante non mi piace.
E penso davvero che sia un retaggio di merda. Spaventato e irrigimentato.
Costruito per l'appunto sulle dicotomie, sui contrasti e sul conflitto. Sul chi ha ragione e chi ha torto. Sul giudizio moralistico, sul bigottismo e sul perbenismo.

Mi piace quello che stanno facendo i ragazzini.
Mi piace il loro internet.
Anche quando si spogliano e sovrastimano il corpo.

D'altro canto era sovrastimato pure quando era demonizzato come facevano i vecchi con tutti i loro tabù e i loro pudori.
E mi resta lo spavento per la sovra sessualizzazione della loro cultura.
Ogni gesto è letto da loro come provocazione sessuale. Sotto questo punto di vista sono davvero tanto pervertiti. Non riescono a vedere un corpo nudo per quello che è, ossia un corpo. Lo devono ipersessualizzare.

E questo è poi il motivo per cui mi piacciono moltissimo quelli che si infilano le corna da demone e ballano, ridendo, come mi piacciono moltissimo le mini inguinali e le pance nude. ;)

Io sono sempre stata coi delinquenti. E mi è sempre piaciuto.
Ma io facevo il liceo...sai la scuola per quelli fighi :D anche se in quanto scientifico quelli del classico, compresi i prof, ci ritenevano feccia perchè non studiavamo il greco. Quindi teste calde praticamente zero.

Che era poi il motivo per cui non avevo desiderio di legare con nessuno.
Mi stava sul cazzo da un lato l'aderenza al conformismo e dall'altro l'anticonformismo coi soldi di papà.

Mi piacevano gli operai. Quelli con le mani sporche e ignoranti.
Mi sembrava di respirare meglio.
Certo, non era un circolo culturale, ma quello lo trovavo in altri ambienti ancora.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io ne incontrai perlomeno cinque, di eccellenti.
Del resto già in seconda superiore ci avevano dimezzati, e a seguire la classe fu ridimensionata di nuovo, praticamente di sessanta alunni di due prime (la mia era di 32) arrivammo alla maturità in 15.
Non si facevano sconti, del resto mica mancavano gli sudenti, come oggi.
Anche quando andavo io era andata così.
In prima eravamo partiti in 28, 2 ritirati a novembre, il settembre successivo della prima in seconda eravamo andati in 14, rimpolpati coi bocciati dell'anno precedente e riportati a 20. In quinta siamo usciti in 12.

E anche adesso è così.
Semplicemente i primi due anni di superiori sono il parcheggio per far finta di star combattendo la dispersione. E' una mossa politica a cui l'istituzione scuola deve sottostare in quanto istituzione lei stessa.
Li tengono tutti lì a pascolare in attesa di buttarli fuori dalla terza.
Stesso processo, semplicemente ritardato di due anni.

Una cosa che ancora non cambia è l'ipocrisia relativa all'investimento sul futuro, pari a zero.
Lo sguardo è ai bei vecchi andati, quando sì!! si sapeva come fare le cose e senza discutere.

E infatti si vedono i risultati ;) :D
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Proprio ieri ci ho fatto caso, una volta di più, se fosse possibile. Mio padre ha parlato di un personaggio apparso in un servizio in TV, non ricordo chi, e lo ha definito "comunista". Uno dei tempi attuali, intendiamoci. Non era Togliatti. :ROFLMAO: E mia madre ovviamente gli dava manforte, aggiungendo "una volta c'erano due partiti e basta". Sottintendendo che per lei è rimasto tutto uguale, non ci ha capito niente delle scissioni, dei nuovi schieramenti. Del resto, per chi si faceva indicare chi eleggere sulla scheda elettorale, è "coerente '. Non ho alcuna voglia di mettermi a disquisire di politica, tranquilla/i. Era solo per rafforzare quanto hai detto. Figuriamoci se si mettono in discussione per altro.
La mia decana, 90enne, in questi giorni di afa, mi ha giovialmente intrattenuta descrivendomi come secondo lei in casa sua faccia molto caldo poichè le zanzariere impediscono un buon passaggio dell'aria che vien da fuori. 😂 😂
Tentava disperatamente di far quadrare la sua narrazione di una intera vita, tutto qui.

Mi ha fatto tenerezza. E ho riso un sacco ascoltandola.
Capisco che sia una richiesta impossibile per lei rilevare i cambiamenti.
Sono la prima generazione di vecchi che vivono sulla loro pelle un cambiamento tanto veloce e repentino. Non ce la fanno proprio.
Si aggrappano a quello che conoscono. E' il loro brodo.

E non hanno semplicemente la struttura narrativa che gli possa permettere di comprendere quello nuovo in cui vivono.

Basta vederli per quello che sono. Non farsene carico.
Lasciarli indietro banalmente.
Portarli nel presente sarebbe farli inutilmente soffrire.
Fra l'altro, sarebbe reiterare il loro modello violento di imposizione di una storia a cui aderire passivamente e senza discutere.

E vedere noi piuttosto che quel mondo è un cadavere e andare in una diversa direzione. Che è ovvio, loro non potranno convalidare mai. :)
 
Ultima modifica:

Andromeda4

Utente di lunga data
Ma io facevo il liceo...sai la scuola per quelli fighi :D anche se in quanto scientifico quelli del classico, compresi i prof, ci ritenevano feccia perchè non studiavamo il greco. Quindi teste calde praticamente zero.
Io ho fatto il classico, e secondo la mia esperienza erano le altre scuole s guardare dall'alto in basso noi, per quello snobismo al contrario che decide di schifare chi per tradizione viene considerato "più su", così, solo perché va fatto.
Pensare che noi facevamo sempre filone per appoggiare la mancanza di riscaldamento nelle aule di altre scuole. :ROFLMAO:
 

Andromeda4

Utente di lunga data
La mia decana, 90enne, in questi giorni di afa, mi ha giovialmente intrattenuta descrivendomi come secondo lei in casa sua faccia molto caldo poichè le zanzariere impediscono un buon passaggio dell'aria che vien da fuori. 😂 😂
Tentava disperatamente di far quadrare la sua narrazione di una intera vita, tutto qui.

Mi ha fatto tenerezza. E ho riso un sacco ascoltandola.
Capisco che sia una richiesta impossibile per lei rilevare i cambiamenti.
Sono la prima generazione di vecchi che vivono sulla loro pelle un cambiamento tanto veloce e repentino. Non ce la fanno proprio.
Si aggrappano a quello che conoscono. E' il loro brodo.

E non hanno semplicemente la struttura narrativa che gli possa permettere di comprendere quello nuovo in cui vivono.

Basta vederli per quello che sono. Non farsene carico.
Lasciarli indietro banalmente.
Portarli nel presente sarebbe farli inutilmente soffrire.
Fra l'altro, sarebbe reiterare il loro modello violento di imposizione di una storia a cui aderire passivamente e senza discutere.

E vedere noi piuttosto che quel mondo è un cadavere e andare in una diversa direzione. Che è ovvio, loro non potranno convalidare mai. :)
Tanto qualsiasi cosa si faccia o si dica, non andrà mai bene a nessuno.
Io capisco il disorientamento di fronte al mondo che lascia indietro, lo provo anch'io. Ho le mie fasi, in cui vorrei teletrasportarmi e ritrovarmi nel miei anni più belli. Ma non voglio farlo pesare a nessuno, proprio per non ricalcare quel modello.
 

spleen

utente ?
Una cosa che ancora non cambia è l'ipocrisia relativa all'investimento sul futuro, pari a zero.
Lo sguardo è ai bei vecchi andati, quando sì!! si sapeva come fare le cose e senza discutere.
L'investimento sul futuro pari a zero si fa oggi.
Non è assodato che le cose siano andate in meglio, vista l'incompetenza, l'ignoranza, la supponenza e l'impreparazione con cui devo confrontarmi sul mondo del lavoro oggi.
Io parlo di quello, da tecnico, tu parli d'altro.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
L'investimento sul futuro pari a zero si fa oggi.
Non è assodato che le cose siano andate in meglio, vista l'incompetenza, l'ignoranza, la supponenza e l'impreparazione con cui devo confrontarmi sul mondo del lavoro oggi.
Io parlo di quello, da tecnico, tu parli d'altro.
Si fa da un bel po'.
Tanto che questo paese, ma in generale il contesto del sud europa ha perso e sta perdendo parecchi treni.
Sotto tuti i punti di vista.

Non considero investimento l'abuso scriteriato di risorse che è stato fatto negli anni del boom.
Di cui si iniziano a vedere i primi sintomi, anche come spesa pubblica in ambito sanitario.

Quella che si vede oggi è la risultanza dell'investimento fatto negli anni '70 e '80. Con la mia generazione per intenderci.
I genitori che accompagnano 26enni a fare colloqui di lavoro, per citare un esempio super abusato, sono nati in quegli anni lì.
Sono portatori del modello di cui sto parlando. Il grande libro della vita.
E questo ha ricadute in ogni ambito.

Ho conosciuto in questi giorni una ragazza 25enne canadese, che vive a Madeira, che lavora per google sede canadese. :D

Fuori da qui, lo dico con cognizione di causa, il mondo è molto diverso e sta viaggiando alla velocità della luce.
Anche il tuo ambito paga l'ignoranza della generazione dei miei genitori e di quella precedente.
Nella mia zona, molto ricca, avrebbero potuto mandare i figli a specializzarsi, a vedere il mondo. E qualcuno l'ha anche fatto.
Peccato che poi ogni innovazione sia restata al palo. Che non serve cambiare, va bene così!!
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Si fa da un bel po'.
Tanto che questo paese, ma in generale il contesto del sud europa ha perso e sta perdendo parecchi treni.
Sotto tuti i punti di vista.

Non considero investimento l'abuso scriteriato di risorse che è stato fatto negli anni del boom.
Di cui si iniziano a vedere i primi sintomi, anche come spesa pubblica in ambito sanitario.

Quella che si vede oggi è la risultanza dell'investimento fatto negli anni '70 e '80. Con la mia generazione per intenderci.
I genitori che accompagnano 26enni a fare colloqui di lavoro, per citare un esempio super abusato, sono nati in quegli anni lì.
Sono portatori del modello di cui sto parlando. Il grande libro della vita.
E questo ha ricadute in ogni ambito.

Ho conosciuto in questi giorni una ragazza 25enne canadese, che vive a Madeira, che lavora per google sede canadese. :D

Fuori da qui, lo dico con cognizione di causa, il mondo è molto diverso e sta viaggiando alla velocità della luce.
Anche il tuo ambito paga l'ignoranza della generazione dei miei genitori e di quella precedente.
Nella mia zona, molto ricca, avrebbero potuto mandare i figli a specializzarsi, a vedere il mondo. E qualcuno l'ha anche fatto.
Peccato che poi ogni innovazione sia restata al palo. Che non serve cambiare, va bene così!!
Sei indietro. l'occidente è morto. culturalmente, economicamente ed oggi anche militarmente. andarsi a specializzare significa andare in Russia o Cina

la canadese che vive a Madeira lavorando per Google è una povera sfigata che produce il suo impoverimento e basta

puoi compatirla, non certo considerarla un modello
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Tanto qualsiasi cosa si faccia o si dica, non andrà mai bene a nessuno.
Io capisco il disorientamento di fronte al mondo che lascia indietro, lo provo anch'io. Ho le mie fasi, in cui vorrei teletrasportarmi e ritrovarmi nel miei anni più belli. Ma non voglio farlo pesare a nessuno, proprio per non ricalcare quel modello.
Ma è così importante la loro validazione?
Che valore ha?
Io non vedo il valore della loro validazione, per il semplice motivo che non sanno davvero rappresentarsi quello che sta accadendo.
Cosa potrebbero mai validare?

Io non mi sento disorientata. E onestamente non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero. Non ho quel senso del "bei vecchi tempi andati".
Anzi. Sono proprio felice che siano andati e che ci sia davanti quello che c'è.

Non sono semplicemente disorientati. Manco capiscono quando gli si parla.
E' proprio un linguaggio completamente diverso. Delle strumentalità diverse.
Se mia nonna tutto sommato è invecchiata in un mondo che conosceva e che riconosceva, loro vivono un mondo che non riconoscono e che finge di riconoscerli, tenendo conto che sono quelli che votano e che hanno in mano buona parte della ricchezza paese.

E l'unico rifugio, per loro, è ovviamente il giudizio. La morale. L'assioma. E' rassicurante.
E' la loro storia. La loro narrazione. Non capiscono neanche i modelli attuali.

Non è che il mondo li lascia indietro. Li ha proprio già fatti fuori.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sei indietro. l'occidente è morto. culturalmente, economicamente ed oggi anche militarmente. andarsi a specializzare significa andare in Russia o Cina

la canadese che vive a Madeira lavorando per Google è una povera sfigata che produce il suo impoverimento e basta

puoi compatirla, non certo considerarla un modello
Non sono indietro, solo non vorrei essere troppo lapidaria.
Concordo con te.
Zombie che camminano.
Pochi anni e completamente fuori dal tempo.

Quando ero ragazzina io, però non era così. E già allora, che non si trattava di andare in Russia...brrrr...o in Cina...doppio brrrr...la specializzazione era considerata un modo per occupare i giovani, ma tanto poi lo si sapeva bene come fare.

E i risultati sono evidenti di quel "lo sappiamo noi come si fa!!"

Non considero nessuno un modello, mi conosci.
Ma, è un esempio interessante, rispetto ad un contesto che c'ha ancora la mena per cui se non vai in ufficio non stai lavorando!!
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non sono indietro, solo non vorrei essere troppo lapidaria.
Concordo con te.
Zombie che camminano.
Pochi anni e completamente fuori dal tempo.

Non considero nessuno un modello, mi conosci.
Ma, è un esempio interessante, rispetto ad un contesto che c'ha ancora la mena per cui se non vai in ufficio non stai lavorando!!
quelli sono contesti ciclici. prendi un film di Pozzetto, hanno manco 50 anni. sembrano preistoria. ma è già vecchio mentalmente un film di 10 anni fa
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
quelli sono contesti ciclici. prendi un film di Pozzetto, hanno manco 50 anni. sembrano preistoria. ma è già vecchio mentalmente un film di 10 anni fa
E' preistoria, ed era pure una forma di propaganda.

Già quando facevano quei film era la compartecipazione al mantenimento di una certa cultura, di un certo sistema.
A me già allora sembravano delle cazzate anacronistiche e pure volgarotte intellettualmente.
Mi sembravano documentari malfatti a basso costo.

Il dibattito aperto in quegli anni era ben altro!
In tutti i contesti.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
E' preistoria, ed era pure una forma di propaganda.

Già quando facevano quei film era la compartecipazione al mantenimento di una certa cultura, di un certo sistema.
A me già allora sembravano delle cazzate anacronistiche e pure volgarotte intellettualmente.
Mi sembravano documentari malfatti a basso costo.

Il dibattito aperto in quegli anni era ben altro!
In tutti i contesti.
il difficile è far vivere la realtà che l'occidente ha perso. è un concetto chiaro a pochi
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io ho fatto il classico, e secondo la mia esperienza erano le altre scuole s guardare dall'alto in basso noi, per quello snobismo al contrario che decide di schifare chi per tradizione viene considerato "più su", così, solo perché va fatto.
Pensare che noi facevamo sempre filone per appoggiare la mancanza di riscaldamento nelle aule di altre scuole. :ROFLMAO:

Ma sì, anche quella descrizione del mondo era un artefatto rispondente a tutta una serie di esigenze di ordine di riconoscimento sociale.
Era funzionale al mantenimento e alla prosecuzione di una idea di società.

La cosa squallida e vergognosa era che la scuola venisse, e venga, utilizzata per rispondere a dinamiche di potere, inadeguato fra l'altro a rispondere alle esigenze e ai cambiamenti già allora in corso.

Poi a me i liceali stavano tutti sul cazzo, me compresa! :ROFLMAO::ROFLMAO:
 
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