Se tu avessi avuto una persona amica che avrebbe ascoltato le tue difficoltà avresti potuto fare a meno della psicoterapia?Io ho avuto entrambi i genitori che si sono ritenuti (e si ritengono tuttora) i genitori "perfetti" (a quel punto, quando uno ritiene di essere la perfezione, e non si mette nemmeno in discussione, si leva proprio dall'essere messo in discussione, sai che subentra? La "colpa" che inizia a "girare". Colpa mia, colpa tua: nel mio caso - essendo entrambi "perfetti" - se c'era qualcosa che non andava la colpa era la mia). Guarda che questo "schema" l'ho ripetuto pari pari all'interno del mio matrimonio.
Sai cos'era e cos'è per mio padre (e in buona misura anche per mia madre) tutta l'area della psicologia & dintorni? Fregnacce. Autentiche stronzate.
Sicché, ti dirò (sempre con il classico senno del poi) che da adolescente avrei avuto bisogno di uno spazio. All'epoca già c'erano, questi spazi, ma insomma, chi ne usufruiva era (più che nella considerazione di oggi, e aggiungo per fortuna) considerato quello "non a posto", quello malato, o ad andar di lusso quello problematico. Chissà da cosa nascono i problemi che ti fan diventare "problematico", eh. E chissà SOPRATTUTTO come si risolvono
.
Dieci anni fa, quando la depressione mi aveva fatto perdere la voglia di vivere, un giorno che provai a dire a mio padre come mi sentivo, mi fu risposto di guardare il sole e ridere. Tanto problemi fisici non ne avevo, no? E la depressione non si vede (che poi, è sbagliato pure quello, perché a quanto pare lascia "segni" - oltre ad altri - ben visibili nel cervello) perciò, tutta questione solo di "buona volontà". Senza rendersi minimamente conto che la cosa più importante che la depressione uccide è proprio la volontà di vivere. Caso un pò "estremo", se vogliamo, il mio, ma nemmeno troppo (nel mentre scoprii un mondo di persone che ne soffrivano o ne avevano sofferto). Ebbene, tutto questo mondo per i miei genitori NON E' MAI ESISTITO. Così come per me non sono lungotempo esistite altre cose all'interno della mia vita in relazione al matrimonio.
Io con loro non ne potevo parlare
Io psicoterapia la faccio anche oggi, e devo dire che è uno spazio che uso per "buttar fuori".... problemi, ansie, difficoltà, resistenze.
Purtroppo ad oggi esiste un certo "retaggio" (direi meno che in passato, per fortuna) che fa pensare alla psicoterapia, all'avvalersi di uno psicologo, o psicoterapeuta, come ad un qualcosa riservato a chi non è mica tanto "giusto", ancora con una velata condanna sociale (la "colpa" che ti rifilano i perfetti )da parte di alcuni. In realtà comunque è una cosa che vado riscontrando sempre meno, e che per così dire oggi leggo in forma "ribaltata", nel senso che ho imparato a riconoscere i LIMITI (e glieli rifilo io stavolta) di chi crede che "tutta questa roba sia una emerita stronzata, o roba per matti, o giù di lì".
Il problema che ti ha evidenziato lo psicologo di tuo figlio non è - e non doveva essere - la "scoperta dell'acqua calda", secondo me. O comunque di sicuro non lo è stato. Lo psicologo si è limitato (da quel poco che dici, ovviamente) ad affermare da soggetto terzo, neutro, imparziale (e titolato per farlo) che:
- esisteva UN PROBLEMA (quindi non era solo una roba nella tua testa)
- il problema è stato individuato.
Se questo non ha comportato il proseguimento di un percorso, l'ascolto di tuo marito (durato due settimane, la psicoterapia più veloce del west) un mettersi in gioco del padre (e in conseguenza di voi come genitori, comunque) non significa che la psicoterapia è inutile, secondo me. E' stata "inutile" per tuo marito, e di conseguenza non ha sortito utilità altre.
E ben lo so, che "un tempo tutta questa roba non esisteva, o non era diffusa, non era a disposizione di tanti, o che altro.
Però, io preferisco ragionarla alla luce di quanto OGGI abbiamo a disposizione. E vederlo come una risorsa. Che abbiamo a disposizione nel nostro contesto, privilegiato per questo tanto quanto lo è per altri settori.
Poi serve, non serve (e ripeto che serve quando ne riconosci in primis l'utilità, e fatichi, altrimenti chiaro che non serve a un cazzo se non a scaldare una sedia. E non fa miracoli laddove siamo noi a non farne. Come per tutto).
Secondo me![]()
Alcune volte credo che sia più facile, per alcuni, confidarsi con un estraneo.
Una persona che non conosce i meccanismi della nostra vita, perché in fondo si è coscienti di essere causa del proprio male.