ma il politicamente corretto non l'ho citato io.Quella è la fase A. Siamo già alla fase Z per quanto mi riguarda. Quello che ti sto dicendo è che il mondo ha già preso quel verso. Quel "sentore diverso" stile rupe tarpeia già c'è.
Viviamo in una cultura in cui il rispetto e le cure per il disabile sono solo di facciata, tabellate, e molto presto verranno delegate a macchine e algoritmi vari. Non è un caso se tutta l'azione del nostro servizio sanitario nazionale si sta spostando dalle cure mediche alla gestione dei caregiver. Che guarda caso sono a carico del disabile e non del Servizio Sanitario Nazionale.
Chiaramente vanno fatti tutti i dovuti distinguo.
Sul recupero della disabilità di un cieco vale la pena investire, gli esoscheletri per i disabili motori sono già una realtà, stanno lavorando sui costi perché ad oggi L'unico problema reale è che il SSN non se li può permettere perché mcdonnell-douglas se li vende a 22.000 euro al pezzo, e così via.
Il discorso dell'autismo è molto più incasinato, perché non riescono a capire la genesi della malattia. Ma lì ci vorrà la terapia genetica.
Altre disabilità mentali gravi Allo stato attuale si curano solo con l'eutanasia. Che poi tenere in un centro riabilitativo vent'anni uno dei Famosi catorci ridotto ad un vegetale a sbavare e urlare finché non si ammala e muore di fatto è la stessa cosa, solo più costosa è straziante.
Poi se vuoi ci possiamo infilare un'altra quantità di spunti infinita. Come la nostra società occidentale Cattolica per i disabili se una specie di Isola felice in un mondo in cui un disabile viene sotterrato vivo alla nascita, ma anche i gemelli e gli albini, come succede in Africa. Oppure tutto il portato culturale dell'oriente in cui se nasci tarato e perché hai fatto qualche casino nella tua vita precedente, per cui devi morire per cazzi tuoi dopo aver sofferto più possibile per avere una prossima chance al prossimo giro. E parliamo del civilissimo Giappone mica soltanto di qualche posto del cazzo sotto Varanasi.
Il mio invito a Fiammetta era esattamente quello che è. Basta leggere. Inutile farti girare i coglioni se hai un parente disabile in casa. Soprattutto trovo una stronzata parlarne su un forum in un battibecco in cui si parifica una patologia con l'essere politicamente corretti. Io non ho mai scritto su un forum manco quando avevo l'influenza, figurati se avessi un catorcio in casa.
Se poi vogliamo riportare il discorso in qualche modo all'insegna di questo posto, possiamo pure aprire un thread su chi ha in casa qualcuno disabile e scopa fuori. Che secondo me è anche un ottimo modo per evitare il Burnout del caregiver.
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sorry.