confessare..

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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
mah

mailea ha detto:
Ti capita di pensare come staresti oggi se non avessi mai controllato il cell. di tuo marito e non sapessi niente del suo tradimento?
Ci ho pensato..ma è difficile..
Io stavo bene...
Ma ora so come interpretare suoi comportamenti che attribuivo a stanchezza o aspetti caratteriali..
Oltretutto la cosa con l'altra era in evoluzione ...avrei potuto trovarmi abbandonata tra qualche anno...
Mai vorrei tornare all'oscuro..
 
G

guja

Guest
Non registrato ha detto:
No, ne prendi atto e agisci conseguenzialmente alla Tua volontà.
Certo, infatti l'ho lasciato.

Tralasciamo pure il fatto che, oltre ad aver scaricato su di me il peso della sua coscienza, ha avuto anche il buon gusto e l'allegra fantasia di attribuirmi la colpa di non amarlo abbastanza da perdonarlo.
Perchè il suo amore per me, secondo lui, era integro pur avendomi tradita, mentre il mio per lui era inesistente visto che non l'ho perdonato. Povera vittima incompresa!!!

Tralasciamo la gentilezza di avermi delegato non solo la responsabilità della sua scorrettezza, ma anche quella di chiudere il rapporto. Perchè la cattiveria è stata tutta mia, sia chiaro!!
Tralasciamo... tralasciamo pure.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
ecco un esempio

guja ha detto:
Certo, infatti l'ho lasciato.

Tralasciamo pure il fatto che, oltre ad aver scaricato su di me il peso della sua coscienza, ha avuto anche il buon gusto e l'allegra fantasia di attribuirmi la colpa di non amarlo abbastanza da perdonarlo.
Perchè il suo amore per me, secondo lui, era integro pur avendomi tradita, mentre il mio per lui era inesistente visto che non l'ho perdonato. Povera vittima incompresa!!!

Tralasciamo la gentilezza di avermi delegato non solo la responsabilità della sua scorrettezza, ma anche quella di chiudere il rapporto. Perchè la cattiveria è stata tutta mia, sia chiaro!!
Tralasciamo... tralasciamo pure.
Chiedo anticipatamente scusa a Guja se prendo a pretesto il suo scritto senza avere molti elementi per capire la situazione specifica.

Questo mi sembra il tipico caso si tradimento per insicurezza e confessione per insicurezza ..il traditore aveva insurezze in relazione all'essere amato ..ha cercato conferme nel tradimento e non ne ha trovate ..è rientrato ..e nella confessione ha cercato una rassicurazione di essere amato ..che non ha trovato..

Cura sbagliata per una malattia vera...
 
G

guja

Guest
Persa/Ritrovata ha detto:
Chiedo anticipatamente scusa a Guja se prendo a pretesto il suo scritto senza avere molti elementi per capire la situazione specifica.

Questo mi sembra il tipico caso si tradimento per insicurezza e confessione per insicurezza ..il traditore aveva insurezze in relazione all'essere amato ..ha cercato conferme nel tradimento e non ne ha trovate ..è rientrato ..e nella confessione ha cercato una rassicurazione di essere amato ..che non ha trovato..

Cura sbagliata per una malattia vera...
Non ti devi scusare affatto.
Posso solo confermare la correttezza della tua analisi.

Mi ha messo esattamente in condizione di dimostrargli quello che già credeva o temeva, ovvero di non essere amato da me.
E' come se mi avesse chiesto di abbracciarlo mentre mi teneva un coltello puntato contro. Particolare di cui, evidentemente, non era cosciente, concentrato com'era sulla verifica dei miei sentimenti per lui.
L'insicurezza che rafforza se stessa attraverso un'aspettativa di difficile soddisfazione.
 

Bruja

Utente di lunga data
però.......

Alla base di tutto sarà il caso di mettere in conto che tradire E' una denuncia di insicurezza. e di incapacità di gestire in modo trasparente le proprie necessità............ diversamente si prenderebbe il/la coniuge e si direbbe cosa non va e perchè si sente il desiderio di tradire...........
La verità è che ognuno adatta alle proprie esigenze le motivazioni, le scusanti, le contingenze che sembrano adatte alla circostanza. Se si è ben disposti verso chi ha confessato lo si considera una persona pentita e che si vuole riscattare, diversamente si pensa che voglia solo fare un politicissimo atto ci contrizione per non subire grandi conseguenze.
La confessione di un tradimento non ha una concezione "cristiana" a cui sia dovuta l'assoluzione, anche perchè un sacerdote, come ministro di Dio, parla per interposta persona e non ha subito le conseguenze del peccato che assolve. Perdonare un tradimento subito o accettarne la confessione con benevolenza non diopende dalla qualità del rapporto nè dalle circostanze (o almeno non più di tanto) del tradimento, ma da come uno vede e considera un rapporto di coppia e può incassarne il suo parziale fallimento.
Tutto il resto è accademia.........
Confessare è un atto assolutamente meritorio, aspettarsi che la confessione sia ricevuta come NOI spereremmo è cosa che riguarda l'altro/a, e solo conoscendolo bene è possibile quantificare la giustezza di una confessione.
Io sono per un comportamento anglosassone, verità sempre, ma sapete che, ad esempio, una diagnosi con prognosi infausta, spesso, non viene detta neppure dai parenti o dai medici, d'accordo entrambi, alla persona interessata. Si decide di non rendere orribile il tempo che gli resta, ma anche qui dipende dalla persona, io pretendo di vedere sempre le mie cartelle cliniche, ma c'è gente che non riesce ad afforntare certe prove e si fa accompagnare da parenti, amici etc.... che filtrano ovviamente le notizie negative.
Questo a mio avviso è sempre sbagliato, deve essere la persona interessata a decidere cosa fare del tempo che le resta.
Ma nel tradimento la situazione è più fluida......... a volte la confessione è dovuta più alla cattiva tenuta del segreto della trasgressione che rimorde la coscienza, che alla vera voglia di confessare per trasparenza. Ma la coscienza ci aveva avvertito a suo tempo, non averla ascoltata adesso non ci esime dal valutare se ascoltarla fa danni pari a quelli pregressi.
Credo senz'altro che la voglia di trasparenza sia un forte incentivo, ma è uno dei tanti e, quelli rimanenti, fanno bene soprattutto a chi confessa......... chi riceve la verità, posto che comunque alla fine preferisca sapere, si ritrova con un peso di cui non ha colpa, che deve imparare a gestire in modo sopportabile e con un/a partner che si aspetta anche gratitudine per la condivisione dell "verità"!!
Insomma il costo della confessione lo paga soprattutto il destinatario della stessa.
Qui abbiamo dei felici esempi di confessione/ricostruzione, ma troppo rari per farne una tendenza ottimistica o una costante applicabile.
Individualità............... prima si considera quella e poi se confessare.
Bruja
 
G

guja

Guest
Bruja

Concordo su tutta la linea.
Un'unica personale considerazione: se l'insicurezza è caratteriale, non si riesce ovviamente ad accantonarla, e sarà quindi presente anche nel momento in cui ci si abbandona ad una confessione, senza valutare i danni o le conseguenze che si vanno a provocare.

Il parere della persona tradita, la sua punizione o la sua assoluzione, diventano indispensabili proprio per l'incapacità di gestire da soli il dissidio interiore che si prova.
L'individualità del partner, come questi vede e considera il rapporto di coppia, se sarà in grado o meno di incassare il colpo, pur essendo presenti a chi tradisce, cedono comunque il passo all'esigenza primaria di liberare se stessi dal proprio malessere.
C'è una sola individualità che si ritiene sofferente e meritevole di attenzione.
Il resto è marginale.
E se così non fosse, si sarrebbe forse arrivati a tradire?!
 

Bruja

Utente di lunga data
guja

[No certo, non si sarebbe tradito, ma in questo modo la confessione diventa un peso ulteriore proprio per chi è stato tradito.........
C'è una sola cosa che sulla bilancia del rapporto resterà stabile, anche se il tradito perdonerà, la realizzazione che un tradimento c'è stato e che tutto sarà diverso, non migliore o peggiore, ma certamente diverso e che l'incanto di un legame ideale sarà sostituito da un legame ragionato, magari più maturo, perfino in crescita, ma che deve fare i conti con l'errore e l'egoismo individuale.

Se è vero che al cuore non si comanda, specie quando si tradisce, lo è ugualmente quando il cuore deve perdonare........ non tutti riescono a ingoiare il rospo! Non per nulla ho detto che il perdono è facoltà di chi perdonando il traditore non ha messo in discussione sè stesso/a; mentre se si va in crisi il problema non è il perdono, ma il non riuscire a vedere nel partner altro che l'atto del tradire ........ la confessione ha successo se dall'altra parte c'è una persona che ha un buon concetto di sè e una sufficiente autostima, diversamente, bisognerà rendersi conto che chi tradisce, è in grado di scegliere il proprio soddisfacimento (poco importa se per insicurezza o altro) ma non in grado di valutare se gli altri sono abbastanza forti da subire il peso delle SUE scelte.
Inoltre l'insicurezza la posso anche contemplare in una storia estemporanea e di cortissimo raggio, per le relazioni che durano mesi o anni......... accampiamo l'insicurezza di chi, del traditore che, pentitissimo, confessa perchè la storia l'ha abbastanza goduta?
Il problema non sarebbe tanto il tradimento quanto l'essere almeno persone serie nel gestirlo.
Per dirtela tutta mi secca parecchio che chi con la scusa dell'insicurezza, infligga sofferenza prima, durante e dopo........... possa avere anche una qualche franchigia.
Bruja
 
G

guja

Guest
Bruja ha detto:
No certo, non si sarebbe tradito, ma in questo modo la confessione diventa un peso ulteriore proprio per chi è stato tradito.
Infatti. Per quanto mi riguarda, questo peso ulteriore, insieme a quello principale, è stato restituito al mittente con l'augurio che potesse farne miglior uso all'interno della propria coscienza.
Posso parlare solo della mia esperienza e ti assicuro che rispecchia esattamente il quadro che ne ha fatto in poche righe Persa/Ritrovata.
L'insicurezza ha causato il tradimento e la conseguente confessione, ma non ho dato per questo alcuna franchigia, anzi.

Ho preso atto della mina vagante con la quale mi stavo relazionando, ho visto in tutto il suo "splendore" il livello di irresponsabilità che avevo di fronte.
Tanto mi è bastato per dividere le strade.
L'autostima è rimasta intatta, è la stima verso l'altro che è crollata miseramente.
E quando questo avviene non c'è perdono che valga, se non come momento intimo che si conserva nel cuore: il sincero dispiacere per la fragilità di una persona che si è amata e che, con queste premesse, difficilmente potrà avere una vita serena.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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