andrea53
Utente di lunga data
che i soldi ce li ha anche lei. però in effetti non bastano maiOk. Lui ha i soldi. Lei è la sua troia. Che c'è da capire?
che i soldi ce li ha anche lei. però in effetti non bastano maiOk. Lui ha i soldi. Lei è la sua troia. Che c'è da capire?
Quindi rispondimi, gli amici si possono mollare in giro creando loro una quantità di difficoltà?OK allora mi confermi che per te lei era solo un'amica, giusto?
ha più soldi di te? Visto come si è comportata il paragone è quasi obbligatorioche i soldi ce li ha anche lei. però in effetti non bastano mai
io ne ho pochi, ma li spendo tutti.ha più soldi di te? Visto come si è comportata il paragone è quasi obbligatorio
Come stai, ora?Marktplatz, mattina del 21 Agosto, ore 11 circa.
Incazzato anche perché il caldo si faceva sentire al di là delle Alpi almeno tanto quanto in Italia, entro con lei in un bar dall'aspetto simpatico, attratto dai bicchieroni di Lemonade che servivano al banco. Pochi minuti ed ecco verificarsi l'evento Alfa. Si palesa Lui. Lei agitata e in botta. Allora, io vi prego di capire che, anche se è naturale che io abbia nutrito un'immediata antipatia per costui, quella che segue è il più possibile una descrizione neutrale del personaggio. Orbene, io m'aspettavo un tedesco bello grande, biondo e con le manone atte ad abbrancare i boccali di birra, sei per volta, e con le spalle belle grandi. E invece. Altezza compresa tra il metro e sessanta e il metro e sessantacinque (più o meno, uguale a quella di lei); fisico esile ma con accenno di pancetta; (oddio, anche io ho qualche chilo in più, normalmente compatibile con la mia età, s'intende, mica sono perfetto!) maglietta color grigio-topo con inserti biancastri, di presumibile provenienza cinese; pantaloni tipo jeans bianchi, leggermente attillati che ne esaltavano la curvatura delle gambe, simile a quella a tutti ben nota dei cow-boy americani; capelli tendenti al grigio, con leggere e appena accennate ritrose intorno al collo e alle orecchie, provocate probabilmente dalla scarsa perizia del suo friseur; lineamenti del viso direi normali. Occhiali da vista con montatura bianca. Orologio Rado al polso, automunito di BMW cabriolet (quelle col tettuccio elettrico scenografico che si infila con mille manovre dentro al vano bagagli, più o meno con le stesse movenze che fa la mia gatta quando la costringo nel trasportino per portarla dal vet). Avvocato in pensione, direi benestante. Molto gentile e formale, non mi sono sfuggite le occhiate che mi lanciava furtivo da sottecchi. Che io lo sovrastassi in altezza di una quindicina di centimetri era probabilmente per lui motivo di un certo fastidio. Lì è iniziata la bagarre: appiccicati l'uno all'altro come con le ventose, lui che le parlava sussurrando nelle orecchie, nonostante che io, col mio scarso tedesco, non fossi comunque in grado di comprenderne la fitta conversazione, risatine di lei. Sguardi, bacini, leccatine, palpeggiamenti continui ecc ecc. Il resto della storia lo sapete. Non sono una donna, e non so capire fino in fondo come si senta una signora con addosso un uomo così appiccicoso. Evidentemente al momento a lei piaceva, non saprei dire se nel tempo questo atteggiamento potrà durare. Direi che mi ha sorpreso (lei). Penso, ma potrei sbagliare, che se io fossi una donna - almeno o dopo un po' - mi romperei i coglioni di un palpeggiatore seriale. E poi, per natura, non ho mai stimato gli uomini che si comportano in questo modo, ripeto appiccicoso, non trovo un termine più appropriato, entschuldigung. Manca un ultimo particolare: si erano conosciuti 10 (dieci) giorni prima!!! E siccome lui abita a circa 200 km da casa di lei, ho un'idea che mi frulla nella testa da qualche giorno: che si siano conosciuti su Tinder, nota piattaforma per disperati di ogni genere. Lui vedovo, con un passato duro di una moglie inferma per anni, afflitta da una patologia degenerativa. Naturalmente le aveva raccontato tutti i particolari più pietosi della sua storia. Serve anche questo a suscitare empatia. Ma figurarsi che io potrei raccontarne di ogni, di episodi che definire terribili è anche poco. Ma preferisco astenermi, perché non mi piace rattristare le persone cercando di suscitarne la solidarietà facendomi compatire. Si vive, si supera, si guarda avanti. Al momento non so dire altro, fatemi delle domande, se volete.
grazie, sono stato colpito nel mio amor proprio, quindi ogni tanto ho delle ricadute. Ma meglio. Grazie per il pensiero.Come stai, ora?
Anche. Io nella parola cuore ci metto un sacco di roba. In questa lettera ci vedo delusione vera. E ti delude qualcuno o qualcosa a cui tieni. Qui si è delusi da qualcuno a cui si è voluto bene. Che poi ci sia il prosciutto o meno stiamo sempre lì, le cose le vivi addosso, magari tu te ne saresti accorto prima magari no, poi ascolti quello che si racconta, tu lo vedi da fuori come me e lui lo vive da dentro. Non mi sembra una lettera di rabbia. Una lettera di attacchi cattivi. Si, c è cuore. C è sentimento ancora in ogni parola. Il mio messaggio non era così complicato. Gli ha fatto arrivare il suo dispiacere e per me non si meritava manco quello. Così come invece di restare lì a vedere sbaciucchiamenti doveva andare via, io non sarei rimasta. Così come non gli avrei scritto. Ma io non sono AndreaMah. Tutto sto cuore lo vedi tu. Io ci vedo tanta rassegnazione.
Non ho la pretesa di dirti cosa avresti dovuto fare, anche perché il vostro rapporto e i vostri pregressi li conosci solo tu.Quindi sarei dovuto rimanere in silenzio. Non c'era nessun bisogno di farmi fare tutti quei chilometri, no? Bastava una mail o un WA per dire "ho un nuovo amico" e tanti saluti.
E’ chiaro come il sole che non eravate amici.Quindi rispondimi, gli amici si possono mollare in giro creando loro una quantità di difficoltà?
Certo che no, ma anche quando la reazione non sarebbe tale da scriverne su un forum di amori sfortunati, no?Quindi rispondimi, gli amici si possono mollare in giro creando loro una quantità di difficoltà?
Una (o uno) può anche fare lo stronzo e basta eh, a volte non è che servano grandi motivi.Non ho la pretesa di dirti cosa avresti dovuto fare, anche perché il vostro rapporto e i vostri pregressi li conosci solo tu.
Qui diamo opinioni su ciò che leggiamo, che interpretiamo a modo nostro, secondo la nostra sensibilità.
Ho solo osservato che, quando in un rapporto non ci sono "ruoli" formali, ma tutto è un po' fluido, si creano molti equivoci e che, forse, se c'è davvero un'amicizia, si può far sbollire un po' e poi parlarsi chiaramente.
La tua lettera non è stata offensiva, ci mancherebbe, ma forse un po' eccessiva per il tipo di rapporto che avevate.
No.Quindi sarei dovuto rimanere in silenzio. Non c'era nessun bisogno di farmi fare tutti quei chilometri, no? Bastava una mail o un WA per dire "ho un nuovo amico" e tanti saluti.
Ma certo. Solo che se succede dopo vent'anni d'amicizia, a me viene spontaneo farmi delle domande e soprattutto farle all'altra persona.Una (o uno) può anche fare lo stronzo e basta eh, a volte non è che servano grandi motivi.
Concordo. E poi bisogna vedere se con lo stronzo/a ci si vuole avere a che fare.Una (o uno) può anche fare lo stronzo e basta eh, a volte non è che servano grandi motivi.
Andrea, se torna te la riprendi?Bene, qualche anno fa avevamo preso in ipotesi la possibilità di costruire una relazione che fosse ben più di un'amicizia. Fu allora che lei portò una valigia di abiti suoi da usare le volte in cui veniva qui. Diceva allora di amare la strada per arrivare dalle Alpi Bavaresi agli Appennini e poi al mare: chiedo scusa, il fascino della Toscana che è sempre una freccia al nostro arco. Soprattutto per una appassionata di arte e cultura. Era il periodo in cui ci godevamo le mostre e le manifestazioni in giro per mezza Europa. Ogni due-tre mesi c'era da fare qualcosa. Penso che questo vedersi a intermittenza non fosse poi così male e - per molti versi - più interessante e stimolante di tanti ménage più "tradizionali". Poi fu la catastrofe del Covid a raffreddare rapporti ed entusiasmi. Perdere queste opzioni è anche doloroso, o no?
non so proprio se torna. Una certa tentazione di riprenderla per fargliela pagare come saprei fare solo io ce l'avrei, ma non sarebbe nel mio stile.Andrea, se torna te la riprendi?
Ma quanto tempo prima era stato programmato questo viaggio? Hai scritto che lui lo aveva conosciuto 10 giorni prima. Pochissimo.Quindi sarei dovuto rimanere in silenzio. Non c'era nessun bisogno di farmi fare tutti quei chilometri, no? Bastava una mail o un WA per dire "ho un nuovo amico" e tanti saluti.
Per chiarire, mi sono ritrovato in mezzo per quella mezza giornata e per la stessa sera a cena, cui dopo molte insistenze mi hanno quasi costretto a partecipare. Poi mi sono defilato e non li ho quasi più visti, solo che lei si è spostata a casa di lui ed è venuta in albergo solo per riprendere le sue cose. E farsi una scopatina. Per quanto mi riguarda, ho trovato un bel localiNO vicino all'hotel con ottima musica e che serviva un Rum delizioso, al profumo del Caribe. Se non fosse che ho ancora un ginocchio fuori fase per una lesione tendinea, mi sarei fatto con piacere un bel giro di salsa cubana. Que sabor!Anche. Io nella parola cuore ci metto un sacco di roba. In questa lettera ci vedo delusione vera. E ti delude qualcuno o qualcosa a cui tieni. Qui si è delusi da qualcuno a cui si è voluto bene. Che poi ci sia il prosciutto o meno stiamo sempre lì, le cose le vivi addosso, magari tu te ne saresti accorto prima magari no, poi ascolti quello che si racconta, tu lo vedi da fuori come me e lui lo vive da dentro. Non mi sembra una lettera di rabbia. Una lettera di attacchi cattivi. Si, c è cuore. C è sentimento ancora in ogni parola. Il mio messaggio non era così complicato. Gli ha fatto arrivare il suo dispiacere e per me non si meritava manco quello. Così come invece di restare lì a vedere sbaciucchiamenti doveva andare via, io non sarei rimasta. Così come non gli avrei scritto. Ma io non sono Andrea