COMMIATO.

andrea53

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti. Ho riletto ieri sera la discussione sul cell. (buon espediente per addormentarsi!). E ho capito che alcuni elementi della storia non erano ben chiariti. Allora, non per tediarvi, ma per ristabilire la successione degli eventi in maniera corretta, cercherò di scrivere qui un riassunto che sia il più breve possibile, anche se non è facile raccontare tutti questi anni in poche righe.
Conosciuti nel 2006 a Mantova, visita a Palazzo Ducale, Camera degli Sposi. Lei mi chiese un'indicazione, in ottimo italiano. Poi una parola tira l'atra, lei era stata titolare con la famiglia di un'impresa di confezioni e aveva frequentato per anni Pitti moda, Firenze, un passeggiata fino a Palazzo Te, pranzo in piazza Sordello. Salutati a fine pomeriggio, lei aveva un impegno a Vicenza, io dovevo rientrare. Ci scambiammo i recapiti e lei poi, dopo un paio di mesi, venne con i figli (in albergo) a Viareggio per qualche giorno. I suoi figli erano allora uno adolescente, il più piccolo otto-nove anni, affetto da una forma leggera di dislessia che gli rendeva difficile l'apprendimento scolastico e necessario il supporto di sua mamma. Poi, ancora qualche mese dopo a Vicenza. Il primo bacio dopo una visita a Villa Valmarana. Ora, io sono un boomer, cresciuto a Baci Perugina :)e vi confesso candidamente che per me baciare una donna vuole ancora dire qualcosa. Eravamo in partenza, quindi non quagliammo. Al tempo io avevo mia figlia ancora sotto shock per la perdita di sua mamma, alla quale era attaccatissima, e anche un bel po' di confusione in testa. Lei aveva il figlio minore "legasteniker" e quindi i suoi problemi. Ci abituammo da allora a questa forma di frequentazione saltuaria, confesso di amare molto anche la mia libertà, e in questo devo dire di essermi adagiato. Rapporti intimi molto appaganti, anche se piuttosto saltuari. Il tutto condito dal reciproco (o forse no) piacere di vederci. Ma non ho mai pensato, né lei mi ha mai fatto capire, che lei aspirasse a forme di convivenza. In compenso, negli anni, abbiamo viaggiato insieme per Paesi e Città d'Italia e d'Europa, Berlino, Lipsia, Dresda, Bernau con gli edifici della Bauhaus, Naumburg con la statua di Uta, visitato mostre, assistito a concerti (il più bello, per me, fu a Düsseldorf, nona di Mahler diretta da Teodor Currenzis). Bello per me farle scoprire le parti più suggestive e meno conosciute della mia Regione, partendo dalle Alpi Apuane fino a Firenze, Lucca, i piccoli paesi dell'entroterra, fino all'ultimo viaggio, passando per i cipressi di Bolgheri, San Cerbone a Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, Sorano, fino a Saturnia e alle sue acque termali. Alla fine (era metà aprile) avevamo progettato un breve soggiorno a Vienna per agosto. Poi, visti i prezzi delle case piuttosto esosi, lei mi propose di andare da lei, che abita in Germania, nei pressi del confine Austriaco, e poi andare (in treno) fino a Norimberga, Ingolstadt, Regensburg (sua città natale, tra l'altro). In treno, vista la congestione agostana di strade e autostrade. Da notare che soltanto il 7 agosto scorso, al telefono, mi aveva chiesto di poter venire in Toscana a settembre: io le dissi ok, ad agosto la mia zona è da evitare come la peste, ma a settembre è bellissima. Vieni quando vuoi. A questo punto il resto della storia lo sapete: arrivo da lei, il giorno dopo lei mi rivela di aver scoperto il nuovo amore della sua vita, meno di dieci giorni prima. Io allora le dico che sono disposto a tornare via per lasciarla libera, lei insiste programmando il ritorno, le varie sistemazioni, orari e giorni di viaggio, mi dice che lui ci aspetta con piacere a Norimberga per farci da guida in città. Arrivati nella città tanto amata da Walter Speer, è iniziata la giostra che vi ho in precedenza illustrato, la mattina visita al Municipio antico, pomeriggio poi terminato con invito a cena (con spettacolo gratuito e inatteso di sbaciucchiamenti, leccatine e mani sotto la camicetta, mie ripetute offerte di andarmene, ma eravamo con la macchina di lui). Giorno dopo visita allo Zoo (io li odio, gli Zoo), ambiente utile per defilarmi e dedicare un lungo sguardo di solidarietà a una povera tigre triste che girava in tondo nel suo recinto. La sera rientrato in albergo da solo. Dico a lei che sarei ripartito l'indomani mattina, ma lei insiste e mi dice di aspettarla a mezzogiorno alla Stazione Centrale per andare a Ingolstadt. A mezzogiorno meno un quarto arriva un messaggino WA: resto qui, fai buon viaggio. Chiamo quattro volte e lei, ovviamente, non risponde. Il nocciolo della questione è: per quale cz. di motivo mi hai fatto fare ottocento chilometri? Spero di aver chiarito... Buona domenica!
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti. Ho riletto ieri sera la discussione sul cell. (buon espediente per addormentarsi!). E ho capito che alcuni elementi della storia non erano ben chiariti. Allora, non per tediarvi, ma per ristabilire la successione degli eventi in maniera corretta, cercherò di scrivere qui un riassunto che sia il più breve possibile, anche se non è facile raccontare tutti questi anni in poche righe.
Conosciuti nel 2006 a Mantova, visita a Palazzo Ducale, Camera degli Sposi. Lei mi chiese un'indicazione, in ottimo italiano. Poi una passeggiata, Palazzo Te, pranzo in piazza Sordello. Salutati a fine pomeriggio, lei aveva un impegno a Vicenza, io dovevo rientrare. Ci scambiammo i recapiti e lei poi, dopo un paio di mesi, venne con i figli (in albergo) a Viareggio per qualche giorno. I suoi figli erano allora uno adolescente, il più piccolo otto-nove anni, affetto da una forma leggera di dislessia che gli rendeva difficile l'apprendimento scolastico e necessario il supporto di sua mamma. Poi, ancora qualche mese dopo a Vicenza. Il primo bacio dopo una visita a Villa Valmarana. Ora, io sono un boomer, cresciuto a Baci Perugina :)e vi confesso candidamente che per me baciare una donna vuole ancora dire qualcosa. Eravamo in partenza, quindi non quagliammo. Al tempo io avevo mia figlia ancora sotto shock per la perdita di sua mamma, alla quale era attaccatissima, e anche un bel po' di confusione in testa. Lei aveva il figlio minore "legasteniker" e quindi i suoi problemi. Ci abituammo da allora a questa forma di frequentazione saltuaria, confesso di amare molto anche la mia libertà, e in questo devo dire di essermi adagiato. Rapporti intimi molto appaganti, anche se piuttosto saltuari. Il tutto condito dal reciproco (o forse no) piacere di vederci. Ma non ho mai pensato, né lei mi ha mai fatto capire, che lei aspirasse a forme di convivenza. In compenso, negli anni, abbiamo viaggiato insieme per Paesi e Città d'Italia e d'Europa, visitato mostre, assistito a concerti (il più bello, per me, fu a Düsseldorf, nona di Mahler diretta da Teodor Currenzis). Bello per me farle scoprire le parti più suggestive e meno conosciute della mia Regione, partendo dalle Alpi Apuane fino a Firenze, Lucca, i piccoli paesi dell'entroterra, fino all'ultimo viaggio, passando per i cipressi di Bolgheri, San Cerbone a Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, Sorano, fino a Saturnia e alle sue acque termali. Alla fine (era metà aprile) avevamo progettato un breve soggiorno a Vienna per agosto. Poi, visti i prezzi delle case piuttosto esosi, lei mi propose di andare da lei, che abita in Germania, nei pressi del confine Austriaco, e poi andare (in treno) fino a Norimberga, Ingolstadt, Regensburg (sua città natale, tra l'altro). In treno, vista la congestione agostana di strade e autostrade. Da notare che soltanto il 7 agosto scorso, al telefono, mi aveva chiesto di poter venire in Toscana a settembre: io le dissi ok, ad agosto la mia zona è da evitare come la peste, ma a settembre è bellissima. Vieni quando vuoi. A questo punto il resto della storia lo sapete: arrivo da lei, il giorno dopo lei mi rivela di aver scoperto il nuovo amore della sua vita, meno di dieci giorni prima. Io allora le dico che sono disposto a tornare via per lasciarla libera, lei insiste programmando il ritorno, le varie sistemazioni, orari e giorni di viaggio, mi dice che lui ci aspetta con piacere a Norimberga per farci da guida in città. Arrivati nella città tanto amata da Walter Speer, è iniziata la giostra che vi ho in precedenza illustrato, la mattina visita al Municipio antico, pomeriggio poi terminato con invito a cena (con spettacolo gratuito e inatteso di sbaciucchiamenti, leccatine e mani sotto la camicetta, mie ripetute offerte di andarmene, ma ero in macchina con loro). Giorno dopo visita allo Zoo (io li odio, gli Zoo), ambiente utile per defilarmi e dedicare un lungo sguardo di solidarietà a una povera tigre triste che girava in tondo nel suo recinto. La sera rientrato in albergo da solo. Dico a lei che sarei ripartito l'indomani mattina, ma lei insiste e mi dice di aspettarla a mezzogiorno alla Stazione Centrale per andare a Ingolstadt. A mezzogiorno meno un quarto arriva un messaggino WA: resto qui, fai buon viaggio. Chiamo quattro volte e lei, ovviamente, non risponde. Il nocciolo della questione è: per quale cz. di motivo mi hai fatto fare ottocento chilometri? Spero di aver chiarito... Buona domenica!
Evidentemente la vostra relazione era considerata diversamente da lei.
Tu pensavi che fosse una relazione sentimentale di molti anni. Per lei era una amicizia intellettuale con conforto sessuale.
E la nuova relazione (incredibile per te che consideri il tipo poco attraente) l’ha coinvolta in un crescendo, al di là delle previsioni anche sue.
Questa imprevedibilità della evoluzione del coinvolgimento con il nuovo uomo può spiegare perché non ti abbia bloccato. Probabilmente non pensava di voler stare con lui in quel modo esclusivo. Del resto se lei ti considerava un amico…
Poi magari, anche non consapevolmente, voleva mostrare al nuovo amore che lei non era disperata per stare con lui.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Buongiorno a tutti. Ho riletto ieri sera la discussione sul cell. (buon espediente per addormentarsi!). E ho capito che alcuni elementi della storia non erano ben chiariti. Allora, non per tediarvi, ma per ristabilire la successione degli eventi in maniera corretta, cercherò di scrivere qui un riassunto che sia il più breve possibile, anche se non è facile raccontare tutti questi anni in poche righe.
Conosciuti nel 2006 a Mantova, visita a Palazzo Ducale, Camera degli Sposi. Lei mi chiese un'indicazione, in ottimo italiano. Poi una parola tira l'atra, lei era stata titolare con la famiglia di un'impresa di confezioni e aveva frequentato per anni Pitti moda, Firenze, un passeggiata fino a Palazzo Te, pranzo in piazza Sordello. Salutati a fine pomeriggio, lei aveva un impegno a Vicenza, io dovevo rientrare. Ci scambiammo i recapiti e lei poi, dopo un paio di mesi, venne con i figli (in albergo) a Viareggio per qualche giorno. I suoi figli erano allora uno adolescente, il più piccolo otto-nove anni, affetto da una forma leggera di dislessia che gli rendeva difficile l'apprendimento scolastico e necessario il supporto di sua mamma. Poi, ancora qualche mese dopo a Vicenza. Il primo bacio dopo una visita a Villa Valmarana. Ora, io sono un boomer, cresciuto a Baci Perugina :)e vi confesso candidamente che per me baciare una donna vuole ancora dire qualcosa. Eravamo in partenza, quindi non quagliammo. Al tempo io avevo mia figlia ancora sotto shock per la perdita di sua mamma, alla quale era attaccatissima, e anche un bel po' di confusione in testa. Lei aveva il figlio minore "legasteniker" e quindi i suoi problemi. Ci abituammo da allora a questa forma di frequentazione saltuaria, confesso di amare molto anche la mia libertà, e in questo devo dire di essermi adagiato. Rapporti intimi molto appaganti, anche se piuttosto saltuari. Il tutto condito dal reciproco (o forse no) piacere di vederci. Ma non ho mai pensato, né lei mi ha mai fatto capire, che lei aspirasse a forme di convivenza. In compenso, negli anni, abbiamo viaggiato insieme per Paesi e Città d'Italia e d'Europa, Berlino, Lipsia, Dresda, Bernau con gli edifici della Bauhaus, Naumburg con la statua di Uta, visitato mostre, assistito a concerti (il più bello, per me, fu a Düsseldorf, nona di Mahler diretta da Teodor Currenzis). Bello per me farle scoprire le parti più suggestive e meno conosciute della mia Regione, partendo dalle Alpi Apuane fino a Firenze, Lucca, i piccoli paesi dell'entroterra, fino all'ultimo viaggio, passando per i cipressi di Bolgheri, San Cerbone a Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, Sorano, fino a Saturnia e alle sue acque termali. Alla fine (era metà aprile) avevamo progettato un breve soggiorno a Vienna per agosto. Poi, visti i prezzi delle case piuttosto esosi, lei mi propose di andare da lei, che abita in Germania, nei pressi del confine Austriaco, e poi andare (in treno) fino a Norimberga, Ingolstadt, Regensburg (sua città natale, tra l'altro). In treno, vista la congestione agostana di strade e autostrade. Da notare che soltanto il 7 agosto scorso, al telefono, mi aveva chiesto di poter venire in Toscana a settembre: io le dissi ok, ad agosto la mia zona è da evitare come la peste, ma a settembre è bellissima. Vieni quando vuoi. A questo punto il resto della storia lo sapete: arrivo da lei, il giorno dopo lei mi rivela di aver scoperto il nuovo amore della sua vita, meno di dieci giorni prima. Io allora le dico che sono disposto a tornare via per lasciarla libera, lei insiste programmando il ritorno, le varie sistemazioni, orari e giorni di viaggio, mi dice che lui ci aspetta con piacere a Norimberga per farci da guida in città. Arrivati nella città tanto amata da Walter Speer, è iniziata la giostra che vi ho in precedenza illustrato, la mattina visita al Municipio antico, pomeriggio poi terminato con invito a cena (con spettacolo gratuito e inatteso di sbaciucchiamenti, leccatine e mani sotto la camicetta, mie ripetute offerte di andarmene, ma eravamo con la macchina di lui). Giorno dopo visita allo Zoo (io li odio, gli Zoo), ambiente utile per defilarmi e dedicare un lungo sguardo di solidarietà a una povera tigre triste che girava in tondo nel suo recinto. La sera rientrato in albergo da solo. Dico a lei che sarei ripartito l'indomani mattina, ma lei insiste e mi dice di aspettarla a mezzogiorno alla Stazione Centrale per andare a Ingolstadt. A mezzogiorno meno un quarto arriva un messaggino WA: resto qui, fai buon viaggio. Chiamo quattro volte e lei, ovviamente, non risponde. Il nocciolo della questione è: per quale cz. di motivo mi hai fatto fare ottocento chilometri? Spero di aver chiarito... Buona domenica!
Ti secca che si sia smesso di parlare di te? :LOL:
 

andrea53

Utente di lunga data
Evidentemente la vostra relazione era considerata diversamente da lei.
Tu pensavi che fosse una relazione sentimentale di molti anni. Per lei era una amicizia intellettuale con conforto sessuale.
E la nuova relazione (incredibile per te che consideri il tipo poco attraente) l’ha coinvolta in un crescendo, al di là delle sue previsioni anche sue.
Questa imprevedibilità della evoluzione del coinvolgimento con il nuovo uomo può spiegare perché non ti abbia bloccato. Probabilmente non pensava di voler stare con lui in quel modo esclusivo. Del resto se lei ti considerava un amico…
Poi magari, anche non consapevolmente, voleva mostrare al nuovo amore che lei non era disperata per stare con lui.
sono d’accordo, mi ha stupito il trasporto di lei per uno conosciuto da una settimana. Mah 🤷‍♂️
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
sono d’accordo, mi ha stupito il trasporto di lei per uno conosciuto da una settimana. Mah 🤷‍♂️
Magari tu trovi o trovavi affascinante la signora tedesca e altri la troverebbero orrenda.
 

hammer

Utente di lunga data
sono d’accordo, mi ha stupito il trasporto di lei per uno conosciuto da una settimana. Mah 🤷‍♂️
Ho la sensazione che lei ti abbia usato per mandare un messaggio a lui, e abbia sfruttato lui per inviarne uno, forse definitivo, a te.
Un comportamento che, oltre a essere inspiegabile, è anche stupido.

Lo ha detto a te che lo ha conosciuto da una settimana. Non ci metterei la mano sul fuoco.
 

andrea53

Utente di lunga data
Magari tu trovi o trovavi affascinante la signora tedesca e altri la troverebbero orrenda.
d’accordo, ma tralasciando la questione “estetica”, dato che non bastano due vite per conoscere una persona, rimango comunque perplesso su tutto questo improvviso trasporto. Per il resto, de gustibus…
 

Brunetta

Utente di lunga data
d’accordo, ma tralasciando la questione “estetica”, dato che non bastano due vite per conoscere una persona, rimango comunque perplesso su tutto questo improvviso trasporto. Per il resto, de gustibus…
Spesso il trasporto è improvviso.
Poi è anche opportuno seguirlo… finché ce la si fa 🤭
 

Gerry

Utente di lunga data
sono d’accordo, mi ha stupito il trasporto di lei per uno conosciuto da una settimana. Mah 🤷‍♂️
Porsi domande è lecito, indole di tutti gli esseri senzienti, ma insistere nel voler a tutti i costi “un’unica” risposta, diventa fuorviante, è inutile voler capire o dare una spiegazione razionale ad un comportamento apparentemente non razionale.

In conclusione a mio avviso, la risposta arriverà da sola, basta solo saper attendere, anche una non risposta è una risposta , quindi il ricredersi sul soggetto.. “la crucca”, non è reato, si accetta e si va avanti. Diamo tempo al tempo e poi si vedrà, nella peggiore.. "chi se ne fotte".
 

andrea53

Utente di lunga data
Porsi domande è lecito, indole di tutti gli esseri senzienti, ma insistere nel voler a tutti i costi “un’unica” risposta, diventa fuorviante, è inutile voler capire o dare una spiegazione razionale ad un comportamento apparentemente non razionale.

In conclusione a mio avviso, la risposta arriverà da sola, basta solo saper attendere, anche una non risposta è una risposta , quindi il ricredersi sul soggetto.. “la crucca”, non è reato, si accetta e si va avanti. Diamo tempo al tempo e poi si vedrà, nella peggiore.. "chi se ne fotte".
grazie, sono d’accordo. Ci tenevo solo a chiarire per alcuni che mi hanno dato dello “zerbino”, definizione condivisibile, ma in una situazione per me imprevedibile. La reazione consigliata da alcuni, di mollare due pizze, avrebbe avuto un suo perché, purtroppo non sarebbe stata nelle mie corde. Davvero ti ringrazio per le tue osservazioni
 

Brunetta

Utente di lunga data
grazie, sono d’accordo. Ci tenevo solo a chiarire per alcuni che mi hanno dato dello “zerbino”, definizione condivisibile, ma in una situazione per me imprevedibile. La reazione consigliata da alcuni, di mollare due pizze, avrebbe avuto un suo perché, purtroppo non sarebbe stata nelle mie corde. Davvero ti ringrazio per le tue osservazioni
Non reagire in modo violento è una cosa apprezzabile.
 
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