Diletta, non credo riuscirò mai ad accettare, facendo in modo che mi tocchi il meno possibile, che il mio uomo sia un pirla qualsiasi senza capacità di intendere e di volere. Forse si vive meglio operando una scelta simile, ma dev'essere nelle proprie corde, non si può inventarselo da un giorno all'altro per sopravvivere.
Mi fa sorridere l'espressione "buona occasione"; se si sta costruendo qualcosa che vale tante vite (quelle dei due componenti una coppia e quella dei figli) che peso ha l'occasione di farsi qualche scopata col primo troione disponibile? Le buone occasioni da cogliere sono quelle per le quali si sceglie di dare valore a ciò che fonda la propria vita, non quelle raccattabili in ogni dove.
Ma di fatto è così...e pensaci bene, altrimenti non tradirebbe nessuno.
Un tradimento è difficilmente ragionato, ci si lascia prendere la mano e ci si ritrova impelagati, ma l'inizio è dato sempre da una occasione che capita, da una situazione fortuita.
Ho esagerato a dipingere l'altra metà del cielo come degli inetti incapaci di intendere e di volere (anch'io mi faccio prendere la mano!) ma non dimentichiamoci che quando un'occasione capita in un periodo di vulnerabilità, di difficoltà personale e di coppia, quindi di debolezza, può diventare un'impresa dire di NO.
E' anche questione di momenti, di fortuna direi anche.
Per me la discriminante che fa la differenza è se il traditore si ravvede e si riprende.
Qui sì che parliamo di essere umano pensante e maturo, di colui che sa discernere e capire l'immane cazzata che ha fatto e adoperarsi per porvi rimedio, che altro non è che chiudere immediatamente.
In questo caso ci si può lavorare sopra e impegnarsi in una ricostruzione, a tradimento reiterato la vedo dura...ma questo, ovviamente, per me.