però.......
Alla base di tutto sarà il caso di mettere in conto che tradire E' una denuncia di insicurezza. e di incapacità di gestire in modo trasparente le proprie necessità............ diversamente si prenderebbe il/la coniuge e si direbbe cosa non va e perchè si sente il desiderio di tradire...........
La verità è che ognuno adatta alle proprie esigenze le motivazioni, le scusanti, le contingenze che sembrano adatte alla circostanza. Se si è ben disposti verso chi ha confessato lo si considera una persona pentita e che si vuole riscattare, diversamente si pensa che voglia solo fare un politicissimo atto ci contrizione per non subire grandi conseguenze.
La confessione di un tradimento non ha una concezione "cristiana" a cui sia dovuta l'assoluzione, anche perchè un sacerdote, come ministro di Dio, parla per interposta persona e non ha subito le conseguenze del peccato che assolve. Perdonare un tradimento subito o accettarne la confessione con benevolenza non diopende dalla qualità del rapporto nè dalle circostanze (o almeno non più di tanto) del tradimento, ma da come uno vede e considera un rapporto di coppia e può incassarne il suo parziale fallimento.
Tutto il resto è accademia.........
Confessare è un atto assolutamente meritorio, aspettarsi che la confessione sia ricevuta come NOI spereremmo è cosa che riguarda l'altro/a, e solo conoscendolo bene è possibile quantificare la giustezza di una confessione.
Io sono per un comportamento anglosassone, verità sempre, ma sapete che, ad esempio, una diagnosi con prognosi infausta, spesso, non viene detta neppure dai parenti o dai medici, d'accordo entrambi, alla persona interessata. Si decide di non rendere orribile il tempo che gli resta, ma anche qui dipende dalla persona, io pretendo di vedere sempre le mie cartelle cliniche, ma c'è gente che non riesce ad afforntare certe prove e si fa accompagnare da parenti, amici etc.... che filtrano ovviamente le notizie negative.
Questo a mio avviso è sempre sbagliato, deve essere la persona interessata a decidere cosa fare del tempo che le resta.
Ma nel tradimento la situazione è più fluida......... a volte la confessione è dovuta più alla cattiva tenuta del segreto della trasgressione che rimorde la coscienza, che alla vera voglia di confessare per trasparenza. Ma la coscienza ci aveva avvertito a suo tempo, non averla ascoltata adesso non ci esime dal valutare se ascoltarla fa danni pari a quelli pregressi.
Credo senz'altro che la voglia di trasparenza sia un forte incentivo, ma è uno dei tanti e, quelli rimanenti, fanno bene soprattutto a chi confessa......... chi riceve la verità, posto che comunque alla fine preferisca sapere, si ritrova con un peso di cui non ha colpa, che deve imparare a gestire in modo sopportabile e con un/a partner che si aspetta anche gratitudine per la condivisione dell "verità"!!
Insomma il costo della confessione lo paga soprattutto il destinatario della stessa.
Qui abbiamo dei felici esempi di confessione/ricostruzione, ma troppo rari per farne una tendenza ottimistica o una costante applicabile.
Individualità............... prima si considera quella e poi se confessare.
Bruja