ma tu che ne sai quale è stato il mio percorso? ma cosa ne sai di quali lavori faccio o ho fatto? Mi occupo di promozione culturale a vari ambiti e per vari soggetti; dovrei, per testare l'adattabilità, lavorare in una banca? E classicisti sì, classicisti no lo dici tu. Io ho detto che la cultura liceale è più vasta e più libera della cultura pragmatica dei tecnici. Ho anche detto, di entrambi i licei, che forma un metodo attraverso il quale puoi accedere a qualsiasi percorso universitario. Dissenti? Fra i due, domanda posta nel primo intervento, ho detto che per me è migliore il primo (entrambe le lingue morte e maggior numero di ore nelle materie umanistiche) affiancando però l'espressione al dato che: dipende dalla qualità della scuola. Un buon liceo, quale che sia, è meglio di un liceo all'acqua di rose. E poi, da quando in qua il procedere in ogni ambito è sinonimo di maggior validità? Anche lavorare nell'industria degli armamenti? O ingrassare le casse di Berlusconi? O scrivere in un giornale di propaganda? O far parte di equitalia? Sull'approccio scientifico, abbiamo già detto che ce ne sono, e tanti, che dal classico fanno fisica. Ergo, se si vuole, si fa. A parità di livello di scuola, per me, il classico è migliore perché esplora maggiormente l'umano (come dice Bruni) che le leggi del mondo; cosa che, a meno che non prosegui gli studi in quel campo, non fai praticamente più (non eri tu che diceva sprezzantella dell'otium e della riflessione sui presocratici?). In ongi caso, qualitativamente parlando, li ritengo sostanzialmente pari, come Fantastica, col solo distinguo che la matematica o gli studi scientifici li puoi recuperare in seguito, se interessano (ho esempi sotto gli occhi ogni giorno). Al classico le materie scientifiche si fanno, comunque, tanto quanta filosofia si fa allo scientifico. Se vale la quantità dell'uno, vale la quantità dell'altro. O no? E comunque, ripeto, non ho mai avuto un atteggiamento sprezzante contro lo scientifico. Ho sempre mostrato, invece, di considerare importantissima la formazione umanistica, il più possibile svincolata dal mercato, quale che sia il percorso che si farà poi. In che modo questa posizione è arrogante? Sicuramente ritengo il percorso liceale, all'interno della via superiori/università (precondizione) superiore oggettivamente a quello tecnico o professionale. Che è altro che dire che le persone che vengono dal tecnico sono di categoria b. Non l'ho nemmeno mai pensato, per quel che vale. Penso solo: che peccato non abbiano mai studiato queste cose così rilevanti, esattamente come diceva Free.
ah, "tu non hai proprio capito" è sprezzantello anzichenò. Dire: non mi sono spiegata lo è un filino meno, convieni? Arroganza è credere di sapere cosa un altro pensa al di là delle sue parole. Non me ne sembri immune.