Escludiamo il mondo del lavoro, MONDIALE ( perché spero non vogliate contestare il fatto che in un mondo dominato dalla tecnologia, conoscere il Greco Antico, potrebbe anche non essere indispensabile).
Parliamo invece di formazione personale. Spiegatemi con minuzia di particolari, in cosa consiste questo metodo che v'insegano al classico a rendervi cosi Ditalculo rispetto a che, ad esempio come me, ha fatto l'ITIS.
L'aver frequentato una scuola invece di un'altra non rende nessuno migliore (o peggiore) di un altro. Se uno si sente superiore perché ha avuto modo di andare di qui invece che di là, allora, semplicemente, è una persona che non vale la pena di frequentare. Qualunque cosa abbia studiato. Aggiungerei che non acquisterei mai un libro di informatica semplicemente perché non riuscirei ad andare oltre la prima pagina e, infatti, ogni volta che ho un problema con il pc chiamo un amico di mio figlio, che ha fatto l'Itis, e gli chiedo di sistemarmelo, cosa che puntualmente avviene perché è una persona di grande cuore e, immagino, anche di capacità. E', tra l'altro, una persona assai curiosa con cui, poiché le nostre storie si incrociano a vari livelli, parlo volentieri di storia medievale, tema che io conosco pochissimo e lui pure. Ne parliamo lamentandoci entrambi della nostra ignoranza. Questo stesso studente (ora studente universitario) ha acquistao per pura passione testi di storia e se li è studiati con profitto (mentre io, come detto, non andrei oltre la copertina...).
Semplicemente le due considerate sono scuole che mirano a obiettivi diversi. Una delle due, l'Itis, è "specialistica" (in senso positivo) e indirizza gli studenti in una serie di percorsi: originariamente destinata a formare i "periti" sul piano professionale, ha oggi ampliato la sua prospettiva a percorsi universitari. In pratica gli indirizzi tecnici e ingegneristici. Nessuno, immagino, si sognerebbe di parlar male o di considerare ignorante un ingegnere.
Immagino, non lo so e quindi avanzo un'ipotesi, che uno studente uscito da un istituto specialistico, con una formazione anche alta, non sia, ipso facto, adatto a entrare nel mondo del lavoro senza un'ulteriore formazione. Immagino, cioè, che se voglio diventare un programmatore dovrò comunque studiare ben oltre quello che ho studiato a scuola.
Un liceo (classico o scientifico in particolare) mira ad altro: a fornire una serie di stimoli ad ampio raggio. A favorire una generale curiosità e ad ampliare una vasta gamma di interessi. Lasciamo perdere il fatto che ciò avvenga sempre (anche dall'Itis escono studenti ignoranti): l'importante è che ciò venga offerto.
Abbiamo bisogno di entrambi: come dicevo precedentemente non c'è possibilità di formazione univrsitaria che non tenga conto di _tutti_ gli indirizzi di studio. Il greco antico, pertanto _è_ indispensabile. Anche per avere ingengeri. O meglio: per poter avere una formazione complessiva di alto livello anche nel settore ingegneristico.
poi il lavoro porta ciscuno su vari percorsi e il tempo tiranno impedisce a chiunque di occuparsi di tutto (e infatti sono ignorante di storia medievale). Ma vorremmo questo? O vorremmo invece che tutti, oltre al proprio lavoro, dispongano degli strumenti necessari per leggere il mondo?
Un liceo mira, con la formazione universitaria, a produrre intellettuali (lasciamo perdere che non sempre ci riesce, ...anzi...) con gli strumenti intellettuali necessari per leggere il mondo.
Un Itis (ma qualunque anltra scuola "specialistica") mira a produrre esperti in grado di agire nel mondo (anche qui lasciamo perdere ilfatto che possa non riuscirci...). Un "esperto" non è uno "stupido" e un "intellettuale" non è un ingenuo. E' anche possibile che un "esperto" diventi un "intelletuale" (magari un ingegnere) così come è possibile, e avviene frequentemente, che un intellettuale diventi un esperto (che so? un commercialista).
Non ho mai saputo raccontare a mio figlio quanta incidenza ha sulla nostra vita la dissoluzione dell'Impero carolingio ma non mi vanto di questa mia lacuna. Non mi vanto nemmeno di aver dimenticato come si risolvono le equazioni di secondo grado e di non aver mai compreso cosa sia un'ossidoriduzione.
Quello che troverei stupido, davvero stupido, è che uno si possa vantare di non saper riolvere le equazioni di secondo grado. Analogamente, nel migliore dei mondi possibili, sarebbe il caso che un esperto di informatica possegga anche una conoscenza di qualche grado sulla filosofia greca. Anzi, nel migliore dei mondi possibili, un benzinaio dovrebbe possedere la stessa istruzione di un laureato in lettere.