Io scrivo, più che parlare, in modo prevalentemente corretto, qualche svarione scappa anche a me. Questo dà l’idea ad alcuni che io sia acculturata o che voglia apparirlo più di ciò che è vero. Non sopporto il pronome “gli“ rivolto a una donna, ma poi sono molto tollerante. Non parlavo di fb, dove ho selezionato chi voglio leggere. Non vedo perché dovrei “scrollare“ per leggere stupidaggini.
Nella vita reale vivo e lavoro nell’hinterland. Ho dovuto specificarlo per chi mi ha immaginato in un quartiere elegante a prendere il tè con i pasticcini con signore impellicciate. Ho anche aggiunto “magari!” perché mica mi farebbe schifo essere benestante. Non mi interessano i consumi di lusso e nemmeno distinguo le borse o gli orologi o, men che meno, le auto, ma non mi dispiacerebbe affatto fare vacanze in begli alberghi. Ma resta “magari!” benché, per pochi giorni, abbia soggiornato in posti molto belli, per cui posso dire che li apprezzo.
Con gente comune, intendo gente comune, normale, che vive del proprio stipendio e non penso che muoia di fame con 1000€ al mese, come molti sostengono. Tra questa gente comune, di ogni età ed etnia, ci sono persone che non hanno fatto la scuola dell’obbligo e laureati, perché la condizione economica non ha nulla a che vedere con il titolo di studio o l’intelligenza.
Solo che tra tutte queste persone non ho rilevato le ingenuità di cui dicevo.