ciao a tutti

Ulisse

Utente di lunga data
Ma, di nuovo, non è la sostanza a far emergere quei lati.
E' il bisogno di reperirla.

Che sembra la stessa cosa, ma non lo è per niente.
ho ben chiara la distinzione e sono consapevole che sia il bisogno a scatenare certi comportamenti
Veramente, credo sia ben noto a praticamente tutti il legame fra bisogno di reperirla e comportamenti adottati.

Però il risultato è che ti trovi di fronte una persona diversa la cui necessità di reperirla è così alta da condizionarne fortemente i comportamenti.
Anche la persona a cui mi riferisco sono serviti un paio di anni solo per ammettere che ci fosse un problema.
Ho sentito stronzate grosse come una casa per giustificare quando la moglie trovava qualcosa.

Per quello visto, per come lo conoscevo pre-coca, non mi sentirei di valutare una persona al netto di un qualcosa che invece è probabilmente una delle cause principali del suo comportamento.
Come valutare precario l'equilibrio di una sfera presa da sopra un piano e posizionata sopra una cuspide.
Non posso decontestualizzare da un qualcosa così fortemente condizionante

Questo non significa che lo giustifico o altro
Mi è bastato quello che ho visto per farmi scappare ad ampie falcate da una persona del genere.
 

Sally1980

Utente
Non sei la prima. E non sarai l'ultima.

ciò non toglie che non di fragilità si tratta.
E' una parola abusata e non conosciuta.
tipo narcisista. :)

E non penso tu sia una stronza.
Ma hai appena detto il contrario di quello che hai scritto nel tuo primo post.

"lui è una bella persona e lo amo"

Quindi, no.
Se tu fossi una stronza faresti ben altro.
Un tossico, per quanto possa manipolare e possa essere abile nel farlo, è anche altrettanto manipolabile.
Perchè non è lucido. Mai.
In particolare nelle relazioni affettive.

Sei confusa. E non poco.
Ed è evidente che la questione sostanza ti mette nella posizione di doverti giustificare.

E di per certo hai perso di vista il tuo benessere.

Ecco perchè chiedevo se non hai preso in considerazione una terapia PER TE. Individuale.
Non mi hai risposto...come mai non la prendi in considerazione?

Che lo molli domani, che lo molli fra sei mesi, che lo molli fra un anno...stai per mollare uno che dipende.
E sappi che nel letto siete in tre.
Tu non sei esclusa. Anzi.

Hai considerato questo aspetto?
Sono una che l'ha tradito, che medita di lasciarlo e che ha detto di amarlo, perché è vero. Mentirei se non lo provassi davvero e quando leggo quelle robe "se amavi non tradivi" per me sono idiozie o comunque dipende dal tipo di tradimento. Una cosa è una roba di 10 minuti in mezzo a una pineta un'altra è una storia parallela di 4 anni come capita ad altri. Non sono una ragazzina, ho avuto le mie esperienze relazionali e quello che provo per lui è il sentimento che mi ha fatto dire di sì quando mi ha chiesto di sposarlo e non sapevo del suo problema.
Sono andata da una psicologa mesi fa, ci sono andata per farmi dare da lei dei consigli sul come convincere lui a portarcelo. Si era convinto inizialmente a fare terapia di coppia e quella poteva essere una scusa per farlo entrare nello studio e arrivare poi ai suoi problemi principali, ma cambiò idea a ridosso del primo appuntamento. Non c'è stato modo di convincerlo. Io sì, credo che dovrei iniziare un percorso individuale, anche se razionalmente non credo che lo psicologo possa farmi apparire dal nulla una soluzione diversa da quelle già analizzate. Potrebbe solo aiutarmi ad accettare il tutto e a condurmi all'epilogo.
 

Angie17

Utente di lunga data
Stiamo insieme da 4 anni, i primi 2 anni a distanza e ci vedevamo ogni mese una o due volte e lui stava sempre bene. Il terzo anno stavamo nella stessa città, ma non convivevamo. Conviviamo da ottobre 2021, ci siamo sposati questo maggio. Io so del problema da meno di un anno, con famiglie già presentate, matrimonio già stabilito e in parte pagato, ripeto, è facile a parlare da fuori. Se lì avevo la speranza che si risolvesse mi ci sono aggrappata.
Ma guarda che non siamo più a fine anni '70 o inizio '80 che chi iniziava a drogarsi non era molto consapevole a cosa andasse incontro. Oggi chi inizia a drogarsi sa benissimo come potrebbe andare a finire e anche chi gli è vicino. Non è possibile pensare, senza alcun elemento reale in mano, che la cosa si risolva da se. Poi se per altri motivi hai voluto chiudere gli occhi è altra cosa e lo puoi sapere solo tu.

No, non lo so.


Sì, ma non è procrastinare. Perché ho l'intenzione di farlo, sapendo che sarà inevitabile. Ma farlo tra 6 mesi sarà diverso rispetto al farlo domani mattina, perché domani mattina sarò stata quella che si è arresa dopo 3 mesi di matrimonio alla prima difficoltà.
Ma in una situazione del genere stai ad indagare a chi la penserà in un modo o nell'altro? Scusami ma a te che ti cambia? Non hai valutato che forse avvisare al più presto la sua famiglia di tutto quello che hai scoperto, (anche se valuterei l'ipotesi che lo sospettino da un pezzo), sarebbe pure meglio, dato che si sta mangiando pure il patrimonio della sorella? Questo fatto che tu pensi freddamente a quanto tempo debba trascorrere prima di dichiarare ufficialmente morto il tuo matrimonio, mi fa pensare eh..
 
Ultima modifica:

Sally1980

Utente
Ma guarda che non siamo più a fine anni '70 o inizio '80 che chi iniziava a drogarsi non era molto consapevole a cosa andasse incontro. Oggi chi inizia a drogarsi sa benissimo come potrebbe andare a finire e anche chi gli è vicino, non è possibile pensare, senza alcun elemento reale in mano, che la cosa si risolva da se. Poi se per altri motivi hai voluto chiudere gli occhi è altra cosa e lo puoi sapere solo tu.


Ma in una situazione del genere stai ad indagare a chi la penserà in un modo o nell'altro? Scusami ma a te che ti cambia? Non hai valutato che forse avvisare al più presto la sua famiglia di tutto quello che hai scoperto, (anche se valuterei l'ipotesi che lo sospettino da un pezzo), sarebbe pure meglio, dato che si sta mangiando pure il patrimonio della sorella? Questo fatto che tu pensi freddamente a quanto tempo debba trascorrere prima di dichiarare ufficialmente morto il tuo matrimonio, mi fa pensare eh..
Guarda non ci sono figli di mezzo, io non ho un amante o una storia più importante da portare avanti, non gli chiederò soldi o mantenimento quando ci separeremo, non c'è nulla di losco da parte mia nel voler aspettare. Penso solo che mi potrei sentire un po' meno una merda, quindi certamente è egoismo, ma non finalizzato a chissà quali magagne. La sorella sta perdendo la sua eredità, lo so, ma cosa pensi che succederà quando gli dirò del problema, della droga e di tutto quello che ha già perso? Ovviamente non se lo terrà di certo per se, con chi se la prenderà lui quando avrà mamma e sorella contro? Con me. Questi ultimi sei mesi saranno l'apice dell'invivibilità e dell'abuso di coca, perché il grado di assunzione dipende pure dai fattori di stress esterni.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ho ben chiara la distinzione e sono consapevole che sia il bisogno a scatenare certi comportamenti
Veramente, credo sia ben noto a praticamente tutti il legame fra bisogno di reperirla e comportamenti adottati.

Però il risultato è che ti trovi di fronte una persona diversa la cui necessità di reperirla è così alta da condizionarne fortemente i comportamenti.
Anche la persona a cui mi riferisco sono serviti un paio di anni solo per ammettere che ci fosse un problema.
Ho sentito stronzate grosse come una casa per giustificare quando la moglie trovava qualcosa.

Per quello visto, per come lo conoscevo pre-coca, non mi sentirei di valutare una persona al netto di un qualcosa che invece è probabilmente una delle cause principali del suo comportamento.
Come valutare precario l'equilibrio di una sfera presa da sopra un piano e posizionata sopra una cuspide.
Non posso decontestualizzare da un qualcosa così fortemente condizionante

Questo non significa che lo giustifico o altro
Mi è bastato quello che ho visto per farmi scappare ad ampie falcate da una persona del genere.
Non è una persona diversa.
O meglio.

Le sostanze si chiamano psicoattive per il semplice motivo che attivano la psiche.
Tanto che esistono linee guida generali ma non un protocollo di trattamento "assoluto"; ogni trattamento ha la necessità di esser individualizzato, ossia calato su quella specifica persona e sui suoi specifici bisogni e tarato e ritarato costantemente in osservazione del percorso.

I bisogni sono quelli della persona senza sostanza, ma amplificati e ripuliti dai freni inibitori dalla spinta al reperire non semplicemente la sostanza ma un certo effetto ricercato nella sostanza (che fra l'altro non viene mai ritrovato per tutta una serie di motivi che non mi metto neanche ad elencare.)

quella che ti trovi davanti è la stessa identica persona MA sovra-sollecitata in quel particolare modo ANCHE dalla sostanza, particolare modo che fra l'altro appartiene solo ed esclusivamente a quella persona e non è replicabile.
Le sostanza agiscono su quella particolare psiche e su quella particolare entità biologica con quei particolari risultati.

In sinstesi...nessuno strano caso del dottor jekill e signor Hyde :)

Mi spiego?

quello che descrivi è il travaglio di chi guarda da fuori...e fra l'altro vede solo l'emersione del problema.
Vede le bugie, e spesso non la paura, per dire.
Vede le presenze e non le mancanze.

La sostanza entra a far parte, chimicamente, della persona.

La roba, eroina, va a lavorare sui recettori del dolore. Sostituendosi. Presente la rota? E' spaventoso il passaggio fra recettori "dismessi" e "riattivazione".
La cocaina va a lavorare sul circuito di adrenalina e noradrenalina.

Poi, come la persona elabora quelle alterazioni, che sono distorsioni della percezione, discende dai percorsi di rielaborazione, ossia dalla metacognizione che quella particolare persona è in grado di attuare su se stessa.

Facendola facile facilissima, praticamente sul pelo dell'acqua.
 
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perplesso

Administrator
Staff Forum
Guarda non ci sono figli di mezzo, io non ho un amante o una storia più importante da portare avanti, non gli chiederò soldi o mantenimento quando ci separeremo, non c'è nulla di losco da parte mia nel voler aspettare. Penso solo che mi potrei sentire un po' meno una merda, quindi certamente è egoismo, ma non finalizzato a chissà quali magagne. La sorella sta perdendo la sua eredità, lo so, ma cosa pensi che succederà quando gli dirò del problema, della droga e di tutto quello che ha già perso? Ovviamente non se lo terrà di certo per se, con chi se la prenderà lui quando avrà mamma e sorella contro? Con me. Questi ultimi sei mesi saranno l'apice dell'invivibilità e dell'abuso di coca, perché il grado di assunzione dipende pure dai fattori di stress esterni.
continui a cercare scuse per non andartene
 

Angie17

Utente di lunga data
Guarda non ci sono figli di mezzo, io non ho un amante o una storia più importante da portare avanti, non gli chiederò soldi o mantenimento quando ci separeremo, non c'è nulla di losco da parte mia nel voler aspettare. Penso solo che mi potrei sentire un po' meno una merda, quindi certamente è egoismo, ma non finalizzato a chissà quali magagne. La sorella sta perdendo la sua eredità, lo so, ma cosa pensi che succederà quando gli dirò del problema, della droga e di tutto quello che ha già perso? Ovviamente non se lo terrà di certo per se, con chi se la prenderà lui quando avrà mamma e sorella contro? Con me. Questi ultimi sei mesi saranno l'apice dell'invivibilità e dell'abuso di coca, perché il grado di assunzione dipende pure dai fattori di stress esterni.
No non pensavo quello che hai scritto nella prima parte, non quel tipo di magagne, ma più ad una tua forma di egoismo e di mancanza di accettazione della situazione per quella che è.
Appunto! (grassetto) Perché perdere altri sei mesi allora? Lo capisci che quando avviserai la famiglia della situazione tu non potrai più essere dentro casa con lui? Questa situazione non potrai gestirla ancora per tanto, anche se non avviserai domani i suoi.. Sarebbe bene invece che tu lo faccia subito. Non hai pensato che potresti essere accusata di essere stata a conoscenza di quanto la situazione fosse grave e di essertelo tenuto per te?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sono una che l'ha tradito, che medita di lasciarlo e che ha detto di amarlo, perché è vero. Mentirei se non lo provassi davvero e quando leggo quelle robe "se amavi non tradivi" per me sono idiozie o comunque dipende dal tipo di tradimento. Una cosa è una roba di 10 minuti in mezzo a una pineta un'altra è una storia parallela di 4 anni come capita ad altri. Non sono una ragazzina, ho avuto le mie esperienze relazionali e quello che provo per lui è il sentimento che mi ha fatto dire di sì quando mi ha chiesto di sposarlo e non sapevo del suo problema.
Sono andata da una psicologa mesi fa, ci sono andata per farmi dare da lei dei consigli sul come convincere lui a portarcelo. Si era convinto inizialmente a fare terapia di coppia e quella poteva essere una scusa per farlo entrare nello studio e arrivare poi ai suoi problemi principali, ma cambiò idea a ridosso del primo appuntamento. Non c'è stato modo di convincerlo. Io sì, credo che dovrei iniziare un percorso individuale, anche se razionalmente non credo che lo psicologo possa farmi apparire dal nulla una soluzione diversa da quelle già analizzate. Potrebbe solo aiutarmi ad accettare il tutto e a condurmi all'epilogo.
Cosa hai tradito?
Un patto tradito?

tu te la sei fatta leccare, lui se la infila per il naso. (o dove la infila)
vi tradite a vicenda.

Non è che figa o cazzo facciano una gran differenza.

Sempre tradimento è.

Nessuno ti può dare soluzioni. Men che meno uno psicologo. E' una falsa credenza che lo psicologo dia soluzioni.

Sei tu responsabile della tua vita e delle tue decisioni.

Ma uno sguardo neutro e formato su determinati meccanismi, visto che a quanto leggo a ruminazione stai messa bene pure tu, ti sarebbe utile per uscire dai loop dei pensieri e avere stimoli nuovi che non siano semplicemente la dicotomia "lascia vs stai".



Mi spiego?

E' ovvio che non ce lo porti da uno specialista.
Ma hai fatto bene a provarci.

Cosa ne pensa del fatto che ci vada tu?
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E in argomento psicologo, ti ripropongo la domanda....

Che lo molli domani, che lo molli fra sei mesi, che lo molli fra un anno...stai per mollare uno che dipende.
E sappi che nel letto siete in tre.
Tu non sei esclusa. Anzi.

Hai considerato questo aspetto?
 

Sally1980

Utente
No non pensavo quello che hai scritto nella prima parte, non quel tipo di magagne, ma più ad una tua forma di egoismo e di mancanza di accettazione della situazione per quella che è.
Appunto! (grassetto) Perché perdere altri sei mesi allora? Lo capisci che quando avviserai la famiglia della situazione tu non potrai più essere dentro casa con lui? Questa situazione non potrai gestirla ancora per tanto, anche se non avviserai domani i suoi.. Sarebbe bene invece che tu lo faccia subito. Non hai pensato che potresti essere accusata di essere stata a conoscenza di quanto la situazione fosse grave e di essertelo tenuto per te?
No legalmente no, lui è comunque co-proprietario di ciò che sta rivendendo e legalmente può farlo. Io non sono stata messa al corrente da lui, me ne sono accorta da altri fattori e comunque io non percepisco un euro delle sue vendite. Qualora la sorella dovesse accorgersene prima che io glielo riveli potrò sempre dire di non saperne niente, non si può dimostrare il contrario. Ovviamente dirlo alla sorella significherebbe dover lasciare casa, lo so. Non ci potrei più stare lì neanche volendo, ma un cambiamento così brusco in modo così drammatico mi fa stare male alla sola idea. Vorrei andarmene in pace, mi rendo conto che possano sembrare scuse queste.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
No legalmente no, lui è comunque co-proprietario di ciò che sta rivendendo e legalmente può farlo. Io non sono stata messa al corrente da lui, me ne sono accorta da altri fattori e comunque io non percepisco un euro delle sue vendite. Qualora la sorella dovesse accorgersene prima che io glielo riveli potrò sempre dire di non saperne niente, non si può dimostrare il contrario. Ovviamente dirlo alla sorella significherebbe dover lasciare casa, lo so. Non ci potrei più stare lì neanche volendo, ma un cambiamento così brusco in modo così drammatico mi fa stare male alla sola idea. Vorrei andarmene in pace, mi rendo conto che possano sembrare scuse queste.
quindi sta vendendo qualcosa che non è interamente suo, per cui la sorella quando lo scopre vi fa un culo che neanche te lo immagini e smettila di credere che non saresti coinvolta. questo vende dei quadri del '700 per comprarsi la bamba e tu non ha idea di dove trovi i soldi? ma seriamente?

Ohi la moglie sei eh
 

Sally1980

Utente
E in argomento psicologo, ti ripropongo la domanda....

Che lo molli domani, che lo molli fra sei mesi, che lo molli fra un anno...stai per mollare uno che dipende.
E sappi che nel letto siete in tre.
Tu non sei esclusa. Anzi.

Hai considerato questo aspetto?
Ma io non dipendo da lui. Il voler uscire da quella porta in un clima di pseudoserenità non è così aliena come cosa rispetto al dover affrontare violenze verbali, crisi e famiglia riunita. Non credo di farcela domani, ma non è neanche detto che debbano passare sei mesi, magari tra una settimana lo trovo nel suo vomito come è già capitato nel bel mezzo di una crisi e lì chiamo direttamente sua madre. Mi ero già ripromessa l'ultima volta che avrei fatto così e così farò.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma io non dipendo da lui. Il voler uscire da quella porta in un clima di pseudoserenità non è così aliena come cosa rispetto al dover affrontare violenze verbali, crisi e famiglia riunita. Non credo di farcela domani, ma non è neanche detto che debbano passare sei mesi, magari tra una settimana lo trovo nel suo vomito come è già capitato nel bel mezzo di una crisi e lì chiamo direttamente sua madre. Mi ero già ripromessa l'ultima volta che avrei fatto così e così farò.
Ma hai letto? :oops:
 

Sally1980

Utente
quindi sta vendendo qualcosa che non è interamente suo, per cui la sorella quando lo scopre vi fa un culo che neanche te lo immagini e smettila di credere che non saresti coinvolta. questo vende dei quadri del '700 per comprarsi la bamba e tu non ha idea di dove trovi i soldi? ma seriamente?

Ohi la moglie sei eh
Veramente ufficialmente io non so neanche della coca, perché se parli con lui quella che ogni tanto emerge in casa si riferisce a un suo lontano passato con cui non ha più niente da spartire e i suoi malesseri sono dovuti al clima, al cibo e al sonno. Né io ho l'inventario delle opere, né ho accesso al magazzino dove sono stipate. Quindi la mia estraneità è totale, la sorella si dovrà rivalere su di lui se mai decidesse di farlo.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Veramente ufficialmente io non so neanche della coca, perché se parli con lui quella che ogni tanto emerge in casa si riferisce a un suo lontano passato con cui non ha più niente da spartire e i suoi malesseri sono dovuti al clima, al cibo e al sonno. Né io ho l'inventario delle opere, né ho accesso al magazzino dove sono stipate. Quindi la mia estraneità è totale, la sorella si dovrà rivalere su di lui se mai decidesse di farlo.
nel momento in cui riveli alla sua famiglia che questo tira peggio del Dyson, con tutta sta supercazzola sai che ci puoi fare?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma io non dipendo da lui. Il voler uscire da quella porta in un clima di pseudoserenità non è così aliena come cosa rispetto al dover affrontare violenze verbali, crisi e famiglia riunita. Non credo di farcela domani, ma non è neanche detto che debbano passare sei mesi, magari tra una settimana lo trovo nel suo vomito come è già capitato nel bel mezzo di una crisi e lì chiamo direttamente sua madre. Mi ero già ripromessa l'ultima volta che avrei fatto così e così farò.
Magari a sua madre chiedi pure il numero di un'agenzia funebre, così la prossima volta che il figlio schiatta lei saprà perché le avevi chiesto il numero. Ma se schiatta, mi raccomando, chiamala e diglielo.
 
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