Cosa fare adesso?

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Daniele

Utente orsacchiottiforme
Personalmente io credo Dave dovrebbe trovare in sé la forza di essere duro ma di dare, al momento opportuno, ancora una chance al loro matrimonio, specie per i figli...
Verena hai ragione ma...lo vedi anche tu che lui non lo farà perchè crede ciacamente alla fregnacce che gli dice la moglie. Lui adesso sarà onesto e capace nella separazione perchè crede che lei non lo abbia mai amato e che non abbia mai provato attrazione, ma spiegargli che non può essere così??? Che i figli non nascono sotto i cavoli? Che un amante annebbia la mente in maniera totale e non ragionevole? Lui non ascolta e se noti non ribatte a queste considerazioni che lo metterebbero davanti alla condizione di dover essere anche duro.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Non so, in coscienza devo ribadire (poi però basta che divento noiosa...) che prima di spezzare una famiglia ci si dovrebbe pensare tutti quanti non una ma 1000 volte.
Non fa bene ai figli, non fa bene a nessuno. Crea solitudini e miserie (reali e metaforiche).
Io ho sempre suggerito a Dave l'avvocato perché sua moglie DEVE affrontare la realtà (e finché lui subisce non può farlo), quindi come un mezzo, non un fine.

Personalmente io credo Dave dovrebbe trovare in sé la forza di essere duro ma di dare, al momento opportuno, ancora una chance al loro matrimonio, specie per i figli...
Un po' difficile che afferma non solo di non essere mai stata davvero attratta da lui (e lui non stenta crederlo per come erano i loro rapporti), ma anche di non averlo mai amato.
E' una premessa che rende impossibile cercare una ricostruzione.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Meglio tardi che mai.
Comunque vada, non assicurargli mai più l'accudimento.
Cioè non fargli da mangiare, non stirargli le camicie e le mutande e se possibile non fare la lavatrice...vediamo se tuo marito sarà così piacente con le future sventurate visto che eri tu a tenere su il suo ego.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Cioè non fargli da mangiare, non stirargli le camicie e le mutande e se possibile non fare la lavatrice...vediamo se tuo marito sarà così piacente con le future sventurate visto che eri tu a tenere su il suo ego.
Ma ci mancherebbe di ridursi a colf con licenza di amante!! :incazzato::incazzato::incazzato:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Ma ci mancherebbe di ridursi a colf con licenza di amante!! :incazzato::incazzato::incazzato:
Persa, il maritino in questione si è tenuto l'amante perchè probabilmente era sempre impeccabile grazie alla moglie...uhmmm, mi ci immagino lui in un incontro galante con i vestiti tutti spiegazzati e le mutande orribilmente sporche...credo che una donna scapperebbe in 5 secondi netti.
 

Verena67

Utente di lunga data
Un po' difficile che afferma non solo di non essere mai stata davvero attratta da lui (e lui non stenta crederlo per come erano i loro rapporti), ma anche di non averlo mai amato.
E' una premessa che rende impossibile cercare una ricostruzione.

Questo è vero. Anni fa conobbi per via di alcuni miei parenti una giovane coppia, con una bambina. Pochi giorni dopo, venni a sapere che si erano separati: lei aveva un altro, gli ha portato via la casa (che lui stupidamente le aveva intestato al 100 %), e la figlia. Lui poi ha avuto un incidente che l'ha lasciato paralizzato (se questa non è sfiga...)
La frase per sganciarsi? (e stavano insieme fin da ragazzini): Mi hai sempre fatto SCHIFO, vomitavo quando mi toccavi, non ti ho mai amato.

Certe cose sono irrimediabili, in effetti, pero' un briciolo di consapevolezza che lei DELIRA Dave deve mantenerla, come dice giustamente Daniele.
 

dave.one

Utente di lunga data
Grazie a tutti x le risposte.
Cerco di fare ordine:
1) Amarax: attualmente lavoro a 15km da casa. Se vado a vivere dove penso (e spero), saranno altri 35km in più. QUindi 50+50 = 100km al giorno circa, senza contare traffico e code.
2)Astonished e Amarax: l'idea chiara che cerco di passare a lei, è che se mi sacrifico NON E' per lei, ma per i bimbi, d'altronde, che altre occasioni avrei di vederli? INfatti vorrei imporre l'idea di venirli a prendere il mattino e portarli a scuola, in quanto sennò, li vedrei soltanto ogni 2 settimane. MA vi rendete conto?? E' inaccettabile!
3) Astonished: sulla quotidianità, è chiaro che non solo per lei, ma per entrambi, ci saranno dei cambiamenti non indifferenti (pensate a me, che devo anche imparare a stirare!!! sul lavare, cucinare, rassettare, pulire, nessun problema, ma stirare...). Anche lei, però, dovrà gestire OGNI GIORNO 3 bambini che soltanto fra pochi anni saranno un po' più autonomi. Quindi cambiamenti per tutti indistintamente.
4) Conte: la questione di un nuovo innamoramento non mi spaventa, anzi. Come te, l'idea soltanto di avere qualcuno che ti ama, che ti apprezza per ciò che sei, con il/la quale ti senti appagato, è molto forte, e lo è ancora di più se lo hai già provato in passato e sai che bene che ti ha fatto. Quindi è da tenere in considerazione e come fatto di vita, non è da denigrare o di che averne paura.
Per quanto riguarda il non essere amati, oramai lo prendo come un dato di fatto. E' stato detto, devo prendere questa informazione come vera anche perché i fatti parlano e tendono verso questa soluzione. Non voglio interpretare le cose che mi dice come cattiverie, in quanto un fondo di verità ce l'hanno. La questione è che al momento, cercare una mediazione sui sentimenti è tempo perso. Perciò è meglio considerare e parlare solamente dei fatti e di ciò che si deve fare per il futuro. Se la famiglia avrà un seguito, sarà per volontà di entrambi e perché entrambi, dopo una sbandata, ci crediamo ancora.
5) Daniele: non sarò la "colf Dave" per mia moglie. Ci mancherebbe. L'ho fatto in passato ma soltanto perché per me dare una mano in casa, quando si hanno 3 bimbi, è corresponsabilità nella gestione della famiglia. Se non ci fossero stati problemi che, a suo modo di vedere, ed anche con il senno di poi direi che sono veritieri e capibili, hanno causato questa "distruzione" dei sentimenti in lei, ma non da poco fa, bensì da molto tempo addietro, probabilmente non sarei qui a parlarne ora. Se una persona non si sente avere fiducia nell'altra, non ci andrà mai a parlare insieme. Se una persona non prova nulla per un altra, non si può pretendere del sentimento che non sarà mai né vero, né genuino. Come dici tu, rimpiango solo di non avere avuto sufficienti palle prima per correggere gli errori che, piano piano, sono venuti a galla. Ma ovviamente con il senno di poi, è tutto facile. Un'esperienza come questa, in ogni caso, ti tempra alla grande. Imparare dai propri errori per non essere diabolici.
6) Verena: prendiamo le cose per quello che sono - la coppia non esiste più, per lo meno, quello che credevamo fosse una coppia. Non essendoci coppia, non c'è famiglia. Ora, per dare una chance alla famiglia, l'unica cosa che si può fare è dare del tempo alle persone che facevano parte di quella coppia. Lasciarle "respirare" e metabolizzare l'accaduto. La distanza può aiutare a pensare ed a ripensare a ciò che è stato, fare un bilancio e realizzare che cosa è rimasto. I sentimenti sono una brutta bestia a volte, ma non ce ne si può fare a meno. Dopodiché, il tempo ci dirà se è possibile ricreare una famiglia nuova (non tornare indietro), fondata sui medesimi principi ma con delle modifiche importanti nel carattere dei membri della coppia. Senza mai dimenticare che, nel frattempo, non ci si può fermare per nessun motivo al mondo, in quanto i figli crescono ed hanno bisogno di educazione giusta, corretta, equilibrata. Dovrò essere duro, sia ben chiaro; difficile dire adesso se dare una chance al matrimonio, in quanto dipende molto da quanto tempo passerà da "oggi" e per i successivi mesi, da quanto e come ognuno di noi vivrà la propria vita e che cosa resterà del rapporto di "coppia".
7) Daniele: come avevo già detto, non voglio fare il Don Chisciotte di turno e combattere per una causa persa (scusa... Persa!). Combattere per un amore che non c'é e che non c'è mai stato, è da masochisti. Quindi, perché dovrei ricercare adesso un rapporto che non c'è più? che chances ha un matrimonio a queste condizioni? Non sono io che devo lasciare una porta aperta. Io l'avevo lasciata in passato, ma è stata chiusa in men che non si dica.
Ti assicuro, Daniele, che non sarò stato duro, ma nemmeno accondiscendente ultimamente. E' soltanto questione di assimilare e digerire la nuova situazione, per poi prenderne coscienza e ripartire.
8) Verena: non voglio addirittura pensare che lei delira, poiché altrimenti direbbe cose senza senso, ma le cose che dice un senso ce l'hanno! In ogni caso lascio a lei la palla di ricercare se stessa e verificare, nel tempo, se quello che abbiamo deciso è stato un bene oppure no per tutti.

Chiedo scusa se non avrò risposto coerentemente oppure se avrò dimenticato od omesso involontariamente qualche dettaglio, ma di carne al fuoco ce n'é davvero tanta.

Vi faccio un'ultima domanda: i nonni materni vogliono portare i bimbi, prima che cominci la scuola, una settimana in montagna con loro, ed i bimbi sono ENTUSIASTI!!! Direste a loro di no? E con che scusa? Ecco un mio recente dilemma.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Grazie a tutti x le risposte.
Cerco di fare ordine:
1) Amarax: attualmente lavoro a 15km da casa. Se vado a vivere dove penso (e spero), saranno altri 35km in più. QUindi 50+50 = 100km al giorno circa, senza contare traffico e code.
2)Astonished e Amarax: l'idea chiara che cerco di passare a lei, è che se mi sacrifico NON E' per lei, ma per i bimbi, d'altronde, che altre occasioni avrei di vederli? INfatti vorrei imporre l'idea di venirli a prendere il mattino e portarli a scuola, in quanto sennò, li vedrei soltanto ogni 2 settimane. MA vi rendete conto?? E' inaccettabile!
3) Astonished: sulla quotidianità, è chiaro che non solo per lei, ma per entrambi, ci saranno dei cambiamenti non indifferenti (pensate a me, che devo anche imparare a stirare!!! sul lavare, cucinare, rassettare, pulire, nessun problema, ma stirare...). Anche lei, però, dovrà gestire OGNI GIORNO 3 bambini che soltanto fra pochi anni saranno un po' più autonomi. Quindi cambiamenti per tutti indistintamente.
4) Conte: la questione di un nuovo innamoramento non mi spaventa, anzi. Come te, l'idea soltanto di avere qualcuno che ti ama, che ti apprezza per ciò che sei, con il/la quale ti senti appagato, è molto forte, e lo è ancora di più se lo hai già provato in passato e sai che bene che ti ha fatto. Quindi è da tenere in considerazione e come fatto di vita, non è da denigrare o di che averne paura.
Per quanto riguarda il non essere amati, oramai lo prendo come un dato di fatto. E' stato detto, devo prendere questa informazione come vera anche perché i fatti parlano e tendono verso questa soluzione. Non voglio interpretare le cose che mi dice come cattiverie, in quanto un fondo di verità ce l'hanno. La questione è che al momento, cercare una mediazione sui sentimenti è tempo perso. Perciò è meglio considerare e parlare solamente dei fatti e di ciò che si deve fare per il futuro. Se la famiglia avrà un seguito, sarà per volontà di entrambi e perché entrambi, dopo una sbandata, ci crediamo ancora.
5) Daniele: non sarò la "colf Dave" per mia moglie. Ci mancherebbe. L'ho fatto in passato ma soltanto perché per me dare una mano in casa, quando si hanno 3 bimbi, è corresponsabilità nella gestione della famiglia. Se non ci fossero stati problemi che, a suo modo di vedere, ed anche con il senno di poi direi che sono veritieri e capibili, hanno causato questa "distruzione" dei sentimenti in lei, ma non da poco fa, bensì da molto tempo addietro, probabilmente non sarei qui a parlarne ora. Se una persona non si sente avere fiducia nell'altra, non ci andrà mai a parlare insieme. Se una persona non prova nulla per un altra, non si può pretendere del sentimento che non sarà mai né vero, né genuino. Come dici tu, rimpiango solo di non avere avuto sufficienti palle prima per correggere gli errori che, piano piano, sono venuti a galla. Ma ovviamente con il senno di poi, è tutto facile. Un'esperienza come questa, in ogni caso, ti tempra alla grande. Imparare dai propri errori per non essere diabolici.
6) Verena: prendiamo le cose per quello che sono - la coppia non esiste più, per lo meno, quello che credevamo fosse una coppia. Non essendoci coppia, non c'è famiglia. Ora, per dare una chance alla famiglia, l'unica cosa che si può fare è dare del tempo alle persone che facevano parte di quella coppia. Lasciarle "respirare" e metabolizzare l'accaduto. La distanza può aiutare a pensare ed a ripensare a ciò che è stato, fare un bilancio e realizzare che cosa è rimasto. I sentimenti sono una brutta bestia a volte, ma non ce ne si può fare a meno. Dopodiché, il tempo ci dirà se è possibile ricreare una famiglia nuova (non tornare indietro), fondata sui medesimi principi ma con delle modifiche importanti nel carattere dei membri della coppia. Senza mai dimenticare che, nel frattempo, non ci si può fermare per nessun motivo al mondo, in quanto i figli crescono ed hanno bisogno di educazione giusta, corretta, equilibrata. Dovrò essere duro, sia ben chiaro; difficile dire adesso se dare una chance al matrimonio, in quanto dipende molto da quanto tempo passerà da "oggi" e per i successivi mesi, da quanto e come ognuno di noi vivrà la propria vita e che cosa resterà del rapporto di "coppia".
7) Daniele: come avevo già detto, non voglio fare il Don Chisciotte di turno e combattere per una causa persa (scusa... Persa!). Combattere per un amore che non c'é e che non c'è mai stato, è da masochisti. Quindi, perché dovrei ricercare adesso un rapporto che non c'è più? che chances ha un matrimonio a queste condizioni? Non sono io che devo lasciare una porta aperta. Io l'avevo lasciata in passato, ma è stata chiusa in men che non si dica.
Ti assicuro, Daniele, che non sarò stato duro, ma nemmeno accondiscendente ultimamente. E' soltanto questione di assimilare e digerire la nuova situazione, per poi prenderne coscienza e ripartire.
8) Verena: non voglio addirittura pensare che lei delira, poiché altrimenti direbbe cose senza senso, ma le cose che dice un senso ce l'hanno! In ogni caso lascio a lei la palla di ricercare se stessa e verificare, nel tempo, se quello che abbiamo deciso è stato un bene oppure no per tutti.

Chiedo scusa se non avrò risposto coerentemente oppure se avrò dimenticato od omesso involontariamente qualche dettaglio, ma di carne al fuoco ce n'é davvero tanta.

Vi faccio un'ultima domanda: i nonni materni vogliono portare i bimbi, prima che cominci la scuola, una settimana in montagna con loro, ed i bimbi sono ENTUSIASTI!!! Direste a loro di no? E con che scusa? Ecco un mio recente dilemma.
Io direi di si assolutamente soprattutto se i bambini ne sono felici.
I nonni non c'entrano, a meno che non mi sia persa qualcosa.
Se i bambini stanno bene con loro perchè impedirglielo?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Io direi di si assolutamente soprattutto se i bambini ne sono felici.
I nonni non c'entrano, a meno che non mi sia persa qualcosa.
Se i bambini stanno bene con loro perchè impedirglielo?
Concordo.
Ma perché Dave ti poni questo problema?
 

Eliade

Super Zitella Acida
Vi faccio un'ultima domanda: i nonni materni vogliono portare i bimbi, prima che cominci la scuola, una settimana in montagna con loro, ed i bimbi sono ENTUSIASTI!!! Direste a loro di no? E con che scusa? Ecco un mio recente dilemma.
Quotorei tutti gli altri se non fosse che il tuo dilemma sta nel fatto che siete invitati anche tu e tua moglie...:rolleyes:
Ho come l'impressione che sia questo il tuo dilemma.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Quotorei tutti gli altri se non fosse che il tuo dilemma sta nel fatto che siete invitati anche tu e tua moglie...:rolleyes:
Ho come l'impressione che sia questo il tuo dilemma.
O forse che dovrebbe avvenire contestualmente alla sua uscita di casa.
In questo caso sarei contraria.
La cosa che più ferisce un figlio, grande o picccolo, è sentirsi trattato da oggetto che subisce le decisioni.
Loro meritano un discorso chiaro e sereno di entrambi e di assistere ai cambiamenti.
Chiedi un colloquio a uno psicologo infantile (chiedi alla asl o presso i servizi sociali) per avere una consulenza, se hai dei dubbi.
I figli vanno rispettati nelle loro intelligenza e nella loro affettività. Vanno messi al corrente, ma non responsabilizzati o coinvolti.
Tipo giusto che sappiano che te ne vai e ti vedano preparare le tue cose, ma non devono collaborare a farti la valigia, ma possono darti una foto o un pupazzetto.
 

Eliade

Super Zitella Acida
O forse che dovrebbe avvenire contestualmente alla sua uscita di casa.
In questo caso sarei contraria.
La cosa che più ferisce un figlio, grande o picccolo, è sentirsi trattato da oggetto che subisce le decisioni.
Loro meritano un discorso chiaro e sereno di entrambi e di assistere ai cambiamenti.
Chiedi un colloquio a uno psicologo infantile (chiedi alla asl o presso i servizi sociali) per avere una consulenza, se hai dei dubbi.
I figli vanno rispettati nelle loro intelligenza e nella loro affettività. Vanno messi al corrente, ma non responsabilizzati o coinvolti.
Tipo giusto che sappiano che te ne vai e ti vedano preparare le tue cose, ma non devono collaborare a farti la valigia, ma possono darti una foto o un pupazzetto.
Quoto. :up:
 

dave.one

Utente di lunga data
O forse che dovrebbe avvenire contestualmente alla sua uscita di casa.
In questo caso sarei contraria.
La cosa che più ferisce un figlio, grande o picccolo, è sentirsi trattato da oggetto che subisce le decisioni.
Loro meritano un discorso chiaro e sereno di entrambi e di assistere ai cambiamenti.
Chiedi un colloquio a uno psicologo infantile (chiedi alla asl o presso i servizi sociali) per avere una consulenza, se hai dei dubbi.
I figli vanno rispettati nelle loro intelligenza e nella loro affettività. Vanno messi al corrente, ma non responsabilizzati o coinvolti.
Tipo giusto che sappiano che te ne vai e ti vedano preparare le tue cose, ma non devono collaborare a farti la valigia, ma possono darti una foto o un pupazzetto.
Penso tu abbia centrato il problema: pensavo effettivamente di informare tutti (figli e parenti) già questa settimana, ma questo pone un ostacolo alle mie intenzioni, e quindi si deve rimandare.
Poi, pensate, rimarrei a casa io e mia moglie!! Di che altro potremmo parlare? E' anche qui il mio dilemma.
Oggi abbiamo la seduta dalla psicologa alle 15, forse l'ultima della serie, ma non ci conterei. Chiederemo anche consiglio per quanto riguarda scuola, figli, ed altre cose che pian piano verranno in mente.
 

dave.one

Utente di lunga data
A parte il dilemma...la moglie come ha preso il discorso della separazione? è tranquilla? convinta?
Tranquilla, di facciata, almeno. Dentro sicuramente non lo è. E ci credo.
Ma siccome è abbastanza forte come persona, non mi sorprenderebbe che, a parte forse l'impatto iniziale, non si sconquasserebbe più di tanto.
Anche lei per la separazione è convinta. Fino a quanto, però, non mi è dato sapere. Vedremo alla lunga.
 

dave.one

Utente di lunga data
Quotorei tutti gli altri se non fosse che il tuo dilemma sta nel fatto che siete invitati anche tu e tua moglie...:rolleyes:
Ho come l'impressione che sia questo il tuo dilemma.
No Eliade, come ho scritto sopra in risposta a P/R, noi due non siamo stati invitati... da lì il mio GROSSO dilemma.
 

Verena67

Utente di lunga data
grazie Dave per la lucidissima risposta, hai messo i tuoi sentimenti sul binario giusto, quello di trovare soluzioni concrete. Il resto verrà da sé.

Una parola su tua moglie: il suo delirio è quello LUCIDO dello psicopatico che crede che siccome i vicini facciano rumore, allora vadano uccisi. Insomma, lei non è "pazza", ma vede la realtà tramite una lente deformante. Per cui c'è un'apparente coerenza in ciò che fa e dice, è il punto di vista che è deformato.

Sarebbe curioso sapere cosa ha detto l'altro, che tua moglie si sta separando. So che a te non potrebbe fregarne meno, da un lato, ma sai, la sua reazione potrebbe insegnare tanto a tua moglie, spezzare quella lente "distorta"...
 
Stato
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