Grazie a tutti x le risposte.
Cerco di fare ordine:
1) Amarax: attualmente lavoro a 15km da casa. Se vado a vivere dove penso (e spero), saranno altri 35km in più. QUindi 50+50 = 100km al giorno circa, senza contare traffico e code.
2)Astonished e Amarax: l'idea chiara che cerco di passare a lei, è che se mi sacrifico NON E' per lei, ma per i bimbi, d'altronde, che altre occasioni avrei di vederli? INfatti vorrei imporre l'idea di venirli a prendere il mattino e portarli a scuola, in quanto sennò, li vedrei soltanto ogni 2 settimane. MA vi rendete conto?? E' inaccettabile!
3) Astonished: sulla quotidianità, è chiaro che non solo per lei, ma per entrambi, ci saranno dei cambiamenti non indifferenti (pensate a me, che devo anche imparare a stirare!!! sul lavare, cucinare, rassettare, pulire, nessun problema, ma stirare...). Anche lei, però, dovrà gestire OGNI GIORNO 3 bambini che soltanto fra pochi anni saranno un po' più autonomi. Quindi cambiamenti per tutti indistintamente.
4) Conte: la questione di un nuovo innamoramento non mi spaventa, anzi. Come te, l'idea soltanto di avere qualcuno che ti ama, che ti apprezza per ciò che sei, con il/la quale ti senti appagato, è molto forte, e lo è ancora di più se lo hai già provato in passato e sai che bene che ti ha fatto. Quindi è da tenere in considerazione e come fatto di vita, non è da denigrare o di che averne paura.
Per quanto riguarda il non essere amati, oramai lo prendo come un dato di fatto. E' stato detto, devo prendere questa informazione come vera anche perché i fatti parlano e tendono verso questa soluzione. Non voglio interpretare le cose che mi dice come cattiverie, in quanto un fondo di verità ce l'hanno. La questione è che al momento, cercare una mediazione sui sentimenti è tempo perso. Perciò è meglio considerare e parlare solamente dei fatti e di ciò che si deve fare per il futuro. Se la famiglia avrà un seguito, sarà per volontà di entrambi e perché entrambi, dopo una sbandata, ci crediamo ancora.
5) Daniele: non sarò la "colf Dave" per mia moglie. Ci mancherebbe. L'ho fatto in passato ma soltanto perché per me dare una mano in casa, quando si hanno 3 bimbi, è corresponsabilità nella gestione della famiglia. Se non ci fossero stati problemi che, a suo modo di vedere, ed anche con il senno di poi direi che sono veritieri e capibili, hanno causato questa "distruzione" dei sentimenti in lei, ma non da poco fa, bensì da molto tempo addietro, probabilmente non sarei qui a parlarne ora. Se una persona non si sente avere fiducia nell'altra, non ci andrà mai a parlare insieme. Se una persona non prova nulla per un altra, non si può pretendere del sentimento che non sarà mai né vero, né genuino. Come dici tu, rimpiango solo di non avere avuto sufficienti palle prima per correggere gli errori che, piano piano, sono venuti a galla. Ma ovviamente con il senno di poi, è tutto facile. Un'esperienza come questa, in ogni caso, ti tempra alla grande. Imparare dai propri errori per non essere diabolici.
6) Verena: prendiamo le cose per quello che sono - la coppia non esiste più, per lo meno, quello che credevamo fosse una coppia. Non essendoci coppia, non c'è famiglia. Ora, per dare una chance alla famiglia, l'unica cosa che si può fare è dare del tempo alle persone che facevano parte di quella coppia. Lasciarle "respirare" e metabolizzare l'accaduto. La distanza può aiutare a pensare ed a ripensare a ciò che è stato, fare un bilancio e realizzare che cosa è rimasto. I sentimenti sono una brutta bestia a volte, ma non ce ne si può fare a meno. Dopodiché, il tempo ci dirà se è possibile ricreare una famiglia nuova (non tornare indietro), fondata sui medesimi principi ma con delle modifiche importanti nel carattere dei membri della coppia. Senza mai dimenticare che, nel frattempo, non ci si può fermare per nessun motivo al mondo, in quanto i figli crescono ed hanno bisogno di educazione giusta, corretta, equilibrata. Dovrò essere duro, sia ben chiaro; difficile dire adesso se dare una chance al matrimonio, in quanto dipende molto da quanto tempo passerà da "oggi" e per i successivi mesi, da quanto e come ognuno di noi vivrà la propria vita e che cosa resterà del rapporto di "coppia".
7) Daniele: come avevo già detto, non voglio fare il Don Chisciotte di turno e combattere per una causa persa (scusa... Persa!). Combattere per un amore che non c'é e che non c'è mai stato, è da masochisti. Quindi, perché dovrei ricercare adesso un rapporto che non c'è più? che chances ha un matrimonio a queste condizioni? Non sono io che devo lasciare una porta aperta. Io l'avevo lasciata in passato, ma è stata chiusa in men che non si dica.
Ti assicuro, Daniele, che non sarò stato duro, ma nemmeno accondiscendente ultimamente. E' soltanto questione di assimilare e digerire la nuova situazione, per poi prenderne coscienza e ripartire.
8) Verena: non voglio addirittura pensare che lei delira, poiché altrimenti direbbe cose senza senso, ma le cose che dice un senso ce l'hanno! In ogni caso lascio a lei la palla di ricercare se stessa e verificare, nel tempo, se quello che abbiamo deciso è stato un bene oppure no per tutti.
Chiedo scusa se non avrò risposto coerentemente oppure se avrò dimenticato od omesso involontariamente qualche dettaglio, ma di carne al fuoco ce n'é davvero tanta.
Vi faccio un'ultima domanda: i nonni materni vogliono portare i bimbi, prima che cominci la scuola, una settimana in montagna con loro, ed i bimbi sono ENTUSIASTI!!! Direste a loro di no? E con che scusa? Ecco un mio recente dilemma.