Tessa
Escluso
Se le tue esperienze sono state tutte positive beato te. Io ho preso certe cantonate!
Se le tue esperienze sono state tutte positive beato te. Io ho preso certe cantonate!
Per lo più sì. Poi dipende da ennemila fattori.Se le tue esperienze sono state tutte positive beato te. Io ho preso certe cantonate!
Eh...ma alla fine sono soprattutto quelle che ti fanno "crescere"...e ti fanno capire le direzioni che devi prendere!Se le tue esperienze sono state tutte positive beato te. Io ho preso certe cantonate!
A me ad esempio non me ne frega assolutamente nulla di non essermi scopata mezzo mondo.Lo intendo come avere più partner, se sono molti ancora meglio (forse).
Però sperimentare in gioventù è anche iniziazione ai rapporti sentimentali oltre che sessuali, come ha detto Tebe.
Sei davvero certa che esistano moltitudini a cui non frega nulla?
Io non ne sono mica certa.
Eh ma cara mia, quanti possono seriamente dire di bastare a se stessi?Sperimentare non è frustrante se la cuccia calda siamo noi stessi.
Tu ci scherzi, ma quasi quasi mi sa che è cosi.In questi giorni sono due mesi che ho la consapevolezza di essere vissuta in un mondo parallelo alla realtà e mi viene in mente (sono pazza?), anzichè soffermarmi su quanto sia stato devastante prenderne coscienza, su cosa di buono mi ha portato.
Provo a fare un elenco:
- mi sto riappropriando di una fisicità che avevo un po' trascurato nella piattezza che il rapporto stava attraversando;
- sto amandomi di più dando tutto lo spazio che meritano alle mie sensazioni che spesso mi capitava di trascurare a beneficio di una specie di standard da conservare;
- scelgo io i compromessi ai quali intendo sottostare e non lascio che sia lui a farlo (in maniera subdola);
- riesco ad esprimere, senza paure di sorta (ciò che avevo paura di perdere in qualche modo l'ho già perso), i miei bisogni di componente di una coppia e di individuo senza freni condizionanti;
- ho meno paure del "prima", ora mi sembra di essere più forte e pronta a tutto;
- mi relaziono con lui indossando sempre vesti diverse e costringendolo ad adattarsi; spiazzante per entrambi, ma è tutta vita che si manifesta;
- il sesso ha ripreso vigore anche rispetto al prima di lei, sembra di essere tornati ai primi anni;
- lui è molto più presente, anche rispetto al "prima", nella vita di famiglia, senza che io chieda nulla.
Questo è l'adesso; magari tra un mese scriverò che è andato fuori di casa, non lo so. Non credo a cambiamenti radicali nel suo intimo, ma qualche ingranaggio dev'essersi smosso, e per ora va bene così; più che vivere alla giornata ora non riesco.
Le positività di chi si è trovato nella mia stessa condizione quali sono?
Ps: cioè a 'sto troione, alla fine dei salmi, devo pure ringraziarlo :rotfl:
A me ad esempio non me ne frega assolutamente nulla di non essermi scopata mezzo mondo.
Certo, ho avuto le mie esperienze, ma ripeto che sono molto limitate.
E ti potrei portare ad esempio una vera moltitudine che potrebbe dire che appunto non gliene frega proprio nulla.
Anche perchè, per quanto sembri strano a te, basta uscire per fottere, non ci vuole proprio nulla.
L'iniziazione ai rapporti sentimentali non deve per forza passare attraverso il sesso.
E' semplicemente una questione di interfacciamento, è una questione di dialogo, di comunicazione tra i sessi.
Se ti chiudi al mondo in generale l'esperienza non te la farai mai.
E io che ho detto?
A me non sembra affatto strano che basti uscire per fottere...l'ho visto chiaramente!
Sono stata come S.Tommaso e ho dovuto sincerarmene di persona!![]()
L'hai detto tu che intendi dire "avere più partner, se sono molti ancora meglio".E io che ho detto?
A me non sembra affatto strano che basti uscire per fottere...l'ho visto chiaramente!
Sono stata come S.Tommaso e ho dovuto sincerarmene di persona!![]()
molto banalmente, avere esperienza diretta delle cose.Lo chiedo a te ma anche agli altri: cosa si intende per sperimentare? Se è avere molti partner è certo che esistono moltitudini a cui non frega nulla. Se si intende "girati di lì, mettiamolo qua" sai che sperimentazione. A parte chi si è sposato per pagare il mutuo, sperimentano tutti.
:up:A me ad esempio non me ne frega assolutamente nulla di non essermi scopata mezzo mondo.
Certo, ho avuto le mie esperienze, ma ripeto che sono molto limitate.
E ti potrei portare ad esempio una vera moltitudine che potrebbe dire che appunto non gliene frega proprio nulla.
Anche perchè, per quanto sembri strano a te, basta uscire per fottere, non ci vuole proprio nulla.
L'iniziazione ai rapporti sentimentali non deve per forza passare attraverso il sesso.
E' semplicemente una questione di interfacciamento, è una questione di dialogo, di comunicazione tra i sessi.
Se ti chiudi al mondo in generale l'esperienza non te la farai mai.
ecco, è precisamente questo il punto: scegli dopo aver saggiato.Eh...ma alla fine sono soprattutto quelle che ti fanno "crescere"...e ti fanno capire le direzioni che devi prendere!
Altrimenti decidiamo tutti di vivere sotto una campana di vetro e via!
Ma non tutti sentono questa necessità...e se non la senti non è che ti puoi forzare a farlo, secondo me.ecco, è precisamente questo il punto: scegli dopo aver saggiato.
Non che debba essere utilizzato come metodo scientifico: su un campione di 15 5 soddisfano il criterio A, 6 il B, 3 A e B... però fare esperienze ti porta a conoscere te stesso e di conseguenza a prendere decisioni con cognizione di causa.
Saggiare dopo aver scelto direi che è un'altra roba, invece![]()
ma infatti assolutamente no.Ma non tutti sentono questa necessità...e se non la senti non è che ti puoi forzare a farlo, secondo me.
Ammazza che mandrillona.E io che ho detto?
A me non sembra affatto strano che basti uscire per fottere...l'ho visto chiaramente!
Sono stata come S.Tommaso e ho dovuto sincerarmene di persona!![]()
Che domande.e ti sei divertita?
Ma io non rinnego niente di niente, sia di cose belle, che di cose brutte, che di cose zozzissime...non l'ho mai fatto e mai lo farò.ma infatti assolutamente no.
però, scusa se tiro fuori un fatto personale, quando raccontasti di quella brutta nottata che ti portò a piangere ecc. fu anche quella un'esperienza.
che ti fece comprendere che non ne volevi altre simili, quindi comunque ti è servita e ti ha portato a parlare con cognizione di causa delle tue preferenze e via così.
Teorie giustissime, poi le cose possono andare diversamente. Ma non ha torto.Ma io non rinnego niente di niente, sia di cose belle, che di cose brutte, che di cose zozzissime...non l'ho mai fatto e mai lo farò.
Perchè sono quelle cose che mi rendono quello che sono giorno dopo giorno e rinnegare me stessa per quello che sono è assurdo. E quello che sono è tutto frutto di scelte, il più delle volte ponderate bene. A volte mi sono fatta trasportare, ma diciamolo, mai niente mi è successo senza che non lo volessi io.
Quello che dico è semplicemente che non ho mai deciso di fare le cose "perchè era tempo di farle" o perchè "se non lo faccio ora non lo faccio più".
Quello che ho fatto l'ho fatto perchè per me era giusto, ma intendo proprio giusto nei miei confronti. E giusto anche nel momento stesso in cui è successo. Senza che questo fosse fatto secondo una tempistica prestabilita.
Ad esempio, sempre rimanendo sul personale, a 18 anni ho iniziato una relazione in cui ero l'altra...è durata 6 anni. A 18 anni una ragazza dovrebbe divertirsi (secondo le teorie di una Diletta) oppure dovrebbe fare l'esperienza del fidanzatino trovato a scuola col quale provare a crescere. La mia educazione sentimentale e sessuale è stata in un certo senso fortemente condizionata da questo, ovviamente.
Però non mi pento, non rinnego nè il fatto che non mi sono divertita, nè il fatto che non ho avuto un'esperienza di storiella classica giovanile. E' questo il punto, riuscire a vivere (o a non vivere) le cose quando succedono non rinnegandole con se stessi.
per quanto riguarda la parte in neretto, io la penso un po' come free.Ma io non rinnego niente di niente, sia di cose belle, che di cose brutte, che di cose zozzissime...non l'ho mai fatto e mai lo farò.
Perchè sono quelle cose che mi rendono quello che sono giorno dopo giorno e rinnegare me stessa per quello che sono è assurdo. E quello che sono è tutto frutto di scelte, il più delle volte ponderate bene. A volte mi sono fatta trasportare, ma diciamolo, mai niente mi è successo senza che non lo volessi io.
Quello che dico è semplicemente che non ho mai deciso di fare le cose "perchè era tempo di farle" o perchè "se non lo faccio ora non lo faccio più".
Quello che ho fatto l'ho fatto perchè per me era giusto, ma intendo proprio giusto nei miei confronti. E giusto anche nel momento stesso in cui è successo. Senza che questo fosse fatto secondo una tempistica prestabilita.
Ad esempio, sempre rimanendo sul personale, a 18 anni ho iniziato una relazione in cui ero l'altra...è durata 6 anni. A 18 anni una ragazza dovrebbe divertirsi (secondo le teorie di una Diletta) oppure dovrebbe fare l'esperienza del fidanzatino trovato a scuola col quale provare a crescere. La mia educazione sentimentale e sessuale è stata in un certo senso fortemente condizionata da questo, ovviamente.
Però non mi pento, non rinnego nè il fatto che non mi sono divertita, nè il fatto che non ho avuto un'esperienza di storiella classica giovanile. E' questo il punto, riuscire a vivere (o a non vivere) le cose quando succedono non rinnegandole con se stessi.