Se l'Occidente (principalmente inteso come un insieme di valori basati sulla civiltà greco-romana e l'Illuminismo) ha perso, chi ha vinto o sta vincendo?
Non dimenticare il cristianesimo, in tutte le sue declinazioni, nel modo di pensare l'occidente si è basato anche su quello, non è una faccenda di giudizio pro o contro, sia chiaro, è una constatazione di tipo storico, noi siamo permeati culturalmente nel nostro sistema dei valori e dei giudizi da quello.
Poi vorrei capire, ed in questo mi rivolgo anche
@ipazia, cosa si vince e cosa si perde, visto che se vogliamo chiamarla competizione globale non posso non notare che le cose sono talmente interconnesse che non vedo soluzione di continuità in questa umanità fatta di contatti di poche ora di aereo.
I cicli storici sono sempre esistiti, tutte le cose hanno un inizio ed una fine, diventano importanti nel momento in cui lasciano qualcosa, nel momento in cui permeano il modo di pensare e gli stili di vita.
L'occidente (e sarebbe il caso di capire di cosa parliamo, visto che di occidenti ne esistono molteplici) non ha vinto o perso, si è imposto come sistema e stile di vita. Il capitalismo, morto per inefficenza il suo sistema rivale, è anche il sistema di sviluppo dei paesi emergenti, Cina compresa.
I giovani cinesi non anelano a tornare alla loro età imperiale, vogliono vivere come i loro coetanei di New York, Londra, Parigi.
O l'umanità sopravvive in qualche modo a se stessa o scompare, senza vincitori nè vinti, in una nube radioattiva.