Cosa siamo diventati?

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drusilla

Drama Queen

Nobody

Utente di lunga data
La Russia non si è presa NULLA. Il Parlamento Crimeo ha indetto un referendum popolare nel quale la popolazione crimea è stata chiamata e decidere delle proprie sorti, ovvero se essere annessa alla Confederazione Russa o rimanere in Ucraina. Con un affluenza di più dell'ottanta percento degli aventi diritto al voto il risultato è stato che il novantadue percento dei consensi è andato per l'annessione alla Russia. Referendum DEMOCRATICO che l'Ucraina non ha MAI RICONOSCIUTO. Per dire. Che poi i crimei dopo due anni di guerra vogliano solo la pace non è certo una sorpresa.
questa è solo propaganda, i crimei amavano i nuovi nazisti di Kiev ma hanno dovuto votare per l'unione alla confederazione russa con una pistola alla nuca.
 

Ecate

Utente di lunga data
La Russia non si è presa NULLA. Il Parlamento Crimeo ha indetto un referendum popolare nel quale la popolazione crimea è stata chiamata e decidere delle proprie sorti, ovvero se essere annessa alla Confederazione Russa o rimanere in Ucraina. Con un affluenza di più dell'ottanta percento degli aventi diritto al voto il risultato è stato che il novantadue percento dei consensi è andato per l'annessione alla Russia. Referendum DEMOCRATICO che l'Ucraina non ha MAI RICONOSCIUTO. Per dire. Che poi i crimei dopo due anni di guerra vogliano solo la pace non è certo una sorpresa.
Sono d'accordo
ma ci sarebbe da discutere sui referendum democratici. Funzionano solo dove la democrazia è culturalmente accettata dalla popolazione.
Vero è che i crimei sono soprattutto russi, non ucraini.
Possibile che un risultato analogo ci sarebbe stato anche in Alto Adige, qualche anno fa.
Su cosa si debba fare di referendum separatisti non accettati dal governo centrale è questione aperta.
In tutto questo di una sola cosa sono sicura: che questo gran fermento di secessione è il risultato di un'ondata di identitarismo che in Italia si è percepita in ritardo, visto che le minoranze sono state rinnegate e rimosse.
E che questo identitarismo etnico religioso è una lenta e inesorabile ondata di liquami
 

Fantastica

Utente di lunga data
Bisognerebbe rendere le guerre economicamente sconvenienti. Si fanno solo per buisness, forse il più proficuo che ci sia e più che mai oggi, perché si salda con il soo altro buisiness che tira, quello dell'elettronica.
Ma di industria bellica e di quanti ci fanno affari e di chi ce li fa di certo mica ci parlano.
 

Eratò

Utente di lunga data
Bisognerebbe rendere le guerre economicamente sconvenienti. Si fanno solo per buisness, forse il più proficuo che ci sia e più che mai oggi, perché si salda con il soo altro buisiness che tira, quello dell'elettronica.
Ma di industria bellica e di quanti ci fanno affari e di chi ce li fa di certo mica ci parlano.
Quoto
 

feather

Utente tardo
Bisognerebbe rendere le guerre economicamente sconvenienti. Si fanno solo per buisness, forse il più proficuo che ci sia e più che mai oggi, perché si salda con il soo altro buisiness che tira, quello dell'elettronica.
Ma di industria bellica e di quanti ci fanno affari e di chi ce li fa di certo mica ci parlano.
E come proporresti di fare?
Da quando esistono le guerre sono sempre state fonti di ottimi affari.

Anche oggigiorno, i tre mercati più grandi al mondo sono: armi, droga e petrolio.
E spesso il primo e il terzo vanno a braccetto.
 

Fantastica

Utente di lunga data
E come proporresti di fare?
Da quando esistono le guerre sono sempre state fonti di ottimi affari.

Anche oggigiorno, i tre mercati più grandi al mondo sono: armi, droga e petrolio.
E spesso il primo e il terzo vanno a braccetto.
Quanto mi sopravvaluti! :eek:
Comunque, il Costarica ha dato un esempio meraviglioso...
 
Stato
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