Ciao Amoremio, ma allora, nell'ultimo caso, colui che tradisce è ben consapevole di farlo e cerca una scusa in più per convalidare quanto ha fatto, coinvolgendo apertamente altre persone estranee ai fatti... per ottenere che cosa? Giustizia?
Forse sbaglio, ma questo non mi pare astio, mi pare cattiveria bella e pura!
per ottenere giustificazione
soprattuto davanti a sè stesso
per non sentirsi in torto come si sente
tu non conosci la mia storia e non riesco a sintetizzare il delirio che fu
mesi dopo aver saputo
dopo che tante volte avevo sperato
e molte di più disperato
quando non volevo più sperare
non volevo credere
soprattutto perchè ripiombare nella disperazione era ogni volta più doloroso
quando volevo solo smettere di soffrire
reprimevo la rabbia
e mi facevo rabbia
non chiedevo
non parlavo se non il minimo e solo se il discorso lo affrontava lui
e anche in quel caso, mi rendevo conto che a volte deviavo il discorso su altri argomenti .... perchè non ce la facevo più ... aspettavo il mio punto di rottura come una liberazione da troppo .. tutto
quando insomma stavo come qui ho provato a descriverti
un giorno lui mi disse con aria dolente che alla fine di tutto questo io mi sarei sentita "moralmente superiore" a lui
sarebbe stato da sprangare sui denti
il pensiero non mi aveva mai manco attraversato la mente
ma in quel momento io ringraziavo iddio se riuscivo a saziarmi d'aria respirando (e di solito non ci riuscivo) e a camminare senza inciampare (e cadevo di continuo)
e lui pensava alla superiorità morale?
ma vaffanculo
riuscii solo a dirgli che non aveva capito niente
col senno di poi, penso che invece facesse parte del suo percorso di risveglio
il traditore si dà mille giustificazioni
perlopiù fasulle
un traditore di mentalità anelastica potrebbe non tornare sui propri passi anche quando capisce di aver sbiellato
non tanto per non ammettere di fronte agli altri di essere stato un pirla
quanto per non dover ammettere con se stesso quanto lo è stato