Cosa fa fallire un matrimonio

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
@bravagiulia75 75 Eventualmente curiosa qua.
Per stai ampiamente di vagando, scusa ma mi sembra eccessivo. Ha 14 anni sta da Dio col padre e giocano come ragazzini.
In questo momento ha trovato la sua isola dorata con un genitore. Lasciateli in pace e fra 2 anni i problemi saranno altri.
In questo momento sente il papà come il suo più grande amico, mi spieghi che malattia può essere.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Assolutamente non sono gelosa per nulla...
Anzi sono ben contenta di questa loro complicità!
La scuola media ... è una palestra di vita ...
Io dopo averle fatte (e da me ai tempi avevano una pessima fama...) ho pensato che avrei potuto andare in qualsiasi scuola superiore...tanto gente peggiore di quella trovata li non l avrei incontrata ..
E io ero nel gruppo di quelli ritenuti non i peggiori teppa...ma poco ci mancava...😬😬😬
Le medie servono...per imparare a sopravvivere...
E allora lascialo superare questo gradino senza mettergli altre ansie
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come dicevo ci sono casi importanti, ma sono una minima parte.
La stragrande maggioranza non ha grosse problematiche.
Se fosse diversamente saremmo una società all'estinzione.
Io non sono d’accordo sul tuo giudizio negativo rispetto al chiedere un aiuto professionale, perché è un po’ come chi vuol fare l’idraulico, tanto bisogna solo pulire il sifone, e poi allaga la casa.
Ma sono d’accordo sulla fragilità contemporanea che mostra personalità che vanno in pezzi per eventi assolutamente normali della vita. Ci sono sessantenni sconvolti per la morte di un genitore, neanche avessero sei anni.
È ovvio che perdere un genitore da bambino potesse essere molto doloroso e incidere sulla personalità, ma per molti potrebbe bastare leggere fiabe e poi David Copperfield.
Non escludiamo che ci sia chi abbia bisogno di una psicoterapia.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Io non sono d’accordo sul chiedere un aiuto professionale, perché è un po’ come chi vuol fare l’idraulico, tanto bisogna solo pulire il sifone, e poi allaga la casa.
Ma sono d’accordo sulla fragilità contemporanea che mostra personalità che vanno in pezzi per eventi assolutamente normali della vita. Ci sono sessantenni sconvolti per la morte di un genitore, neanche avessero sei anni.
È ovvio che perdere un genitore da bambino potesse essere molto doloroso e incidere sulla personalità, ma per molti potrebbe bastare leggere fiabe e poi David Copperfield.
Non escludiamo che ci sia chi abbia bisogno di una psicoterapia.
Ecco la fragilità fa da padrona, su tutto.
A me sembra di vedere persone che hanno sempre situazione insormontabili, ingigantire e far diventare un caso di stato cose scontate.
Hai sentito della favola di biancaneve?
E che cazzo!!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il 90% dei ragazzi ritiene la scuola media come il peggior incubo scolastico.
Ed entrambi i miei figli lo hanno confermato.
Non ti capisco perché non vuoi lasciarlo maturare.
Sarai mica gelosa del rapporto che ha col padre?
I miei figli hanno ancora un moto di orrore, sentendo nominare le medie.
È una età in cui o ci si adegua o ci si isola. Spesso è meglio isolarsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco la fragilità fa da padrona, su tutto.
A me sembra di vedere persone che hanno sempre situazione insormontabili, ingigantire e far diventare un caso di stato cose scontate.
Hai sentito della favola di biancaneve?
E che cazzo!!
Un po’ è “conversazione“. Fino agli 12 anni ho avuto una vicina di casa che parlava male di tutti.
Mia madre ai suoi racconti rispondeva “Oh davvero?” e altre espressioni simili. Ma rideva del gusto del pettegolezzo di questa, anche perché prevalentemente basato sul nulla. Attualmente si è trasferito in televisione e sui social quel tipo di dibattito. Ma ha il valore dello spettegolare al vicolo delle lavandaie.
Per quanto riguarda invece il malessere interiore, grazie al cielo e a Freud, viene riconosciuto e se ne può parlare senza vergogna. Non è più obbligatorio essere tutti eroi e madri coraggio che passano indenni tra le fiamme della vita.
La capacità di analisi è bloccata in molti da difese antiche per interpretazioni degli eventi bambine. Ma su queste interpretazioni può succedere di costruire castelli dell’orrore.
Galimberti sostiene che la letteratura possa dare risposte, ma generalmente chi sta male non ci sta con la testa per poter leggere, ad esempio, I Fratelli Karamazov. E non dirmi che quella famiglia non avrebbe trovato giovamento da una psicoterapia 😂
 

patroclo

Utente di lunga data


...è dalla prima volta che ho letto il titolo di questo thread che mi viene da rispondere così
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Si....
Magari fra 3 mesi mi dirò che ho fatto troppo rumore per nulla....
Però... resta sempre un però...
Io la penso come te .
Non nei riguardi del padre ma per questa chiusura verso l’esterno
Poi probabilmente è una questione di carattere e basta ma anche io starei in pensiero
 

Brunetta

Utente di lunga data

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Lo sai che a 14 anni iniziano i cambiamenti fisici, e i maschi su vergognano come ladri? La voce, i baffetti, peli vari.
Stagli vicino nel modo giusto, non prendetelo in giro
Concordo in pieno...ci manca essere preso in giro da un genitore...
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Molto banalmente posso portarti l'esperienza con mia madre. La premessa è che non è andata mai a fare nessuna terapia, in effetti - come darle torto? :D - lei è stata quella "giusta", e io quella "sbagliata": tanto per farti capire il "piano". Da adolescente, quando voleva lanciar qualche strale (ma neanche, secondo me nemmeno se ne rendeva conto, davvero) mi diceva che tra me e lei "di quando era giovane" non poteva esserci alcun confronto. Questo a una adolescente, capisci? :) Il mondo per i miei si è sempre diviso in un catalogo di "belli", e di "brutti" (perché alla fine dei conti mio padre ha sempre avallato questo modo di pensare), e il resto erano doveri e.... boh, li definirei (anche se non è il termine esatto) "riscatti". L'ho già raccontato, ma serve a capire un pò il tipo: mi portò da bambina da un avvocato per valutare i pro e i contro di una separazione da mio padre. Lo sai perché? Questo capitò in concomitanza con il fatto che ricevette una eredità, ed era preoccupata (meglio non avrebbe voluto) metterla in comune con mio padre (a tacere il fatto che le eredità non ricadono mai nella comunione, ma all'epoca non ero in grado di dirglielo :D). Oltre ad altre cose che ho raccontato. Era.... più o meno "in biella", diciamo così, o almeno in apparenza lo era :), ma senza dubbio se all'epoca io fossi finita da uno psicologo certe problematiche (ben tenute "in famiglia") sarebbero anche saltate fuori (e inevitabilmente avrebbero comportato la messa in discussione di certi principi "educativi" e di certi comportamenti dei miei). Ed invece tutte queste cose erano (soprattutto questo a dire di mio padre) delle emerite stronzate, robe da matti e di gente che aveva per così dire i problemi "seri". Quando ero in depressione tra le poche e vaghe cose che ricordo (tendo a rimuovere "il brutto", con i pro e i contro che questo mio modo di essere comporta) ne ho presenti due. La prima fu un mettere le mani avanti (chissà per cosa poi? :) ) dicendo che da loro mi ero per così dire "congedata sana", vale a dire che i casini erano sorti solo con il matrimonio. La seconda che ci tenne a dire (a una depressa!!!! :) ) con mio padre fu che se ne non fossi nata per loro sarebbe stato certamente meglio.
Son venuta su lo stesso, eh :)
Ma la mia esperienza mi porta a pensarla molto diversamente da te: oggi certe opportunità sono state ampiamente sdoganate ;), e il fatto che vi siano genitori che coi figli parlano, e che ci tengano a correggere (pronti anche a correggersi, o per lo meno a cercare di capire certe dinamiche, a non lasciarle per così dire latenti a casa), beh, personalmente non posso che far altro che guardarlo in maniera positiva.
Un'altra via è l'apertura al confronto con gli altri (che non significa "faccio come fanno gli altri", ma che mi apro alla possibilità che dagli altri io possa imparare). Anche in questo caso devo dire che sono venuta su in una famiglia abbastanza chiusa. Per me i confronti erano sui voti a scuola dei miei compagni, sui risultati (anche nello sport non ero "abbastanza brava" :) ), su chi era meglio di me nel comportamento coi propri genitori..... :)
Insomma, forse forse qualche problemino è nato anche da lì. Per me è già un successo rendermene conto ed evitare (provare ad evitare :) ) di passare questa eredità a mio figlio ;)
Anche i miei chiusi, in tutto pure nel concedermi libertà e per libertà intendo che a 18,19,20 anni era in ammissibile che uscissi dopo le 19.
Quando ho avuto il primo figlio mi sono ripromessa di capire, non concedere a caso, di capire le necessità. E così faccio.
Mia figlia mi rimprovera ancora di non averle concesso libertà da adolescente, ma a 15 anni a ballare fino a mattina non ci pensi proprio.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
, ma a 15 anni a ballare fino a mattina non ci pensi proprio.
Su questo concordo anche io...anche se a mia figlia concedo la libertà che mi chiede...senza troppi paletti...
Io d ragazza ho sempre avuto una buona libertà di movimento...ma avevo cmq dei limiti...ed è giusto che i miei me li abbiamo imposti e ammetto che i miei su quello e su tutto il testo sono stati degli ottimi genitori...
Se non li avessi avuti non sarei la persona che sono ora e avrei probabilmente buttato mezza vita nel cesso ..non esagero!
E cmq le cazzate non hanno un limite di orario...
Se uno vuole fare una boiata la fa alle 14 come alle 2 di notte...
 

Pincopallino

Utente di lunga data
non sono convinta di questo aiuto, spesso trovo che se ne faccia abuso.
Ma è un segno di debolezza, se chiedi aiuto per risolvere vuol dire che non riesci da solo.
Che poi la si gira in altri termini per non abbattere ulteriormente la persona che lo richiede, mi sembra normale, in caso contrario lo affosserebbe ulteriormente
Anche quando hai il diabete, o il covid, o qualunque altra patologia chiedi aiuto.
Come anche quando hai qualche acciacco osseo o muscolare, che provi ad andare dall’osteopata che oggi va tanto di moda perché fa molto più figo che non andare da un ortopedico.
Non vedo quindi perché se hai un problema psicologico non provi a chiedere aiuto a chi la psiche l’ha studiata.
Io nella mia vita giovanile, diciamo tra 5 e 20 anni ho avuto molte manie, tra le quali due, omicide e suicide.
Sono stato aiutato a mantenere solo le prime e si vive decisamente meglio.
 
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