Minas Tirith
Utente di lunga data
SEPARAZIONE CONSENSUALE:Ma assolutamente no.
E non sempre è utile. E' utile quando si va in due a discutere e definire - diciamo impropriamente "dettagli" - di una separazione. O anche dopo, per aiutare il dialogo (soprattutto in presenza di figli piccoli, nel loro interesse).
Altrimenti si perdono tempo e soldi. Soprattutto tempo. Un buon legale non inizia una giudiziale a spada tratta.
Invita prima tutte le parti a sedersi a un tavolo.
Nel caso di @Vigorvis (ovviamente lo dico sulla base di ciò che ha raccontato, senza approfondire, ma giusto per fare capire cosa intendo) tutto il suo discorso "ruota" sulla casa e sulla sua assegnazione. Ed è chiaro che se lui vorrà proporsi come asso pigliatutto la moglie a quel punto magari preferirà "rischiare" una giudiziale. Anche se non è detto, viste le prove del suo tradimento. Che non "svelerei" (tutte) all'inizio, fossi in lui. Che ne so: farei senz'altro presente che un addebito comporterebbe non solo la rifusione delle spese di causa, ma anche la perdita del diritto a qualsivoglia mantenimento. E... Boh... Sul piatto magari valuterei di metterci un piccolo contributo per lei per un tempo limitato. Perciò alla fine resterebbe da regolamentare la suddivisione delle spese per i figli, che essendo maggiorenni potranno scegliere dove stare a dormire con chi vogliono quando tornano (perdonate la semplificazione, ma sono abbastanza ignorante in materia: so solo che sull'altro piatto della bilancia, l'assegnazione della casa non è esclusa per effetto della maggiore età dei figli, e nemmeno dal fatto che si trovino a studiare fuori casa). Peraltro anche la residenza: Inutile spostarla, ma essendo loro di fatto entrambi fuori casa, credo che sia una questione di lana caprina o poco più.
Ma insomma... Dal mediatore si va (in casi come il suo) per trovare qualche aggiustamento. Non se le premesse sono diametralmente distanti. O meglio: può servire per buttare entrambi coi piedi per terra. Lavoro che dovrebbero comunque fare anche due bravi legali. Senza comunque perderci molto tempo. Molte giudiziali si consensualizzano dopo che si ode un po' di musica alla prima udienza presidenziale. Non sempre, purtroppo, ma direi che l'assenza di figli piccoli e' un toccasana per entrambi, in questo caso.
"Art. 708 CpC
(Tentativo di conciliazione e provvedimenti del presidente).
All'udienza di comparizione il presidente deve sentire i coniugi prima separatamente e poi congiuntamente, tentandone la conciliazione.
Se i coniugi si conciliano, il presidente fa redigere il processo verbale della conciliazione.
Se la conciliazione non riesce, il presidente, anche d'ufficio, sentiti i coniugi ed i rispettivi difensori, da' con ordinanza i provvedimenti temporanei e urgenti che reputa opportuni nell'interesse della prole e dei coniugi, nomina il giudice istruttore e fissa udienza di comparizione e trattazione davanti a questi. Nello stesso modo il presidente provvede, se il coniuge convenuto non compare, sentiti il ricorrente ed il suo difensore."
Secondo la legge, assolutamente si.