Arcistufo
Papero Talvolta Posseduto
Lui l'ha sempre chiamato così.Perchè dire -zio- era brutto?![]()
E poi lo zio è sempre una figura controversa.
Può essere zio chiunque, pure jimmy il pedofilo.
Lui l'ha sempre chiamato così.Perchè dire -zio- era brutto?![]()
Si chiama crescere. Età del pupo all'epoca della separazione?Non lo so, io stesso ho cercato circa 20 anni fa di ricomporre la mia coppia (NO matrimonio e NO figli) semi scoppiata causa corna appena prima di andare a convivere (scoppiata poi comunque 6 anni dopo), mentre non più di 2 anni fa sono andato in tribunale senza remore a far omologare una separazione legale a 3 mesi da uno sgamo, e con un figlio, con sentenza di divorzio a 6 mesi e un giorno dopo.
7Si chiama crescere. Età del pupo all'epoca della separazione?
E ha saputo la causa della separazione?
Dici?Non lo so, io nei miei esempi vicini, ho uomini che avevano legami affettivi con due donne contemporaneamente. Più di qualche figlio illegittimo sparso. Donne che accettano uomini violenti, alcolizzati e nullafacenti.
Le donne non erano sante ovviamente, ma nella mia piccola statistica avevano poche libertà di muoversi. Comunque è assodato che il tradimento maschile era più tollerato culturalmente che quello femminile. La donna in passato aveva anche meno consapevolezza del piacere femminile e quindi della ricerca di esso. Una certa cultura di questo tipo è comunque rimasto con qualche strascico, non credi?
Il tradimento maschile e femminile è visto in modo diverso anche in questo momento.
Al momento ancora no, ma tutto il lato famiglia della mia ex è convinta (e questa è la narrazione che gli stanno passando) che sia stato io a mollare sua madre per un'altra, solo perchè la mia ex è riuscita a tenere sotto il tappeto il tutto facendolo uscire non appena ha saputo che mi ero rimesso effettivamente con un'altra.E ha saputo la causa della separazione?
Chi ha scritto l'Antico Testamento ha sostenuto che Dio abbia creato prima il maschio e, poi, la femmina.Il tradimento, essendo un esigenza individuale, ha trovato sempre i suoi spazi in tutti i limiti di quanto gli era permesso. Il tradimento maschile quindi è sempre esistito e anche abbastanza tollerato senza troppi drammi. Quello femminile non era tollerato e portava a conseguenze disastrose.
Ovviamente parlo di esperienze personali, certo non possono fare statistica, anche se basta leggere qualsiasi biografia per renderci conto di quanto normale fosse il tradimento. Per lo più maschile.Dici?
I miei si separarono per un tradimento di mio padre.
Erano gli anni 60, fine.
Non ricordo questa grande tolleranza verso i tradimenti maschili, o perlomeno, non più di quelli fenminili.
Ricordo che si racconta ancora di una donna del mio cortile che aveva ai tempi una relazione con un fascista e di come facesse becco pubblicamente il marito proprio grazie a questo.
Ovviamente nei racconti degli anni successivi il pirla è sempre stato lui.
Altre storie ne ho, ovviamente.
Una zia di mia moglie ebbe 3 compagni e figli da ognuno di loro. Non si sposo' mai.
Stiamo parlando degli anni 50.
Ma pure una mia zia aveva una vita, diciamo, molto indipendente.
Il tradimento era tollerato in generale poiché non era consentita la separazione.
Puoi immaginare come le persone rimediassero a una vita coniugale obbligata.
Il problema era poi a livello legislativo.col permanere del tradimento a livello penale, per dire, articolo abolito solo nel 1968.
In una visione maschilista come in quella descritta da te, la moglie non deve nemmeno provare piacere, non è importante nel contesto della riproduzione. Il piacere è nei bordelli, o nelle donne di "piacere" appunto.Chi ha scritto l'Antico Testamento ha sostenuto che Dio abbia creato prima il maschio e, poi, la femmina.
Potrebbe essere andata inversamente, vista la complessità fisiologica del corpo femminile e, forse, il maggiore tasso di intelligenza (intesa come capacità di adattamento e reazione a situazioni avverse) delle femmine.
Il maschio cacciatore ha semplicemente sfruttato la propria forza fisica per imporre le regole.
Ma la storia (e le regole della società) la scrive chi vince le guerre, è arcinoto.
Ed all'epoca è prevalsa la maschile incertezza ancestrale della paternità dei figli. Probabilmente, prima c'era confusione ed i maschi si sono arrabbiati.
Da qui la previsione di terribili punizioni (lapidazione, morte per fame o sete, ecc.) per le donne traditrici. E la riduzione della donna a "cosa" (o giù di lì) sulla quale esercitare un potere assoluto.
Non direi che "oggi" le cose siano radicalmente cambiate. Basta allargare il campo di osservazione all'intero globo terrestre.
Se fossi un estremista islamico moderno, vedrei nei costumi libertini occidentali la riprova che, quando le femmine diventano libere di comportarsi come credono, fregano i maschi. E che le religioni tradizionali avevano ragione nel teorizzare la predominanza del genere maschile.
Salvo poche eccezioni, molti maschi africani ed asiatici che lavorano nei paesi occidentali pensano che sia legittimo considerare le femmine occidentali europee come fornitrici di piacere sessuale (da usare al meglio) mentre per sposarsi e fare figli si torna nei paesi di origine.
Stiamo parlando di più della metà della popolazione mondiale, tanto per capirci, dove i matrimoni sono organizzati dalle famiglie, le donne hanno limitati diritti, se li hanno, ecc.
Lasciami dire che, avendo contatti in Medio Oriente ed in Asia, le cose stanno ancora così.In una visione maschilista come in quella descritta da te, la moglie non deve nemmeno provare piacere, non è importante nel contesto della riproduzione. Il piacere è nei bordelli, o nelle donne di "piacere" appunto.
Una donna consapevole del proprio piacere può essere vista solamente come una minaccia.
Però non ci dimentichiamo che questa mentalità era nostra circa100 anni fa, forse meno. Ed è evidente che qualche strascico c'è ancora.
Ho scritto IONon tutti sono uguali
Ed infatti, non esistendo il divorzio, tutti cornuti e contenti, in quanto anche gli uomini cornificati dovevano "rimanere" nel matrimonio.Dici?
I miei si separarono per un tradimento di mio padre.
Erano gli anni 60, fine.
Non ricordo questa grande tolleranza verso i tradimenti maschili, o perlomeno, non più di quelli fenminili.
Ricordo che si racconta ancora di una donna del mio cortile che aveva ai tempi una relazione con un fascista e di come facesse becco pubblicamente il marito proprio grazie a questo.
Ovviamente nei racconti degli anni successivi il pirla è sempre stato lui.
Altre storie ne ho, ovviamente.
Una zia di mia moglie ebbe 3 compagni e figli da ognuno di loro. Non si sposo' mai.
Stiamo parlando degli anni 50.
Ma pure una mia zia aveva una vita, diciamo, molto indipendente.
Il tradimento era tollerato in generale poiché non era consentita la separazione.
Puoi immaginare come le persone rimediassero a una vita coniugale obbligata.
Il problema era poi a livello legislativo.col permanere del tradimento a livello penale, per dire, articolo abolito solo nel 1968.
L'uomo poteva denunciare e la donna finire in carcere. L'uomo veniva punito nel solo reato di concubinato, cioè se portava l'amante in casa. E' leggermente differente.Ed infatti, non esistendo il divorzio, tutti cornuti e contenti, in quanto anche gli uomini cornificati dovevano "rimanere" nel matrimonio.
Questa è la dimostrazione che certe tendenze non sono da ascrivere al patriarcato. Certe rigidità sociali degli anni 50 le hanno subite anche gli uomini.
Si mi sento più leggero, abbiano avuto un problema con il profilattico, dovrebbe andare a prendere la pillola oggi
Io non capisco come mai certe ragazze abbiano l'autostima così bassa da farsi trattare così.Consumato, mangiato e poi parlato
E che pretendi….Io non capisco come mai certe ragazze abbiano l'autostima così bassa da farsi trattare così.
Sono più sconvolta per questo, che non per il tuo comportamento squallido, comune a tante persone.
In più manco sei buono a usare il preservativo... Ma dai![]()
Ed io ti dico che la tua risposta come altre non fa testo, quindi ognuno ha le sue convinzioni ,diciamo giustificazioni?Ho scritto IO
Solo un po' di chiarezza e sincerità da subito. Evitare di prendere per il culo la gente.E che pretendi….
Per farlo:Solo un po' di chiarezza e sincerità da subito. Evitare di prendere per il culo la gente.
Sai come la penso, sulla sincerità nei rapporti extra (ma non solo). E credo, molto semplicemente, che lei non volesse solo sesso. Un'altra eventuale ti avrebbe detto che le andava bene così. Dipende da chi ti trovi davanti, spesso.Per farlo:
bisogna essere capaci di relazionare
bisogna saper gestire un rifiuto
bisogna saper chiedere esattamente quello che si vuole, come un neonato quando ha fame.
recentemente una, dopo avere scopato in auto con me, mi ha chiesto: ma che vuoi da me?
ed io: a parte scoparti intendi? Nulla.
mi ha mandato affanculo dicendomi che lei ha una vita sessuale regolare col marito e non ha bisogno di solo sesso.
ora, essendo la settordicesima volta che si trombava in auto e basta, nonostante l’attivita sessuale regolare col marito, se me fai sta domanda che ti aspetti che ti risponda?
io confesso, da quando ho iniziato a non mentire, mi imbatto sempre più spesso in situazioni in cui non vengo apprezzato o capito.
ho come l’impressione che per stare sereni si desiderino solo palle.
Giustamente hai citato uomini che avevano amanti donne.Ovviamente parlo di esperienze personali, certo non possono fare statistica, anche se basta leggere qualsiasi biografia per renderci conto di quanto normale fosse il tradimento. Per lo più maschile.
Il nonno di mio marito, aveva l'amante nello stesso palazzo dove vivevano. Una mia zia single è stata l'amante di un uomo sposato di Milano per anni, veniva a trovarla con la scusa del lavoro. Per tutti era zitella ma in realtà sosteneva la doppia vita di un uomo. Un altro caro amico di famiglia, aveva fatto un doppio fidanzamento ufficiale, con due famiglie diverse, sposata una, ha cornificato con l'altra. Ovvio che sono esempi.
Però considerato la minore libertà di muoversi delle donne, la devozione e l'ideale di donna dedita al sacrificio anche nel nostro immaginario, è più difficile per me credere in un tradimento di ugual misura. Anche la legge, come appunto richiami tu, solo nel 1968 abolì la discriminazione tra coniugi nel reato di adulterio. Prima di allora la moglie infedele veniva punita con una pena che arrivava fino a due anni di carcere. Carcere quindi, mica una cosa da poco. Socialmente, così come legalmente fino ad un certo punto, le cose non possono essere equiparate.