Commenti social

Brunetta

Utente di lunga data
Comunque secondo me, quello di cui discutiamo è una faccenda che riguarda strettamente il potere.
Intendi i commenti insensati?
Io ho avuto contatto con bambini (da quelli che ora sono più che adulti in poi) e certe fesserie non le dicevano.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se ho capito bene, rilevi un contrasto tra il modo in cui sono scritti i commenti, che denota un livello culturale medio, e il contenuto, che dimostra invece scarsa comprensione, pregiudizio e mancanza di approfondimento?
Beh, forse in parte dipende dal mezzo, che incoraggia questo tipo di espressione, non meditata e più primitiva. In parte, dalla pigrizia; ragionare è faticoso e non abbiamo voglia di farlo.
L'età, invece, non mi sembra che faccia differenza, anzi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se ho capito bene, rilevi un contrasto tra il modo in cui sono scritti i commenti, che denota un livello culturale medio, e il contenuto, che dimostra invece scarsa comprensione, pregiudizio e mancanza di approfondimento?
Beh, forse in parte dipende dal mezzo, che incoraggia questo tipo di espressione, non meditata e più primitiva. In parte, dalla pigrizia; ragionare è faticoso e non abbiamo voglia di farlo.
L'età, invece, non mi sembra che faccia differenza, anzi.
Grazie di avere capito.
 

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Intendi i commenti insensati?
Io ho avuto contatto con bambini (da quelli che ora sono più che adulti in poi) e certe fesserie non le dicevano.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Porta esempi.
Sono andata a cercare qualcosa.
Ho letto una conversazione sulla canzone di Mahmood e relativa spiegazione. Conversazione non del livello che mi aveva colpito.
Uno ha scritto “nel 91 non ero nato”.
 

Homer

Utente con ittero
Dovrei andare a cercarli.
A te non capita mai di leggere qualcosa e pensare “ma da dove arriva?!”
Nei mie gruppi su Fb di viaggi sempre. Si parte dall'invidia e critiche di chi si fa sbattimenti assurdi per un weekend all'estero al posto di apprezzare le foto che si postano di posti meravigliosi (e con questi spesso ho battibecchi), a chi si profeta viaggiatore e non sa nemmeno fare un check on line, ci potrei scrivere un libro
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esiste anche la teoria della deriva genetica.
Ma io non penso assolutamente che siano stupidi. Solo che trovino spazio, fuori dal baretto, confronti da ragazzini. Ma poi mi dicono che sono anche tra adulti 🤷🏻‍♀️
 

iosolo

Utente di lunga data
Io scrivo, più che parlare, in modo prevalentemente corretto, qualche svarione scappa anche a me. Questo dà l’idea ad alcuni che io sia acculturata o che voglia apparirlo più di ciò che è vero. Non sopporto il pronome “gli“ rivolto a una donna, ma poi sono molto tollerante. Non parlavo di fb, dove ho selezionato chi voglio leggere. Non vedo perché dovrei “scrollare“ per leggere stupidaggini.
Nella vita reale vivo e lavoro nell’hinterland. Ho dovuto specificarlo per chi mi ha immaginato in un quartiere elegante a prendere il tè con i pasticcini con signore impellicciate. Ho anche aggiunto “magari!” perché mica mi farebbe schifo essere benestante. Non mi interessano i consumi di lusso e nemmeno distinguo le borse o gli orologi o, men che meno, le auto, ma non mi dispiacerebbe affatto fare vacanze in begli alberghi. Ma resta “magari!” benché, per pochi giorni, abbia soggiornato in posti molto belli, per cui posso dire che li apprezzo.
Con gente comune, intendo gente comune, normale, che vive del proprio stipendio e non penso che muoia di fame con 1000€ al mese, come molti sostengono. Tra questa gente comune, di ogni età ed etnia, ci sono persone che non hanno fatto la scuola dell’obbligo e laureati, perché la condizione economica non ha nulla a che vedere con il titolo di studio o l’intelligenza.
Solo che tra tutte queste persone non ho rilevato le ingenuità di cui dicevo.
Quindi sei gente comune anche tu. Perché allora dici "conosco molta gente comune"?!
Non amo molto queste classificazioni ma assolutamente non voglio fare polemica e quindi ti rispondo nel merito.

Molta della superficialità di pensiero, cioè l'incapacità di analizzare in modo più approfondito gli elementi a propria disposizione, che tu riporti, proviene probabilmente da un contesto sociale, il cui primo elemento è sicuramente l'ignoranza (quindi manca una conoscenza reale dell'argomento), e la poca scolarizzazione, anche se non sempre le cose vanno di pari in passo, ma di solito le persone che hanno studiato, sono più aperte alla comprensione e alle discussioni. Ovviamente ho trovato anche molta saggezza nelle persone più umili (inteso proprio come persone che non hanno potuto studiare), una saggezza forse anche più incisiva, perché data da una reale conoscenza ed esperienza, che da supposizioni e parole studiate ma mai realmente vissute.
Le persone che hanno studiato, e che invece continuano a parlare per frasi fatte, sono anche le più pericolose, perché non gli manca la capacità di comprensione ma la semplificazione più popolare, proprio per essere accettati da più persone possibili e sentendosi gratificate da questo.
 

danny

Utente di lunga data
Dovrei andare a cercarli.
A te non capita mai di leggere qualcosa e pensare “ma da dove arriva?!”
Porto un esempio: la diatriba tra napoletani e il resto del mondo per Geolier. evidentemente creata ad arte a scopo promozionale.
La stragrande maggioranza dei commenti erano del tipo "Noi non odiamo i napoletani, ci piace Pino Daniele", oppure "Viva Geolier e Napoli" e cose così, tendenti a sottolineare non solo l'appartenenza partenopea del performer, ma anche la sua età "Noi siamo boomer, non capiamo la musica dei giovani".
Bot e person reali infatti sono indistinguibili nel proporre pensieri standard, del tutto privi di qualsiasi volontà di analizzare la situazione.

Ora, nella realtà la canzone portata a Sanremo da Geolier è stata composta da:

Paolo Antonacci, figlia di Biagio Antonacci, autore di tanti brani per Annalisa, Laura Pausini, Fedez; Mengoni etc.

Davide Simonetta, nato a Lodi 41 anni fa, autore di tanti brani di Annalisa, Renga, Bernabei, Emma etc.

con la firma aggiunta di Geolier.

Informazioni facilmente desumibili da una breve ricerca con Google.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quindi sei gente comune anche tu. Perché allora dici "conosco molta gente comune"?!
Non amo molto queste classificazioni ma assolutamente non voglio fare polemica e quindi ti rispondo nel merito.

Molta della superficialità di pensiero, cioè l'incapacità di analizzare in modo più approfondito gli elementi a propria disposizione, che tu riporti, proviene probabilmente da un contesto sociale, il cui primo elemento è sicuramente l'ignoranza (quindi manca una conoscenza reale dell'argomento), e la poca scolarizzazione, anche se non sempre le cose vanno di pari in passo, ma di solito le persone che hanno studiato, sono più aperte alla comprensione e alle discussioni. Ovviamente ho trovato anche molta saggezza nelle persone più umili (inteso proprio come persone che non hanno potuto studiare), una saggezza forse anche più incisiva, perché data da una reale conoscenza ed esperienza, che da supposizioni e parole studiate ma mai realmente vissute.
Le persone che hanno studiato, e che invece continuano a parlare per frasi fatte, sono anche le più pericolose, perché non gli manca la capacità di comprensione ma la semplificazione più popolare, proprio per essere accettati da più persone possibili e sentendosi gratificate da questo.
Ho usato gente comune per non usare terminologia marxista. Avrei dovuto dire proletari e sottoproletari.
Io sono piccolo borghese, piccola piccola.
Ma ho usato un termine più neutro e ampio proprio perché non definisco le persone in intelligenti e profonde oppure stupide e superficiali (soprattutto non in opposizione perché il derby mi piace solo a San Siro) né tantomeno scolarizzate o no proprio per le ragioni che dici tu.
Solo che più volte sono stata collocata dove non starei nemmeno morta e avevo precisato.
Perché il mio sconcerto non lo colloco nella deprivazione culturale o materiale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Porto un esempio: la diatriba tra napoletani e il resto del mondo per Geolier. evidentemente creata ad arte a scopo promozionale.
La stragrande maggioranza dei commenti erano del tipo "Noi non odiamo i napoletani, ci piace Pino Daniele", oppure "Viva Geolier e Napoli" e cose così, tendenti a sottolineare non solo l'appartenenza partenopea del performer, ma anche la sua età "Noi siamo boomer, non capiamo la musica dei giovani".
Bot e person reali infatti sono indistinguibili nel proporre pensieri standard, del tutto privi di qualsiasi volontà di analizzare la situazione.

Ora, nella realtà la canzone portata a Sanremo da Geolier è stata composta da:

Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci, autore di tanti brani per Annalisa, Laura Pausini, Fedez; Mengoni etc.

Davide Simonetta, nato a Lodi 41 anni fa, autore di tanti brani di Annalisa, Renga, Bernabei, Emma etc.

con la firma aggiunta di Geolier.

Informazioni facilmente desumibili da una breve ricerca con Google.
Questo però è dovuto allo spostamento mediatico sulla origine del cantante nell’hinterland napoletano, per creare un tifo polarizzato, perché tutto funziona così e perché può essere favorevole al lancio del cantante. Non può puntare sul fascino.
 

danny

Utente di lunga data
Questo però è dovuto allo spostamento mediatico sulla origine del cantante nell’hinterland napoletano, per creare un tifo polarizzato, perché tutto funziona così e perché può essere favorevole al lancio del cantante. Non può puntare sul fascino.
E' un esempio. Queste dinamiche sono esattamente quelle della stragrande maggioranza delle discussioni social.
Mi era venuto in mente di fare un post in cui spiegavo queste e altre cose, poi la voglia mi è passata, perché è assolutamente inutile portare contenuti di un livello superiore a quello medio su FB.
Non ti caga nessuno.
Allora, che perdo il tempo a fare?
Lasciamo la gente a dire inutili stronzate come "musica che piace ai giovani", "non ci sono più i cantanti di una volta" e cose così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' un esempio. Queste dinamiche sono esattamente quelle della stragrande maggioranza delle discussioni social.
Ma io non mi riferivo a questa ricerca della dicotomia o della ricerca del punto debole dell’interlocutore per potersi sentire come Cirano. Ribadisco che non pensavo a ignoranza, ma ingenuità.
 

iosolo

Utente di lunga data
Ho usato gente comune per non usare terminologia marxista. Avrei dovuto dire proletari e sottoproletari.
Io sono piccolo borghese, piccola piccola.
Ma ho usato un termine più neutro e ampio proprio perché non definisco le persone in intelligenti e profonde oppure stupide e superficiali (soprattutto non in opposizione perché il derby mi piace solo a San Siro) né tantomeno scolarizzate o no proprio per le ragioni che dici tu.
Solo che più volte sono stata collocata dove non starei nemmeno morta e avevo precisato.
Perché il mio sconcerto non lo colloco nella deprivazione culturale o materiale.
Trovo gente comune, come proletari e sottoproletari, delle categorie ormai obsolete. Per questo chiedevo la definizione. Mio padre era operaio, io impiegata dipendente, cambia poco, se non nella mia possibilità di accedere all'istruzione che a lui è mancata. Per questo è l'unica distinzione che posso capire, soprattutto in questa discussione.
 

danny

Utente di lunga data
Ma io non mi riferivo a questa ricerca della dicotomia o della ricerca del punto debole dell’interlocutore per potersi sentire come Cirano. Ribadisco che non pensavo a ignoranza, ma ingenuità.
Io non vedo molta ingenuità in giro, anzi.
Tendenzialmente è più diffusa l'arroganza.
 

iosolo

Utente di lunga data
E' un esempio. Queste dinamiche sono esattamente quelle della stragrande maggioranza delle discussioni social.
Mi era venuto in mente di fare un post in cui spiegavo queste e altre cose, poi la voglia mi è passata, perché è assolutamente inutile portare contenuti di un livello superiore a quello medio su FB.
Non ti caga nessuno.
Allora, che perdo il tempo a fare?
Lasciamo la gente a dire inutili stronzate come "musica che piace ai giovani", "non ci sono più i cantanti di una volta" e cose così.
Ritorniamo ai soliti discorsi, l'appiattimento di certe dinamiche social è dovuta anche a un certo tipo di informazione mediatica, tv e giornali. Perché finché lo dice la signora Mariuccia da casa "non ci sono più i cantanti di una volta" è un conto ma quando tv e giornali, evitano l'approfondimento per creare solo flame tra fazioni è più grave.
I titoloni dei giornali, il riportare commenti provocatori, sono solo la scusa per loro, di portare l'argomento esattamente dove vogliono che sia.
 
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